domenica 8 novembre 2015

Lucca Comics & Games: Giorno 2

"Papo svegliati che è giorno?” apro gli occhi, poi inizio a sentire il rumore della sveglia che suona da non so dove, da non so quando…. Le 7:00, Siamo a Lucca per la fiera del gioco e del fumetto… è il secondo giorno, l’ultimo e poi si rientra!
Dopo una colazione della serie “ULTIMA CENA” partiamo col macchinodonte che sono le 8… mai stati cosi’ puntuali sulla tabella di marcia LA ed io, noi che la mattina per entrare all’asilo dobbiamo sempre inventarci una storia con la bidella Esterina…. “Abbiamo incontrato un incidente sulla tangenziale; il sindaco Marino ha bloccato la ciclabile per andare dal Papa a vedere la partita; IL TRENO è DERAGLIATO VICINO LA STAZIONE… LE CAVALLETTEEEEEEEE!” ogni volta una corsa contro il maledetto tempo, l’inarrestabile, l’irreprensibile… poi in un modo o nell’altro ce la facciamo sempre e la giornata ha il suo inizio!



LUCCA COL SOLE
Arriviamo al parcheggio della stazione senza un minuto di fila; stavolta a differenza del giorno prima c’è un cielo limpido tipo quelli che vedi quando sei in seggiovia a Plan de Corones o Canazei… né una nuvola, né una traccia di scie tipo complottismo o vapori tossici. Non più il grigiume e le pozzanghere del giovedì ma un incanto di città medievale che in Europa se la sognano!
Sistemata la macchina ci dirigiamo verso il padiglione solito quello dei giochi, quello della cuccagna e stavolta a piazza San Pietro è già pieno di Cosplayer, di ragazze con qualche centimetro di pelle coperta da tracce di stoffe tigrate che mi ricordano la versione un-pop-porno di Lamù o di qualche combattente di Mortal Kombat tipo Kam-asutr-i!
In un angolo anche una Lamborghini con livrea della Polizia e un paio di agenti… “Forti sti cosplayer” penso io nell’incertezza se sia la vera pula oppure qualche pazzo mitomane che ama travestirsi.
Entriamo e via un giro a Star Wars con Mancuso tanto per sgrassare le dita dall’inedia notturna.

L’OPERA APRE IL SIPARIO DEI GIOCHI
Mentre aspettiamo che arrivi anche Kuldran con gli altri due soci Fabietto e Leonerd, con LA cerchiamo qualche regalo per le ragazze bloccate a casa dall'influenza: “tempo di spese da femmine, dammi una mano eh!” gli faccio io ma il taz-biondino tutto vuole tranne che perdere tempo su cose che non siano squartare-alieni  o derivati dell’abominio di marziani. Cosi’ per tagliare corto prendiamo la tanto ricercata bambola di pezza Vudù della RedGlove e per Dani cerchiamo delle stampe. Ma negli stand solo roba fantasy, draghi alati, coni di fuoco e barbari nerboruti che brandiscono spade dall’evidente peso insostenibile per un normodotato.
Quando stiamo per rinunciare e sterzare su un tavolo da gioco, vengo folgorato da una pila di opere d'arte su carta in uno stand a forma di piccolo teatro con tanto di tenda rossa.

La curiosità è tale per cui mi fermo a sbirciare le stampe ed è li che conosco i ragazzi della 40GB con Simone Tansini a capitanare il team! Di lui e della sua recente avventura nel mondo dei giochi vi parlerò tra qualche post in una intervista ad hoc, ma del suo gioco non posso non accennare in questa sede: SIPARIO è un innovativo tentativo di avvicinare gli amanti dei giochi da tavolo a tematiche nuove, trasversali, che uniscano passione per il divertimento al tavolo con il senso artistico e musicale. In questo cardgame i giocatori sono chiamati a vestire i panni di imprenditori di teatro e hanno l’obiettivo di mettere in scena opere dal ricco contenuto emozionale per evitarsi i fischi del pubblico, zigzagando tra gli imprevisti che gli avversari tappezzeranno sul loro cammino con il chiodo fisso di totalizzare il maggior numero di punti notorità grazie alla messa-in-opera di un'opera-teatrale di opera-lirica!
La meccanica è semplice e fluida e unisce azioni di costruzione del mazzo ad un approccio strategico ed altamente interattivo per cercare di corrompere l'opinione pubblica ottenendo consensi, interferendo nei piani degli avversari, gestendo le voglie da VIP delle "prime donne" e tentando di non andare in bancarotta!

La cosa che più mi colpisce del gioco è la cura dei dettagli, una capacità di miscelare sapientemente un’ambientazione nuova con finalità “educative” per dare un’infarinatura (tipo panettiere) di concetti tratti dal mondo dell’opera e delle rappresentazioni teatrali ma mantenendo il senso ludico di una sfida a colpi gobbi e trabocchetti tra concorrenti!
Simone mi racconta la sua idea di trasportare i giocatori in un mondo a lui ben noto, quello della musica, dell’opera ma anche della pittura visto che per realizzare la parte grafica si è affidato all’esperienza tecnica di Stefano Marri e Simone Cirillo, due PRO del disegno ai quali però si è affiancato costantemente per trasmettere il suo punto di vista di ogni opera prima raffigurata. Insomma una meticolosa ricerca del perfetto bilanciamento tra diversi tipi di arte, quella visiva, quella musicale, quella emotiva, quella strategica del gioco al tavolo. Bellissimo poi l'accostamento tra due tecniche di disegno: una più seria e raffinata per ritrarre i cartelloni delle opere teatrali da mettere in atto; l'altra più umoristica e dal tratto caricaturista per le carte personaggio e azione.

Solo dopo scoprirò che Simone è anche un Tenore, uno che quel mestiere lo conosce bene, e chi meglio di uno che ci vive poteva trasmettere tante emozioni ad un profano dedito a Lady Gaga come me?
La simpatica sorpresa sta nel fatto che in fiera oltre alla scatola (tappezzata di disegni fantastici e suggestivi) c’è la possibilità di portarsi a casa anche una o più stampe con i disegni delle locandine delle opere da mettere in gioco… perfette per un regalo da incorniciare, magari con una dedica sul retro a moglie e figlia appena nata!
Grazie Simone è stato veramente un piacere.

TEMPO DI MENARE!
Fatto un ricco bottino dagli amici della neonata casa editrice 40GB (scatola + stampe) arriva il momento di scaldare i motori e con l’arrivo di Kuldran e soci optiamo per un test massiccio su uno dei titoli-novità della fiera… l’inafferrabile DOJOKUN… e si perché inafferrabile è proprio il termine giusto visto che la partita di scatole spedite due settimane prima direttamente dalla Germania ancora sembra dispersa nello stivalone italiano… Cosi’ come unica copia nella fieràa c’è quella di Roberto Pestrin, l'autore!. E CHE FAI NON TE LI SPARI DUE TURNI DI MENARE CON L’AUTORE PIU’ PAZZO SULLA PIAZZA DEL BEL PAESE?

Avevamo abbordato Roberto il giorno prima durante il playtest con Zizzi e con la solita faccia di marmo ci piazziamo tutti e quattro (+ LA) nel tavolo ordinando un Dojo! alla romana: “OSTEEEE… PORTACE NANTRO LIIIITROOOOOO!”.
Tra stornelli e cazzeggio Roberto apre la saccheta nera (tipo quella di Hive ma con la scritta Dojo Kun….) mi sembra uno spogliarello di ragazze Cin-Cin o ancora meglio il sacro simbolo dello Shogun mitsuKuni Mito! Inizio a dare in escandescenza, sono eccitato come dopo una scatola di Cialis deglutita con cassa di Red-bull e Guaranà. LA è pure lui bello ingarellato quando all’apertura del coperchio emergono millemila pezzi di cartone unito a dadi colorati e carte! IMPAZZIMENTO TOTALE!
Il gioco scala da 2 a 4 maestri di Tatami che sono chiamati a gestire inizialmente un atleta ma con la possibilità di espandere il Dojo e reclutare altri due combattenti di arti-di-menare!
Nel proprio dojo ogni giocatore può spostare il token del maestro e degli allievi su varie posizioni a loro esclusiva con l’obiettivo di aumentare le abilità e moltiplicare il numero di azioni disponibili.
In un tabelloncino centrale invece troviamo due sezioni: una è quella della selezione-azioni con i soliti spazi per i token giocatore (alcuni singoli alcuni multipli) dai quali prendere bonus, punti vittoria, nuove abilità per gli atleti del proprio team. Nell’altra sezione invece c’è il tabellone del torneo con il segna punti e la track per decidere chi vince gli scontri, una specie di rivisitazione del forbici-sasso-carta dove il salto attenua la presa, la presa modifica la parata, la parata smorza il pugno!!. Per chi fosse interessato c’è un articolo dell’amico Ibhanez che ne spiega anche le virgole (qui)

METTO LA CERA, TOLGO LA CERA!
Io inizio con il grigio col simbolo dell’orso e tra le carte che mi capitano scelgo Medved, una rivisitazione di Zanghief di StreetFighter! Già solo i richiami e le caricature di personaggi tratti dai videogame di botte e dai cartoons tipo Hokuto valgono il prezzo del biglietto!
Kuldran veste stranamente i  panni del giocatore azzurro ma più che un principe è il solito rospo roscio! Mi distraggo un attimo e gli rubano il rosso, se non ci sono io a fargli da badante...!
Si acchita il dojo della gru e come primo combattente ha un improbabile bonzo che galleggia in punta di piede su un fiore…. “Che minkione che sei Kuldran… ti stendo come una camicia col ferro!!” e parte la pioggia di insulti e sboronate.

Fabietto ha il dojo rosso della tigre con primo atleta Takashi e subito dopo acquista Naboo Kho il sosia di Morpheus in versione “carica l'addestramento”!
Leonerd invece ha il team del cobra  ma sembra più "er murena" con l'imbuto della morte e Verdone in sella alla sua moto!. Lui è quello che impara un gioco dopo trenta secondi e mentre noi altri cazzoni ci divertiamo a menare il can per l’ajax insultandoci con combinazioni sempre nuove tipo anteprima al MedisonMedison Square Garden tra Tyson e Hannibal Lecter, lui è li che rimugina sulle probabilità di vittoria tirando un dado rosso in più o uno in meno… ci pressa nel accelerare il turno mentre noi vorremmo stare li tutto il giorno a cazzeggiare copiosamente.
Comunque nei tre turni di preparazione tutti potenziano le proprie scuderie, io investo subito su un secondo guerriero e mi porto a casa Kumiko una patata dalla coscia lunga che mena come Ipman e Chuck Norris in una insolita fusione SuperSyan! La stipa non prende ki e non fa fare punti ma tritura ossa umane come fosse pangrattato per i pesci!

Anche Kuldran espande il team e prende prima un improbabile bimbo-minkia con la coda tipo Goku, poi opta per la scuola di Hokuto e con un milione di euro spunta il cartellino di King Hoshi dalle sette stelle dell’orsa panda!
Alla fine dei tre turni siamo pronti a darcele di santa ragione nel torneo e in base all’ordine di turngioco piazziamo i nostri atleti in griglia tipo Torneo di KarateKid!
Io sono il primo e decido di far scontrare la mia zoccolona con KenShiro di Kuldran, segue una pugna tra Fabietto e Leonerd e poi altri due incontri: Albo-Leonerd, Fabietto-Kuldran.
Con la mia Giovannona-coscia-Lunga inturgidisco l’uomo dalle sette palle e porto a casa i primi due punti. Fabietto stende Leonerd nella manch seguente. Tra me e Fabietto la mia Kumiko fa spremuta di sanQue e arrivo in semifinale con un paio di lividi e qualche abilità in meno. L’altra metà del tabellone vede il mio Medved subito arato da Leonerd che se la vede con Fabietto reduce da una rissa con il povero Kuldran che non fa che prenderle da tutte le parti… sembra il pungiball di Rocky nella palestra di Apollo!

Anche Leonerd prende paga da Fabietto che arriva alla finale contro la mia zozzona dalle mani callute! Il risultato è scontato come i giochi ad Essen, strapazzo il povero ex-compagno-di-scuola come un uovo col Kevin Bacon per colazione e mi ritrovo a firmare autografi e a ringraziare MiyagiSan per avermi fatto la mossa di recovery sulla gamba fratturata!
Finito lo scontro ci fermiamo a guardarci intorno e c’è l’intera area game che ci squadra come fossero invasati… Senza rendercene conto ci siamo perculati a vicenda calamitando ogni tipo di passante, normale, costumato, nerd o bambino….
Durante gli scontri, nessuno sta con le mani in mano… anzi, si parte per le scommesse tipo bordo ring del Kumitè con Tong Po!
Insomma, gioco DA-PA-U-RAAAA! Ci siamo divertiti da morire e anche giocando senza troppo curarsi della strategia è uscita una mezza partita veramente spettacolare.
Roberto sei stato un fantastico maestro di cerimonia!

LA DIVINA MAREA: inferno, purgatorio, paradiso
Ancora abbozzati come un parafango dopo un tamponamento al Nurburgring, ci rimettiamo tutti in marcia alla ricerca di qualche altra anteprima da testare… non ci vuole molto a fare stalking ad un ragazzo della Placentia Game che pur di toglierci dalle palle come i peli ad American Pie 3 ci scarica al compare Roberto Galdo per un unboxing-defustella-e-Gioca di BRETAGNE!
Come al solito arrivo in ritardo nel tentativo di strappare LA dall’ennesima partita ad Elite Project… mai gioco fu tanto nocivo per la salute di un bambino… addiction garantita!
Mi siedo che gli altri sono ancora al setup ma al tavolo di sinistra un gruppo di ragazzi è in difficoltà con la loro prima partita a Bohnanza…. “MAMMAMIA CHE GIOCONE… MA VE LO SPIEGO IO NO!?” faccio ai ragazzi e mi lascio andare in virtuosismi sul mio gioco di carte preferito dell'autore Rosenberg amato più che mai!

Finisce che vengo richiamato all’ordine dai soci che, sull’orlo di una crisi, decidono di asportarmi parte del cranio per convincermi a partecipare al gioco.
Roberto ci spiega le regole in step successivi, svincolandosi dal turno e cercando di farci assorbire le regole in modo “compartimentale”… la mia attenzione è comunque deviata dai panini prosciutto e formaggio che continuo a tirare fuori dallo zaino e a far scomparire nello stomaco tipo illusionista Edward Norton.
I giocatori (da 2 a 4) sono ingegneri (tanto per cambiare) incaricati di costruire fari in condizioni metereologiche mutevoli aggravati dalla difficoltà di reperire le materie prime e raggiungere le maggioranze sui lavori costruiti.
Il gioco è un simpatico mix di meccaniche di piazzamento lavoratori, gestione e trasformazione risorse più cazzatelle varie ma fa blended tipo Usquaebach!
Tra le chicche c’è la selezione delle carte turno e una track di pre-turno che permette ai giocatori di affrontare le azioni in un approccio più strategico. Dal tabellone si selezionano le risorse un numero di volte tali fino ad esaurire i lavoratori, chi primo esce si piazza primo nel pre-turno e poi decide la carta turno (e quindi l’ordine) con cui iniziare. Ogni carta ha dei bonus che spingono a non essere sempre primi. Per ogni carta poi c’è un numero diverso di risorse che possono essere caricate sulle proprie navi.
Il gioco poi si sviluppa nella costruzione e completamento dei fari dove i giocatori tenderanno a “collaborare” in un insano approccio tra il simbiotico e il parassitario! Partecipare alla costruzione di un faro infatti permette di accedere ai bonus permanenti di costruzione. Questi bonus garantiranno entrate fisse o altri benefit ad inizio turno e si potenzieranno una volta realizzati tre fari nella relativa zona  (ce ne sono tre in tutto sulla mappa).
Al termine delle carte meteo il gioco finisce e si contano i punti totalizzati, sommando anche eventuali altri bonus.
Parto con i neri ed LA che vuole costruire a tutti i costi un faro “paradiso” (di quelli bianchi cioè facili perché interamente sulla terra ferma). Per farlo visto il tempo  variabile servono due ingegneri e quindi iniziamo a pianificare la strategia da quello.

Kuldran e gli altri sono tutti molto concentrati il che li rende più brutti del solito ed è un piacere ogni tanto sfancularli per la loro eccessiva nerditudine!
Il gioco dopo i primi turni viaggia da solo tanto che Roberto e il socio di “Save the Dice” di Firenze ci lasciano camminare con le nostre gambe.
Decidiamo di finire solo quattro turni ma è più che sufficiente per confermare le ottime sensazioni e portarci la scatola a casa!
Il gioco ha una componente pseudo-collaborativa che mi ricorda la speculazione di Panamax sul caricare merci in navi “nemiche” per fare punti sfruttando la scia degli altri.
Molto divertente l’interazione che ne deriva e la sensazione di contenimento dei leader che comunque non hanno mai vita facile tipo Lorenzo con Marquez!

IO ODIO IL SIGNORE DEGLI ANELLI
Riempita la busta con Florenza e Bretagne ci separaiamo dai soci e con LA andiamo alla ricerca dell’ennesimo war-caxxo-di-game!
LA mi trascina letteralmente sul tavolo della Guerra dell’Anello…. Il tabellone è MEGALOGINORMICO! Una cosa incredibile… miniature e mostri da tutte le parti, Frodo, Gollum, Gandalf e tutta la compagnia del grande fr-anello! Peccato che io ODIO Tolkien… cioè a dirla tutta lo amavo… la trilogia la lessi da piccolo che ancora non sapevo che esistessero libri senza figure e più lunghi di venti paginette! Però poi nel tempo tutto il business, i film, gli spruzzi di sangue e le battaglie campali… me lo hanno fatto andare a nausa e ora anche solo sentirne parlare mi fa storcere il naso…. Figuriamoci un gioco da tavolo modalità wargame della durata minima di TREORE!
Quando LA mi butta sul tavolo penso ad un modo per farla finita tirando a caso tra il C4 o una Claymore di SnakeHeater ma per i figli si fanno cose impossibili…
Capisco dal gentilissimo e preparatissimo ragazzo (forse figlio illegittimo di JRR Tolkien) che siamo i settimi di una lunga serie di giocatori che in due giorni si sono seduti e alzati per portare a compimento la stessa partita che è li ad attendere di essere completata per capire le sorti del piccolo hobbit e dei suoi piedoni zozzi!
Già questo è sufficiente per devastare la mia amica attenzione che notoriamente in contesti di caos e patata è altamente instabile!
Il tipo però a differenza degli altri, non se lo sogna minimamente di alleggerire le regole visto il piccolo giocatore e ci narcotizza con 30 minuti di regole che i miei neuroni fanno fatica a cancellare appena entrano nella zona di memorizzazione del lobo sinistro!
Finita la passione, facciamo due turni di rollate e uccisioni e ci alziamo ringraziando… MAI Più, PIETà MAI Più!

BIGIO E POZIONI ESPLOSIVE

Mentre corriamo da Lorenzo Silva per provare Potion Explotion incontro Bigio (qui la recente intervista) e c’è giusto il tempo di un saluto… mio figlio lo vede all’opera mentre butta giù una Baba Yaga per una fan e resta folgorato… è una settimana che non fa altro che disegnare e disegnare… CHE BELLO! :D
Allo Stand Ghenos ci sediamo al tavolo di una simpatica ragazza ed LA si innamora del giochino delle pozioni e delle biglie.
Da un truschino a discesa, ci sono più “canale” con sopra le biglie colorate.
Al proprio turno si pesca una biglia e si prendono anche eventuali altre di colori che toccandosi a catena esplodono in stile CandyCrash!

Le biglie saranno gli ingredienti di pozioni che, d’avanti ad ogni giocatore, andranno completate in tutti gli elementi richiesti per poterne attivare il potere e sfruttare i bonus per arrivare primi a totalizzare il numero di punti maggiore all’esaurimento dei tasselli bonus.
Un gioco veloce ed intuitivo che colpisce per i suoi colori e la sua immediatezza. Bravo come al solito Lorenzo Silva, geniaccio del tentacolo ex teschio, in questo caso aiutato dal Laziale Stefano Castelli amico dei mostri di Bomarzo.
Al count Down per il rientro a casa rimane giusto un’ora e spicci che dedichiamo risicatissimi a playtestare con Zizzi, Kuldran e Pestrin… anche di questo parlerò in un posto specifico dedicato agli innovativi giochi di Pierluca che vedranno la luce nel prossimo futuro.

CONCLUSIONI
Ce ne torniamo a casa con LA contenti come due bambini; una busta piena di giochi e tanti tantissimi ricordi.
Lucca C&G si riconferma mattatrice nel palcoscenico degli eventi nazionali ed internazionali con personaggi di spicco su tutti i settori e una partecipazione a dir poco PAAAZZZESSSCA!
L’area gaming nei giorni di giovedì e venerdì è stata decisamente vivibile, con momenti comunque di calca il venerdi ma mai insopportabile.
Stupenda la disponibilità degli attori che si muovono nel mondo dei boardgame, parlo degli editori cosi come degli autori ma anche dei ragazzi che si occupano della comunicazione, stampa e marketing… incredibile come tutti ti facciano sentire a casa!
Infine due giorni con il proprio mostriciattolo biondo a giocare, mangiare e giocare come dei matti….
VOTO 10!


TO BE CONTINUED
Nei prossimi giorni pubblicherò ancora diversi post su Lucca e i suoi protagonisti... perchè c'è ancora TAAAANTA ROBA che vale la pena raccontare :D

#Stay Tuned #StayNerd!

4 commenti:

  1. Dojo Kun mi ispira veramente tantissimo, quando ve lo comprate??? :D
    Però non posso passarti l'eresia sulla Guerra dell'Anello e su Tolkien ARRRRGHHHHHHH proprio a me che custodisco GELOSAMENTE la copia preziosissima della PRIMA e introvabile edizione autografata da tutto il trio di autori in quel di Lucca di ... secoli fa direi, non mi ricordo manco più :D
    Considera che è l'UNICO gioco della mia collezione di cui possiedo anche l'espansione ... ;)

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  2. Dojo Kun un'autentica ficata !!!! Raramente ho visto un mix così ben riuscito di meccaniche apparentemente dicotomiche !!!! E poi Roberto, l'autore, è di una simpatia quasi ributtante hehehehe (Albo, cantatela poco, che io ho giocato per capire il gioco e per far giocare Leo, se no il torneo sarebbe stato altra cosa ahahahahaah). Quando lo compro ?? Fra poco, molto molto poco.........heheheeh. Bretagne l'ho già comprato, la meccanica della collaborazione bastarda, in cui ci si sportella alla grande mi piace da morire; e poi è stretto da morire, un errore di calcolo, una risorsa in meno e sei fregato, il faro non lo costruisci. Vitalkke è anche la scelta relativa all'utilizzo degli operai, quando lasciarli sui fari o quando tirarli via, decisione che ti porta anche a dover marcare a uomo gli avversari. Un godimento ahahahaha.

    E comunque vedere Albo e il figlioletto Leo in quel di Lucca qualche perplessità te la crea: è Albo che porta a spasso Leo o il contrario ??? Entrambi completamente su di giri e fuori controllo, in un turbinio autoalimentante di esagitazione hehehehe

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  3. ahahahaha... bella l'immagine di LA che posta a spasso me ahahaha.... ci hai preso!
    @Cissinho: IO HO CHIUSO! NON COMPRO PIù NULLA! AAHAHAHAHAHA
    @Kuldran: ma daii ti ho ridicolizzato con il femminone-essaggerato, altro che storie tipo "stavo giocando con LA"... conoscendoti non ci hai capito na mazza con tutte le botte che ti ho dato.
    hihihihih

    Grandissimo Roberto Pestrin, un gioco come DojoKun non poteva farlo un musone ma uno simpatico come lui... PEFFORZA!

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    1. Ti voglio bene e non infierirò su un uomo distrutto dalla mancanza di sonno e di gioco, dall'eccesso di lavoro e di sostanze Redbull-like, quando tornerai fra i vivi farò in modo che ti risponda direttamente la plancia heheheehe. "Ora basta parlare !!!!" (cit. Conan il distruttore, all'interno del tempio di Dagoth)

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