SIAMO SOTTO ATTACCO!
Ripeto RIPIEGARE! RIPIEGARE!
Sono dappertutto… non ce la faremo mai, NON CE LA FAREMO
MAIIIIII!
Potrebbe essere l’audio di una fase culminante di Alien o di
qualche film con i Vietcong… invece sono le cose che ti frullano per la testa
quando giri tra la folla e follia di Lucca tra gli stand dei giochi da tavolo e
le cosplayer più arrapanti.
La fiera Toscana più famosa d’Italia non è una cosa che si
può raccontare, è adrenalina pura, è energia srasfusionale che si passa spallata
dopo spallata, che cresce ogni volta che ti siedi ad un tavolo, ascolti un
gioco e ti rialzi più ingrifato di un mandingo, con le scimmie sulle spalli che
assurgono a colonia di gibboni, roba che ti devi mettere il busto vittoriano ed
infiltrare di ozono le vertebre quando ritorni a casa tanto è il peso di quelle
scatole nello zaino e nelle buste alle estremità delle braccia.
Ho visto cose che voi
umani non potete neanche immaginare! Vedi quello che ha le mani rosse
segnate di bianco latte tra una piega e l’altra… ha appena acquistato i bundle
3x2 della Cranio Creations… si porta dietro 15 chili sottoforma di tre scatole
della Festa per Odino… “perché uno lo defustello, uno lo lascio nel
cellophane e il terzo lo uso nel caso il primo si deteriori!” lo sa pure
lui che è un malato terminale ma continua a comprare uguale come se non ci
fosse uno scoperto di conto!
C’è quello che non va al bagno e la fa nella bottiglia della
vitasnella perché sono novanta minuti esatti che aspetta di sedersi per uno Starwars Rebellion, e cazzo non c’è
verso di farlo spostare che quella mattonella in cui è rivettato tipo pilastro quando
passa la cosplayer (s)vestita da CatWoman con chiappe di marmo alla Megan Fox e
tette turgide alla Giorgia Vecchini lui neanche la degna di uno sguardo. È di
marmo pure lui ma nella volontà tutto il resto è flaccidume e secrezioni
seborroicche! Accidia da overdose di gioco… la sera si farà le seghe sul
dispenser porta legnetti di Rosenberg… vabbeh so gusti… so ragazzi!
Poi trovi quello che ti stai per sedere e ti ruba il posto
dicendo che c’era prima lui: stai fresco a dirgli che quella non è la fila per Immanuel Casto … non c’è verso e lui
potrebbe farsi saltare se non ti passa avanti… lo mandi a cagare con tutti i
sacramenti, non merita neanche uno sputazzo da Steve-O!
I bambini a Lucca C&G sono riposseduti, sono comparse di
The Walking Dead ma plutonizzati con l’argento in bocca di Fury Road: entrano
nelle stanze dove trovano Lego e hanno scosse epilettiche che li fanno
zompettare. Vedono le miniature di Cool Mini Or Not e urlano come il gatto
quando gli pesti la coda…
Le mogli disperate accompagnano i loro mariti-figliocci compatendoli, maledicendoli, insultandoli… poi
vedono Takenoko e li obbligano a comprarlo e si ingarellano e li battono.
Per le vie non si cammina, parate di ogni tipo, stand che
spuntano dalla folla con fumetti che grondano supereroi da ogni dove…
fotografi, blogger, autori, editori… un carnaio di gente vicina, centimetro
dopo centimetro!
SI PARTE
Arriviamo con la famiglia al completo il sabato dopo mille
peripezie lungo il viaggio che da Roma ci porta a Pistoia. Ci sistemiamo e
facciamo un primo salto a lucca per ritirare il pass da Addetto stampa… eh si
perché quando ti ricapita di poter saltare da uno stand all’altro altrimenti?
La mattina dopo (domenica) la sveglia mi squilla alle 5.00…
quando apro gli occhi percepisco il mio corpo che è in completo stato di
abbandono, non sento più le gambe, le braccia sono fredde! Sulla mia schiena si
è addormentato il piccolo LA (6 anni) e dopo qualche ora il sangue bloccato mi
ha provocato una semiparesi degli arti inferiori. Una delle mia braccia è
abbarbicata sulla fronte per fare spazio a mia moglie che occupa l’80% del
letto. Il restante 20% è preso dalla piccola MD (1 anno ma del segno del
leone!) che per 1/3 del suo corpo mi interrompe il flusso sanguigno dell’altro
braccio…
Quando mi alzo ci metto un po a scrollarmeli di dosso perché
non ho più la sensibilità, sento solo formicolio e dolori strani ovunque.
Caffè, doccia, caffè, redbull e sono pronto! Chiamo il taxi
che arriverà con 20 minuti di anticipo (6:30) e mi fà pagare pure per l’attesa
(toscano maledetto!).
Per buttare giù dal letto LA bastano due parole: LUCCA…
ADESSO! Si alza ed è col POWERUP strapieno! Bello essere bambini (per fortuna è
dei gemelli o sarei finito!).
Alla stazione di Pistoia è appena passato il treno prima,
quindi mi confondo quanto il taxista mi parla di resse furibonde… strano non c’è nessuno! A 5 minuti dall’arrivo del
vagone siamo in un muro focese di nerdini e bimbiminchia che la metà è FREE-HUGS
l’altra è “NON MI LAVO MANCOPERILCAZZO!”.
Dentro il treno Vivalto
in versione bestiame-suino-dal-peto-erbivoro-particolarmente-fienile-bagnato-a-cane-porco!
riesco a malapena a trovare un gradino delle scalette al piano sopra libere per
i 30cmquadri copia del mio latoB. Mi siedo con LA sulle ginocchia… mi para
dalla puzza di ascelle e palle ricottate di un quattordicenne-spermatozoi-in-fiamme-bucaiolo che mangia panini
frittata e cipolla come se non avesse un intestino retto! Sono le 7 o’Clock per
la miseria!!!!
Ricordo solo tanti selfie, tanti rutti… poi uno fa: “weh raga nel Viterbese terremoto magnitudo
7.1!” e cala il gelo… ognuno chiama i conoscenti zona italia-centrale per
capire se tutti sono ok… l’area intorno Nocia è devastata ma noi non lo
sappiamo ancora. Monte Vettore dove
andavo spesso in bici è SPACCATO IN DUE! Non pensavo di vedere una cosa del
genere… una montagna che si apre come il pandoro con la nutella! GHIACCIO NELLE
VENE!
LUCCA TI CAMBIA
Quando arriviamo a Lucca dopo un’ora di asfissiante viaggio
degli orrori siamo alle 8:15 e passiamo subito al rastrellamento del padiglione
Games!
Il giorno prima con la mamma e la sorellina nel passeggino
ho visto LA molto provato nel non potersi sedere a nessun tavolo, era tardi, eravamo
troppo stanchi per giocare, la cena da preparare… ma l’attesa è stata ripagata.
Tutti gli stand sono ancora in fase di allestimento, dentro
siamo quattro gatti e riusciamo a salutare gli amici con cui solitamente io mi
scrivo tutto l’anno.
Poi arriva il momento di giocare e tutto si fa leggero.
MAGIC PRESS E LORE'
Quando è ancora calma apparente mi precipito a salutare Marco Mingozzi e Paolo Cellammare, prima che esplodano le fila di donzelle in cerca
di Maurizio Merluzzo.
Tra abbracci e saluti c’è anche modo di parlare con Boban Pesov, la mano inconfondibile che
ha graffiato ogni singola carta del gioco dei Frullomani (Cotto E Frullato The
Game). Una copia entra nel mio scaffale senza neanche battere ciglio e per le
serate natalizie siamo pronti a pompare
il Tripi!
Poi Marco mi comincia a raccontare del suo ultimo sforzo
creativo, un altro gioco di carte con target family/party sempre targato Magic Press Edizioni e anche stavolta curato
da un nome la cui fama riecheggia nella fibra ottica del web: Lorenza Di Sepio aka Lorè!
Sembra che Marco Predolin abbia acquistato già un
pallet di queste scatole diaboliche per rimettersi in carreggiata sulle nuove
mode.
In Simple&Madala
coppie di giocatori testano le loro affinità amorose per capire se vivono già
con la loro anima gemella o se al tavolo c’è la cenerentola dei loro sogni. Tra
disegni esilaranti e carte-situazione
stuzzicanti troviamo anche una seconda modalità di gioco per SINGLE
(&Madama) per sfrugugliare tra i
meandri della mente umana e capire chi totalizza l’affinità elettiva per un
prosieguo più piccante!
La dedica sul coperchio la dice lunga :D
DVGIOCHI ATTACCA TRUMP E GLI AMERICAN
Dopo i saluti ci spostiamo dalla DvGiochi e mentre mio
figlio si scatena a Bellz! io mi
siedo al tavolo di 13 Indizi e
tenendolo sott’occhio con l’emisfero sinistro, con il destro mi dedico a
rintracciare assassino, arma e luogo
nel nuovissimo e intrigante gioco della casa Perugina. Una combriccola di altri
4 investigatori che nel frattempo è piombata nello stand mi accompagna in
questa stupenda avventura: dietro al
proprio schermetto ognuno ha due carte indizio, altre due sono al centro del
tavolo consultabili consumando un’azione. Ogni giocatore deve indovinare le
proprie tre carte che a inizio partita gli vengono assegnate segretamente e
piazzate su un trespolino rivolte verso gli altri così che tutti vedano le
carte degli avversari ma non le proprie.
Nel turno si usano lenti di ingrandimento per effettuare
azioni: si può guardare una delle carte a terra oppure fare una domanda ad un
giocatore. Le domande necessitano di una formulazione specifica del tipo: “quante carte viola vedi?” oppure “quante armi da impatto ci sono?” ma
grazie alle altre due carte indizio che ognuno possiede e a quelle extra sul
tavolo la deduzione su chi abbia commesso il crimine, dove e con quale oggetto
non è per niente immediata. Nella partita proviamo in 5 e in diversi momenti a
tirare le somme ma nessuno la sfanga… alla fine l’ultimo giocatore che si
cimenta trova la combinazione delle proprie carte e vince!
Un cluedo moderno e semplificato nelle regole ma che
mantiene il clima teso del gioco giallo e lo arricchisce con un pizzico di
complessità deduttiva perfetta per chi ama sale e pepe. Inoltre anche l’idea
degli schermi, del taccuino con gli aiuti, del piedistallo per tenere le carte
visibili a tutti tranne al diretto interessato… una cura dei dettagli che
merita veramente per quelle serate in compagnia di amici non troppo avvezzi al
nostro mondo ma che verranno catapultati in una escalation di risate e commenti
trasversali.
Mentre stiamo per andare via mio figlio LA intercetta il
tavolo American… quello con le minia di mostri e dadi grossi da rollare… si
tratta di FireTeam Zero, il primo
vero supercinghiale americano di casa DVGiochi.
Meccanica immediata e regole snelle per un gioco di
spostamento su mappa con personaggi e poteri specifici, carte azione e
contrattacco da utilizzare per potenziare
o parare, terreni con malus di movimento e punti di ricreazione mostri.
Gioco cooperativo da 1 a 4 giocatori della durata contenuta nei 90 minuti. Dal
libretto missioni si setuppa e leggono gli obiettivi. Ogni 3 fine turni quando
l’indicatore di minaccia viene spostato sull’apposita casella si verifica un
colpo di scena.
I mostri si rigenerano da appositi checkpoint e la loro mente
artificiale li manda all’attacco dell’eroe più vicino, questo permette a volte
delle strategie suicida ma sempre tenendo in considerazione che gli eroi non
muoiono ma possono essere storditi e se il gettone corrispondente dovesse
subire nuovamente una rotazione per carte evento o un secondo atterramento di
personaggi, la partita è persa!
Ottima fattezza e semplice giocabilità fanno di questo
titolo un rolladadi spiaccicamostri che passano i sabati e le domeniche come se
non ci fosse una settimana lavorativa ad attenderci. Promosso!
Mio figlio è nel pieno del trans agonistico a prendere a
pugnalate mostruose miniature con il suo Shadroe “Ratto” Decatur… il suo
incipit sulla carta personaggio è fantastica: “I mostri? A me non danno affatto fastidio. L’unica cosa di cui aver
paura nel buio sono io!”; d’un
tratto nel tavolo a fianco noto un viso conosciuto; aguzzo l’orecchio per ascoltare
che si dice e sento la voce inconfondibile di Vincenzo “Lo Spiegatore Alfa”
Ricci. Ebbene si, dopo mesi dal nostro primo incontro a Modena con Above &
Below eccolo di nuovo li con la sua calma serafica e la sua classe
inconfondibile a spiegare ULM…. La
sua introduzione alla città tedesca risuonano come melodia di sirene alle mie
orecchie da odisseo… mollo il pargolo con i mostri alieni e mi inserisco nel
tavolo german appena avviato!
ULM
Vincenzo ci fa prima un escursus sulla cittadina, sul suo
fiume, usi e costumi, orografia del territorio e principali attrazioni dei
dintorni, ti fa sentire un abitante di quelle parti! Poi parte con la descrizione dei materiali e quindi via via che li
descrive ci introduce le meccaniche di gioco. Quando arriviamo a sentire il
turno è come se lo avessimo già giocato, scorre tutto perfetto e liscio, sarà
merito dell’autore o di Mister-Spiega? A partita avviata è chiaro che la verità
sta nel mezzo: ULM è un gioco semplice nelle regole ma profondo nelle
meccaniche e strategie disponibili. Il cuore pulsante è una matrice 3x3 di
tessere colorate: al proprio turno il giocatore pesca da un sacchetto una
tessera e deve piazzarla nel reticolo diabolico, infiliandola in una riga o
colonna, dall’alto o dal basso, sinistra o destra non importa, il fatto è che
inserire la tesserà comporterà la fuoriuscita di una tessera e automaticamente
l’attivazione (nell’ordine desiderato) delle tre azioni corrispondenti alle tre
tessere rimaste nella matrice dopo l’inserimento. Detta così può sembrare
semplice e in realtà lo è, la cosa complessa è saper ottimizzare le azioni in
base alle proprie strategie.
Le azioni che si attivano sono: navigazione di un tratto di Danubio con la propria barchetta;
piazzamento di un sigillo in una
delle zone di approdo nel tratto di fiume dove si trova la propria barca; recupero di tessere uscite dalla
matrice a seguito di precedenti inserimenti; rendita di una moneta d’argento;
acquisizione di una nuova carta o
possibilità di giocarne una già nella mano.
Il segreto sta nel capire dopo la pesca dal sacchetto se la
tessera ottenuta è idonea alle proprie aspettative. In caso negativo è
possibile sostituirla con una delle 5 piazzate nella parte in basso a destra
del tabellone.
Con i sigilli e gli stemmi poi si attivano delle combo, si
prendono delle rendite e si prendono entrate dagli altri giocatori. Quindi
navigare veloci per arrivare avanti e ottenere privilegi facendo pagare dazio
agli altri è importante ma al contempo una volta superato un bonus non sarà più
possibile ottenerlo nuovamente e quindi andrà soppesato bene quando navigare e
quando attendere.
Al centro di ULM la cattedrale 3D è in costruzione e al
termine della torre (10 turni) il gioco si chiuderà decretando quale famiglia
ha contribuito maggiormente alla sua costruzione divenendo così la casata
vincente sul paese.
Passeri per correggere la sorte avversa, carte per attivare
combo istantanee o con punteggi di fine partita… bilanciare sapientemente
questi fattori è cosa che richiede un bel po di esperienza e tanta concentrazione.
Per la grafica, le meccaniche di mitigazione dell’alea con i
passeri o la matrice, il gioco ricorda molto quei Feld alla Bruges che sanno
catturare sia in gamer incalliti che gli amanti del gioco di peso medio ma
stimolante.
CRANIO CREATIONS E JOVANOTTI IL MAGNIFICO
Poco più là c’è lo stand del teschio con la pianta che gli
spunta dalla testa! Lorenzo Tucci
Sorrentino coordina le manovre e controlla la temperatura ebullioscopica
del suo bancone così quando passiamo trafelati veniamo colpiti dalle tantissime
novità in primis l’espansione di Steam
Park uno dei miei primi giochi acquistati qualche anno fa. Nuovi
baracchini, un giocatore aggiuntivo, rollercoster multicolor, robottini in
plastica al posto dei tatocci a forma di cazzetto! STUPENDO!
Mentre sbavo tipo cane con la rabbia vedo mio figlio intento
ad infilzare un malcapitato Dart Fener
che zompa quando con l’ennesima spada laser supperilc*** decide che è troppo
anche per lui.
Molto atteso e finalmente in mensola anche CodeName Visual, la versione del gioco
superblasonato ma con immagini al posto delle frasi per abbattere anche le
barriere d’ingresso per i giocatori giovani che non sanno leggere e comunque in
generale le immagini parlano molto più di mille parole scritte!!!
Ma a farla da padrone sono i due grossi capolavori setolosi,
Una Festa per ODINO e Lorenzo il Magnifico. Il primo talmente
immenso con i suoi 5KG di peso massimo e miriade di pezzettini che atterra tipo
the undertaker nel Wrestling!
Lorenzo invece è
un outsider mattatore di botteghini capace di catturare proprio tutti dai
neofiti agli incalliti bruciacervelli: scatola immediatamente acquistata per
future partite e approfondimenti. Dalle prime impressioni però si pone come un
vero german dalle mille vie per ottenere punti. I dadi lanciati ad inizio turno
segnano per tutti i massimi valori di mosse eseguibili tra le torri o nelle
altre zone di piazzamento. I servitori fanno da modificatori per aumentare il
tiro della sorte e aprire le porte di spazi azioni altrimenti preclusi. Sulle
plance si compongono sequenze di carte collezionate e si avvia la costruzione
di un motore di combo che nel medio pompa risorse e produce altre mosse bonus.
Infine le track di forza militare e consenso ecclesiastico con tanto di favori
al pontefice o scomunica tirano una linea retta a rimarcare quando recentemente
i giochi italiani possano surclassare quelli teutonici senza troppa difficoltà!
Fantastica la sorpresa di incontrare un amico-lettore del blog che dopo i saluti si siede al tavolo per
provare Lorenzo insieme a me e ad una coppia di altri due romani. “Bella Cannolo…
se puoi mandami una mail che rimaniamo in contatto!” :D
ASTERION, PECCATI CAPITALI E PANINI
Allo stand Asterion tiro fuori i panini mistici misti a redbull che nascondevo
gelosamente nel mio zaino come Gollum
con il suo anello. Il piccolo LA inizia a non sopportare i giochi che piacciono
appapà ed è il momento di rollare
dadi americani e fare giochi di menare! THE
OTHERS! I SETTE VIZI CAPITALI sembra fatto apposta per lui… per noi. Il
padiglione non è ancora pieno zeppo così troviamo facilmente spazio di fianco a
Lorenzo Calvi e ad altri due simpatici compari barbuti anche loro
romani-de-roma.
La spiegatrice-ostetrica
di Asterion è la persona giusta per il gioco giusto: non è facile introdurre ad
un monstergame in una fiera caotica come Lucca dove ogni tre secondi ti
disturbano colleghi, capi, giocatori, troller, cosplayer…. Insomma nel delirio
totale spiegare THE OTHERS come ha fatto lei è un immenso attestato di stima.
Ma passiamo al gioco: io credevo di essere un german… si ok
non un fighetto di quelli che imbusta le carte, imbusta il tabellone, imbusta
le scatole, imbusta i giocatori… si fa le seghe sui manuali d’istruzione. NO!
Pensavo di essere un amante dei giochi strategici teteschi con molto legno e affezionato agli odori di carte e
lanciadadi di pelle umana. Però negli ultimi tempi grazie a mio figlio LA
sempre al ruota ho capito che non di
solo german vive l’uomo: per un bambino sopportare di stare seduto per più
di 10 secondi è una sofferenza, dover anche ascoltare 40 minuti di regole è una
tortura… rollare dadi e maneggiare miniature da urlo è la chiave per far
passare il tempo velocemente e permettere a noi grandi di trovare comunque strategia
e profondità e per loro di fantasticare con rappresentazioni 3D di mondi
idilliaci.
The others è ambientato in un futuro in cui le 7 divinità
dei rispettivi vizi capitali risalgono
dall’inferno per mettere fine al mondo dei peccatori. Tra gli umani il team Faith (destino!) si barcamena come
può per rimanere la razza dominante sul pianeta terra. Le squadre di umani
vedono ogni giocatore vestire i panni di un eroe, mantenendo nel team un
equilibrio standard con 1 leader e poi 1 tattico, 1 picchiatore… nella scatola
base ci sono i primi due vizi (accidia e superbia) più 14 personaggi (2 per
razza). Il manuale delle missioni specifica posizione dei componenti del
tabellone e obiettivi.
Il turno di gioco è semplicissimo: preparazione, azione umani, azione cattivi, riavvio. Con LA
interpretiamo ROCCO… dai non fate le
solite battute lo sapete che siamo superdotati anche nei giochi no? :D
Il livello di corruzione parte da zero ma volontariamente si
può portare di uno step avanti per turno e guadagnare i relativi bonus (grande giove che ideona!). Rocco è un
tiratore scelto del Faith, ama ingaggiare combattimenti a distanza e quando
spara se con i dadi fa più pugni degli scudi nemici allora atterra tutti quelli
in traiettoria per ogni punto di differenza attacco-difesa.
Sul tabellone composto da quadrati di spessissimo cartoncino
ci sono raffigurati strade e distretti nei quali poter attivare prima di ogni
altra mossa i bonus con l’omonimo tassellino. Per terra spesso si trovano segnalini
incendio e corruzione che intralciano il nostro incedere impavido ma una buona
rollata (di dadi) toglie il medico di torno.
Nella nostra squadra c’è poi Karl un licantropo che quando vuole muta forma e abbatte accoliti
come formiche in un formichiere irrigato a Napalm. Le suore provano a fermarci ma le asfaltiamo tipo ANAS.
La missione si compone di tre obiettivi, risolti i quali
potremo riportare la pellaccia a casa sani e salvi. Al nemico meno azioni di
noi ma ha la consepevolezza che deve rovinarci prima che noi lo finiremo. Questo
gioco eredita il meglio di Zombicide ma snellendo moltissimo le dinamiche e
semplificando sia il turno che l’approccio. Veramente una rivelazione!
STAR WARS REBELLION
Non pago mio figlio punta a Blood Rage ma il tavolo è
braccato come le volpi durante una battuta di caccia con i beagle! Quindi
approfittando della pausa pranzo vedo che si libera un posto al nuovo gioco. Mi
precipito per prendere i posto in prima fila per LA che arriva tranquillo e
gioioso… la spiegazione però è lunga e pesante. Dopo The Others sentirsi spiegare questo mattone è come un abbacchio per
pranzo dopo il sorbetto. LA è stregato dalla miriade di navicelle e miniature
della morte nera, lui le ordina come fosse un giapponese in un giardino zen… il
gioco si capisce poco e male, gli altri tre ragazzi fingono in modo evidente ma
annaspano vistosamente. Sicuramente è un gioco che merita tanto tempo e molta
dedizione per essere assorbito in tutte le sue molteplici eccezioni e varianti.
Materiali di prestigio e miniture imbattini.
POST SCRIPTUM e GRANDI LAGHI DI SABIA
Sfiniti per la lotta contro il male, con LA ci alziamo
facendo spazio ad una piccola ressa che attanaglia lo stan della stella.
Gironzolando per i vari baracchini incontriamo Mario Sacchi intento a far
provare le scatole di Kepler 3042 fresche fresche di Kickstarting e relativa
campagna chiusa! Il genio-sregolatezza di casa Post Scriptum mi spiega al volo
Zuiq: dall’idea di Andrea Pisani (hai presente i Pampers di Colorado caffè?), con
il cesello di Carlo Emanuele Lanzavecchia e la matita di Bigio nasce un gioco
di carte dove partendo dalle risposte si devono inventare le domande. Gioco di
carte per 3-10 giocatori della durata media di 15/20 minuti; da un mazzo si
pescano e piazzano a terra le parole da utilizzare per creare una possibile
domanda. Da un secondo mazzo si estrae la carta e tra le opzioni si sceglie la
risposta che verrà utilizzata dagli sfidanti per comporre la domanda… tutto
alla rovescia così come il nome del gioco che da quiz si trasforma in ZUIQ. I
bonus per non aver utilizzato determinate parole rende tutto più pepato e una
carta tira l’altra tipo ciliegie.
Quando sto per salutare Mario vedo Danilo Sabia che traffica su un tavolinetto tutto appartato… mi
puzza di prototipo come un tartufo al naso di un lagotto… vedo cartoncino
incollato con vinilicapiù, vedo token, plance…. “Mario ma che è sta roba che hai un prototipo e non mi inviti a
provarlo?”. Dopo 10 secondi ho mollato LA a fare il rappresentante di Zuiq
sul banchetto con Matteo Cesari. Io
mi sistemo nella sedia ed inizio a farmi raccontare.
Danilo Sabia è un esperto e appassionato di Storia degli
indiani d’america a cui dedica il suo Grandi Laghi. La sua passione la trasmette con ogni vibrazione del suo
corpo: mi racconta le differenze tra gli indiani nomadi e quelli dei laghi,
quelli stabili in una zona dove si possa pescare, dove si possano coltivare le
tre risorse principali della zona (mais, fagioli e ...) e dove poter
catturare castori per conciarne le pellicce e venderle ai visi pallidi.
Mentre
mi introduce i materiali e le risorse mi spiega come sono andati i fatti, di come i francesi e gli inglesi si
contesero quelle terre, aizzando tra di loro le tribù a volte già rivali;
alcuni autoctoni neutrali si schierarono con gli inglesi, altri per rivalità
presero le parti dei francesi. Il risultato fu lo sterminio degli indiani
tramite la diffusione del vaiolo utilizzato come prima vera arma batteriologica
diffusa tramite coperte di lana infette barattate dolosamente.
Del gioco parlerò in un post dedicato tra qualche tempo
quando il progetto sarà maturo ma dai primi materiali e dalla meccanica di base
posso dire che sarà un tedescone di maggioranze e piazzamento lavoratori con il
controllo della mappa a farla da padrone ma con interazione attiva
deterministica poco american e molto teutonica. La svolta potrebbero essere
delle miniature non estreme ma che spingano ancora di più sul lato
d’ambientazione… che sia la strada che cavalcherà anche Mario e la
PostScriptum? Lo sapremo nel 2017.
SIPARIO
Le ultime forze le utlizzo per salutare Simone Tansini, il
babbo e il baracchino di Sipario il gioco sulla musica lirica e i suoi
impresari. Non abbiamo più la forza neanche per stringerci la mano con Simone…
io mi congedo per inferiorità manifesta, lui dovrà lavorare ancora per due
giorni.
LA CLASSIFICA DI ALBO3
Dopo circa 12 ore ininterrotte con una sola pausa pipì si
conclude la Lucca C&G 2016 del piccolo LA e del padre giocopatico! La
personale classifica dei giochi provati è la seguente:
THE OTHERS: voto 9 - american asciutto e lineare, materiali
da urlo al miracolo, trama per veri peccatori
da girone infernale. Le 5 espansioni con i nuovi mostri + i tre kit
delle squadre alfa, beta e gamma fanno di questo boardgame un macina soldi per
rosicchire soldi lla concorrenza. LO COMPRO!
LORENZO: voto 8,5 – Bello, compatto, strategico, brucia
cranio, a tratti classicone a tratti innovativo. IL NUOVO MARCOPOLO (bravissimi ragazzi!)
GRANDI LAGHI: voto 8+ - Ambientato, profondo, strategico,
comporta diverse soluzioni non elementari ma sempre gradevoli e di facile
approccio. WILD WEST
ULM: voto 8 – Germanino di fascia media che strizza l’occhio
al pensantuccio quando si procede con le combo della matrice con le carte e le
tessere privilegio. FELD NOSTRANO
CODE NAME VISUAL: voto 7, 5 – un partygame come ce ne sono
pochi; grazie alle immagini si trasforma in un gioco anche per i bambini; nella
modalità mista tra parole e immagini regala perle anche a chi non le apprezza. PROFETICO
FIRETEAMZERO: voto 7,5 - Un ottimo american come esordio per
la DV. Semplice nelle meccaniche, forse la modalità collaborativa unita al
rolling sfrenato per spappolare ogni forma di vita alinea non lo portano
sull’olimpo del suo genere ma ha carattere e chicche da regalare. RULLANTE
SIMPLE & MADAMA: voto 7 – Trovare l’anima gemella non è
mai stato così facile, basta un mazzo di carte, qualche tassello voto ed un
appuntamento è garantito. PREDOLIN!
13 INDIZI: voto 7 – non è facile fare innovazione quando si
può semplicemente rinnovare… 13 Indizi sovverte il paradigma e riesce a rivoluzionare
il già visto, a trasportarci nei telefilm della signora in giallo o del
detective Colombo. TENENTE COLOMBO
ZUIQ: voto 7- - Ogni tanto utilizzare la testa in modo
leggero è una sopresa che non ti aspetti. Con la cricca giusta e con l’umore
adatto ti fa fare una scorpacciata di risate. NATALE COI PARENTI!
STARWARS REBELLION: voto 6,5 – Da studiare e riprovare in
contesti più calmi. In fiera con il casino, la fila e il pushing per il tavolo
è come pensare di scalare l’Everest in mezza giornata. Sicuramente un cinghiale
allo stato brado che a parere di molti soppianterà i migliori giochi da due sulla
guerra fredda. RIVEDIBILE!
Si chiude così l’appuntamento fisso con Lucca Comics &
Games, una garanzia in termini di emozioni, giochi e divertimento. In famiglia,
con i figli, sa soli, con gli amici… non c’è niente che eguagli la fiera di
Lucca, le sue cosplayer e il padiglione games… per tutto il resto c’è Sky :D
Molti dei giochi citati sono già disponibili presso lo shop online dell'amico Emanuele Playbazar.it
Letto tutto..... sai che io invece a Lucca non sono mai stato !!! Coooosa ??? Ebbene si. sei stravolto eh ?
RispondiEliminaO_o nuoooooo!!! è il paese dei balocchi non solo a livello games ma a 360 gradi. Non dico ogni anno ma almeno una volta va visitata. come Amsterdam durante la festa della regina (koninginnedag) TOP!
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