Non risponde! Passo all'instant messaging!
Albo3: "Dart... non fare che scappi in Irlanda senza darmi la rivincita a puertorico! Quando facciamo? Mercoledi?".
Inizia così uno scambio di ipotesi su quando fare cercando di incastrare tutti gli impegni di un ponte di primo maggio più i saluti e gli "addii-al-celibato" per l'imminente partenza oltre manica!
La coperta è corta come il fazzoletto da naso di pollicino ed escludendo il giovedì 30 già prenotato dalla cricca-nerd per "sverginare" Pornomax, eliminando il primo maggio delle brindate di Dart, considerato che il 2 maggio c'era la visita ai giardini di Bomarzo con LA e il piccolo pirata-Morgan, che domenica 3 avrei corso a Civitavecchia....
Albo3: "vabbeh dai facciamo lunedì sera! Extreme-Gaming però eh! almeno se devo arrivare in ufficio sfatto come un cachì-caduto dopo tre ore sotto il sole su una zolla di terra deve esserci un buon motivo!"
Nella mia testa iniziano a crearsi immagini virtuali di un pomeriggio fatto di scatole su scatole aperte, giocate e abbandonate sul divano come preservativi in una piazzola buia della salaria!
Ma chiaramente la realtà combacia sempre poco con l'immaginazione così alle 18:00 mi trovo ancora in ufficio a sgobbare come un mulo.
Ogni due minuti butto un occhio al post-it "TO-DO!" sullo schermo per capire l'orario di arrivo stimato a casa: 1) finire presentazione; 2) inviare file consuntivi; 3) fuggire nel traffico [35min per non morire]; 4) mettere benzina ed invertire con il punto tre o non arriverai mai a casa!; 5) passare da Sister per le chiavi della donna delle pulizie; 6) arrivare a casa e rendersi presentabili
Alle 18:30 sono in strada che mi ripeto nella mente i vari punti per cercare di non dimenticarmi nulla.
A metà tragitto mi ricordo di aver dimenticato il punto 5) e con una piega stile Rossi-Fumi scarto un camion e mi immetto in un serpentone di macchine incolonnate veso casa di mia sorella.
Sulla porta lei mi vede un pochino provato e mi congeda rapida ma il nipote maggiore non vede l'ora di farmi un interrogatorio sugli ultimi giochi comprati e ci infila in mezzo la sfilata dei suoi nuovoi LEGO Bionicle di cui va fiero come Achille con Ettore legato al carretto.
Arrivo a casa che sono una maschera di sudore... a Roma sembra agosto inoltrato, un'umidità che sembra di stare nella foresta Amazzonica, un caldo che il sahara in confronto è una doccia di ghiaccio con cocktail e ombrellino.
Cinque minuti per salutare il piccolo LA e la mamma-Doraemon e sono già in doccia a refrigerarmi da una giornata di fuoco.
LIMONE E PROVOLA FANNO TERZA RIMA CON PIZZA
Sul tavolo c'è una ciotola in alluminio grigio satinato con un impasto gonfio come un pallone aerostatico.
Due minuti e arrivano i piccioncini Cleo e Dart di ritorno da un tour tra le "bellezze-segrete-di-Roma".
Sul piatto arrivano cinque o sei tipologie di pizza, LA mangia come una iena ridens dopo tre mesi di digiuno. Dart ed io facciamo finti complimenti per chi si prende l'ultimo spicchio ad ogni teglia che saccheggiamo come fossimo Willy L'Orbo e il suo equipaggio di pirati.
Dopo tonno e cipolla+ arriva il turno di quella pancetta e zucchine e aiutiamo la deglutizione stappando una Birra Terza Rima che profuma di luppoli esotici e torbidume dei sobborghi italici.
Segue la classica margherita con passata artigianale e infine arriva il turno dell'experimento di Ciuschina-Dani: Limone e provola! Un mix fantastico dove l'amaro della buccia viene accompagnato dall'aspro della polpa ma il tutto si chiude con la fragranza affumicata della provola.... La combo perfetta prevedeva anche un'acciuga ma a casa sono proibite come le vignette satiriche in Francia. UNO A ZERO PER DANI.... campionessa di gusto e scienziata pazza dei fornelli nostrani!
TOBAGO PER PICCOLI
Come sparecchiamo, il moccicoso-biondino-di-casa inizia a dare di matto e a rincorrersi testa coda come un cane: "giochiamo a un gioco da tavolo, giochiamo a un gioco da tavolo, GIOCHIAMO AUNGIOCODATAVOLOOOOOO!"
Albo3: "Si ma una sola partita e poi fili a letto eh? Dai prendi un gioco per piccoli!".
Lui prende TOBAGO.... "è per piccoli non vedi che c'è scritto 10+??" (con la voce di spong-bob castrato con una paresi al labbro superiore) e tira dritto ad impiattare sul tavolo.
Il gioco, comprato a Lucca2014, è uno dei miei gateway preferito con ambietazione isola del tesoro e componenti scenografici di altissimo impatto estetico: Tre Moai di un materiale plastico duro e ruvido che sembra un sassetto lavorato a mano; Tre palmette di legno verniciate verde; quattro capanne in legno simili a dei bignet da profiteroles e infine le quattro gippette in legno colorato (una per giocatore).
A chiudere gli accessori le carte frammento-di-mappa, le carte tesoro e i tasselli amuleto (in cartoncino).
Scopo del gioco è raccimulare il maggior numero di dobloni (nelle carte tesoro) all'esaurimento del mazzo di carte.
Il gioco è simpatico e dinamico perchè al proprio turno ogni giocatore può aggiungere un elemento al set di carte che compongono una mappa del tesoro. Questa aggiunta deve ridurre il campo di ricerca del tesoro utilizzando i cubetti come indicatori della zona di ricerca. Quando con un frammento verranno eliminati cubi indizio fino a farne rimanere uno solo, quello sarà il punto dove i giocatori dovranno fiondarsi con le gippette per ottenere la ricompensa.
Il movimento jeep è la seconda delle due azioni possibili e consente di spostare la macchinina al massimo su tre terreni differenti (all'interno dello stesso tipo di terreno lo spostamento vale sempre uno).
Il meccanismo di assegnazione del tesoro fa guadagnare monete a tutti i giocatori che hanno contribuito alla mappa di quel colore (quattro colori di cubetti in tutto). Ma ATTENZIONE! Tra i tesori ce ne sono due maledetti che potrebbero farvi perdere tutte le entrate oltre che qualche amuleto e i risparmi di una vita.
Con LA più che altro giochiamo ad una versione extra-light dove il cuore del gioco sta nel fargli muovere la macchinina, fargli ruotare i Moai per indicare il punto in cui sorgeranno gli amuleti e fargli aggiungere frammenti alla mappa per assegnargli poi tesori.
Un gioco non adatto ai piccoli ma che cattura per la sua bellissima componentistica e che è in grado di sedare anche i capricci della lavata-di-denti-prima-del-letto!
Per i grandi un ottimo passatempo che crea tensione nella fase di ricerca del tesoro e che mette i giocatori in competizione per la spartizione o il recupero del malloppo.
Bella la fase di aggiunta di un tallesso mappa perchè può restringere il raggio di azione di una ricerca posizionando virtualmente un tesoro sotto la nostra macchina, permettendoci azioni bonus, amuleti e tanto altro!
SIGARI CUBANI E RUM!
Mentre Dani mette a letto il piccolo LA , inizio a scartare Havana e a spiegarlo al duo Cleo+Dart.
Sul tavolo ci sono già un po di bottiglie digestive e quando dalla scatola esce fuori un Choiba Siglo III arriva la standing ovation!
Cleo: "Ma che lo regalano nel gioco?".... chiede lei innocente! Comprensibile visto che ne racconto di tutti i colori tipo che mi regalano i giochi, li pago due lire e chi più ne ha più ne metta.
Altro gioco adatto ai meno addentrati nel mondo dei boardgame ma anche qui meccaniche di gestione risorse e altissima interazione tra i giocatori rendono divertente la semplice linearità delle regole.
Nella scatola i materiali non sono molti tanto che sguazzano di qua e di la ma il tutto è di ottima qualità con disegni oggettivamente azzeccati, dalle tinte in perfetta sintonia con il tema trattato: la ricostruzione dell'Havana per dare nuovo lustro alla città di Castro!
Ci sono tatoccetti neri (lavoratori) da mettere in riserva.
Monete (pesos da 1 e 5) una a testa all'inizio più il resto in riserva.
Le materie da costruzione (colorate o detriti) sono cubetti tutti in un sacchetto nero.
A ciascuno viene chiesto di pescarne uno a testa, poi se ne mettono tre al centro e quattro monete.
Non c'è un tabellone a terrorizzare i neofiti dei giochi gesionali (tipo mia moglie Dani) ma solo 12 tessere edificio disposte su due righe da sei. Queste rappresentano gli edifici di cui saranno acquistabili solo quelli alle estremità di ogni riga (quattro in tutto).
Sulle tessere in alto a destra è riporto il valore in punti vittoria, mentre in basso c'è il costo in risorse, pagabili al proprio turno per prendere la tessera e piazzarla di fronte a se.
Infine ad ogni giocatore viene dato un mazzo di carte su cui c'è un numero in alto (da 0 a 9), un'immagine al centrio e in basso una descrizione dell'azione che quella carta farà svolgere.
Si parte con due carte coperte scelte tra le 13 in mano, poi insieme si girano e ogni giocatore le ordina con a sinistra quella di valore più basso creando così un numero a due cifre definendo l'ordine di turno dal più basso al più alto.
Il turno è diviso in tre fasi:
- il giocatore esegue le due azioni (nell'ordine che vuole) e può comprare uno o più edifici con le risorse in possesso
- quando tutti hanno giocato le proprie due carte (nell'ordine di turno indicato dai valori delle coppie di carte) si aggiungono tre monete e tre risorse al centro
- ogni giocatore (nel turno di gioco) sceglie dalla propria mano una carta da sovrapporre coperta ad una delle due a terra. La carta sotto si scarta, quella sopra si scopre e diventerà una delle due attive del nuovo turno. Si riarrangia la posizione delle due carte per creare il numero con la carta più bassa a sinistra.
Si parte: scopriamo le due carte e ad iniziare sono io, prendo un po di detriti e metà delle monete. A giro segue Cleo che ha carte simili alle mie ma giocandole per seconda non riceve gli stessi bonus. Dart parte già con il suo sguardo concentrato mentre Dani è pensierosa come se il gioco non la intrigasse; dopo un paio di turni però la cosa si fa più interessante: Dani gioca l'esattore e il ladro e inizia a rubare di qua e di la, Cleo accusa un paio di operai in meno ma è la prima ad arrivare ad avere le risorse per comprare il primo edificio da 3 punti vittoria. Dart carica le sue risorse ma quando è li li per prendersi un edificio da sette, arrivo io con una carta e glielo elimino sotto il baffetto biondo. Lui segna e ripiega su un edificio da 5PV.
All'inizio avere le risorse giuste per comprare gli edifici non è facile per questo da regolamento i quattro edifici esterni devono essere almeno da 1,2, o 3 PV perchè il valore è direttamente proporzionale alle risorse di acquisto.
Il gioco inizia a scaldarsi e facendo qualche sgarbo al gentil sesso e all'acerrimo nemico riesco a costruire due quartieri per un totale di nove punti vittoria. Tra le riserve ho due peones e a terra c'è un palazzo da cinque quindi punto a prendere quello e a vincere secco la partita.
Inizialmente l'ingranaggio va oleato e la sensazione è che la partita durerà più del previsto ma a conti fatti bastano tre edifici a vincere e chiudere di sasso il match... è quello che fa Dani che approfittando di una carta giocata e del valore più basso della mia coppia mi anticipa di un turno e acquisa un edificio da 7 che sommato ai nove già accumulati ci lascia di sasso sfottendoci come dei pivelli: "E non fate che parlare di Magic e Agricola... prendete e portate a casa!" ... umiliazione ricevita!
PISTOLETTATE ANTI-SONNO
Siamo ormai oltre la mezzanotte e la palpebra di Dani è già calatà a metà come una saracinesca per lutto!
Inizio a preparare Puertorico ma un brivido mi passa per la schiena e nella mente ho una visione: "C'è Dani che sbadiglia mentre sto ancora a raccontare dei coloni e delle piantagioni.... che noia.... ma quanto manca per iniziare? ANCORAAAA???? Ma daiiii troppe cose per quest'ora di notte!".
Capisco che iniziare significherebbe ritrovarsi a imbustare tutto nuovamente dopo trenta minuti quindi propongo qualche cosa di più fresh per evitare colpi di sonno pericolosi quanto un Greezly nella doccia!
Con l'aiuto di Dart sistemiamo Colt Express che fa la sua porca figura.
In quattro si lasciano due vagoni nella scatola e si usano le carte 2-4 giocatori quelle verde pistacchio.
Facciamo un giro di prova per impastare la meccanica e partiamo, io con DOC (blu), Dani con Tuco (Rosso), Cleo con Belle (Viola), Dart con Cheyenne (verde).
Il truschino telefonico seleziona Dani come prima giocatrice e giriamo la prima carta turno.
Cinque carte scoperte: Dani spara dritta nel vagone affianco e mi pianta la prima pallottola nel mazzo. Cleo da un pugno, Dart raccoglie un tesoro, io rispondo al fuoco nemico. Seguono altre quattro carte che iniziano a creare uno spostamento e una ressa nei vagoni di coda. Tra tutti capisco la malparata e dopo aver giocato un paio di carte di arraffo, scappo sul tetto e faccio un fischio allo sceriffo.
Finita la fase di pianificazione si passa all'azione e chiamo le carte spostando gli omini... Il Mix che ne esce è infernale: pallottole conficcate tra cappelli e tappezzeria, botte da orbi, arraffamenti e fughe tra vagoni e sul tetto delle carrozze... Lo sceriffo passa a fare un controllo biglietti e usa il piombo della sua colt per obliterarci il ticket.
La seconda carta turno ha delle carte azione da giocare coperte e il divertimento inizia veramente con le bastardate alla cieca che vengono svelate nella fase di azione vera e propria.
I successivi quattro round volano in 45minuti.
Nell'ultima carta STOP vincono 250dollari quelli che restano sulla locomotiva e Dani e Dart fanno buon uso della loro mole di neuroni per racimulare altri dollari insanguinati.
Finito il gioco Dani ha il caricatore scarico, anzi ha provato a sparare senza colpi tanto aveva l'indice caldo! Dart ha uno sguardo un po confuso sintomo che qualche cosa non è andata come sperava. Cleo si è divertita un mondo ma sono più gli schiaffi a vuoto che ha dato che quelli che ha portato a segno. Io da lercio con una certa esperienza acquisita ho fatto bene i conti e oltre a prendere la valigetta da 1000dollari sono riuscito a prendere due diamanti e tre sacchetti.
Alla conta finale vinco io con 2800$ mentre dani si ferma a 2500$ con la soddisfazione di avermi impallato il mazzo con tutto il suo caricatore.
Il gioco anche in quattro si conferma un bellissimo intrattieni comitiva e ci traghetta all'una per le chiacchiere di saluti per l'imminente partenza di Dart verso Dublino!
La rivincita a PuertoRico dovrà aspettare ma chi sa se quando lo spilungone tornerà avrà ancora lo stesso occhio della tigre che aveva la scorsa volta!
Corri Dart... corri.... in questa nazione o nell'altra avrò la mia rivincita!
senti, qui arrivano sberle da tutti i pizzi.....sto pischello che te le suona mi incuriosisce, mandalo da me ihihihihih
RispondiEliminaahahah.... no no stavolta l'ho suonato... ma no ho avuto il piacere di fargli scontare la scottata a PuertoRico.
Eliminaper qualche tempo (spero il più al lungo possibile per la sua carriera) se ne starà in irlanda...
Tu da mezzosangue scozzese dovrai attendere :D
Pensiamo a domani
ho già messo Florenza e Trajan in busta.......
EliminaQuesto è bene!
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