La mia mente mi tele-trasportava
dentro l’azione, in quelle fantastiche avventure del trio di ladri più famoso
sulla scena, uniti come Kerakol per
intortarla ai ricchi-malvagi e trafugare opere di ogni genere…
tralascerei i voli pindarici che facevo su Fujiko Mine e le sue minne!
Inizialmente avevo scelto Goemon Ishikawa come il mio preferito perché un ronin di altri
tempi, fuori contesto rispetto alla società in cui si muoveva, ancora con lo
zoccolo infradito dei sacerdoti, col suo vestire orientato alla lotta, la spada
forgiata di un metallo che neanche l’adamantio. Silenzioso, letale, irrascibile.
Lui è stato il primo.
Poi crescendo ho cominciato a vedere in Daisuke Jigen il vero uomo vissuto, un po trasandato, quello che se
ne frega delle opinioni altrui, quello che fuma la zizza piegata ma che ti
piomba il craio no look mentre beve il caffè al bacone e tu sei alle sue
spalle. Uno dal passato travagliato e pieno di retroscena... che poi senza il
cappello non aveva tutta questa mira!
Alla fine ho dovuto cedere al fascino di Lupin seguendo le
mode che propongono di innamorarsi sempre del front-man tipo boyband. Ma in fin
dei conti Lupin non era solo una moda ma proprio quello che rispecchiava meglio
il mio modo di essere, bizzarro, a volte contorto ma sempre orientato a
portarsi a casa la pagnotta. Un quarto di cazzaro tipo, due pizzichi di
spavalderia, quanto basta di intelligenza e amalgamare con tanto intuito e
agilità. Lui è il re dei ladri… e non si ruba a casa dei ladri!
EVERY BLOODY BLACK FRIDAY
L’altra sera sono stato al Dal Tenda Appia per una serata con Roberto Finocchiaro e la dolce Eleonora
Badii. L’obiettivo della serata era mettere sotto la lente ULM una delle ultimissime novità
targate DvGiochi preso nella recente
Lucca C&G.
Arrivo verso le 21 che sono uno dei primi, la serata è
fresca e giovane, un blackFriday con molti gatti neri ad attraversare la strada
e sconti sul web come funghi dopo la pioggia, Boletus Satana!
Mi piazzo sul tavolo e apro la scatola che attira amici come
falene su una lanterna di notte, c’è curiosità intorno a questa news e caso
vuole che anche il gruppo Gioconomicon
capitanto da Massimiliano-Ugoslave-Calimera e Leo Colovini si piazzano vicini a provare lo stesso gioco.
Loro si guardano sbieghi ridendo sotto i baffi tipo il gatto
e la volte, come due al mercato col gioco delle tre carte quando trovano un
pollo da spennare e mi fanno “mmmhh…
stavamo aspettando Ambrogio per giocare a Nonno-Puffo-Sniffa-Muffa-e-Scialla-Truffe
maSeProprioInsistiiii….” e si siedono fregandosi le mani. Inizia lo show!
ULM
Ridente cittadina del Baden-Wuttemberg, forse non tutti
sanno che è stata la città natale di Albert Einstein nonché una delle prime
città più importanti sulle sponde del Danubio. Nel 1377 i cittadini danno il
via alla costruzione del Duomo che avrebbe dovuto avere la torre campanaria più
alta d’Europa. Le somme da sborsare crearono non pochi problemi e conflitti
interni necessitando di una “Grande
Lettera del Giuramento” in cui si definiscono nei dettagli i termini del
progetto e degli sforzi del popolo a renderlo possibile. Ma da qui al
completamento dei lavori ci passano la Guerra dei Trent’anni, la guerra di
successione spagnola e nel 1805 una delle più sanguinose battaglie delle guerre
napoleoniche… indovinate un po tra una cosa e l’altra quando furono portati a
termine i lavori della torre? Nel 1890… praticamente alle soglie del novecento
vengono completati i lavori avviati nel medioevo!!! Ragazzi parliamo di un
pezzo di storia immerso nella germania a due passi da casa notra, solo a
pensarci mi viene la pelle d’oca e mi sale l’irrefrenabile tentazione di
visitare questa cittadina teatro di tanti cambiamenti e traccia di un pezzo di
storia d’europa!
Ma torniamo al gioco: per 2-4 giocatori, tedescetto arzillo e fresco da una sessantina di minuti a volerlo giocare concentrati. Materiali di qualità ma senza gli spessori e l’eccesso che portano i chili sui pesi massimi. Pasto ottimo ma che lascia spazio per un bis piuttosto che un fillerino da portata tipo sorbetto. Mazzo di carte in tre lingue (ita-deu-fra) per i poliglotti che se vuoi lo proteggi con le bustine della Akuel altrimenti lo lasci al nature e godi fino in fondo! Il testo sulle carte è pochissimo e facilissimo anche per chi non mastica l’inglese a livello PRO! Poi se serve nel secondo manuale d’istruzioni (Le cronache di Ulm) si trovano le spiegazioni puntuali di TUTTO! Ragazzi un manuale con i contro-attributi tra chiarezza espositiva e supporto delle immagini…. Come direbbe Alfonso Signorini… ADDOOOVVOOOOO!
Tabellone bello ricco di illustrazioni grazie al tratto inconfondibile di Michael Menzel… eddaje no! Quindi chi lo conosce e lo apprezza riesce a tenere botta alla quantità di dettagli e spazi azione perfettamente inscenati nella cittadina a ridosso delle sponde del Danubio. Al centro c’è da piazzare una cattedrale di cartoncino 3D che però una volta sistemata resta così nella scatola e non si smonta. Nella torre vanno posti i tasselli turno che scadenzano il trascorrere di ciascun turno. Sul fiume si piazzano le barchette dei giocatori e li avviene la corsa alle posizioni migliori per evitare i malus punteggio finale e per prendere i bonus attivabili sulla sponda nord o sud.
Ad ogni giocatore tre sigilli che serviranno per definire
l’influenza sui quartieri della cittadina. Nella dotazione di ogni partecipante
c’è poi un set di dischetti sigillo per occupare gli spazi e infine troviamo i
passeri (correttori), i soldi e le tessere.
Il motore del gioco è nella matrice dei quartieri della
cattedrale dove ad inizio partita si piazzano 9 tessere azione e ai cui bordi
ci sono i quartieri.
LE MECCANICHE
Il gioco è semplicissimo: 1) devi peschare una tessera dal sacchetto e 2) devi infilarla nella matrice della cattedrale e poi, 3) se
vuoi, puoi giocare una carta dalla mano.
Spingere una tessera nel quadrato produce due effetti: A)
una tessera delle tre iniziali viene scalzata fuori verso una casella quartiere
e se un giocatore ha occupato con un proprio dischetto quel quartiere allora riceve un passero; B) il giocatore di
turno esegue le azioni corrispondenti
alle tre tessere rimaste nella fila in cui ha spinto.
Per iniziare basta conoscere le tessere azioni: *Moneta = prendi un soldo; *Barca = avanzi di uno spazio sul
fiume; *Tessere = scarti due tessere dalla tua riserva e raccogli
tutte le tessere della cattedrale finite su un lato a tua scelta e le metti
nella tua riserva; *Carta = puoi
scegliere se pescare una carta
oppure giocarne una di quelle che
hai in mano; *Sigillo = paghi due soldi e piazzi un dischetto
sigillo su uno spazio libero di quelli ai bordi del fiume nella zona delimitata
dalle strisce prima e dopo il tuo barchino.
GUARDIA E LADRI
Iniziamo che non mi ricordo neanche una regola… a poco è servita
la demo del grande spiegatore-Alfa Vincenzo
Ricci di DVGiochi a Lucca… a poco sono servite le nottate con il manuale…
purtroppo è un periodo che la mia capacità di immagazzinare e trattenere
informazioni è pari al contenuto cerebrale di un colibrì.
Praticamente ci mettiamo 20 minuti a rileggere tutto e dopo
aver scelto con la solita app-mobile chi sarà il primo (Fulvio) si parte!
Optiamo per la versione di gioco avanzata che prevede di
utilizzare le tessere turno sul lato azione così da influenzare ogni turno con
un bonus-malus diverso e questa sarà la svolta della partita… una chicca
divertentissima!
Fulvio è il tipico ladro del venerdì sera, quello che non è
cleptomane né un tipo cattivo, solo che quando arriva la scimmia del giocatore
gli si girano gli occhi tipo squalo e non guarda in faccia nessuno: fa mosse
vaghe e sbagliate a piacere ma tra un “mi sono sbagliato” e un “ah adesso è
tutto chiaro” il suo gruzzolo di monete cresce tipo pan-bauletto con Banderas. Ci prova due o tre volte a seguire le regole ma proprio non ce la
fa così piazza il suo stemma sul primo quartiere del fiume e ci chiede il
pizzo tipo Corleone per quasi tre quarti della partita… quando il fratello
Carlo ottiene uno stemma nobiliare d’oro nel quartiere da lui occupato
abusivamente, Fulvio (da qui soprannominato Goemon) si scrolla il chimono e risistema tutto tipo giardinetto
Zen… “BEH ERA OVVIO, CHIARO! MA COMUNQUE NON CAMBIA NULLA NO?” fa lui sornione…
ma invece i punti guadagnati a babbo-morto
per farglieli mollare ci vuole la bolla papale! “EDDAI ESSIBBONO… E MICA VORRAI
RUBBBARE A CASA DEI LADRI!” gli faccio io in un intaliano alla Cesare Beccaria
che si rigira nella tomba.
Carlo è il furfantello rock della combriccola… grida “QUESTO
ME LO CACCI!” alla volta di Roberto quando qualcuno non gli molla un passero di
pizzo ma poi appena può pesca una tessera dalla sacca e ne infila una di quelle
che ha in riserva come se niente fosse….
“A RIGAZZì, ECCHECCAZZO! MICA CHE POI DA FA QUELLO CHE TE
PARE EH?” gli faccio io sempre con educazione e rispetto della maggior
anzianità anagrafica. Ma poi lui si rolla una sigaretta (per questo
soprannominato poi Jigen), va a
fumare e quando torna per magia ha il
mucchietto di monete pieno mentre il tuo si è drammaticamente svuotato.
Racconta cose, muove cose, piazza cose, poi ti distrai un attimo per le risate
e TAC! Compare un dischetto li dove non batteva il sole dietro la cattedrale e
manco a dirlo gli entra una carta e chiude un TRIS di barili che manco un sei
al superenalotto fa gridare a chiappe tanto discutibili e chiacchierate!
Albo (che sarei io) invece è un tipo apposto… simpatico,
scaltro, dal fascino proibito e ruvido… per questo verrà poi ribattezzato Lupin non perché ha mai avuto un
love-affair con una maggiorata impiegata sugli impianti di TorreInPietra e di origini zona Battipaglia (viva viva la zizzona!);
Albo gioca pulito, ci prova almeno... ma ci riesce poco, ha l’occhio lungo e
dopo i primi tre quattro episodi in cui gli altri due drughi Jigen e Goemon
provano a fargliela sotto il naso lui aguzza la vista tipo settimana enigmista
e inizia a fare il poliziotto chiamando il superpartes
Zazzà-Finocchiaro-Zeinigata a fare da magno notaro!
Albo gioca a profilo basso, con la pancia a terra come un
gatto con un palloncino incollato elettrostaticamente sulla groppa. Sui primi
due turni interpreta il gioco come fosse velocissimo ma poi capisce che è meno
veloce di quello che sembra. Punta a controllare i bonus/malus delle tessere
campanile, butta sempre uno sguardo alla successiva sulla tessere giuramento
per instradare una strategia che abbia un senso. Dalle carte riceve meno
fortuna del compare Goemon, ma è chiaro: “il
culo pende sempre dalla stessa chiappa!” e così il tris di barili non gli
entra e si barcamena a remare a braccia con la zattera sul Danubio.
Sul tracciato segna punti resta indietro come le puzzette ma
è il primo a raggiungere la parte alta del fiume per prendersi i bonus e
all’ultimo turno per scatenare una combo potentissia: usa l’azione Carta per
pescare, in più vista la tessera bonus la attiva senza tessere dalla riserva ma
pagando una sola moneta, in cattedrale infila una tessera azione-Carta quindi a
disposizione ha due mosse carta e può giocarne una ulteriore come azione
opzionale di fine mossa. Pesca doppio dal mazzo e finalmente trova i due pezzi
mancanti della cattedrale; riesce a giocarli entrambi e a completare il tris
più ricco e succulento del gioco: DICIOTTOPUNTI e come direbbe John Connor:
“SOLDI FACILI!” sgommando in moto a fare da moscerino sul parabbrezza del
Terminator Schwarzy…
I due fratelli Derreck della truffa ci provano a dargli spago
ma lui li saluta con “HASTA LA VISTA BABY”
e nel conteggio finale li svernicia tipo Valentino Rossi superando il muro dei
50 punti e chiudendo a SESSANTACINQUE PUNTI contro i loro puzzonissimi QUARANTAQUATTRO (Carlo) e QUARANTA (Fulvio). A poco serve l’analisi dopogara… lo sberleffo è
presto fatto
Fulvio: “Bello sto gioco, avevo alte aspettative e sono state tutte mantenute. Ho fatto un po casino con gli stemmi e i sigilli ma
poi dopo poco ho capito come fare il BLIN BLIN e ho ingranato… certo se mi
fossero entrate le mandrakate sottobanco avrei fatto le fiamme!”
Carlo: “Figherrimo sto gioco, peccato che Albo ha
l’occhio di Falco tipo Avenger e mi ha tanato tutte le combo-ladre che mettevo
in campo una su due!! Poi chiaramente con il culo che mi ritrovo mi sarei aspettato
qualche tris in più per asfaltare a dovere i loro deretani. Fortuna? Si la
pesca dal sacchetto introduce un certo fattore aleatorio ma tra i passeracci e le azioni bonus prese dal quartiere ci si
mette una pezza tipo coperta di Rosenberg (patchwork :D)
Albo: “Sto ULM è
una sorpresa! Non pensavo ma è il gioco german preso a Lucca che introduce
maggiori novità tra quelli provati come new-enties: la matrice della
cattedrale crea un bell’incastro che può paralizzare i pensatori ma che poi
alla fine si risolve visto il numero contenuto di mosse e combinazioni
possibili. L’idea del piazzamento azioni che cambiano in base al percorso sul
fiume con i bonus per esserci arrivato prima è un’altra grande trovata perché
sigillare subito garantisce bonus di quelli buoni ma spostandosi le barchette
non è detto che si prenderà il pizzo a lungo. C’è sempre un continuo alternarsi
tra una parte di te che vuole correre col barchino tra i flutti del Danubio e
l’altra parte che vorrebbe succhiare fino al midollo le opzioni di ogni singolo
tratto di fiume. Belli i materiali, la cattedrale 3D ma soprattutto le tessere
che influiscono sul turno nella versione Advanced! Peccato che al tavolo ci
fossero dei bei furfanti o avrei totalizzato un superpunteggio senza dover
pensare a quelli che alla prima distrazione mi svitavano la sedia da sotto le
chiappe con tanto di mutanta trafugata e venduta a via Sannio!”
CONCLUSIONI
Serata fantastica e pienone mai visto dall’amico
Zenigata-Finocchiaro segno che il Dal Tenda Appia si sta ormai posizionando
come LA ludoteca definitiva della Urbe, dove si ride, si scherza, si gioca e si
vedono i componenti in tutta la loro bellezza senza luci soffuse ed effetto
cataratta!
Top la compagnia del duo Fulvio e Carlo aka il gatto-Goemon
e la volpe-Jigen: numerosi i tentativi fraudolenti sventati in flagranza di
reato ma la partita non sarebbe stata così bella senza di loro!
Super il gioco che permette veramente di fare tanta roba,
giocando a puntare sui bonus dei personaggi nel quartiere specifico oppure a
prendere gli stemmi d’oro per i bonus. Anche i passeri ad un certo punto della
partita diventano determinanti perché si ti permettono di migliorare la pesca
delle tessere ma tenerli equivale ad un punto bonus sicuro e sul fil di lana ogni centimetro
in più ti fa vincere la corsa all’oro!
Spettacolare ed innovativa la matrice azioni.
Forse l’unico WARNING è sulla grafica molto ricca sia di dettagli sia di colori che sulle prime può confondere e rendere meno veloce l’individuazione dei quartieri d’azione rispetto alla posizione fiume oppure il quartiere di controllo ma poi rotti gli indugi quando si comincia a ragionare su dove posizionarsi, quale azione concatenare prima per sfruttare al meglio i bonus diventa un discorso trascurabile.
Ottima l’idea delle carte che si giocano in modo facile e
veloce in modalità usa-e-getta oppure
per i punti finali tipo scommessa: chiudere i tris è difficile ma lavorando di
combo non è impossibile e quando realizzi una cattedrale la goduria è totale!
BELLO BELLO!
Grazie Mario, ho voluto più bene a te che…. UGUALE! :D
Trovate ULM su Playbazar.it
Albo me fai ammazzà, ancora rido... però pure te eh! "Ve lo spiego io il gioco.. questo si e questo no anzi no, questo no e questo si, il sigillo lo metti qua e lo stemma lo metti li, anzi no al contrario, il passero lo dai via, ah ma non vi ho detto che..." poi dice che uno rubba... :)) scherzooo ci siamo divertiti, vieni più spesso da Roberto ed Eleonora, noi ormai ci abbiamo messo le radici. Comunque tra un furtarello e l'altro Ulm mi è piaciuto tanto tanto, da riprovare sicuramente e si è vero, grafica molto ricca di dettagli... sarà sicuramente per quello che qualche azioncina m'è venuta un po' cosi ;)
RispondiEliminaFulvioilgattoGoemon
UUUUAHAHAHHHAH
EliminaSi come spiegatore sono proprio una frana e tra sigilli e stemmi ho fatto dei bai doppi passi alla ronaldinho... però pure voi a volermela intortare a tutti i costi... EDDAJE! :D
Serata spettacolare.
Ci vediamo presto per un bis con Ambrogio che era in modalità no-voice.
ciauz