venerdì 2 dicembre 2016

Rubare a casa di Lupin! [ULM]

Da piccolo rimanevo incantato quando dopo i compiti mi ipnotizzavo d’avanti la TV a vedere i cartoni  e partiva la sigla di Lupin III … Lui era un mito ineguagliabile!
La mia mente mi tele-trasportava dentro l’azione, in quelle fantastiche avventure del trio di ladri più famoso sulla scena, uniti come Kerakol per  intortarla ai ricchi-malvagi e trafugare opere di ogni genere… tralascerei i voli pindarici che facevo su Fujiko Mine e le sue minne!
Inizialmente avevo scelto Goemon Ishikawa come il mio preferito perché un ronin di altri tempi, fuori contesto rispetto alla società in cui si muoveva, ancora con lo zoccolo infradito dei sacerdoti, col suo vestire orientato alla lotta, la spada forgiata di un metallo che neanche l’adamantio. Silenzioso, letale, irrascibile. Lui è stato il primo.
Poi crescendo ho cominciato a vedere in Daisuke Jigen il vero uomo vissuto, un po trasandato, quello che se ne frega delle opinioni altrui, quello che fuma la zizza piegata ma che ti piomba il craio no look mentre beve il caffè al bacone e tu sei alle sue spalle. Uno dal passato travagliato e pieno di retroscena... che poi senza il cappello non aveva tutta questa mira!
Alla fine ho dovuto cedere al fascino di Lupin seguendo le mode che propongono di innamorarsi sempre del front-man tipo boyband. Ma in fin dei conti Lupin non era solo una moda ma proprio quello che rispecchiava meglio il mio modo di essere, bizzarro, a volte contorto ma sempre orientato a portarsi a casa la pagnotta. Un quarto di cazzaro tipo, due pizzichi di spavalderia, quanto basta di intelligenza e amalgamare con tanto intuito e agilità. Lui è il re dei ladri… e non si ruba a casa dei ladri!

EVERY BLOODY BLACK FRIDAY
L’altra sera sono stato al Dal Tenda Appia per una serata con Roberto Finocchiaro e la dolce Eleonora Badii. L’obiettivo della serata era mettere sotto la lente ULM una delle ultimissime novità targate DvGiochi preso nella recente Lucca C&G.
Arrivo verso le 21 che sono uno dei primi, la serata è fresca e giovane, un blackFriday con molti gatti neri ad attraversare la strada e sconti sul web come funghi dopo la pioggia, Boletus Satana!
Mi piazzo sul tavolo e apro la scatola che attira amici come falene su una lanterna di notte, c’è curiosità intorno a questa news e caso vuole che anche il gruppo Gioconomicon capitanto da Massimiliano-Ugoslave-Calimera e Leo Colovini si piazzano vicini a provare lo stesso gioco.
Io sono in cerca di seguaci con cui professare il credo della congrega del gioco teutonico e quando in lontananza nel locale ormai semipieno vedo Fulvio con suo fratello Carlo gliela butto li: “non è che mi aiutate a farmi un partitozzo? Sono solo e ramingo in cerca di compari…”.
Loro si guardano sbieghi ridendo sotto i baffi tipo il gatto e la volte, come due al mercato col gioco delle tre carte quando trovano un pollo da spennare e mi fanno “mmmhh… stavamo aspettando Ambrogio per giocare a Nonno-Puffo-Sniffa-Muffa-e-Scialla-Truffe maSeProprioInsistiiii….” e si siedono fregandosi le mani. Inizia lo show!

ULM
Ridente cittadina del Baden-Wuttemberg, forse non tutti sanno che è stata la città natale di Albert Einstein nonché una delle prime città più importanti sulle sponde del Danubio. Nel 1377 i cittadini danno il via alla costruzione del Duomo che avrebbe dovuto avere la torre campanaria più alta d’Europa. Le somme da sborsare crearono non pochi problemi e conflitti interni necessitando di una Grande Lettera del Giuramento” in cui si definiscono nei dettagli i termini del progetto e degli sforzi del popolo a renderlo possibile. Ma da qui al completamento dei lavori ci passano la Guerra dei Trent’anni, la guerra di successione spagnola e nel 1805 una delle più sanguinose battaglie delle guerre napoleoniche… indovinate un po tra una cosa e l’altra quando furono portati a termine i lavori della torre? Nel 1890praticamente alle soglie del novecento vengono completati i lavori avviati nel medioevo!!! Ragazzi parliamo di un pezzo di storia immerso nella germania a due passi da casa notra, solo a pensarci mi viene la pelle d’oca e mi sale l’irrefrenabile tentazione di visitare questa cittadina teatro di tanti cambiamenti e traccia di un pezzo di storia d’europa!

Ma torniamo al gioco: per 2-4 giocatori, tedescetto arzillo e fresco da una sessantina di minuti a volerlo giocare concentrati. Materiali di qualità ma senza gli spessori e l’eccesso che portano i chili sui pesi massimi. Pasto ottimo ma che lascia spazio per un bis piuttosto che un fillerino da portata tipo sorbetto. Mazzo di carte in tre lingue (ita-deu-fra) per i poliglotti che se vuoi lo proteggi con le bustine della Akuel altrimenti lo lasci al nature e godi fino in fondo! Il testo sulle carte è pochissimo e facilissimo anche per chi non mastica l’inglese a livello PRO! Poi se serve nel secondo manuale d’istruzioni (Le cronache di Ulm) si trovano le spiegazioni puntuali di TUTTO! Ragazzi un manuale con i contro-attributi tra chiarezza espositiva e supporto delle immagini…. Come direbbe Alfonso Signorini… ADDOOOVVOOOOO!

Tabellone bello ricco di illustrazioni grazie al tratto inconfondibile di Michael Menzel… eddaje no! Quindi chi lo conosce e lo apprezza riesce a tenere botta alla quantità di dettagli e spazi azione perfettamente inscenati nella cittadina a ridosso delle sponde del Danubio. Al centro c’è da piazzare una cattedrale di cartoncino 3D che però una volta sistemata resta così nella scatola e non si smonta. Nella torre vanno posti i tasselli turno che scadenzano il trascorrere di ciascun turno. Sul fiume si piazzano le barchette dei giocatori e li avviene la corsa alle posizioni migliori per evitare i malus punteggio finale e per prendere i bonus attivabili sulla sponda nord o sud.
Ad ogni giocatore tre sigilli che serviranno per definire l’influenza sui quartieri della cittadina. Nella dotazione di ogni partecipante c’è poi un set di dischetti sigillo per occupare gli spazi e infine troviamo i passeri (correttori), i soldi e le tessere.
Il motore del gioco è nella matrice dei quartieri della cattedrale dove ad inizio partita si piazzano 9 tessere azione e ai cui bordi ci sono i quartieri.

LE MECCANICHE
Il gioco è semplicissimo: 1) devi peschare una tessera dal sacchetto e 2) devi infilarla nella matrice della cattedrale e poi,  3) se vuoi, puoi giocare una carta dalla mano.
Spingere una tessera nel quadrato produce due effetti: A) una tessera delle tre iniziali viene scalzata fuori verso una casella quartiere e se un giocatore ha occupato con un proprio dischetto quel quartiere allora riceve un passero; B) il giocatore di turno esegue le azioni corrispondenti alle tre tessere rimaste nella fila in cui ha spinto.
Per iniziare basta conoscere le tessere azioni: *Moneta = prendi un soldo; *Barca = avanzi di uno spazio sul fiume; *Tessere = scarti due tessere dalla tua riserva e raccogli tutte le tessere della cattedrale finite su un lato a tua scelta e le metti nella tua riserva; *Carta = puoi scegliere se pescare una carta oppure giocarne una di quelle che hai in mano; *Sigillo = paghi due soldi e piazzi un dischetto sigillo su uno spazio libero di quelli ai bordi del fiume nella zona delimitata dalle strisce prima e dopo il tuo barchino.

GUARDIA E LADRI
Iniziamo che non mi ricordo neanche una regola… a poco è servita la demo del grande spiegatore-Alfa Vincenzo Ricci di DVGiochi a Lucca… a poco sono servite le nottate con il manuale… purtroppo è un periodo che la mia capacità di immagazzinare e trattenere informazioni è pari al contenuto cerebrale di un colibrì.
Praticamente ci mettiamo 20 minuti a rileggere tutto e dopo aver scelto con la solita app-mobile chi sarà il primo (Fulvio) si parte!
Optiamo per la versione di gioco avanzata che prevede di utilizzare le tessere turno sul lato azione così da influenzare ogni turno con un bonus-malus diverso e questa sarà la svolta della partita… una chicca divertentissima!

Fulvio è il tipico ladro del venerdì sera, quello che non è cleptomane né un tipo cattivo, solo che quando arriva la scimmia del giocatore gli si girano gli occhi tipo squalo e non guarda in faccia nessuno: fa mosse vaghe e sbagliate a piacere ma tra un “mi sono sbagliato” e un “ah adesso è tutto chiaro” il suo gruzzolo di monete cresce tipo pan-bauletto con Banderas. Ci prova due o tre volte a seguire le regole ma proprio non ce la fa così piazza il suo stemma sul primo quartiere del fiume e ci chiede il pizzo tipo Corleone per quasi tre quarti della partita… quando il fratello Carlo ottiene uno stemma nobiliare d’oro nel quartiere da lui occupato abusivamente, Fulvio (da qui soprannominato Goemon) si scrolla il chimono e risistema tutto tipo giardinetto Zen… “BEH ERA OVVIO, CHIARO! MA COMUNQUE NON CAMBIA NULLA NO?” fa lui sornione… ma invece i punti guadagnati a babbo-morto per farglieli mollare ci vuole la bolla papale! “EDDAI ESSIBBONO… E MICA VORRAI RUBBBARE A CASA DEI LADRI!” gli faccio io in un intaliano alla Cesare Beccaria che si rigira nella tomba.

Carlo è il furfantello rock della combriccola… grida “QUESTO ME LO CACCI!” alla volta di Roberto quando qualcuno non gli molla un passero di pizzo ma poi appena può pesca una tessera dalla sacca e ne infila una di quelle che ha in riserva come se niente fosse….
A RIGAZZì, ECCHECCAZZO! MICA CHE POI DA FA QUELLO CHE TE PARE EH?” gli faccio io sempre con educazione e rispetto della maggior anzianità anagrafica. Ma poi lui si rolla una sigaretta (per questo soprannominato poi Jigen), va a fumare  e quando torna per magia ha il mucchietto di monete pieno mentre il tuo si è drammaticamente svuotato. Racconta cose, muove cose, piazza cose, poi ti distrai un attimo per le risate e TAC! Compare un dischetto li dove non batteva il sole dietro la cattedrale e manco a dirlo gli entra una carta e chiude un TRIS di barili che manco un sei al superenalotto fa gridare a chiappe tanto discutibili e chiacchierate!

Albo (che sarei io) invece è un tipo apposto… simpatico, scaltro, dal fascino proibito e ruvido… per questo verrà poi ribattezzato Lupin non perché ha mai avuto un love-affair con una maggiorata impiegata sugli impianti di TorreInPietra e di origini zona Battipaglia (viva viva la zizzona!); Albo gioca pulito, ci prova almeno... ma ci riesce poco, ha l’occhio lungo e dopo i primi tre quattro episodi in cui gli altri due drughi Jigen e Goemon provano a fargliela sotto il naso lui aguzza la vista tipo settimana enigmista e inizia a fare il poliziotto chiamando il superpartes Zazzà-Finocchiaro-Zeinigata a fare da magno notaro!
Albo gioca a profilo basso, con la pancia a terra come un gatto con un palloncino incollato elettrostaticamente sulla groppa. Sui primi due turni interpreta il gioco come fosse velocissimo ma poi capisce che è meno veloce di quello che sembra. Punta a controllare i bonus/malus delle tessere campanile, butta sempre uno sguardo alla successiva sulla tessere giuramento per instradare una strategia che abbia un senso. Dalle carte riceve meno fortuna del compare Goemon, ma è chiaro: “il culo pende sempre dalla stessa chiappa!” e così il tris di barili non gli entra e si barcamena a remare a braccia con la zattera sul Danubio.

Sul tracciato segna punti resta indietro come le puzzette ma è il primo a raggiungere la parte alta del fiume per prendersi i bonus e all’ultimo turno per scatenare una combo potentissia: usa l’azione Carta per pescare, in più vista la tessera bonus la attiva senza tessere dalla riserva ma pagando una sola moneta, in cattedrale infila una tessera azione-Carta quindi a disposizione ha due mosse carta e può giocarne una ulteriore come azione opzionale di fine mossa. Pesca doppio dal mazzo e finalmente trova i due pezzi mancanti della cattedrale; riesce a giocarli entrambi e a completare il tris più ricco e succulento del gioco: DICIOTTOPUNTI e come direbbe John Connor: “SOLDI FACILI!” sgommando in moto a fare da moscerino sul parabbrezza del Terminator Schwarzy…
I due fratelli Derreck della truffa ci provano a dargli spago ma lui li saluta con “HASTA LA VISTA BABY” e nel conteggio finale li svernicia tipo Valentino Rossi superando il muro dei 50 punti e chiudendo a SESSANTACINQUE PUNTI contro i loro puzzonissimi QUARANTAQUATTRO (Carlo) e QUARANTA (Fulvio). A poco serve l’analisi dopogara… lo sberleffo è presto fatto

Fulvio: “Bello sto gioco, avevo alte aspettative e sono state tutte mantenute. Ho fatto un po casino con gli stemmi e i sigilli ma poi dopo poco ho capito come fare il BLIN BLIN e ho ingranato… certo se mi fossero entrate le mandrakate sottobanco avrei fatto le fiamme!”

Carlo: “Figherrimo sto gioco, peccato che Albo ha l’occhio di Falco tipo Avenger e mi ha tanato tutte le combo-ladre che mettevo in campo una su due!! Poi chiaramente con il culo che mi ritrovo mi sarei aspettato qualche tris in più per asfaltare a dovere i loro deretani. Fortuna? Si la pesca dal sacchetto introduce un certo fattore aleatorio ma tra i passeracci e  le azioni bonus prese dal quartiere ci si mette una pezza tipo coperta di Rosenberg (patchwork :D)

Albo: “Sto ULM è una sorpresa! Non pensavo ma è il gioco german preso a Lucca che introduce maggiori novità tra quelli provati come new-enties: la matrice della cattedrale crea un bell’incastro che può paralizzare i pensatori ma che poi alla fine si risolve visto il numero contenuto di mosse e combinazioni possibili. L’idea del piazzamento azioni che cambiano in base al percorso sul fiume con i bonus per esserci arrivato prima è un’altra grande trovata perché sigillare subito garantisce bonus di quelli buoni ma spostandosi le barchette non è detto che si prenderà il pizzo a lungo. C’è sempre un continuo alternarsi tra una parte di te che vuole correre col barchino tra i flutti del Danubio e l’altra parte che vorrebbe succhiare fino al midollo le opzioni di ogni singolo tratto di fiume. Belli i materiali, la cattedrale 3D ma soprattutto le tessere che influiscono sul turno nella versione Advanced! Peccato che al tavolo ci fossero dei bei furfanti o avrei totalizzato un superpunteggio senza dover pensare a quelli che alla prima distrazione mi svitavano la sedia da sotto le chiappe con tanto di mutanta trafugata e venduta a via Sannio!”

CONCLUSIONI
Serata fantastica e pienone mai visto dall’amico Zenigata-Finocchiaro segno che il Dal Tenda Appia si sta ormai posizionando come LA ludoteca definitiva della Urbe, dove si ride, si scherza, si gioca e si vedono i componenti in tutta la loro bellezza senza luci soffuse ed effetto cataratta!
Top la compagnia del duo Fulvio e Carlo aka il gatto-Goemon e la volpe-Jigen: numerosi i tentativi fraudolenti sventati in flagranza di reato ma la partita non sarebbe stata così bella senza di loro!
Super il gioco che permette veramente di fare tanta roba, giocando a puntare sui bonus dei personaggi nel quartiere specifico oppure a prendere gli stemmi d’oro per i bonus. Anche i passeri ad un certo punto della partita diventano determinanti perché si ti permettono di migliorare la pesca delle tessere ma tenerli equivale ad un punto bonus sicuro e sul fil di lana ogni centimetro in più ti fa vincere la corsa all’oro!
Spettacolare ed innovativa la matrice azioni.

Forse l’unico WARNING è sulla grafica molto ricca sia di dettagli sia di colori che sulle prime può confondere e rendere meno veloce l’individuazione dei quartieri d’azione rispetto alla posizione fiume oppure il quartiere di controllo ma poi rotti gli indugi quando si comincia a ragionare su dove posizionarsi, quale azione concatenare prima per sfruttare al meglio i bonus diventa un discorso trascurabile.
Ottima l’idea delle carte che si giocano in modo facile e veloce in modalità  usa-e-getta oppure per i punti finali tipo scommessa: chiudere i tris è difficile ma lavorando di combo non è impossibile e quando realizzi una cattedrale la goduria è totale! BELLO BELLO!
Grazie Mario, ho voluto più bene a te che…. UGUALE! :D



Trovate ULM su Playbazar.it

2 commenti:

  1. Albo me fai ammazzà, ancora rido... però pure te eh! "Ve lo spiego io il gioco.. questo si e questo no anzi no, questo no e questo si, il sigillo lo metti qua e lo stemma lo metti li, anzi no al contrario, il passero lo dai via, ah ma non vi ho detto che..." poi dice che uno rubba... :)) scherzooo ci siamo divertiti, vieni più spesso da Roberto ed Eleonora, noi ormai ci abbiamo messo le radici. Comunque tra un furtarello e l'altro Ulm mi è piaciuto tanto tanto, da riprovare sicuramente e si è vero, grafica molto ricca di dettagli... sarà sicuramente per quello che qualche azioncina m'è venuta un po' cosi ;)
    FulvioilgattoGoemon

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    1. UUUUAHAHAHHHAH
      Si come spiegatore sono proprio una frana e tra sigilli e stemmi ho fatto dei bai doppi passi alla ronaldinho... però pure voi a volermela intortare a tutti i costi... EDDAJE! :D
      Serata spettacolare.
      Ci vediamo presto per un bis con Ambrogio che era in modalità no-voice.
      ciauz

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