venerdì 31 marzo 2017

Ready 2 Play


Serata tranquilla questa, un giovedì come pochi con i figli stranamente a letto presto dopo una favoletta raccontata da mia moglie. Poi tutti e tre a ronfare accartocciati sotto il piumone.
Io mi sto riprendendo dalle fatiche di domenica all’Argentario ma ne approfitto per una pedalata agile a sgranchire le gambe.
Nel silenzio dopo la doccia accendo il PC e penso che è un bel po che non mi faccio una partita seria, tra l’epidemia di varicella ai piccoli, lo sbattimento a lavoro e tutti i contrattempi che sembrano coalizzarsi, sto sempre a rincorrere il tempo e lui non accenna mai a rallentare.
Ma ormai mancano due giorni alla partenza per Modena, una manciata di ore che rollano come dadi e che si fermano a Play.

Il programma è sempre lo stesso: partenza all’alba, ritorno non prima di mezzanotte. Roma-Modena sono 410km. Ci metteremo le solite quattro ore e spicci considerando una pausa autogrill giusto per togliere il sampietrino dalla vescica, che noi a forza di parlare di giochi e bere redbull potremmo tirare fino a Torino senza fermarci, ma lo facciamo per le buone usanze italiane.

Squadra che vince non si cambia quindi di base saremo sempre il solito trio: Steteo alla guida con la sua BluesMobile (nuova di pacca e con sedili in pelle imbustati Maydays) e la sua nerditudine verticalizzante; Cissinho con la sua cataratta contratta e lo zaino con una ottantina di mini tramezzinetti soffici e iperconditi fatti con le manine di Regina di Token; a fluidificare cazzate nel retrobottega dei sedili posteriori, il bocca-mai-impastata di Albo3… che sarei io.

La prima novità però è che sta volta arriva la GEN2: il piccolo LA, mio padawan prediletto, apprendista nella nobile arte della supercazzolaprematurata e divoratore di panini come me. Dopo un tira e molla al concilio ecumenico, Steteo strappa l’ok papale e in zona Cesarini arriva l’ok all’inserimento in rosa di Rey, piccolo apprendista  del cavaliere Jedi Steteo, genietto-scherzetto e junior-nerd-alfa che rolla dadi più rock di Guy Ritchey e legna noi matusa tipo clava dei Flinstones! I discorsi da italiano-medio-al-bar dovranno essere riconvertiti in simpatiche chiacchiere sulle api e i fiorio ma di fondo potrebbero venirsi a creare delle belle alchimie tra i due mocciosi che si passano 4 anni ma per indole sembrano assomigliarsi come due gobbe di cammello.

La seconda novità è che per venire incontro ai piccoli marmocchi, la partenza non sarà alle QUATTRO ma comodissimamente alle SEI-O’CLOCK! Quindi il previsto arrivo sarà spostato verso le 10:30 se tabella di marcia, navigatore e segnalatori di pressione gomme non rompono gli zebedei.

La terza novità e che per fare spazio in libreria, ci siamo dati tutti al mercatino e quindi avremo diverse scatole da vendere/comprare/ritirare. In pratica prima di arrivare a Modena ho già speso il 125% del budget che mi ero preservato per la fiera. Vendere tre scatole da 15 euro e comprarne almeno 6 da una cinquantina di euri medi non è proprio quello che si dice una mossa-totale!
Veniamo ora alle cose da fare: negli ultimi anni la mia libido ludica intesa come arrapamento delle scimmia che ti porta a sbavare in fila su tutti i tavoli della fiera, ecco questo tipo di priapismo mi si è sgonfiato un bel po (per fortuna!). Già dalla scorsa edizione mi sono concentrato più sulle connection, sul girare per incontrare gli amici blogger/vlogger/giocatori che durante l’anno sento o contatto via social. In particolare andrò a scovare MaxT per vedere se con tre figli è ancora quel figaccione con gli occhi azzurri e i capelli biondi e folti che mi ricordo dallo scorso anno; Agzaroth lo braccheremo per organizzare la conferenza con il duo-Splotter e per farci magari una partita a Cry Havoc (“zio se ce lo spieghi hai caffè e tramezzino si Regina assicurati!”); Sgananzium per capire se la sua barba continua a crescere o sono tutti effetti video; Dado e Matteo Boca mi toccherà salutarli ancora in chat visto che saranno a Play solo la domenica mentre Simone Mancuso, l'armadio american... non pervenuto :D

Poi passando a giochi e case editrici, non mancheremo di far visita alla neonata Doppio Gioco Press dove una partita ai nuovi giochi e anche un’anteprima ai prototipi del Principe Konrad sarà il solito grande piacere (appuntamento fissato al padiglione B14); da provare sicuramente il nuovo WarStones di Andrea Chiarvesio allo stand Red Glove con gli amici Federico Dumas e Alex Quarella; un salto da DvGiochi per salutare Barbara Rol e farsi una partita ad a Amun-Re con Vincenzo Ricci; d’obbligo il saluto ammerigano con Lorenzo Tucci al suo stand Cranio Creations e credo cederò al fascino di Feld e del suo Delphi; da Mario Sacchi ci vado perché mi deve spiegare e vendere Space, poi se riesco mi rifaccio due turni ai Grandi Laghi di Danilo Sabia; la scatola di Kepler3042 da far autografare da Alan D'Amico non me la perdo! da Asterion ci passo per salutare Denise e Simona, ma soprattutto perché mio figlio sclera per i giochi di miniature AsmodeeItalia… mi sa che un altro paio di scatole li partono; da Ghenos che fai non ce lo butti un occhio? Scythe lo devo provare e che te lo dico a fare!! La capatina da Simone Tansini per scoprire le novità del baracchino Sipario; infine un salutone a Marco Mingozzi e ai suoi giochi Winterlair tra cui l’ultima edizione di Everzone che sta sbancando il lunario di Kickstarter.

Tra le persone da incontrare (che poi abitano a un tiro di schioppo da casa ma non ci si riesce mai a vedere) sicuramente Chicco, Damiano, Luca e Alessandro Friend Fravili.

Per chiudere una riflessione: in questi giorni in cui sto lontano dagli amici mi trovo sempre più spesso a giocare a casa con moglie e figli. Mi rendo conto che ho dei capolavori/cinghiali ancora nel cellophane, giocati una volta e comprati perché perfetti per i miei gusti, peccato che ci posso giocare solo con la mia cricca Nerd e ormai i giochi nuovi sono talmente tanti che dopo due anni stiamo ancora a provare per la prima volta quelli di lucca 2015!!! Invece i filler o i family games sono delle compagnie indelebili, che consumo letteralmente e che tra le feste e i pranzi di famiglia e le serate a casa arrivo a totalizzare anche centinaia di partite su titoli come Leo va dal barbiere, CoMix, Loony Quest etc.
Tra gli ultimi filler che rientrano nella categoria degli “sdruciti” cioè di quelli che consumo per quanto ci gioco, ultimamente il premio va ai due titoli soprannominati: della trasparenza.

SWISH
Party/Family game a base carte trasparenti e sovrapponibili per 2-6 giocatori della durata di circa 10 minuti edito da  ThinkFun nel 2011 (qui su Playbazar.it)
Dopo aver mischiato il mazzo si piazzano 16 carte a terra a formare un quadrato 4x4. Sulle carte sono rappresentati punti e/o cerchi in 4 colori differenti (arancione, verde, blu, viola). Scopo del gioco è individuare combinazioni di carte che sovrapposte ruotandole o capovolte vadano in trasparenza a creare sempre cerchietti pieni con pallini dello stesso colore.
Il primo che individua una sequenza di carte che secondo lui si sovrappone correttamente dice SWISH! e il gioco si blocca: il giocatore prende le carte, le ruota o capovolge, le sovrappone e si controlla. Se lo swish è corretto il giocatore prende tutte le carte e le mette di fronte a se, a fine partita varranno un punto a carta. Se invece il giocatore non riesce a riempire tutti i cerchi con relativo pallino allora rimette le carte a tavola e perde una delle carte della sua riserva.
La partita termina quando, esaurito il mazzo del refill, non ci sono più combinazioni si swish a terra. Chi ha più carte nella propria riserva ha vinto.
Il successo di questo gioco a casa mia è dovuto dalla trasportabilità del mazzetto di carte che trasportate nella comoda sacchetta a rete vengono con noi in ogni situazione. Inoltre la durata contenuta, il giusto sforzo mentale per comporre swish sempre più complessi, il senso di sfida legato alla pressione del fattore tempo rende il gioco perfetto per riempire quei momenti finali delle serate tra amici non avvezzi ai boardgame. In spiaggia sul tavolino del bar con un gelato o sul bagnoasciuga comodamente rosolati al sole sopra al telo da mare è un vero toccasana.

Per i giocatori con marmocchi al seguito: il piccolo LA di 6 anni sulle prime ha avuto qualche difficolta a capire come ruotare le carte per chiudere anche swish basici da due sole carte. Poi dopo avergli spiegato il trucco che pallini di un dato colore possono essere solo su specifiche posizione della carta (es, cerchi arancioni sono sempre al centro del lato lungo, i versi sono al centro del lato corto etc) ha iniziato a macinare swish con una tale velocità e spesso sommando più di due carte che mi ha fatto sentire un dinosauro in via di estinsione. Uno dei giochi preferiti da mia moglie.
Il costo è inferiore ai 15 euro ed è perfetto per fare breccia anche nell’animo dei babbani reticenti che stanno sempre a menare il can per l’aia anche se un mazzetto di carte costasse un euro!

IMMAGINE
Dopo averne letto e sentito parlare per mari e monti, finalmente mi sono deciso e ho portato a casa la mistica scatoletta. Dentro un mazzetto di carte trasparenti ognuna con un disegno, un mazzo di carte indizio doppia faccia, poi una fustella per i punti vittoria da piazzare negli appositi alloggiamenti dell’interno della scatola e… le istruzioni. Basta!
Come si gioca? Si piazzano le carte trasparenti tutte sparpagliate sul tavolo. Il giocatore di turno pesca la prima carta del mazzo degli indizi e poi sceglie una delle parole da far indovinare sulla base di un numero buttato li a caso da un altro giocatore. In linea di principio si può scegliere tra la parola sopra e sotto quella corrispondente al numero in questione ma è tutto molto alla libertà del gruppo, in teoria si potrebbe anche procedere a dire un indizio inventato e far indovinare una parola scelta a caso (es. Film, per far indovinare Indiana Jones).
Dopo aver dato l’indizio corrispondente alla parola da far indovinare, il giocatore di turno utilizza le carte trasparenti per evocare la soluzione nella mente degli altri giocatori. Le carte si prestano ad essere sovrapposte, si possono nascondere dettagli con le dita, tentare bizzarre animazioni… tutto ma sempre senza che il giocatore di turno possa dire una parola.

Se un giocatore indovina allora sia lui che il giocatore di turno prendono un punto.
Quando tutti i giocatori hanno fatto indovinare esattamente due parole, il gioco termina e si vede chi ha più punti.
Il gioco è uscito nel 2015, da noi tramite Cocktail Games, autori e disegnatori sono asiatici con nomi a ideogrammi che non riesco a riportare su questa tastiera occidentalotta! Scalabilità da 3 a 8 giocatori per una durata media di circa 20-30 minuti (qui su Playbazar.it)
Come nel caso di Swish, il successo di questo gioco a casa mia è dovuto al giusto compromesso tra regole semplicissime e componenti basici ma intelligenti e fortemente orientati all’obiettivo (SENZA FRONZOLI come direbbe mia madre). Grazie alla trasportabilità e al basso costo della scatola, scalza via dallo scaffale il più articolato Concept che, nonostante abbia tracciato un deciso tentativo di rinnovamento del lontano pictionary, mostra la sua debolezza nell’intavolabilità e nell’uso dei segnalini icona per evocare le parole da indovinare.

Questo immagine è fresco come le serate d’estate nel giardino sotto il gazzebo dopo il barbeque con gli amici e si piazza come potenziale mattatore della summer-play-chart!

Con questo vi saluto e inizio a fare i bagagli per l’imminente partenza verso Modena… ne vedremo delle belle.

Trovate Swish e Immagine su Playbazar.it

6 commenti:

  1. Grande Albo,
    Speriamo proprio di beccarci a Modena. Noi partiamo oggi pomeriggio, ce la godiamo la trasferta con maggiore relax. Riguardo ai giochi in calce all'articolo, entrambi sono anche nella mia collezione. SWISH mi ha subito catturato ma dopo il primo approccio abbiamo adottato la regola di non poter bloccare il gioco nel caso di combinazioni di livello basico perchè quelle si individuano immediatamente e diventa solo una gara di rapidità. Beccare combinazioni da 3 o 4 carte si che diventa divertente. IMAGINE invece lo devo ancora provare... sigh...

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    1. DAJE LUCAAAA! Fate na MaGhinaaaa!

      Swish: in effetti mi piace la tua regola homemade... la adotterò anche io, anche perchè mio figlio mi mette in mutande con i suoi superpoteri da bambino e poi non sei spronato a pensare a combinazioni più toste... a proposito, per te valgono sovrapposizioni di più carte dove che ne so i punti o i cerchi coincidono? Per capirci se hai due carte identiche e una che matcha con entrambe... vale come uno swish da tre carte o il fatto che una si sovrapponta ad un'altra in modo totale (o parziale) non fa valere la combo?

      IMMAGINE: veramente carino perchè porta al livello 4D il solito pictionary! anche li puoi giocarlo basic (2D) mettendo le carte una vicina l'altra sperando che gli altri rispondano, oppure sovrapponendo (3D) e coprendo parti... ma la cosa più figa è fare le animazioni (4D) tipo il gorilla che sale sul palazzo per fare king kong.... FIGATA!

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  2. Ciao Albo, buon divertimento a Modena... Swish l'ho portato l'altra sera da Rob ed Ele, Ele si è subito ipnotizzata... io l'ho sempre giocato in maniera che se fai una sovrapposizione multipla deve coincidere tutto senza lasciare fuori niente, e se ci sono due carte identiche ne puoi usare solo una. Ciao e buona Play!!! Fulvio/Gatto

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    1. Grande Goemon!
      Si giochino divertente: grazie per la dritta delle regole, si presta a molte home-made-rules.
      Sto in preda di brutto

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  3. Grande Albo mi è dispiaciuto tanto non trovare qualche momento per darci una punta. Questo weekend modenese è volato come pochi! Attendo con ansia il tuo articolo sul Play per vedere come ti è andata ;)

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    1. Bella Chicco!!!
      Purtroppo la fiera è stato un vero tour de force, ho perso di vista un sacco di giochi, amici e obiettivi che mi ero prefissato, ma ci rifacciamo uno dei prossimi venerdì, anche perchè... stiamo a due passi non è che serve la Play per incontrarsi no? :D

      ciao bello

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