La sveglia delle 6:30 fa lo stesso effetto del mignolino
sullo stipite della porta quando ti alzi per andare a pisicare di notte. Per
prima cosa un dolore insopportabile, poi la consapevolezza che non tornerai più
quello di sempre dopo un trauma del genere.
Ho una stanchezza che mi tiene incollato a letto stile
superattack, gli effetti collaterali delle serate boardgame sono come congiuntivite
sulle palpebre.
Effettivamente non è normale fare le 4 del mattino quando il
giorno dopo si lavora, ma è un gatto che si morde le palle: lavoro da più di un
mese senza sosta, notte e giorno, al pc, al telefono, via mail, sms, whatsapp…
sempre in linea come una modella. Mi sono saltate le ultime 4 partite
per un mese complessivo di astinenza dal tavolo tanto che nel gruppo di chat gli amici fanno riferimento a me come al
Fu-Albo-Pascal. Praticamente ho una colonia di gibboni sulle spalle che si
spulciano a vicenda e che ridono con le loro gengive spropositate quasi a dire:
“ma che pirla che sei!”
Quindi se posso fare notte fonda a lavorare, voglio farmi un
regalo e metterci in mezzo una partita dead-or-alive di quelle che poi ti porti
i segni tipo incidete stradale.