venerdì 9 giugno 2017

Tedesco Italiano purosangue [KEPLER 3042]

Quella sera finalmente ce l'avevamo quasi fatta: dopo mesi di tenta e ritenta, c'era stata una volta che c'eravamo andati vicini, poi mio figlio si era preso la varicella e avevo dato forfet il giorno stesso.
Ogni volta me ne capitava una, al punto che a Modena Play quando ci siamo incontrati è stato quasi grottesco: non riuscire a vederci abitando a 5 km l'uno dall'altro e ritrovarsi in una città a 400km dalla propria come se niente fosse, in totale normalità.
Roma fa di questi scherzi, sembra piccola quando ti ritrovi nello stesso vagone di metro con un tuo amico conosciuto a Londra negli anni novanta durante l'inter-rail. Poi se si tratta di passare da tuo padre che stra tre vie più avanti della tua non ti riesce proprio, troppi casini, troppo tram-tram: "la qualità della vita in questa metropoli tende asintoticamente a zero!" diciamo in modo ricorrente.


Anche sta volta non è stata una passeggiata e per ritrovarci tutti e quattro allo stesso tavolo poco lontano dal Gateway di Ciampino è stato quasi un miracolo: Luca, un animale mitologico a metà tra un galoppino ed un leone (LeonCavallo), era alla sua quarta notte filata senza chiudere occhio. "Contrattura posturale con complicazione di prolasso antani sblindato collo a destra!" gli aveva detto il dottore mentre gli iniettava una dose massiccia di intramuscolo a base Toradol tagliata male con mescaline pakistane e Muscoril. La rotazione del collo non andava ancora al 100% ma almeno qualche ora di sonno era passata in cavalleria.

Alessio aka la versione italiana di Trunk con capelli energizzati e codino a spazzola era carico a pallettoni che in confronto il fucile a canne mozze di Ash dell'Armata delle Tenebre è una pistoletta liquidator sulla spiaggia! Mente matematica calcolatoria stile Deep Blue e domande toscanacce tipo: "Lo butti quello?" per rusparti grano quando cerchi di raccogliere anche solo tempesta!

Damiano 41, o Quattro-uan-ken-obi... "Quattrone per li amici" arriva con un corriere espresso come il Segrafredo, trafelato come Bronson, in ritardo come il ciclo di Teen Moms. Con lui era partito il leitmotiv: "Albo me lo devi far provare Kepler prima che diventi nonno!" e finalmente eravamo allo stesso tavolo per farlo! "FALLO!" mi ripeteva il piccolo Pierluigi Collina che è in me!

KEPLER 3042
Cinghiale di conquista spaziale per 1-4 esploratori intergalattici che tramite navicelle a forma di carro attrezzi volanti si danno appuntamento intorno il sistema solare per raggiungere fasce di galassie sconosciute. Tramite meccanismi di selezione azione e gestione risorse a numero finito, l'obiettivo è quello di sviluppare la propria società scientifica su scala tecnologica e coloniale in sedici round uno più denso dell'altro (qui una sintesi di un precedente post).
Ad ogni turno il giocatore opta tra 9 delle 10 azioni totali ed è costantemente in lotta con se stesso se bruciare risorse nel pozzo di Clausius per sfruttare ulteriori una o due azioni bonus. Dopo aver mosso le navi e aver eventualmente ritirato quelle su miniere o pianeti non colonizzati, il turno passa al giocatore successivo.
Placentia Games e Post Scriptum con questo gioco di Simone Cerruti Sola sigillano il 2016 piazzando una pietra miliare tra i german italiani più concreti e convincenti degli ultimi tempi (qui su Playbazar.it)

VENI VIDI WARP!
Parto con la spiega che sono le 22 spaccate. Alle 22.36 iniziamo a giocare: tra chi già russa e chi per stanchezza accumulata ha la pupilla bianca e molle con le mosche che ci si posano sopra, sembra di essere nel BootCamp del sequel di arancia meccanica durante la scena della tortura ad Alex Drugo; a parte me che sono in piedi dalle 4:30, gli altri hanno una necessità di sonno che è seconda al bisogno di ossigeno di un palombaro in embolia prima della pausa pranzo e del relativo "abbiocco!".

Il truschetto di Quattro-one decreta me come primo giocatore e le mie mosse vengono copiancollate come le catene di sant'Antonio su Whatsapp. Tra le tecnologie che avanzo dopo aver pescato la carta obiettivo (di quelle modalità esperti chiaramente!) c'è I-Viaggi Spaziali e IV-Terraformazione: al mio turno voglio poter spostare le navi veloce e voglio essere il primo a solcare lo spazio nero che ci circonda, così come azione faccio Missioni spaziali per costruire intorno la Terra due navicelle suborbitali, che al mio secondo turno potenzierò per far camminare di tre esagoni per volta anzichè uno!
Alessio segue la via della forza di Albo, Damiano tenta di sderazzare potenziando le tecnologie, LeonCavallo invece resta nel seminato viaggiando pure lui.
L'immagine iniziale delle navicelle che a raggera iniziano ad espandersi immergendosi nel buio dello spazio è fantastica.

A fine azioni si passa ad eseguire l'evento di inizio turno che generalmente pilota un po la tattica di gioco per la fase in corso nel tentativo di cercare di accaparrarsi bonus in quantità, difficile dire di no a quei pochi bonus che potrebbero farti la differenza.

Infine il passaggio del segnalino del primo giocatore che, differentemente dall'ordine di turno, gira in senso ANTI-ORARIO... Sulle prime la cosa crea qualche difficoltà, poi si inizia subito a capire quanto questo piccolo dettaglio sia risolutivo per abbattere i tempi morti e per costruire delle strategie specifiche: in pratica il primo di turno, nel turno successivo non giocherà ultimo ma SECONDO! Questo fa si che le sue mosse possano concatenarsi più facilmente tra un turno e l'altro e che da una singola azione+1/2bonus ci si sposti quasi sulle due azioni potenziali.

La stanchezza porta giù qualche palpebra, ma la cricca, le birre e il popcorn sono di quelli che la serata la rispettano fino alla fine, anche se il giorno dopo ci si sveglia alle 6:00 cascasse il mondo!
Alle nostre spalle una parete intera di giochi ci ricorda che in quel tempio ludico non si fanno prigionieri, vincere o dormire questo è il motto! E chi dorme non piglia pesci come diceva Sampei!

Turno dopo turno le fasi si susseguono e le tecnologie si sviluppano rapidamente per rispondere alle esigenze delle nostre azienducole spaziali sempre in cerca di nuove zolle di terra da colonizzare e terraformare.

Il mio obiettivo mi impone di terraformare almeno tre pianeti di livello-terraformazione due, ne punto tre diversi per arrivare ad avere cinque carte pianeta a fine partita e aggiudicarmi 5 preziosissimi punti, poi però mi ricordo che per colonizzare pianeti alieni (quelli verdi) serve stare al quarto step della tecnologia V e ripiego su una più avvicinabile strategia di tre pianeti uguali. Punto a farli in fascia due, sulla tre faccio un gran casino e ci arrivo tardi.

Nel frattempo Alessio inanella un paio di turni stile combo-senza-fine e le sue potenzialità schizzano come un filmetto Brazzers! Poi però esagera nell'abuso di azioni bonus e si ritrova con più della metà dei cubetti risorsa (materia/antimateria/energia) dentro il pozzo di Clausius... è nella merda galattica che sembra nera ma è marrone come sulla terra!
Damiano invece si dopa con diversi boccali di birra, ma la cataratta gli si inceppa e nonostante l'illuminazione geniale della lucina del portachiavi arranca come Kevin Spacey che fa lo storpio nei soliti sospetti.
Luke-Sky-Walker Leoncavallo invece beneficia degli antidolorifici per il collo bloccato e ha i capillari delle palpebre inferiori che fibrillano continuamente... vede mosse dove un normale umano vedrebbe il cartello "chiuso per ferie", trova pertugi dove altri sbatterebbero su dei muri e così spinge oltre il limite le sue navicelle, tra miniere, obiettivi scientifici e pianeti alieni che colonizza nonostante non possa... a lui tutto è consentito.

Come sempre il tempo collassa su se stesso quando dopo 90 minuti si arriva al turno dieci. gli ultimi sei turni sono una escalation di mosse ormai teleguidate, ci si fa le pulci alle sinapsi per capire se ci si arriva con le risorse: io punto a fare la super terraformazione di due pianeti in simultanea ma ho una risorsa mancante nel pozzo, quindi mi invento le peggio manovre per recuperare terreno sulla scala di leadership coloniale ammortizzando anche la fuga di Quattrone che pare avere la trazione integrale dell'audi QUATTRO-ne! aahahahaha

Mi riesce finalmente la mandrakata, terraformo anche il terzo pianeta, altri punti piovono nella mia cascina di campagna lunare e sul finale amministro le ultime mosse fiducioso del vantaggio.

Alla conta finale è una spremuta di sanQue! Il verdetto è insindacabile, Albo SPACCA asteroidi e culi come se piovessero meteoriti.

CONCLUSIONI
Serata fresca e rigenerante per un partitozzo di 2ore e quindici minuti (senza spiegazione) con due giocatori alla loro prima partita, tutto sommato visto il cinghialissimo livello del titolozzo nostrano è più che perfetto!
Il feeling con materiali e meccaniche a me sta talmente nelle corde che mi sento come TigerMask sul ring, sempre pronto a trovare una via di fuga e una contromossa letale.

Compagnia top-class, location cool e libreria a muro ginormica che continuo a sbavare nonostante siano passate due settimane!

Se vi intrippate con lo spazio, i giochi ambientati e i tedesconi dall'italico idioma allora trovate Kepler su Playbazar.it


4 commenti:

  1. gioco apprezzato alla grande in fiera e preso prima di prima, prima di subito !!! Troppo intrippato dallo sviluppo tecnologico e dalla corsa all'esplorazione !!! Comunque rega', fatevelo dire, lasciarvi smarmellare da Albo è come salire sul ring con Nonna Papera e farsele dare per 15 round manco fosse Apollo Creed hehehehe. Alessio l'ho conosciuto, gli mando un saluto, quella calata toscanaccia me fa mori'. Grandi ragazzi, alla prossima vedrò di non mancare.

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  2. Gran bel gioco Kepler, avrei voglia di riprovarlo :)

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  3. Ciao Albo!
    Tra questo e Terraforming Mars tu che sceglieresti per un gruppo che ama i german?
    Grazie ;)

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    1. Ciao ragazzi, di Terraforming ho per il momento visto solo una demo e non mi ha lasciato molta voglia di provarlo, ma tra qualche settimana arriva a Cissinho e vi saprò dire meglio.
      Kepler invece l'ho giocato molto e ogni volta vorrei farmi una seconda partita attaccata!! Ti lascia la voglia di provare nuove strade, di rifare alcune strategie in modo diverso. STUPENDO io il consiglio a tutti e nessuno che mi abbia mai detto di essersene pentito. Vai sicuro.
      Bellaz

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