“Si gioca per vincere ma provando a vincere ci si allena a perdere e perdendo si impara a
crescere”
Quando ero un bambino passavo i pomeriggi a rivedere le VHS
registrate da Italia 1 ma l’amministratore condominiale non sapeva come
orientare l’antenna così ero l’unico della classe che vedeva quel canale con un
rumore bianco come il duca Bowie e nessuno voleva vedersi due ore di puntini
grigi sullo schermo con me! Ma l’ostinazione è una brutta bestia, un callo che
ti nasce dentro senza che tu lo voglia e per noi nati sotto il segno di quelli che non mollano è quasi
impossibile giustificare a se stessi che non
è possibile: solo dopo che mio padre fu nominato nuovo amministratore condominiale ho
avuto il potere di far orientare verso Monte Cavo quella maledetta logaritmica
e ho capito realmente che faccia avesse Bruce Willice … ci sono voluti anni per abituarmi al suo viso senza puntini grigi ma per me ormai le basi
erano quelle di Duri a Morire e L’Ultimo Dei Boyscout! Si ok si potrebbe chiedere di meglio
come background cinematografico ma il concetto è che noi non lasciamo mai l’osso
finchè ne abbiamo e così dalle VHS ad ora che ho disci SSD ultra veloci nulla è cambiato.
Forse deve essere per qualche strano scherzo di genetica che
anche mio figlio LA di 6 anni approccia il suo mondo di bambino con lo stesso
spirito: “io non c’entro vostro
onore!” provo a ripetere sempre a mia moglie quando il piccolo torna
ricoperto di graffi sulle ginocchia, con gli occhi rossi e gonfi di lacrime ma
il sorriso con le due/tre finestrelle di denti che si ritrova per essere
riuscito a saltare due scalini con la sua bici rosso fiammante…. “Non c’entra che io passassi le estati a fare
la stessa cosa, tutto il giorno! Quella storia non gliel’ho neanche
raccontata… credo!?”.
8 MINUTI PER UN IMPERO: LEGGENDE
Piccolo gioco di maggioranze per 2-4 giocatori della durata
di massimo 20 minuti. La scatola della DvGiochi recita: 12+ (per giocatori dai
12 anni). Io non sono molto d’accordo!!
È da un mese che con mio figlio non giochiamo ad altro, lui
il primo capitolo (8 minuti per un
impero) lo adora e ci avremo fatto una trentina di partite negli ultimi 2
anni.
Quando qualche giorno fa il piccolo ha scoperto nell’armadio questa nuova
edizione è andato in estasi: “PAPOOOOOO…. GIOCHIAMO GIOCHIAMO GIOCHIAMO
GIOCHIAMOOOOOOO!”.
Si ok LA ha 6 anni ma lasciatevi che vi racconti questa
storia…
In Leggende le regole restano sostanzialmente le stesse del
primo episodio: i giocatori hanno cubetti (armate) per conquistare territori su
una mappa. In questa nuova versione la mappa si compone con 4 tessere invece di
avere un tabellone con due facce, cambia solo che si hanno più variazioni sul
tema e che la longevità ne beneficia parecchio.
Al posto dei gettoni di legno per le città questa volta ci
sono dei simpaticissimi segnalini a
forma di castello, molto carini… per noi german addicted sfumature ma che
possono fare la felicità dei nostri pargoli meno nerd di noi.
La componente di conquista
del territorio resta identica: la missione principale è allargarsi sulla mappa
occupando le regioni con le proprie truppe. A fine partita si totalizza +1pv
per ogni regione su cui si abbia la maggioranza più un punto extra per ogni continente
in cui si abbia la maggioranza di regioni controllate.
Le regole sono le stesse: ogni giocatore nel proprio turno
seleziona una delle 6 carte scoperte a terra, ne paga il costo in base alla
posizione e ne esegue l’azione raffigurata. Le carte così collezionate consentono
di totale punti a fine partita grazie ai set di simboli.
La vera differenza però sta proprio nelle carte: in 8 Minuti Per un Impero Leggende le azioni si riducono perché per lo
spostamento non si distingue più tra il simbolo via mare o via terra ma la
mossa è la stessa, costa solo 3x nel caso di navigazione. Le altre
(piazzamento, costruzione città, eliminazione) restano identiche. La vera
novità sta nei set punti: non ci sono più i simboli (che se ne fai di più fai
più punti) ma arrivano le cinque famiglie
di carte (Spaventose, maledette, notte, silvestre, nobile, antiche) dove
ognuna ha delle prerogative e una carta per famiglia che consente di fare combo
con le altre ed innescare il contapunti di fine partita. Questa semplice
differenza col passato crea una profondità ed un livello di interazione ancora
più netto rispetto al primo gioco: in due giocatori ci si studia i set e si
aspetta il momento giusto per evitare che l’altro acquisti la carta giusta per
totalizzare punti; bastardate e scorrettezze sono all’ordine del giorno.
Infine arrivano diverse soluzioni di varianti guidate sia
dalla nuova mappa modulare e componibile sia grazie a delle carte leader che regalano poteri specifici ad ogni giocatore e guidano
alcune scelte strategiche.
Da notare che il numero totale di giocatori scende da 4 a 5
ma nel complesso rimane un gioco perfetto per una famiglia con bambini ai loro
primi passi da gamer.
Personalmente ho all'attivo ormai un bel po di partite e devo dire che questo secondo 8 Minuti mi piace veramente tanto e molto più del primo: le possibilità con le carte, la nuova mappa, i bonus per gli spostamenti sui tratti di mare, i componenti e le varianti, il prezzo non cambia!!!... tutto veramente IL TOP! Grande dV Giochi che ultimamente non sbaglia un colpo!
PERDERE PER VINCERE
Alla prima partita LA parte sicuro di darmi la solita paga ma
non riesce a cogliere le sottili differenze tra Leggende e il primo 8 Minuti per un
Impero. La scottante sconfitta che segue gli costa un bagno di lacrime ed umiltà perchè padrone della mappa si rende conto che le carte gli hanno fatto un brutto
scherzo e puntare su una sola razza senza poi accaparrarsi la carta “trigger”
lo lascia con un pugno di mosche neanche troppo bianche!
Il giorno dopo appena la piccola MD si addormenta parte il
tormentone: “DAI PAPOOOO, LA SFIDA, LA RIVINCITA, DEVO BATTERTI, DAIIIIIIII” e
riassembliamo il tabellone a suo piacimento con tanti apprezzamenti da parte
del piccolo vichingo su quanto siano graficamente belle le nuove plance sul
tavolo.
Stavolta il padawan cerca di bilanciare la partita e
ATTENZIONE…. Inizia a soffiarmi sotto il naso le carte che mi abilitano i bonus
per i punti… praticamente la piccola spugnetta di mare bionda ha passato le
ultime 24 ore a leccarsi le ferite e meditare vendetta! Copia-Incolla le mie
stesse bastardate da randaggio-senza-alea
e mi blocca spendendo e spandendo in stile Milionario Texano. Altro che 12+ qui dai 6+ arrivano le sportellate vere!!!
Ma anche a questo giro alla resa dei conti, quando si vanno a vedere le maggioranze sul tabellone i
punti che mi ha tolto per le carte mi ritornano dalle regioni e dalle
isole conquistate. Lo batto di tre punti e il sale delle lacrime gli brucia
quegli occhi verdi iniettati di rabbia.
Per molti bambini (e per più di qualche adulto) digerire le
sconfitte è pesante come una caponata di piombo! Il compito dei
genitori è quello di cercare di lenire il dolore con frasi di circostanza,
esempi di vita vissuta, robe che fanno poco se non tamponare con dell’ovatta
una falla in una diga. Ma quelli che non mollano si vedono fin da piccoli, sono
quelli che con i pugni chiusi e gli occhi rossi se ne vanno a piangere in
cameretta, sbollentano e poi tornano a testa bassa con qualche mossa studiata
nella notte e tanto tanto coraggio da vendere.
CERTI GIORNI PASSANO...
Oggi la piccola Sofia combatte la sua sfida più grande.
Troppo piccola per dover competere con certi mali, di quelli che quando li scopri
ti atterriscono e perdi ogni fede. Ma lei fino a cinque anni fa era con gli angeli e quei riccioluti amici alati oggi le
stringono le mani. Lei non molla come i veri boyscout!
Ho provato a spiegare al mio piccolo LA quante cose
belle e brutte ci possa riservare questa vita, forse lui non ha capito tutte
le cose che gli ho detto… perchè molte di quelle cose non le ho capite bene neanche io ancora. Ma il bello dei piccoli è che
ti stupiscono sempre e sanno già come risolvere ogni questione con la loro semplificità, così lui mi fa: “Ok allora se questo è un giorno dove non
bisogna mollare, pa… giochiamo a Leggende, io non mollo come Sofia!”.
Non ero dell'umore, non era certo il giorno adatto ma alla fine il tempo non passava mai e abbiamo apparecchiato, però avrei dovuto giocare scorretto, farlo vincere facile, farmi
battere a mani basse per trasmettergli una morale positiva, ma questo carattere che mi
porto dietro come un’alettone non me lo ha permesso e così ho giocato regolare come se
lui fosse un normale avversario, come se fosse un giorno qualsiasi, ho giocato per vincere… E HA VINTO LUI!
Quindi se il piccolo batte il grande, Davide contro Golia, la piccola Sofia può battere il male e tornare a casa a sorridere, è questo il senso? Spero
solo nel lieto fine, come nelle favole, nelle leggende.
“Noi boy scout abbiamo
una filosofia semplice: il cielo è azzurro, l'acqua è bagnata e i predatori
sono sempre in agguato e sempre più forti... Il nostro motto è "sii sempre pronto". (Joe)
Forza Sofia!
Il gioco lo trovate su playbazar.it
Finale della storia: la piccola Sofia è stata sottoposta a due interventi, uno dei quali è durato 17ore! Ma se è vero che gli angeli le cantano "I love rock 'n roll" è altrettanto vero che il male le è stato rimosso tutto dalla sua piccola testolina riccioluta. Dopo due giorni si è risvegliata e ora è a casa con i suoi genitori e accarezza nel pancione della mamma il fratellino che nascerà presto.
RispondiEliminaTanta paura, tante preghiere, tanta gente unita nella speranza che tutto andasse per il meglio e per questa volta sembra sia andata alla grande!
Grazie a tutti quelli che hanno dedicato anche solo un pensiero collaborando a questo miracolo.
Ora è tempo di giocare
Bella notizia... complimenti per l'articolo e forza Sofia!
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