La cricca lo sa, tra i miei giochi preferiti ci sono quelli della DvGiochi, la casa perugina che ha sdoganato BANG per mezzo mondo.
Si fino a qualche anno fa forse tutti associavano alla Da
Vinci i due grandi mattatori delle serate party: Lupus in Tabula e Bang.
Ma negli ultimi anni il catalogo si è quintuplicato, il sito rinnovato ed
arricchito non solo di nuove entrate nelle fasce percomitive ma anche di titoli innovativi come Above & Below,
Patchistory, fino ad arrivare al recentissimo e mastodontico FireTeamZero!
Così tra il lusco e il brusco era da un po’ che facevo la
punta ad alcune tra le tante new-entry viste a Lucca quindi approfittando degli
acquisti natalizi faccio un ordine massiccio e quando arriva il pacco mi sento
il bambino più felice del quartiere: Fruit
Mix, 13 Indizi, Dark Tales Cenerentola e Macroscope. Quattro titoli leggeri per
tutta la famiglia, dal gioco di carte alle tessere da flippare e ricordare tipo
memory; dal poliziesco deduttivo in stile Cluedo al giochino con le immagini da
indovinare. Ero sicuro di avere gli strumenti giusti per fischiettare come il
pifferaio magico e accalappiare più
parenti possibili accorsi al tavolo natalizio…. E così è stato.
Il giorno di Natale dopo pranzo siamo una ventina di parenti
tutti da mia cognata Lesia con una
quantità di cose da mangiare che ci si poteva risanare la fame nel terzo mondo!
Il post prandium stava prendendo la solita piega: gli uomini spalmati sui divani nel vano tentativo di digerire con
il quinto grappino sgrassante!
Probabilità di successo pari a zero virgola una cippafritta! Sarebbe stato più
facile che l’anaconda ingollasse il famoso cinghiale delle foto!
Dall’altro lato del ring di casa le donne: intorno alla penisola a spettegolare, ridacchiare,
cucinare ancora per l’imminente cena! In pratica a casa nostra dalla vigilia
alla befana è un unico lungo giorno
fatto di mangiare, digerire, riapparecchiare, sbucciare, ingrassare, bere,
evacuare, sgrullare le tovaglie e riapparecchiare… una marathon per quelli
dalle coronarie resistenti.
In questo scenario apocalittico mio figlio riesce a
riprendersi dal tunnel delle carte Pokemon ricevute da Babbo natale e fa: “PAAAA PERCHÉ NON PRENDI UN GIOCO DA TAVOLOOO?”
cala il gelo!
Lo scorso anno avevo fatto stare un paio di zie con i gomiti
sul tavolo e la testa tra le mani per un’ora giocando a Vudù. In alcune il trauma era ancora troppo vivido per riuscire a
lasciarsi andare con serenità.
Vado nella macchina a prendere la scatola e inizio a
spiegare:
MICROSCOPIO
Dopo aver assemblato il macroscopio con gli appositi robusti
cartoncini da defustellare, si inserisce il pacchettone di foglietti
rettangolari su cui sono disegnati su ambo i latri oggetti, animali, paesaggi,
qualsiasi cosa tramite tratti stilizzati. Sopra ai fogli si mette poi il coperchio del macroscopio sul quale sono
ricavati dodici fori. Ogni foro si copre inizialmente con un gettone numerato
(con valori da uno a 6) e dopo aver piazzato l’indicatore di turni sul primo
spazio la partita può avere inizio.
Il giocatore di turno tira i due dadi da sei: sceglie uno dei due valori e toglie dal coperchio uno dei due gettoni contrassegnati dal numero corrispondente a quello del dado selezionato. Si comincia così a scoprire un indizio, un frammento dell’immagine sottostante che tenta di affiorare, di farsi indovinare….
Tutti osservano da vicino quel tratto nero, quella virgola di penna che segue una linea e poi scompare ai bordi della fessura. A volte, quando ti dice male, scopri uno spazio completamente bianco e così non riesci a farti un’idea e allora prosegui con il secondo dado: scoperchi un altro tassello, sempre che ci sia ancora sul macroscopio del valore corrispondente al lancio. Se non c’è puoi scegliere tu quale tassello rimuovere. E qui il dilemma: puntare a scoprire il bordo? Meglio verso il centro?
Se il giocatore di turno al primo tassello rimosso (o al
secondo) vuole tentare di dare una soluzione in merito a che immagine ci sia
sotto il coperchio allora lo annuncia: a questo punto tutti i giocatori che
vogliono formulare un’ipotesi possono farsi avanti. Dopo il giocatore di turno,
tutti gli altri (nell’ordine deciso da quest’ultimo) dicono la propria idea.
Chi indovina prende tante pietre gialle
(valore 1) quanti sono i tasselli ancora da rimuovere. Chi sbaglia perde un numero di pietre pari al
numero di tasselli ancora da rimuovere… quindi buttarsi e sparare un’ipotesi a
caso non è per niente produttivo!
I foglietti vanno via come il pane al forno verso le 11 del
mattino. Ogni turno l’indicatore avanza di uno e la distanza tra cornee e
macroscopio si assottiglia come l’ostia in tempo di austerity.
Zia Pia è un osso veramente troppo duro, Maria tenta di tenerle testa e in un paio di occasioni se la giocano all’ultima risposta. Finiscono in parità e passiamo ad una mano di spareggio. La spunta Zia Pia al fotofinish.
Grande gioco e divertimento assicurato, sempre che ci si
attorni di parenti o amici dotati di qualche diottria extra in grado di far intuire loro i segnali
nascosti sotto la superficie delle cose!
FRUIT MIX
Si assegnano ad ogni giocatore un numero di tessere che
varia a seconda dei partecipanti.
Sul tavolo si piazzano cinque tessere scoperte e si lasciano
circa 30-40 secondi per memorizzarle. Su queste tessere ci sono tre informazioni da fissare nelle
sinapsi: il colore della tovaglia, la forma del piatto e il frutto poggiato su
quest’ultimo. Scaduto il tempo cinque tessere si girano e si comincia.
Il primo giocatore sceglie una delle tessere del suo
mazzetto e la posizione scoperta di fianco ad una delle cinque tessere a terra
che gira. Se le due tessere differiscono sia per il colore della tovaglia, sia
per la forma del piatto che per il frutto allora il giocatore lascia la propria
tessera sul tavolo e scarta l’altra. Se almeno una di queste condizioni non è
rispettata, il giocatore lascia la propria tessera ma prende l’altra che era
sul tavolo.
Vince il primo che si sbarazza di tutto il suo mazzetto.
Da subito il gioco riesce a fare breccia tra l’allegra
brigata e non dico solo tra i più piccoli ma anche (e forse soprattutto) tra i
più grandi, quelli che non ci stanno a dover imparare troppe regole e che col
memory hanno già avuto qualche esperienza prima quindi percepiscono una certa
familiarità.
Di base, infatti, c’è da fare coppie usando la memoria ma l’esercizio cerebrale è leggermente più spinto di un semplice “ho il gatto, cerco il gatto!”. Le possibilità di accoppiamento per lasciare la propria tessera sul tavolo possono essere numerose e gli elementi da ricordare (tre per tessera) non sono proprio immediati.
Di base, infatti, c’è da fare coppie usando la memoria ma l’esercizio cerebrale è leggermente più spinto di un semplice “ho il gatto, cerco il gatto!”. Le possibilità di accoppiamento per lasciare la propria tessera sul tavolo possono essere numerose e gli elementi da ricordare (tre per tessera) non sono proprio immediati.
Ma i colori vivaci, e la semplicità della grafica aiutano a costruirsi delle mappe mentali e dopo i primi tre quattro tentativi si inizia a trovare la giusta via.
È simpatico notare come i piccolissimi siano dei portenti a
questi giochi ridicolizzando spesso i più grandi che vuoi per poco fosforo
residuo nel gulliver, vuoi per troppe informazioni superflue acquisite negli
anni, trovano difficile raggiungere una certa competitività. Lo stimolo però è
forte e si accendono risse verbali e sproloqui in pochi secondi!
La confezione portatile tipo fragola cubica rende il tutto
un “tascabile” che non deve mancare
in viaggi in macchina, treno o simili.
Una partita tira l’altra come le ciliegie!!
13 INDIZI
Verso il tardo pomeriggio, quando il parentado di età più
avanzata inizia a dare i primi segni di stanchezza, seleziono un ristretto
manipolo di investigatori, sei per l’esattezza, e inizio ad apparecchiare e
spiegare 13 Indizi.
Si tratta di una novità Lucca 2016 per 2-6 giocatori della
durata contenuta nei trenta minuti. Si vestono i panni di investigatori intenti
a risolvere ognuno il proprio caso di omicidio. Vince chi per primo scopre la
combinazione esatta di Assassino+Arma+Luogo del delitto che gli è stato segretamente
assegnato inizialmente. “Quindi Cluedo!?”
mi chiedono in coro: “una specie!” faccio e descrivo i componenti per
raccontare le differenze.
Ogni giocatore ha uno schermo, un foglio per gli appunti, una matita e un tassello lente d’ingrandimento; dal mazzo vengono eliminate un numero di carte di specifici colori in base a quanti giocatori partecipano. Si divide il mazzo per categorie (indiziati, luoghi, armi) e si assegna a caso una carta per tipo a ogni giocatore. Poi si mescolano le carte rimanenti e si assegnano altre due carte a caso a ciascun giocatore. In segreto ognuno guarda le sue cinque carte e le “depenna” dal suo foglio appunti dove sono riportati tutte le carte divise per colonna in base al colore e per righe in base alla categoria.
Ogni giocatore seleziona un tris di carte indiziato-luogo-arma
tra quelle che ha (possibilmente di colori diversi) e le piazza su un poggia
carte che posiziona alle spalle dello Schermo del giocatore alla sua sinistra. In
questo modo ogni giocatore si troverà il suo caso da risolvere. Infine se si
gioca in meno di sei giocatori si piazzano un numero di carte (variabile in
base ai partecipanti) sul tavolo che saranno utilizzate come indizi comuni. Tutti
i giocatori eliminano dai propri taccuini le carte che vedono sugli schermi
degli altri giocatori così da totalizzare esattamente 13 indizi rimanenti sul proprio block-notes! Si inizia!
Dal primo si spendono tutte le lenti per eseguire un’azione tra le seguenti: 1-fare una domanda ad un giocatore; 2-consultare una carta sul tavolo; 3-tentare una soluzione.
Quando un giocatore fa una domanda ad un altro detective gli
assegna la lente e poi chiede: “Quanti <categoria o sottocategoria> vedi?”
oppure “Quante carte <colore> vedi?”. L’altro giocatore nel dare la
risposta deve considerare anche le due carte rimaste delle cinque ricevute
inizialmente, che tiene dietro lo schermo tramite degli stand-up.
Quando un giocatore consulta una carta a terra oppure tenta
una soluzione, assegna la sua lente a chi ne ha meno. Se ad inizio turno un
giocatore non ha lenti ne prende una dal centro.
La prima cosa da notare è che il taccuino è veramente ben
fatto: per ogni riga/categoria c’è l’indicazione dei simboli corrispondenti
alle relative sotto categorie (uomo/donna, interni/esterni,
ravvicinata/gittata) che sono poi riportate anche su ogni carta. L’iconografia,
i colori e i materiali sono perfetti per rendere tutto immediato e semplice.
Le prime domande sono sempre le più difficili, poi superata la “timidezza” iniziale si viaggia con una certa velocità. Grazie alle domande e alle risposte degli altri emergono importanti indizi che consentono di fare delle deduzioni su quali carte ogni giocatore abbia dalla propria parte dello schermo. Incrociando le risposte tra più giocatori si riesce a chiudere il cerchio e ad eliminare con matematica certezza alcune carte tra quelle del proprio caso.
La semplicità delle domande che si riducono alle tre
tipologie: “quanti uomini vedi?”
oppure “quanti luoghi interni vedi?” infine “quante carte rosse vedi?” permettono
a tutti dopo un po’ di entrare nella meccanica e anche se sulle prime le
domande sembrano ripetersi sempre uguali senza un senso, chi riesce a
districarsi tra le possibili combinazioni e trovare il bandolo della matassa
riesce anche a portarsi a casa il caso risolto sotto il naso degli altri
detective da strapazzi!
Rispetto a Cluedo
c’è molta meno alea, anzi c’è determinismo assoluto: tutto dipende dalle
domande che vengono fatte e dall’attenzione ai dettagli. Non ci sono dadi né carte
da pescare quindi lo trovo molto più german di altri titoli spesso osannati.
Chiaramente si tratta di un gioco molto light anche nella durata dove la
profondità del ragionamento si ferma ad una deduzione+eliminazione sul foglio
però è interessante vedere le facce degli altri, ridere dei tentativi di
risoluzione mancati per un soffio… insomma mi ricorda il clima simpatico e
rilassato di quei giochi seduti in cerchio per terra dove ognuno ha un post-it
sulla fronte con scritto un nome, animale o città e prova a capire cos’è… la differenza è che
qui le domande sono molto più STANDARD e c’è un pizzico meno di casualità :D
DARK TALES
CENERENTOLA
Si fa ora di cena e riparte il tram tram del magna-magna!
Abbuffata da collasso e trigliceridi allo sbaraglio.
Gli accoliti giocatori iniziano ad abbandonare i ranghi, le
linee si sfaldano e la stanchezza unita al picco glicemico porta tutti ad
abbandonare il tavolo da gioco. L’unico imperterrito è mio figlio LA che dopo
aver incastrato zia Pia per ore con le sue carte Pokemon, il libro delle specie
e le razze leggendarie, decide di darsi una libertà poetica e di provare a
giocare a l’ultimo dei miei titoli natalizi: DARK TALES CENERENTOLA.
Cenerentola è l’ultima espansione del gioco di carte base
Dark Tales per 2-5 giocatori di Pierluca Zizzi.
Il base è un gioco semplicissimo: si piazzano sul tavolo i
segnalini punti nei diversi tagli (1, 3, 5, 10, 20) e i tre tipi di oggetto
magico (armatura, spada, bacchetta magica) più le monete d’oro. Dal mazzo viene
presa una carta notte che si posa sul tavolo, si mischia e si assegnano tre
carte ad ogni giocatore. Dalle carte “storia” si prende a caso una carta A e
una B che descrivono rispettivamente come si fanno i punti durante la partita e
a fine partita oltre che a narrare la storia fantastica su cui si incentrerà la
partita. Il gioco è chiaramente un astratto ma l’ambientazione e i disegni di
Dany Orizio sono talmente sexy-dark che
non si può rimanere indifferenti. In pratica siamo di fronte ad un set base
pronto ad N espansioni immerso nel mondo delle fiabe. Ogni kit di espansione
introduce nuove carte tematiche (Bianca Neve, Cappuccetto Rosso e Cenerentola)
e (in alcuni casi) anche oggetti, tessere o tasselli punti in più.
A partire dal primo giocatore le azioni del gioco base sono:
1-pescare una carta dal mazzo; 2-(facoltativa) giocare uno o più oggetti magici
nelle combinazioni riportate sulla carta dei punti “durante la partita”; 3-
giocare una carta dalla propria mano.
Le carte giocate possono andare in una pila degli scarti, rimanere al centro del tavolo oppure essere posizionate sull’area giocatore. Su ogni carta, oltre al disegno e al nome, c’è una descrizione breve dell’azione che si attiva giocandola mentre in alto ci sono icone che sintetizzano l’azione e che dopo qualche partita aiutano a ricordare ed eseguire gli effetti senza più leggere il testo. In alto a sinistra infine c’è il valore in punti vittoria totalizzato appena la carta viene giocata.
Si procede in senso
orario dal primo giocatore fino a quando, esaurito il mazzo di pesca, un
giocatore ad inizio del suo turno non ha più carte in mano.
Questo gioco mi è sempre piaciuto tantissimo per la sua semplicità, immediatezza, facilità di gestione e, seppur affetto dall’alea tipica della pesca da un mazzo, permette comunque abbozzare delle rapide strategie definendo una sequenza di carte da giocare anche in base a quello che fanno gli altri. Chiaramente la bilancia pende dal lato della tattica ma con l’esperienza si possono innescare combo molto potenti e totalizzare punteggi sempre più estremi.
Dopo tantissime partita (per lo più in due con mio figlio
LA) sentivamo la necessità di dare una ravvivata e così ci è venuta in soccorso
l’ultima (in ordine cronologico) delle espansioni di Zizzi… Cenerentola.
Il nuovo mazzo introduce personaggi come le sorellastre, il principe, la matrigna, la fata madrina e, chiaramente, Cenerentola. Ognuna ha le sue peculiarità ma la variante principale è che nel kit c’è anche un set di tessere con simboli su ambo le facce più due nuove carte A e B (per l’esattezza A4 e B4) e altre due carte A e B per il ballo di mezzanotte. Avete capito bene, IL BALLO ELWOOD, IL BALLO! Con il mazzo espansione (che si aggiunge al base allungando leggermente la durata o eliminando dieci carte differenti dal base per mantenere sempre lo stesso timing) si procede come sempre ma quando una carta viene eliminata, prima di andare nel mazzo scarti questa si piazza sulla apposita carta del “ballo di mezzanotte”. Questa carta ne può ospitare due, alla terza il gioco si sospende e parte il ballo: 1-dal giorno si passa alla notte (in questa variante si usano solo una carta giorno e una notte e si alternano senza scartarle); 2-si prendono punti per le tessere con il simbolo dei punti vittoria; 3-le tessere scarpetta di cristallo si girano dalla parte opposta; 4-si fanno punti per le coppie che ballano.
L’ultimo punto è la vera chicca dell’espansione: le nuove carte possono riportare in alto a sinistra, sotto al simbolo dei punti, anche uno o entrambi questi nuovi simboli: 1-simbolo tessera per prendere la prima tessera del mazzetto comune o per flipparne una già acquisita; 2-simbolo nota musicale per capire quanti punti si totalizzano facendo ballare quel personaggio durante il ballo a corte. Nel ballo di mezzanotte infatti ogni giocatore deve vedere quante coppie uomo-donna riesce a comporre tra i personaggi nella propria area giocatori e quelli al centro comuni. Per ogni coppia così realizzata si prende un punto per ogni giocatore della propria area oppure il valore indicato sul simbolo nota musicale. I personaggi al centro, utilizzati almeno una volta, vengono poi scartati dopo che tutti hanno conteggiato i propri punti (step-5 del ballo).
La carte punti finali dell’espansione infine permette di fare ulteriori punti in base alle maggioranze di simboli delle tessere raccolte (sulla faccia al momento della fine partita).
Nel giro di quindici giorni di vacanze natalizie sia con LA
(in due) che anche con mia moglie (in tre) avremo totalizzato circa 20/25
partite. La sensazione finale è che il gioco benefici grazie a questa
espansione di una maggior frizzantezza e variabilità. I punti si fanno a
vagonate (per questo nel kit ci sono anche quattro tasselli da 50pv) e tutto
ruota su quale carta personaggio nuova giocare per riuscire a prendere tessere
dal mazzetto centrale oppure flipparle per avere tanti punti durante i balli. Il
fatto che il ballo poi si scateni in base agli scarti è un ulteriore incentivo
a giocare carte che producono scarti se si hanno già le tessere sul lato
migliore. Infine gli accoppiamenti dei balli creano un’interazione tra i
giocatori pazzesca perché basta che ti venga eliminato un maschio in base alle carte al centro o della tua area ti può far
perdere 5/10 punti che su ogni turno fanno la differenza.
Personalmente trovo le tessere da flippare una vera figata e
chi ha playtestato con Pierluca Zizzi sa che è una cosa che gli piace mettere
in campo per creare dei twist interattivi e motivanti.
Cenerentola vince il premio espansione per la sua semplicità
ma per riuscire a dare tanto ad un gioco che già apprezzavo molto senza però
snaturarlo né appesantirlo. Mio figlio la adora e un paio di partite nel
weekend sono sempre obbligatorie per il quieto vivere!
LA CLASSIFICA DI NATALE
Dopo le dovute premesse la classifica personale dei giochi
DvG più strapazzati delle feste è la seguente:
1° DARK TALES
CENERENTOLA: vince la medaglia d’oro e mi sento di consigliarlo a chiunque
è alla ricerca di un gioco di carte semplice ma interattivo e avvincente con
una durata contenuta e un prezzo anch’esso contenutissimo
2° 13 INDIZI: il
poliziesco che non ti aspetti. Bello nei materiali, semplice nelle meccaniche.
Divide le masse perché lo ami o lo odi però se vuoi un gioco di deduzioni e
risate questo è perfetto!
3° FRUIT MIX:
dall’aspetto puccettoso come un memory ma poi è affilato e spigoloso come un
ninja! Diventa una specie di droga a base fruttosio quando cominci a
memorizzare gli schemi sulla retina e ad eliminare tessere dopo tessere. Variante
intelligente e stimolante dell’ormai trito e ritritatissimo gioco di memoria.
La confezione è perfetta per un regalo take-away
4° MACROSCOPIO:
un gioco molto interessante, con una bella longevità grazie al mazzettone
double-face. I disegni forse li azzarderei un pizzico più complessi ma in
generale non c’è stata un parente che non lo abbia promosso a pieni voti! Idea molto
brillante e materiali molto intelligenti.
Devo ammettere che in tanti anni di recensioni edulcorate di tuoi colleghi blogger, mai avevo visto una marchetta così spudorata.
RispondiEliminaNatale con dvGiochi.
Un articolo su quanto è bello sotto Natale ritrovarsi in famiglia a giocare con i giochi della dvGiochi.
Con QUATTRO giochi della dvGiochi.
Sì, sei sicuramente in buona fede e soprattutto sei obiettivo.
Spero che almeno questo articolo, che non mancherò di condividere, dia una svegliata a chi crede e auspica in un altro tipo di informazione ludica.
Cordiali Saluti
MK
Ciao MK!
EliminaGrazie per il tuo commento, da come scrivi mi fai quasi sentire un top-blogger come i "miei colleghi" . dubitavo sarebbe arrivato mai un post al vetriolo come il tuo
e invece eccolo qui! C'è voluto un po ma mi hai sgamato! Ebbene si la Bentley GT Continental con le due battone da 1000€ dentro me la pagano le case editrici. Oltre ai giochi e al conto in banca ho chiesto qualche extra e utlimamente mi hanno fatto scrivere con una frequenza talmente serrata che ho i polpastrelli di Kevin Spacey in Seven.
A parte gli scherzi: obiettivo io? MAQQQQUANDOMAIII! Chi mi conosce sa che sono più estremista di un Hezbollah e che se un gioco mi diverte potrei scriverne per ore narrando storie assurde. Io sono fottutamente di parte e per mia fortuna (o per quella delle case editrici) mi piacciono quasi tutti i giochi che compro... beh è normale, non mi vado a comprare un cesso di gioco questo mi sembra logico no? Quindi quando ne scrivo mi scappa di dire come mi fa sentire al tavolo con gli amici, le vibrazioni che innesca ma alla fine ci scappa pure un complimento o due... pure tre non sono uno col braccino.
Da qui a dire che faccio le marcehtte... beh il titolo di questo post non ha aiutato in effetti però mi piaceva e visto che la baracca la dirigo da solo non ci ho pensato su due volte... la partita di Natale... dvNatale! ci stava
A Lucca ho giocato quasi a tutti i giochi di cui parlo nel post e appena ho avuto modo li ho presi, perchè? perchè mi piacciono, perchè le ragazze DV hanno intrattenuto con Fruit Mix mio figlio mentre Vincenzo Ricci mi spiegava ULM... quest'ultimo sarà un gioco normale? Beh Vincenzo è un vero Master-cintura-nera e a me lo ha fatto vivere come fosse un GRAAAANDE GIOOOCO! Quindi che ti devo dire: quando torno a casa e faccio il carico è normale che mi trovo a usare le scatole che mi sono piaciute. Poi non è che a mia suocera posso spiegare Terra Mystica tra il torrone e il pandoro no!?
Per chiudere (che sono prolisso se mi leggi lo sai... ma mi sa che non mi leggi tanto, guarti i titoli e le copertine o sbaglio?): io non ho mai voluto fare informazione ludica, se per questa intendi parlare asetticamente di un gioco, dei componenti... mi rompe proprio tremendamente leggere certe cose. a me piace raccontare l'atmosfera che un gioco è in grado di creare. Se il gioco fa schifo, la serata va male e posso raccontare una bella storia ma poi non piace. Se un gioco mi fa sballare (vedi Time Stories o Food Chain Magnate) ... beh quelle storie vattele a leggere poi mi dici.
Grazie comunque per il tempo che hai dedicato a questo blog del popolo... ho avuto un picco di letture oggi, sicuramente grazie al tuo commento. Dal prossimo mi inserisco dei post da anonimo per alzare il Flame così finisce che vado sui giornali e mi chiama Rosenberg per fargli da Manager!
Cordialmente
Albo
Gennaio 2016 DARK TALES - 13 INDIZI - FRUIT MIX - MACROSCOPIO
RispondiEliminahttp://boardgamefriends.blogspot.it/2017/01/quattro-in-uno-la-partita-dvnatale.html
Dicembre 2015 ULM
http://boardgamefriends.blogspot.it/2016/12/rubare-casa-di-lupin-ulm.html
Novembre 2015 LEO VA DAL BARBIERE
http://boardgamefriends.blogspot.it/2016/11/vivo-sempre-insieme-ai-miei-capelli.html
Settembre 2015 THE GAME
http://boardgamefriends.blogspot.it/2016/09/somma-nulla.html
Agosto 2015 OTTO MINUTI PER UN IMPERO LEGGENDE
http://boardgamefriends.blogspot.it/2016/08/quelli-che-non-mollano.html
Luglio 2015 INTERVISTA A BARBARA ROL di DVGIOCHI
http://boardgamefriends.blogspot.it/2015/07/con-gli-occhi-di-chi-ci-lavora.html
Un articolo al mese sulla dvGiochi.
Cordiali saluti
MK
Guarda a fare i conti fatti bene (perchè gli anni che riporti sono un po sballati) credo di averne scritto pure di più... qui li trovi tutti
Eliminahttps://boardgamefriends.blogspot.it/search/label/dvGiochi
però calcolatrice alla mano mi sembra non arrivino a 20 post su un totale di 150!! meno del 14%!! cavolo se fossi quello di DV che mi paga i giochi sarei parecchio contrariato :))
Comunque lo slogan "un DvGiochi al mese alleggerisce le giornate pese" non sarebbe male ora lo propongo :))
Cordiali saluti MK.
spero di rileggere presto tuoi commenti
Albo
Do not feed the troll ;-)
RispondiEliminavedo solo oggi sta Put.TA.NAT.A di commento (chiedo venia per l'acronimo in gergo tecnico, mi è scappato). Io sono il pappone che procura per conto della DV le batte ad Albo da installare nella Bentley GT. Embe' ??? Prego rivolgersi al sottoscritto per lo stesso tipo di servigi, nel tuo caso posso fare un'offerta d'ingresso da amico: tu ci dai i tuoi riferimenti reali (es: email, nome e cognome) e noi ti mandiamo il set di ragazze appena assunte. Un affarone: senza dentiere, grande seniority (siamo sui 70-75) e S-ragnatelate. Confidando che starai sicuramente lottando contro la tentazione, rimaniamo in attesa di un cortese riscontro.
RispondiEliminaLa vecchia scuola
Albo ci piaci come sei, genuino e riccioluto non cambiare!
RispondiEliminaLasciali perdere i trooooll diamoci alle Cenerentoleeeee
NATALE TOP adesso da me c'è un ritorno in fissa con Tzolk'in
Donato
Tzolkin è veramente un bellissimo gioco!
EliminaMi piacerebbe poterci giocare più spesso perchè è veramente il tipo di gioco che mi fa impazzire!
però ti richiede un sacco di risorse CPU!
Cenerentola è leggero e veloce che non posso proprio farne a meno se vado a cena da amici.
Ciao Donatooooo