lunedì 6 giugno 2016

Venetia: ai posteri l'ardua sententia!


Quando arriva il giorno di giocare me ne capitano sempre di tutti i colori tipo Van Gogh.
Alle 15:00 mi chiama Dani e mi dice che la piccola MD ha la febbre a 39!!! Il quarto incisivo ci sta mettendo più del previsto per tagliare la gengiva… mio figlio LA è alla frutta tipo macedonia dopo un anno di scuola, sport, scazzi… Io lavoro 16 ore al giorno da circa 9 mesi, per quante ne ho fatte e viste negli ultimi tempi avrei potuto mettere al mondo un terzo figlio già diciottenne! Mia moglie è una corda tesa tipo Robin Hood.

“Vai tu a prendere LA a scuola che preferisco non far prendere sbalzi termici alla piccola?” mi dice.
Devo teletrasportarmi a casa subodorando il rischio che salti la serata… su certe cose bisonga avere una gran determinazione e un pizzico di menefreghismo o si resta piantonati ai domiciliari perdendo di vista amici e hobby, tipo hobbit!
Tiro talmente il gas a martello che dopo 15 minuti sono di nuovo in ufficio a mettere il pc nello zaino per uscire e andare a casa.
A due km da casa tiro dritto al benzinaio… dopo 800metri finisco la broda! “DOH!”.
Abbandono il mezzo a due ruote tipo cane sull’autostrada, aggiungo solo: “Maledetto bastardo!”.
Arrivo a scuola che LA è l’ultimo ma la sorpresa inaspettata di vedere il suo papà gli fa sbollire subito il fatto di essere rimasto solo per 15 minuti con la maestra quella che strilla come un’arpia maschio castrata per il coro! (parole mie eh! :D)

Quando entriamo in casa la piccola sorride, gioca… loro hanno una forza che noi grandi ce la sogniamo. Con 39 di febbre staremmo a contorcerci tra le coperte in preda a dolori di ossa, allucinazioni e telepromozioni in tv.
Dani deve uscire per degli impegni… gli accordi erano che sarebbe tornata per le 20… “se tutto procede e la tachipirina fa effetto posso ancora farcela!”.
La tachipirina inizia a fare effetto, alle 21 esco per recuperare lo scooter e riempirlo di benzina tipo molotov.
Arrivo da Steteo che c’è già Cissinho ma nessuna traccia di Kuldran quindi d’ufficio apparecchiamo un gioco di quelli che è una vita che deve passare al vaglio.


VENETIA, MAGGIORANZE E ALEA
Gli stessi autori della Guerra dell’Anello (e qui i gamer all’unisono sussulteranno con un “OOOOOHHHH GIOCONEEE!”) cioè Marco Maggi e Francesco Nepitello, in questo gioco abbandonano le velleità fantasy Tolkeniane non lasciando alcuna traccia di nani guerrieri, mostriciattoli delle caverne con gli occhi grossi e le manie per la gioielleria. 
In Venetia ("con la T perchè a noi ce piace il latino!") da 2 a 4 giocatori interpretano dei navigatori alla conquista del mediterraneo e tratti di mare limitrofi. Parliamo di un gioco di maggioranze guidato dall’uso di carte sia per potenziare le mosse, sia per decidere a chi assegnare il ruolo di Doge per beneficiare dei relativi bonus. Le azioni a disposizione nella propria mossa sono tre e vengono guidate da un set di dadi lanciato ad inizio turno e piazzato in appositi spazi del tabellone distinguendoli per i tre colori: Grigio = guerra; Marrone = Diplomazia; Giallo = Commercio. Su ogni dado troviamo valori da 2 a 4 e dei simboli che fanno pescare carte in modo da bilanciare il numero di mosse scelto: poche mosse (valore 2) allora peschi una carta; tante mosse (valore 4) allora gli altri pescano una carta. 
Associando dalla mano una carta del colore corrispondente al dado scelto si possono attivare delle combo. Con le mosse alla fine si piazzano cubetti prima nei tratti di mare partendo da Venezia, poi a colonizzare le città costiere. Quando si raggiunge il numero di cubetti riportato negli spazi di piazzamento allora in mare si crea un avamposto, nelle città si guarda chi ha la maggioranza e se qualcuno la vince diventa podestà e prende il controllo della città e fa punti a fine fase (quando finiscono i dadi azione).

Ad ogni fase si usano le carte personaggi che riportano dei valori da 1 a 6 ai quali si sommano le influenze dei sigilli città e si assegna il titolo di Doge che permette ad ogni fine turno di modificare l’esito delle invasioni o di ottenere un +1 sui valori azioni selezionati.

CHE ZEUS CI FULMINI
Partiamo abbastanza barzotti, con qualche bel punto interrogativo sulla testa dopo una spiega di quasi un'ora di agonia, ma dopo i primi tre quattro turni la nebbia che attanaglia i nostri gulliver inizia a diradarsi tipo i capelli di Vaporidis.

Sulle prime l’uso dei dadi che vengono lanciati e piazzati nelle loro zone mi ricorda Signorie… ma tra Steteo e Cissinho guai a nominare quel gioco… come se Zizzi/Chiarvesio gli abbiano cacato nel centro del letto matrimoniale…  però a quanto pare le faide “Tutti contro tutti” sembrano dar loro ragione e le minoranze a favore del duo torinese a cui sia Kuldran che io siamo tesserati fanno “zitti zitti, quatti quatti” come gli ebrei sotto il pavimento quando arriva il sergente Nazi di Bastardi senza Gloria!

Durante tutta la partita resta ostico capire come piazzare i cubetti perché dipende dal colore del dado scelto: oro = devi piazzare un cubetto per città (oltre a quelli “abbandonati” sugli avamposti di mare); bronzo = devi piazzare tutti i cubetti in una unica città; grigio = devi fare la GUERAAAA! In questo ultimo caso c'è una ulteriore eccezione: peschi un numero di segnalini pari ai cubetti che ti rimangono da piazzare (sempre al netto di quelli lasciati sui tratti di mare)… con lo zero non piazzi, con l’uno ne piazzi 1, con il due ne piazzi due (ma guarda un po, te lo ricordi in base all'ambientazione... zero!)! E qui già i german-fighetti iniziano a storcere il naso: se ti dice bene ok! 

Se ti dice sfiga fai la guerra alle mosche e non piazzi una beata cippa-fritta! Ma ATTENZIONE! Altra piccola eccezione: se esce uno o due (quindi pensi ti abbia detto di culo!) allora ci sarà un’invasione… e vai ancora di alea… si pescano carte da un mazzo e si definisce dove arrivano i maledetti barbari: si aggiungono scudetti e si toglie un cubetto per colore da ogni capitale (si distinguono dalla altre città per boh non si distinguono mica!)... … ma solo se è la prima invasione… altrimenti? ECCEZIONE! Altrimenti si tolgono cubetti anche sulle provincie…. Quindi se ti sei fatto un mazzo tanto a pianificare e a piazzare per avere il controllo e le maggioranze… esce un’invasione e ti sparecchia il culo… quindi fegato amaro e tanta tanta pazienza, meglio sparpagliare cubetti su regioni differenti piuttosto che avere il controllo sulla stessa (penso io nella speranza di tamponare la dea bendata)…
Vabbeh i fighetti a questo punto si sarebbero già alzati dal tavolo ma noi che siamo gente di bocca generosa come Sasha Grey teniamo duro e continuiamo…

Alla prima ora le regole iniziano a fissarsi inevitabilmente sulle sinapsi e tutti viaggiamo più o meno spediti, compatibilmente con i colpi di sonno dovuti al downtime che in quattro sfiora l’annichilimento atarassico!
Cissinho viaggia forte in zona croazia, Steteo si espande verso la grecia e conquistando la parte più est dell’africa, Io mi metto a prendere il sole tra la puglia e la sicilia, ogni tanto me ne vado verso la spagna ma giusto per rovinare i piani della mia nemesi Kuldran che invece stile passo del giaguaro, stringe i denti e sputa fango impantanato tra la sfiga delle invasioni e i ribaltoni delle carte.

Al secondo giro di Doge capisco che potrei morire di inedia se non mi sbrigo a prenderlo e così puntando sui miei monumenti e una carta da 4 faccio il colpaccio e da li fino all’ultimo turno terrò la leadership sparecchiando i castelli di carta di lunghe e attente pianificazioni altrui.
Nel centro partita, verso la seconda ora iniziamo ad avere dei prolassi al sottopalla quasi tutti, ma mentre io sputo veleno nei confronti di un gioco noioso e monotono, Kuldran sbiascica qualche frase in dialetto ma cercando di non sbilanciarsi “giusto nel caso in cui vincessi… a quel punto dico che è una perla di giocone!”. Cissinho e Steteo invece ci mettono una pezza e abbondano di complimenti che mi si cariano gli incisivi e devo spararmi dell’insulina per tamponare il coma diabetico. “Forse sono stati pagati dagli autori…. O forse è una strategia per minare le nostre certezze!” cerco di darmi delle ragioni a tanta assurdità!

Superata la terza ora abbondante siamo agli sgoccioli, sia della sopportazione (la mia) sia della partita… Le invasioni di fase uno e due hanno fatto danni ma hanno permesso al tatoccio nero (il declino veneto) di fare un frontale sul segna punti con il tatoccio bianco (l’egemonia veneta). Dopo il loro scontro i miei occhi non fanno che anelare l’arrivo del puzzillo-calimero verso casa base per mettere fine all’agonia tipo Cristo a pane e aceto con tanto di taglio intercostale, croce, corona di spine e combo di gatto a nove code su schiena e limitrofi.

Le battute conclusive sono tragiche altro che comiche… tutti cerchiamo di salvare il salvabile ma le invasioni strappano brandelli alle nostre città come Hulk con i suoi palazzi: i vari podestà capitolano, il doge finisce nelle grinfie di Steteo che spera negli ultimi sei punti per fare la differenza… ma in sintesi non ci capiamo un cazzo di niente a testa! Le maggioranze si fanno benedire dalle pescate degli scudetti punti… Cis con due pescate becca un due e un tre… CINQUE PUNTI! 

Kuldran ed io da inizio partita non sfioriamo altro che UNI. Steteo è più culo che anima e in due turni con tre scudetti fa DODICI… forse ha un asso nella manica anche se ce le ha tirate su arrotolate… ma alla fine la sorte (sulla pesca invasioni, sulla pesca carte bonus sgrave, sulla pesca scudetti, sulla rollata dadi, sulla pesca tessere guera)… per quanto poca essa sia e controllabile…  alla fine sceglie bendata e a caso pure lei e termina il suo anghingò su Kuldran che PREDOMINA a 57 punti in modo NETTISSIMO su Cissinho a 54. Gradino S-bronzo del podio per me che in totale confusione faccio comunque 53 grazie ad una delle carte “bilanciatissime” che in combo con una tripla pesca sculatissima di tessere bonus mi regala 5 punti! Steteo annaspa LONTANISSIMO a 50!

CONSIDERAZIONI
Che dire… forse ho già detto abbastanza ma @#]|%&?*°§ non glielo toglie nessuno a questo titolo che si presenta come un cinghiale di razza con meccaniche molto innovative e a tratti brillanti ma naufraga in un mare di alea, Cast Away, ma senza via di fuga tipo gran premio. Pianifichi e ti smontano i barbari, ti attrezzi e ti becchi una tessera guerra valore-zero, ti espandi e una minaccia di mare ti brasa un avamposto e per riprendere la rotta ci metti tre turni e un calcolo renale!

Ora mettiamo in chiaro le cose… ho dei giochi sui miei scaffali che mi potrei beccare un vaffa secco dagli autori, altro che cacatoni, ho dei filler che forse potrebbero essere utilizzati come fermaporta tipo Hodor (colgo l'occasione per maledire chi fa spoiler sulla serie del trono)… però cavolo non ti inchiodano tre ore e mezza con il miraggio di poter controllare e gestire bomandoti da dietro tipo quando Belen sta li a gambe larghe e tu hai un’erezione per aver preso dieci pillole blu ma da dietro ti arriva Rocco e ti resetta il culo stile millennium bug! Questo non si fa! È una cosa che fa girare le suddette stile flipper in mano a Oscar Pettinari e anche gente pacifica come me, e moderata, e neanche troppo talebana, si fa prendere dai cinque minuti e ti mette alla gogna senza processo!
Ma dalla sequenza di messaggi che seguono, e dai link che mi raccontano dalla tana, sembra che sia l’unico a pensarla così quindi non lo dico a nessuno che a me sto gioco non è piaciuto… perché forse ci faccio pure una brutta figura :D

RIFARSI LA BOCCA
Quando cadi dalla bici devi subito rialzarti e metterti a pedalare di nuovo, subito! o rischi di prenderti uno spavento inutile, di farne una paura e rimanere ingabbiato in una limitazione che resterà invalidante a vita…

Così il pacificatore-Kuldran tira fuori dal cilindro una versione PRO di Marco Polo, come tagliare la coca colombiana con l’eroiana super-pura!
Ma questa è un’altra storia, un altro post (qui), una di quelle storie a lieto fine che lascia la voglia di continuare ad essere schiacciato da questa macchina di giochi e giocatori e quindi merita di essere trattata a parte, lontano da Venetia ed il suo fato. 
Ai posteri l'ardua sententia!

TO BE CONTINUED

MarcoPolo e Venetia sono entrambi disponibili su Playbazar.it

5 commenti:

  1. Bella serata, nonostante il gioco.

    Confermo tutto quanto sentenziato da Albo, Venetia è un gioco che promette molto bene, dai materiali all'impianto di regole e meccaniche, però poi si scioglie nella monotonia e nell'incaxxatura da alea subdolamente piazzata all'interno di un German.
    Ti fai calcoli su calcoli e poi peschi una carta del piffero e sei foxxuto, insomma ti prepari alla serata della tua vita per uscire con Belen e poi per un colpo di sfiga ti ritrovi nel privè della mucca assassina, con tanto di palla in bocca.

    Direi un salto nell'abisso a partire dalle vette della Guerra dell'anello, eppure -commentavamo offline con i soci- sarebbe bastato cambiare due regole qua e la per renderlo almeno un gioco di risk management, ma così non è parso essere.

    A questo quadro desolante si aggiunge un aspetto che nessuno ha esplicitato, ma che per chi c'era quella sera emergeva tra sbadigli e navigate su smartphone:

    Venetia è soprattutto noioso.

    Per fortuna poi la versione pro di Marco Polo ha concesso ai veri talenti di esprimersi, ma questo è un altro discorso.

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  2. Dopo la partita a Venetia abbiamo whatsappato a lungo con i soci e di certo l'elenco dei difetti ha superato di gran lunga quello dei pregi...
    Io che l'ho giocato 3-4 volte ne ho apprezzato alcuni pregi, come l'ambientazione molto ricercata e curata nei particolari (ogni evento/famiglia è storicamente attendibile) e il bel mix di meccaniche in cui la selezione dei diversi dadi e l'uso delle carte si riversano sul tabellone in una dinamica di maggioranze molto interessante... si vede che dietro ci sono due grandissimi autori!
    Però... in effetti, in ogni partita è sempre mancato qualcosa... l'alea è un po' fastidiosa, non tanto nelle battaglie, ma quanto negli eventi (specie in prossimità dei tre momenti di scoring) capaci di mandare tutto all'aria, nell'elezione del Doge e la sua meccanica per cui un quartiere potrebbe uscire 3 volte e uno mai, in alcune carte molto forti, potenzialmente in grado, da sole, di farti fare 6-7 punti...
    Ho avuto l'impressione che per rimanere molto aderenti al periodo storico e marcare copiosamente il lato simulativo, gli autori siano finiti un po' in confusione tanto che il giocatore non riesce a seguire una precisa strategia, non riesce a combattere gli avversari, si avverte un opprimente senso di frustrazione e di incompletezza che, unito al set di regole di difficile digestione, rende Venetia un gioco, purtroppo, piuttosto noioso.
    Mi dispiace molto, perché l'ambientazione mi piace tantissimo e stimo gli autori che riescono a modellare le meccaniche di titoli storici sulla base di caratteristiche e situazioni proprie di quel periodo (un esempio su tutti è Sivel con Wir Sind das Volk e Maria) ... un vero peccato... con qualche fattore mitigante di alea e qualche semplificazione in più, Venetia sarebbe potuto decollare, invece, ahimè, affonda per l'eccesso di ingredienti.

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  3. Ho vinto, e di pochi punti sugli altri, situazione che normalmente mi porterebbe a deridere l'avversario......eppure stavolta non ce l'ho fatta, e questo dovrebbe dirla lunga !!!! In soldoni, fare la guerra equivale a giocare d'azzardo: o fai punti pesanti, vedi steteo con le pescate delle tessere, o non ne fai praticamente manco uno (il sottoscritto). Piazzare podestà in gran numero è ragionevolmente redditizio ma tocca volare basso, se ci si inizia a scannare in una zona altri giocatori gozzoviglieranno in un'altra mentre noi abbiamo a che fare con avversari (calcolabile) o invasioni (mostruosamente randomiche). L'elezione del doge è di fatto una scommessa la domenica a Capannelle (gare di trotto o di galoppo), senza neanche conoscere i cavalli....un gioco che mi toglie il gusto di godermi una vittoria per me è bocciato, senza se e senza ma, senza neanche l'ombra d'appello....come un pusher trascinato davanti ad un tribunale cinese senza avvocato difensore. Sono troppo brutale? Nell'Urbe (la mia città natale) abbiamo un detto: "Er medico pietoso fa la piaga puzzolente".

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  4. Ciao!
    Posso sapere dove si trova quella tabella per l'annotazione del punteggio?
    Mi sembra molto ben fatta, migliore dell'originale!
    Grazie mille per eventuali risposte!
    =)

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    1. Ciao!
      La puoi trovare su Boardgamegeek a questo link:

      https://boardgamegeek.com/filepage/102236/venetia-schedapunteggio-ita

      Anche io la trovo migliore di quella nella scatola :)
      Ciao!

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