lunedì 23 febbraio 2015

Fattore K o astri nascenti?

Questa è stata proprio una settimana intensa, tanto lavoro, tanti impegni, tante serate di gioco.
Venerdì non erano passate neanche 24h dalla batosta aBurgundy con Kuldran e Leonerd che mi sono di nuovo trovato al tavolo con gli amati giochi.

A cena la cugina di Dani, Cleopatra detta Cleo e il suo statuario ragazzo devoto a Magic, Dartagnan detto Dart. Di loro ho già anticipato che sono una coppia di bellissimi con lui alto quasi due metri, lei molto meno alta ma simile a Dart per il fattore K. Parliamo di fortuna al gioco chiaramente! Lui più vicino al mondo dei giochi grazie alla sua passione per The Gathering… Lei una new addicted che è caduta di recente nella rete dei board game intessuta da Spider-Albo.
E' da un po che durnate i pranzi in famiglia, i compleanni, le feste comandate e le ricorrenze non perdevo l'occasione per coinvolgerli con qualche titoletto  introduttivo. Un paio d’anni fa avevo tentato con Stone Age ma causa tempi strettissimi il tutto era naufragato prematuramente (mio figlio aveva sparecchiato le materie prime e i cagnolini Rocco e Berta si erano rosicchiati un paio di lingotti d’oro e qualche argilla! Un brutto ricordo che mi ha segnato profondamente.) Era stata poi la volta di Dixit, un gioco che a me piace molto concettualmente ma le cui logiche mi sfuggono tutt’ora: si perché le prime volte che lo giocammo mia nipote Lolla diceva "Serengeti" e tutti indovinavano tranne me, con mia cognata che rideva della serie “beh ovvia!”: la carta in questione era quella con la gabbietta per gli uccelli o quella con l’omino e l’orsacchiotto spalla-a-spalla tristi e brutti… apparentemente nessun legame… o forse stanno troppo avanti! “Sto gioco non fa per me!”.A Dixit Cleo la prima volta era arrivata ultima ma era rimasta affascinata dalle stupende e suggestive rappresentazioni di Marie Cardouat. Fu forse in quella occasione che il mio ruolo di Palpatine ebbe inizio: camuffato da bravo parente le offrivo uno spiraglio su un mondo nuovo ed enigmatico promettendo un futuro di gioco oscuro e midichlorian.
Il non-dormiente... e non vincente!
A Natale avevo sfoggiato Bruges perculando Dart per essersi perso Lucca e le sue mille Cost-Players: “Dani mi ha cancellato le foto migliori così ti devi accontentare di giocare al mio primo Feld!”. Vinse il ragazzo di un’altra cugina e rosicammo entrambi come i maiali con le ghiande. Ma in quell’occasione vidi Cleo molto incuriosita, perché quel gioco l’aveva stregata: complesso e profondo ma dalle regole semplici; coinvolgente ma senza richiedere un impegno fuori dal normale.
H6 continuato la percussione con Vudù e Concept sbaragliando anche i suoi ultimi dubbi.
Dopo aver creato il gruppo Whatsapp Pomeriggio di Gioco con Dart, Cleo e Dani ho iniziato a sollecitare la fame tossica: “Ho robbba nuova, fresh, una cosa semplice e cooperativa. Ci siete?”.
Arrivarono alle quattro del pomeriggio e tra introduttivi e Pandemia tirammo fino alle 4 del mattino; non ci andava a genio che IL GIOCO ci prendesse a man-rovesci con quattro carte epidemia nel mazzo. Volevamo sconfiggere i fottuti virus al massimo livello di difficoltà.
Quell’esperienza deve aver buttato benzina sulla fiammella che avevo acceso così gli eventi precipitarono “Albo tra un po è San Valentino, che mi faccio regalare da Dart?” mi chiese lei in preda a crisi da acquisto compulsivo. Per rispondere presi del tempo, come si fa con chi è alle corde e sai già che andrà al tappeto, ti metti in pose plastiche caricando il colpo finale per i fotografi.
“Inizierei con un gateway.. ehm scusa, un introduttivo di quelli classici” e buttai giù Ticket To Ride, in sano stile boomerang per provarlo anche io visto che ne ho solo sentito parlare. “dovrebbero aver pubblicato anche la versione anniversario per il decennale, trenini di ferro (sbagliai) e componentistica d.o.c!”, mandai qualche link e recensione, forse un video…. Dalla risposta che seguì capii che il mondo di noi tossici stava per dare il benvenuto ad una nuova iscritta al club.
“NOOOOOO trenini di metallo, scatolone, ma che belloooo devo averloooo!!!”.
Venti giorni fa un’altra partita a casa dei miei suoceri con bohnanza a farla da protagonista; come detto ci fu una fagiolata bucolica e il seme del male infilò a fondo le sue radici!

DUE GIORNI FA
Specchietto per le allodole
Programma della serata, pizza e boardgame.
Arrivo sul tardi per i soliti casini a lavoro e sento già l'aroma di pizza appena sceso sul pianerottolo!
Verso le 20 ci raggiunge anche Dart con dolce semifreddo e fattore K agguerrito!
La pizza vola via come un filler, riempie lo stomaco e il tempo che ci separa dalla fase ludica della serata.
Faccio sfoggio delle mie scatole entry lasciando loro la scelta mentre mi occupo di mettere a letto LA con una submission alla John Cena e triplice battito sul lettone “quasi troppo bello per essere vero”, non immaginavo a quale batosta stavo andando in contro.

Il primo gioco è obbligatoriamente il recente regalo degli innamorati che Dart ha poi comprato a Cleo per San Valentino.

il seme del tunnel
 Semenza non lo conoscevo ma dopo qualche scambio su WA e qualche click sui blog più seguiti realizzo che è una versione italiana + scatola XL  + espansione del classico di Uwe. Al mazzo standard si aggiungono quattro nuovi semi (cacao, caffè, fagiolo ubriaco, fava), le carte “obiettivo” e le carte per identificare i due raccolti standard più il terzo da acquistare. Infine le regole prevedono una variante anche per DUE giocatori (visto che il primo scalava da 3 a 5). Per giocare in quattro scegliamo due tra i quattro nuovi semi aumentando il volme del mazzo visto che l’ubriaco ha cardinalità 22 mentre la fava 3 (totale 25 carte in più).
Ora al mazzo dei semi si affianca quello dei raccolti (obiettivi): ogni giocatore ne pesca uno che piazza in fondo la mano dei primi cinque semi fagiolo; sulla carta raccolto c’è una condizione espressa in numero di fagioli su due campi contigui (destro-sinistro) che se rispettata, al proprio turno permette al giocatore di “dichiarare” completato l’obiettivo e convertirlo in un soldo da intascare (gira la carta obiettivo e la mette tra i propri soldi). Nella fase di refill poi si riaggiungerà dal mazzo raccolti una nuova carta non appena la prima viene scartata.
più K che anima
Parto subito male perché mi stranisce molto  non vedere le solite scritte “RoteBohne” o “SauBone” (che comunque continuo a chiamare “caccabone”) e trovo fastidioso “fagiolo diavolone” al posto di FreuerBohne o “fagiolo di piombo” per il Blau Bohne. Come se non bastasse, la mia mano di carte è un pianto e per tutta la partita non vedo la possibilità di coltivare in modo concreto e continuativo i miei due campi (subito pimpati a tre spendendo da cicala le prime tre monete guadagnate). Da guinnes invece il campo di Cleo e quello di Dart con il fagiolo ubriaco e quello di piombo a farla da padrone, file lunghissime e raccolti che portano soldi su soldi. Dani tiene botta, anche a lei il gioco piace, ma sembra che la più forte sia Cleo completamente in preda ai fumi dei fagioli: "da quando lo ha ricevuto vince sempre lei!" ridacchia Dart mentre continua la sua serie di fagioli blu, un po merito suo, per la maggior parte regalati dalle donzelle!!!
Al termine del primo mazzo Dart sembra giocare a monopoli tanti sono i soldi che si ritrova mentre Cleo è indietro ma sicura di poter recuperare. Io speculo come DiCaprio a Wall Street facendomi dare semi in scambi quasi sempre a me favorevoli, il contrabbando ce l’ho nel sangue io (cit.)! Ma quando inizio a rimettermi in lizza per il primo posto ecco che mi sbatto la motozappa sugli stinchi: semino una fava! Questa infatti è tra le carte nuove, ce ne sono solo tre nel mazzo e se ne vendi due ti da un terzo campo gratis, se le vendi tutte ti danno TRE monete: sembra bello. In mano ne ho un’altra e ho abbastanza cattiveria-commerciale da essere certo di trovare il giusto prezzo per farmi dare la terza se non dovesse capitarmi in mano. Ma la sorte la fa cadere tra le sante manine di mia moglie che, a suo dire, arrabbiata per aver saltato una fase di commercio poiché incalzata da me, non mi vende quel prezioso seme neanche quando le offro quattro semi rarissimi,  un set di massaggi su Groupon più "lavo i pavimenti per una settimana!". A nulla serve tanto che passo ad ignorarla per poi tornare ad elemosinare piangendo come un marmocchio a cui non compri il lego al suo compleanno! NIENTE! Finisce che butto quel campo senza vedere un baiocco (il terzo campo già ce l'ho!) e alla conta arriva primo Dart (18pti), seconda Cleo (17pti) e terzi alla pari Dani ed io a 16pti… con quei tre punti della fava avrei vinto, facendola in barba al biondo modello dagli occhi di ghiaccio che aveva ricevuto in dono mille semi dall’inizio alla fine del match… "non vale ammaliare con gli sguardi" gli dico digrignando i denti col sorriso di OldBoy: uomo avvisato….




Disco Rotante, Alabarda spaziale!!!
Per sgrassare le budella e pulire le gengive decido di calare un gioco sempre di carte ma di maggior spessore: “a te piacerà perché sei un Magic Adepto!” dico a Dart con sguardo complice… ma nel tornare oltre la scatola sfoggio un pezzo di legno rotondo con scompartimenti e cuscinetto rotante. Dominion è il secondo gioco che ho acquistato e avendo riscosso un successone anche con Dani (con cui ci siamo fatti un sacco di partite in due) decisi di passare allo step successivo costruendo un tavolo che potesse semplificare la lettura delle carte da più giocatori. Grazie al web trovai l’immagine di quello che sarebbe stato il mio passatempo per diversi weekend estivi. Dalle info non trassi molto vantaggio se non l’idea che poi realizzai in modi e misure da me customizzati. Difficile dire come sia stato in grado di raggiungere questo discreto risultato al primo tentativo e senza aver mai fatto una cosa del genere, dico solo che mi è costato più il legno, la fresa a colonna, le punte e il movimento rotante che il gioco stesso… ma la goduria di giocarlo ruotando il disco è totale, un’esperienza irripetibile perché mentre stai li a leggere gli altri non devono piegarsi per vedere le carte vicine e quando hai fatto girano e leggono quelle che erano più lontane.
Il gioco è molto semplice, si parte con un mazzo di dieci carte composto da 7 soldi di rame (che vale 1) e 3 tenute (1 punto vittoria ciascuno). Obiettivo: costruire il reame (mazzo) più ricco degli altri al termine del gioco cioè quando si esauriscono tre mazzetti oppure quando le province sono state tutte acquistate. Ad ogni turno il giocatore pesca 5 carte dal proprio mazzo (se è esaurito ri-mischia gli scarti e pesca fino ad avere 5 carte in mano): se ha carte azione ne può giocarne una (più di una se innesca combo con il mercato o carte simili); svolta l’azione ha a disposizione un acquisto di una qualsiasi delle carte sul tavolo (più di uno solo grazie a carte azione che combano sugli acquisti). Ogni carta riporta in basso a sinistra il valore in monete per l’acquisto con le carte rame (1), argento (2) e oro (3). All’inizio il set di carte è lo stesso e prevede solo rame e tenute ma poi si possono compare monete più “pesanti” (argento o oro) o arricchire il proprio mazzo con carte azione o altri punti vittoria. Sul tavolo 10 tipi diversi di carte azioni acquistabili (10 carte per ogni tipo). Poi ci sono tre tipi di carte podere/vittoria (tenuta valore1 costo2, ducato valore3 costo5, provincia valore6 costo 8) che sono le uniche carte che si sommeranno alla fine per decretare il vincitore, sottraendo eventuali carte maledizione (ricevute con la strega).
Scegliamo ognuno tre tipi di carte azione: mia moglie che ha già giocato mette quasi tutte carte attacco per aumentare l’interazione e la tensione. Dart coglie subito il lato combo e inserisce il mercato e il banchetto.
Il gioco vola via come il vento tanto è semplice e lineare; qualche difficoltà all’inizio per gestire correttamente il mazzo di pesca e quello di scarto ma alla fine tutti sono competitivi da subito.
Cleo investe sulla strega e, fiutando puzza di maledizioni, sia Dani che io puntiamo sul fossato. Dartagnan che ci vede lungo come un falco in cielo data la sua altezza e mangia la foglia stile bruco così in un paio di giri fa buon uso della nostra esperienza e si accaparra le restanti carte difesa (fossato). Agli sguardi increduli per l’apparente fine del gioco spiego “tranquilli va sempre cosi con il fossato, per i prossimi due mazzetti ci vorrà un bel po”… da vero guru il pronostico è azzeccato. Si susseguono una valanga di anatemi da parte di Cleo e nonostante io avessi nel mazzo il 50% di tutti i fossati in circolazione, riesco a prendermi 4 maledizioni di fila! Cerco di tenere botta comprando tenute di nascosto cercando di recuperare i malus ricevuti nel mazzo. La cosa non desta molti sospetti al punto che Dart con 9 monete preferisce comprare un Esploratore e un argento invece di una preziosissima provincia, pivello! Me la rido sotto la barba tramando vendetta per la sconfitta a Semenza ma le carte proprio non sono dalla mia e sfuggito al burocrate un paio di volte mi vedo scippare l’argento dal ladro di mia moglie e in più di un’occasione la milizia mi bastona. Passo al contrattacco ma ad ogni giro loro hanno il fossato e me lo sventolano sotto il naso della serie "  INCHINATEVI AL POTERE DELLO SHOGUN MITZU KUNIMITO"... "fattore K e pedalare!" penso io.
Contengo i danni come posso acquistando il Mercato e ingollando rum (e che rum!!) e bocconi amari ma quando Cleo chiude l’ultimo mazzetto consigliata dal suo boyfriend-seduttore ne esco con le pive nel sacco per un punto micragnoso e Cleo che esulta per la sua prima vittoria di serata! La mia losca rimonta era stata degna delle migliori partite di Kuldran a Risiko, quelle in cui è disposto a strisciare nel letame per ore pur di averla vinta e sbeffeggiare il prossimo suo!

Hidden Unbox!
Si fa quasi l’una e non bastando né il caffè né i super alcoolici tiro fuori dal cilindro un inedito Radio Londra leggero quanto basta per spiegarlo a Dani che sta più in braccia a Morfeo che nel mondo di noi senza-sonno. Lei come prima cosa mi mazzola di cazzotti intimandomi "e questo da dove sbuca? la carta di credito te la taglio... ti faccio bloccare il conto! Tu sei scemo!"
Il gioco come i precedenti  è adatto a tutti, soprattutto agli amanti dei family e/o easy game. A turno un giocatore interpreta Radio Londra e il suo obiettivo è di trasmettere un messaggio cifrato senza essere intercettato dalle forze armate Naziste. Faccio lo splendido rispolverando qualche cenno storico ma l’orario è tale che prendo un calcione sotto il tavolo e accelero i dettagli. Alla sinistra del primo c’è il giocatore che interpreta la Wehrmacht nazista. Sul tavolo 9 carte sinottiche poste 3x3 su ognuna delle quali 4 simboli rappresentati sulle carte del mazzo pesca. Il primo pesca due carte e sulla base di quelle dirà “qui radio londra” seguito da un soggetto+predicato+complemento (e articoli come contorno) per far indovinare le due carte ai giocatori della resistenza. Se uno di questi indovina (puntando due dita su due immagini del 3x3) allora andrà 1 punto al DJ e un punto al partigiano, se al contrario il nazi (primo di turno) indovinerà allora si prenderà due punti e via al nuovo giro!
Chi arriva primo a 8 vince o vince quello con più punti dopo 12 turni (tutti interpretano radio londra per tre volte).
Le carte volano via che è un piacere, vista la facilità del regolamento e la semplicità di assimilarlo in un minuto. Vince mia moglie che sembra telegrafare in morce con il sopracciglio le figure giuste a Dart. Io tagliato fuori come a Dixit perché questi giochi non li capisco (ma credo di poter concludere che non ci arrivo proprio!).

Dani fila a letto che è l’una da un po ma gli altri due spenna polli non ancora sazzi di usare il K. vogliono farmi arrosto e si concedono un ultimo giro. Vista la tarda ora non me la sento di ammazzarli con qualche cosa di pesante e tra super Farmer e Steam Park vince il secondo che cattura l’occhio per la grafica sempre della mitica  Marie Cardouat. Anche a me il gioco ha colpito “a tavolino” quando lessi la recensione e poi tra la grafica, i materiali e il livello family non ho avuto dubbi. Però l’unica volta che l’ho proposto a casa mia ai soliti-idioti-nerd della cricca sono stato perculato amaramente “ ma che è la rivisitazione di Tappo anche noto come Merda?” per i tasselli ordine turno da prendere velocemente prima degli altri. “gli omini sembrano dei cazzetti! Dai su accanna sto coso e giochiamo a un gioco, sii serio!” fino a “fossi in te lo metterei in vendita domani stesso, anche se ci fai 5 ebburi sono guadagnati!” Ma loro sono abituati a mangiare tedeschi pesanti, l’alea fa arricciare il loro naso da intenditori, il concetto family è come il Rugby a 6 giocatori o il calcio a sette… “non ha senso Albo, che te lo compri a fare!” Ma a me piace puntare sullo spirito innovativo di ragazzi come Lorenzo Tucci Sorrentino o come Lorenzo Silva (e comprerò presto il suo Co-Mix perché è figo e fumettoso!).

Stiamo a Roboburg dove gli ospiti sono robot molto esigenti che si vogliono svagare dopo una settimana di duro lavoro. Scopo del gioco quindi è costruire il lunaparck più ricco e che ospiti il maggior numero di ospiti al fine di fare più cash degli altri.
Spiego al volo le regole che non sono tante ma cominciano a richiedere una certa concentrazione rispetto ai giochilli di carte plug and play! Il setup è un orgia di colori e componenti, dal look & feel steam che io adoro e che ambientano benissimo tutto il gioco. Le giostre 3D, i dadi, i tasselli sporcizia, i baracchini… tutto curato nei minimi dettagli.
3…. 2… 1 si iniziano a rollare i sei dadi a testa tutti contemporaneamente con una sorta di push-the-tempo incalzante in perfetto stile Fat Boy Slim che obbliga a posizionare sullo steampork la miglior combinazione di risultati nel minor tempo possibile, pena il vedersi scippato da sotto il naso il tassello primo giocatore e relativi bonus per pulire i rifiuti: "okkio che l'ultimo prende due sporcizie aggiuntive" è il bagaglio minimo per partire.
Dopo il lancio dei dadi che crea un clima di cazzeggio divertente si passa alla fase pulizia, si contano le sporcizie in base alle azioni dei dadi (alcune creano sporco, altre no) e si somma 1 sporco per ogni robot sulle giostre meno le scopette bonus del tassello di turno. Nella terza fase si eseguono le azioni e nella quarta di prendono i soldi dai robot sui propri rollercoster.
Le sei azioni permettono di costruire giostre, rimuovere sporco residuo, pescare visitatori da far sedere sulle giostre del rispettivo colore, comprare baracchini per attivare bonus (togliere sporco, modificare dadi e pescare ospiti). Infine si possono giocare le carte di mano (sempre tre a fine turno) oppure sacrificare fino a due risultati per estendere il parco.
Inizialmente devo dire che nella dopo il lancio dei dadi, nella fase pulizia e azioni si sente un pochino di rallentamento eccessivo se paragonato al pathos della fase dadi. Poi via via che il proprio parco cresce, si è li a pensare a come incastrare i pezzi e a che dadi tenere nella fase successiva per ottimizzare al meglio spazio e entrate che quei "vuoti" si sentono meno.
I turni di gioco sono sei, gli ultimi tre sicuramente i più gustosi quando le giostre iniziano a riempirsi e  vedi piovere bigliettoni come monetine a fontana di Trevi (lasciamo stare piazza di Spagna però!).

Cleo parte sottotono rispetto al suo standard di serata e accumula immondizia ad ogni turno. Dart è bello carico nonostante l'ora ma si incastra sotto l’aspetto logistico perdendo qualche turno ad estendere il parco per fare spazio a nuove giostre. Io dei tre sono quello più scafato e senza fare sconti per il punto bandiera vado dritto al cuore del gioco: tengo bassa la sporcizia costruendo giostre e facendo fruttare le carte in mano. Grazie a quattro giostre di colori diversi, a cinque baracchini di cui tre uguali e per merito di un paio di carte specifiche su cui costruisco tutto il mio parco, riesco a spingere forte i ricavi e fare una paio di belle combo. I bonus dei baracchini mi permettono di piazzare robot del colore giusto su ogni giostra ricevendo 3soldi ad ogni fine turno. Ma quando vedo già la vittoria a portata di chiave inglese mi vedo mettere i bastoni tra le ruote da nostro signore dalle chiappe perfette (tanto che vanno a ruba pure tra i cani corso). La dea bendata gli regala un paio di visitatori giusti ad ogni pescata dal sacchetto nonostante non abbia baracchini per correggere eventuali risultati sconvenienti e, ultimo di turno, piazza un robottino più di me che a conti fatti gli da proprio quei i tre soldi di differenza che lo portano sul gradino più alto della gara!

A me il fattore alea non dispiace, non sono un estremista come Kuldran ma è il fattore K che mi ingrippa le rotelle in serate come questa dove ti affossa sempre e comunque pendendo da una sola parte del tavolo mandandoti fuori bolla il morale: inizio a parlare come il generale roscio! Devo piantarla di rosicare ihihihih

Dopo i saluti e le pacche sulle spalle chiudo la porta dietro di me e finisco di sistemare…. In un’oretta (quasi le quattro sull'orologio) non avevo ancora sbollentato la serataccia…. “sono venuti a casa del lupo a farla da padroni… con la loro fortuna sempre li ad aiutarli…mi hanno tolto il pelo ma non crederanno di farmi passare anche il vizio???” rido tra la penombra della stanza illuminata solo con la lucina della cappa dei fornelli “eheheh ma non andranno lontani. Presto torneranno a chiedermi di giocare di nuovo, perché prima di uscire gli ho fatto vedere IL gioco… non potranno andare lontani… il potere di PUERTORICO forte è!”.
A puertorico non è questione di fortuna… Kuldran docet!

12 commenti:

  1. io in occasione di scene del genere ho visto tirare fuori i coltelli !!! Con Puerto Rico lo conquisti e abboccano sicuro. Certo che se però poi lì ti battono di brutto tocca venitte a ripiglia' a S.Patrignano. Su Steam Park non mi esprimo, lascio il commento al mio caro collega di vilipendi-alla-religione Amigos.....

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    1. Mi sto allenando con corsetta mattutina sulla neve e tronco in spalla, non fa male NON FA MALEEEEE!

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    2. finchè il tronco sta sulla spalla va tutto bene........capisciammè !!!!

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  2. Il tavolo di Dominion è troppo figo :)

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    1. Yeah! a conti fatti con quello che ho speso per realizzarlo mi compravo tutte le espansioni, intrigo compreso più Caverna!!! ahahahahah

      però come dico io: "le passioni non hanno prezzo"
      Appena nasce la piccoletta facciamo un salto per vederla e me lo metto nel "marsupio".... just in case :D ahahahaha

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  3. Chiariamo le cose: Steam Park è IL Male ludico. Potrebbe far passare quasliasi velleità a chiunque. Peraltro costa poco più di metà della rata di un mutuo per l'acquisto di un polmone artificiale. Inoltre io ODIO i dadi (a meno che non si tratti di BackGammon). E' un titolo odioso e inutile pari a "Ocio al Frocio" (in cui i giocatori tirano i dadi allo scroto dell'avversario per abbassarne la vis erotica). Può ricordare altri giochi penosi come "Ti spano l'ano" o classici della cultura metropolitana-pedagogica come "Topino ti inclulino" nominato per il premio Bimbo disadattato 2013 (manifestazione di potere delle case distributrici a cui non credo). Personalmente preferisco titoli diversi tipo "Peppe puppa le poppe" o Viva Topa. La domanda è una: perchè una persona di cultura medio alta butta soldi per l'acquisto di roba terrificante come Steam Park? Che educazione potrà dare al suo delizioso figlioletto? Per quanto altro tempo la mitica Dani resisterà alla domanda di separazione dei beni e al divorzio? Cos'è la scintilla divina che alberga in ciascuno di noi?

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    1. O_O!
      Tu sei un genio del nichilismo moderno, questo lo sappiamo tutti, un gatto nero con la coda tranciata da un pirata della strata... questo ci è noto... ed è noto a tutti noi che i tuoi gusti in fatto di giochi siano piuttosto "radicali" per non usare termini come Talebani di grande moda! Però come fai a non dare neanche una chance ad un gioco che: 1) ha una grafica oggettivamente stupenda, 2) è ambientato molto meglio che giochi german super premiati ma che potrebbero girare uguale su un tavolo bianco con reticolo esagonale 3) ha una meccanica easy ma neanche troppo... 4) ElPuntero alla prima partita ti ha rifatto l'interno del lato B??? Forse è per quest'ultimo punto che non riesci a mandare giù Steam Park?
      Cmq, stasera non ci sarò per darti una bella lezione a Helvetia (di cui non so neanche le regole) ma ho lasciato detto a Kuldran di farti passare la voglia con qualche "mattone" dei suoi in cui pensi 10 minuti prima di ogni mossa e in confronto la finale mondiale Kasparov vs Karpov ti sembrerà un giro di morra cinese al parchetto con le altalene.
      PS: le pratiche del divorzio credo scatteranno al prossimo gioco che farò entrare clandestinamente in casa... ieri Dani stava montando delle porte/carton-detector per intercettarmi all'ingresso!

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  4. Ma lui la chance a Steam Park gliel'ha data giocandoci fino alla fine senza cappottare il tavolo dopo il primo tiro di dadi ahahahaha. Sapevo che il caro Amigos avrebbe concesso a Steam Park la giusta mercede !!!! Le porte carton-detector sono dei presidi molto blandi, sono fiducioso che saprai aggirare il problema ;)

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  5. Cosa cazzo provo a educarvi... vabbè...

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    1. Rilassati che stasera avrai la tua rivincita su Kuldran: sembra che dopo il suo ricorso al TAR sia emerso che le tue quattro vittorie consecutive a Terra Fist non fossero valide per un vizio di forma: TU!
      Kuldran dagli una sonata va, poi riassumo io con "due righe" ahahaha

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  6. Una piccolissima precisazione: la partita a Semenza l'ha vinta Cleo :(
    Per quanto riguarda Puerto Rico, invece...stiamo affilando i coltelli!

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  7. Noooo come Cleo... Sei troppo invischiato x mantenere l'oggettività dei fatti.
    X Puerto.... Bene affilate affilate, sarà una dura battaglia

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