martedì 10 febbraio 2015

Fagiolata Bucolica

La domenica in campagna dai miei suoceri è sempre una festa... un po come se fosse Natale 52 volte l'anno. Una cosa che inizialmente può far strano a chi non è "nel giro"  ma per me è ormai routine visto che sono stato adottato da quasi vent'anni.
Il sabato quando partiamo in macchina siamo solo Dani, il piccolo LA con i suoi giochi ed io.
Al ritorno la domenica dopo cena la macchina è in assetto Diaspora-dei-Rom... carichi come duranti i bollettini rossi di ferragosto sulla Salerno-Reggio.
Però mi prende così bene mollare traffico e palazzi che ho sviluppato una sorta di auto-deficenza che mi permette di non pensare mai al rientro quando farò su e giù dal palazzo carico di borse e buste come un mulo da soma.
Durante la colazione butto un occhio alle buste sull'ingresso e mi sembro Knam che controlla una torta in forno che lievita ad ogni colpo di palpebra.
"Strano solitamente questa è la quantità di roba che ci riportiamo al rientro... se tanto mi da tanto domenica dovrò chiamare un'impresa di facchini!"
Ci vuole più a caricare la macchina che a macinare quei 50km che ci separano dal litorale.
Arriviamo che è già un via vai di persone; a tavola siamo in 16!! Un sabato normale, mi dico.
Mia suocera ha le mani d'oro, siamo una coppia imbattibile noi due: lei cucina come Chef-Rubio-blended-Sora-Lella, io mangio come Bud Spencer con Terence Hill! Insomma l'eccezione che conferma la regola del duo suocera-genero che non si possono vedere!
Quando il livello alcoolico si alza e spazzoliamo anche la zuppa inglese fatta in casa ecco che stringo all'angolo un gruppetto di giovani parenti in preda a picco glicemico post-prandium e pre-mortem!
Li bracco sul tavolo rotondo che appena sparecchiato è un invito a tirar fuori un arsenale di scatole da intrattenimento molesto e così in puro stile Eric Young inizio a pasturare aspettando che qualcuno abbocchi: " ... No sai per queste situazioni i giochi di carte sono perfetti, facili, facili semplici, semplici... L'altra volta da noi siamo andati su giochi più di spessore.... Questo non lo avete visto" e tiro fuori dalla tasca un mazzo di carte con un soldo su un lato e un fagiolo dall'altro "quale contesto migliore per giocare agli agricoltori??" chiudo secco e aspetto...

"Beh ma allora facciamoci una partita no!?" PRESO!!.... Sono matto-da-giocare.

BOHNANZA
Un mazzetto dall'aspetto simpatico e dalla meccanica veloce ma che regala baratti bastardi e speculazioni economiche.... Dalla mente di uno degli autori più bucolici per antonomasia: Uwe-Agricola-Rosenberg.
I giocatori si mettono nei panni di coltivatori di legumi da meteorismo con l'obiettivo di far crescere i propri campi e vendere al meglio.


Nel mazzo un lato e usato come moneta sull'altro troviamo in tutto 8 specie di fagioli con disegno, un indice di "rarità" di quel fagiolo e rendita x la vendita.
Il turno: la prima regola del bean-club è che "non si può modificare l'ordine delle carte in mano". La seconda regola del bean-club è che "non si deve modificare la posizione delle carte in mano"
Regola tre: "il primo seme devi piantarlo, il secondo decidi tu"
Regola quattro: "due campi, il terzo lo paghi. Un solo tipo di seme x campo"
Ultima regola del bean-club "se questa è la tua prima sera... Devi giocare!!"
Consigli: L'ordine con cui entrano ed escono le carte di mano è importante ma passati i primi 4 minuti ci si abitua e tutto scorre come Eraclito.
Obbligatorio è capire quanti fagioli della stessa specie seminare in un singolo campo perché il mazzo di pesca è condiviso e fatti i dovuti ragionamenti tenere troppo a lungo una specie mometizza poco perché aumenta le probabilità di entrare in competizione con gli avversari. Nella fase di commercio il giocatore di mano pesca due semi che dovrà seminare o barattare/regalare con gli altri. In questa fase il gioco raggiunge il suo culmine quando dopo qualche turno i campi stanno dando i primi frutti e gli speculatori cercano di farsi regalare fagioli scomodi a chi è di turno
Vince chi alla fine del terzo mazzo ha raccimulato più monete dalle vendite.
"Tu sei avvantaggiato perché giochi a Magic!" dico a Dartagnan per stimolare un clima teso.
Lui con i suoi occhi blu e i suoi denti perfetti da fotoromanzo si fa una profonda risata ma se la lega al dito. Dart sarà alto sul metro e novantadue... Se non fossi cosi retrogrado nella mia ostinazione etero gli chiederei di uscire tanto è bello...
"Dai lascialo stare che all'ultimo torneo Magic in ludo ha preso paga da un bimbominchia" chiude secca Cleopatra, la cugina piccola di Dani. Indiscutibile bellezza mediterranea con occhi profondi e chioma mera fluente. È la dolce metà del chilometrico biondo e per questo è invidiata da tutte le ragazze di questa terra... MILF cougar e nonne comprese.
"Oh zio me lo dai un caccabone per due bluebone??" LOLLA, mia nipote, mi la mia spalla sul tavolo da quando aveva 10 anni.. "Dai eh ricordati che prima ti sei preso quello rosso aggratisse!!!" una teenager tutta selfie e sbalzi d'umore ma con una dolcezza senza uguali... Gioca con basso profilo ma in alcuni titoli e proprio tosta!
Nella confusione si infila anche LA che sgranocchia le carte (abbastanza resistenti) e semina su 4 campi quante carte vuole.... Un vero anarkico dei boardgame.
Finisco in testa a mani basse ma il downtime così ridotto e la bagarre cosi frizzante creano i presupposti per "ma facciamoci un altro giro no?"... Il moschettiere se la ride sotto i baffetti... Ha fatto tesoro di un paio di sportellate che gli ho dato e vuole farmela pagare...
Il gioco scala da 2 a 5 ma in 4 è perfetto.
La sfida è tesa e anche se lui è bello carico chiudiamo in pari con gli altri a distanza cosmica.
"Dai papo adesso basta con questi giochetti per grandi.. Giochiamo ai polli??"

HICK HACK
Giochino semplice semplice per 2-5 giocatori dai 4 in su (la scatola recita 6+ ma LA lo mastica già da un pezzo senza bisogno di zippare le regole).
Il gioco non annoia neanche gli adulti dimostrandosi un tappabuchi simpatico per aspettare qualche amico per un piatto più sostanzioso già apparecchiato.
I componenti sono kid-proof (decisamente resistenti), però occhio ai cereali (cubetti legno) perchè possono essere facili preda di attacci da fame impulsiva! Tenere lontano dalla portata dei più piccoli.
Poi ci sono sei tessere pollaio nelle quali un Grand Master dovrà rimpinguare un cubetto ad ogni turno.
I cubetti-cereale sono in tre colori, giallo=3punti, blu=2punti, verde=1punto...
Ogni giocatore riceve una mano di 4 carte (6 in 2 o 3 giocatori).
Ad ogni turno si sceglie una carta e la si pone coperta sul tavolo: sulla carta ci sono rappresentati polli oppure volpi nei 6 colori corrispondenti ai 6 pollai.
Se si sceglie di mandare un pollo questo va nel pollaio corrispondente e tenta di mangiare cereali. Se è solo banchetta di brutto, se c'è almeno un altro pollo si entra in modalità conflitto: se ci si accorda si possono "smezzare" i cereali in funzione della "forza" del proprio pollo (numero da 3 a 6 sulla carta) o come meglio si preferisce. Se negoziare non fa per voi allora potrete optare per un sano duello in stile far-west: ogni giocatore in lizza per i cereali tira il dado da sei e somma il risultato al valore del proprio pennuto, chi la spunta raschia il fondo della gabbia!
Se però qualche birbante ha mandata una volpe nel pollaio allora la volpe si pappa tutti i polli che trova (del suo stesso colore chiaramente!). La regola del duello vale anche per più volpi a contendersi un banchetto di pollame!
Infine c'è il pollo lesto, un pollo di valore "-2" che se solo nella gabbia si comporta come un normale bipede, se però incontra un altro pollo o una volpe, ha la freddezza di fregarsi un cereale verde (se c'è) e di fare la sua fine (la volpe se lo mangia e perderà due punti! TIè!).
Si scartano le carte usate e si ripassa alla mano successiva.
Chi alla fine totalizza più punti tra cereali (3/2/1) e polli pappati avrà vinto!

GRAN FINALE
La partita si chiude con LA che spenna tutti i grandi... quel bimbetto ha più fortuna che capelli biondi!!
Il pomeriggio vola e a cena "giusto una minestrina"... ma puntuale arriva un primo secondo contorno gancio al mento e angolo al ring di mia suocera che mi manda sotto le pezze al primo Round!

Domenica per riprendersi c'è voluta tutta la mia forza, che poi ho esaurito a sfacchinarmi i bagagni cresciuti come Gremlins sotto le pioggie di metà estate!

Insomma, weekend bucolico... CHE BELLO, ma che fatica!

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