Quest’anno la situazione era talmente un megamix del “già
sentito” che quasi ci si stava annoiando quando ecco la notizia bomba sulla
quale la stampa ha ricamato su un cinema degli orrori:
CINGHIALE KILLER ATTACCA UOMO E LO UCCIDE!
BRANCO DI CINGHIALI SELVATICI FA STRAGE DI ESCURSIONISTI!
AIUTO… AIUTO… SI SALVI CHI PUÒ CINGHIALE MANNARO DIVORA PER
GIOCO NEI PRESSI DI TABULA!!
Tra qualche vero dramma anche tanta carta straccia ma
comunque un unico comune filo rosso: il cinghiale! Ma voi avete mai visto un
cinghiale? Dico dal vivo mica in foto o nei documentari? L’uomo ha ben poche possibilità di sopravvivenza contro un animale a
quattro zampe che può superare il doppio/triplo del suo peso corporeo, che corre quasi al
doppio della velocità di un normodotato (escludiamo Bolt che di normo non ha neanche il nome!), che ha zanne lunghe come quelle della
tigre siberiana e taglienti come l’alabarda di Goldrake!
Io questi suini selvatici ho avuto modo di “conoscerli” fin da quando ero piccolo,
e non parlo di heavy-gaming… parlo di setole ispide, strisce sulla groppa e
codine all’insù.
In sabina tutti i parenti sono cacciatori, se non li
uccidono c’è chi li alleva, ho avuto un’infanzia di racconti, teste imbalsamate
sui camini da guardare e riguardare il pomeriggio in visita da quello zio o
quel parente di ennesimo-grado.
Per chi va in MTB poi l’opportunità di incontrare queste meravigliose
creature è ricorrente… quasi ogni
macchia italiana nasconde i suoi selvatici abitanti, a volte suini, a volte
rapaci e chi più ne ha più ne incontri. Vedere un cinghiale in cattività è sempre un’esperienza unica ma
quando ti succede di vederne un branco di 30/40 esemplari che scorrazza libero
in una radura e che al rumore del tuo cambio Shimano parte al “galoppo” per
nascondersi nella fitta boscaglia, femmine avanti, cuccioletti in mezzo e
maschi giganti a chiudere il gruppo, come nelle campagne di un gioco di ruolo o
in un film fantasy… Beh quello è uno spettacolo che non tutti possono
raccontare di aver visto… In alcuni drammatici casi capita pure di essere aggrediti
e allora, si salvi chi può contro queste forze della natura! Vallo a fermare un bestione del genere che ti carica... Cani bracconieri, anche un rottweiler non avrebbero alcuna possibilità di vittoria.
Così leggendo di questi ultimi macabri accadimenti
mi sono detto… "quale momento storico migliore per sovvertire il paradigma e
affrontare a viso scoperto tre dei più temibili cinghiali della mia collezione" parliamo di giochi da tavolo... non sono così pazzo
:D
UN SENZA SONNO CONTRO TUTTI
Torniamo a casa con
LA che siamo due protoni staccati dal proprio nucleo in una escalation di
energia atomica crescente. Per sedare il “big-brother”
mi ci serve tutta la mia expertise da
padre-alfa e quando lo sento ronfare penso che è arrivato anche per me il
momento di mollare la tensione e cedere a mofeo… purtroppo però, come qualcuno già saprà,
appartengo alla categoria dei non-dormienti un po come Blade il diurno; dopo
essermi rigirato nelle lenzuola tipo Caimano mi alzo con brutte intensioni, per
lasciare un segno indelebile di questa giornata indimenticabile e che vorrei
non finisse mai.
L'orologio segna ancora le 23:00, mi serve quasi un’ora per sestuppare il tavolo che per
accogliere i tre quadrupeti setolosi necessita della doppia prolunga tipica dei
cenoni natalizi.
Nel silenzio della caldissima notte romana ammiro il
capolavoro di colori, carte e pezzetti che adornano il quadro finale! Sono
pronto per la sfida: Man vs Boar!
AGRICOLA
Avvio le danze con agricola a pochi minuti dalla mezzanotte
del 13 agosto…. Convinto di voler tirare la serata quanto più a lungo possibile, il giorno dopo sarò in ferie, LA si sveglierà alle 7:00 o prima ma non me ne importa.
Il
primo cinghiale della serata è uno dei colossi del mondo degli hard-gamer. Cinghiale da 1-5
giocatori al top del ranking fino alla pubblicazione del fratello-moderno
Caverna. Rosenberg si sa roba moscia non
ne inventa e questo masterpiece ha fatto scuola: i giocatori vestono i panni di
contadini che arano i campi, coltivano ortaggi ma recintano anche e allevano animali, tra questi l'immancabile CINGHIALE! (come raffigurato sul coperchi
della scatola da 3kg di pezzi!).
Nonostante ne abbia sentite di cotte e di crude su questo
mitico gioco, non ho mai capito come sia l’esperienza da soli. Rispetto agli
altri due titoli in programma per la serata non c’è una vera e propria sfida,
si gioca per ottenere il punteggio più alto e, nell’ipotesi di una serie di
partite, si tenta di superare i precedenti risultati utilizzando sempre la
stessa mano di carte iniziali che non si refillano per tutta la campagna.
Io non ho tutta una settimana a disposizione per cimentarmi
un serial mortale di partite ad agricola quindi fisso i miei obiettivi: non
prendere carte elemosinare (ne basta una per essere fuori); per il resto il mio
scopo è capire bene le meccaniche di un gioco che mi capita sempre troppo
raramente di giocare e ogni volta ho sempre da ridire sul mio approccio alla
partita.
Il setup è quello per 2 giocatori (senza carte azione sulla
plancia di sinistra) ma nel refill del legno si aggiungono solo 2 risorse e non
tre. Unica differenza rispetto alla modalità multiplayer: ogni familiare si
sfama con 3 cibi e non due! Non banale come modifica visto che dopo 4 turni si
dovrà disporre di almeno 6 cibi.
Tra le carte occupazione ho solo robetta fiacca e non mi
combano con nessuna delle sette carte piccolo Miglioramento. Giusto un paio
sono buone tra cui il Mastro Birraio perché in fase nutrizione mi trasforma 1
grano in tre cibi senza bisogno di Grandi Miglioramenti. OTTIMA! Incentro la
mia strategia tutto su quella carta!
Rispetto al gioco normale
le azioni sono sempre tutte disponibili è viene subito da dire: “ma allora che gusto c’è?”. È vero le azioni
sono sempre libere ma dopo pochissimi giri ci si accorge che ad ogni turno se
ne possono scegliere veramente poche e che, dovendo
sfamare con 3 cibi, la parola d’ordine è ottimizzare ancora di più che nel
multigiocatore puntando tutto all'alimentazione della famiglia.
Aro un campo e mi procuro del grano da mettere nella riserva; al turno dopo semino e gioco una
carta occupazione (il mastro birraio appunto!), aggiungo argilla e passo. Al
terzo turno la zona legno è già bella
piena (6 legni) e non posso lasciarla così, poi prendo il cibo dalla casella azione
Pescare. Al quarto turno recinto un campo dopo aver comprato steccati.
Al termine della Parte-I è il
momento del raccolto: dal campo di
grano prendo uno dei tre segnalini, con la carta occupazione lo trasformo in 3
cibi e con i tre cibi acquistati e sfamo i due familiari. Non ho ancora
animaletti quindi niente riproduzione.
Passo alla Parte-II girando la quinta carta. Il solitario inizia a piacermi.
Decido ad allargare la famiglia ma per farlo devo ampliare prima la capanna
costruendo una nuova stanza e poi devo provvedere al nuovo arrivo che acquisterò nel turno prima del secondo
raccolto per non sfamarlo con 3 ma solo 1 cibo. Allargare la famiglia, oltre a
ricordarmi l’esperienza della mia vita reale da poco trascorsa, mi serve per accedere a più
azioni quindi mi aiuta a velocizzare la partenza di questo carrozzone di motore
che inizialmente fa acqua da tutte le parti come la Concordia!
Acquisto un grande miglioramento per poter trasformare in cibo anche gli animali (non solo il grano del Mastro Ubbbriacone), cosa
che mi aiuterà a sfamare la famiglia e che sfrutterò ancora meglio nella
Parte-III quando dovrò dar da mangiare a pieno ritmo! La pietra la lascio per dopo, ora
allargo la capanna di paglia con il legno acquistato e le canne (non quelle di Bob purtroppo), poi prendo le
quattro pecore nella zona azione e le metto nel recinto. La fase raccolto la
gestisco a filo trasformando in cibo del raccolto e macellando due percore, le
altre due si riproducono e ne aggiungo una
Parte-III: proseguo arando
ancora un campo, acquisto un ortaggio stavolta che poi pianto con il seme di grano della mia riserva: sui
campi per ogni grano piantato aggiungo ne aggiungo due, per un ortaggio solo uno, saranno le mie
rendite garantite perché “l’inverno sta arrivando!”.
Con un piano
regolatore truccato recinto alcuni campi ad uso edilizio trasformandoli in due
allevamenti, uno da due e l’altro da un quadrato, utilizzando così tutti gli
steccati in dotazione. Aggiungo pecore e cinghiali questi ultimi abilitati dall’ultima
carta turno della Parte-III.
Di nuovo il raccolto, stavolta
sfamo solo con i due grani presi dai campi e le due pecore del pascolo. Nel
recinto ho ancora due ovini che si riproducono… il cinghiale solitario si ammazza di seg……
ehm… si trastulla da solo :D
Durante la parte IV i nove cibi ce
li ho garantiti dai campi e dagli allevamenti quindi mi concentro sulla casa e
la famiglia. Allargo la depandance sempre di legno, in vista un altro parto,
qui in campagna la sera non c’è la tele e i due capi famiglia si ammucchiano
come la legna nel camino.
Nella penultima parte (V) le bocche da
sfamare sono cinque (15cibi) ma tra agli animali allevabili si aggiunge il
bestiame che vale quanto pesa e con il quale ricavo 4 cibi con la mia cucina…. Una passeggiata di salute! Infine acquisto un laboratorio per aumentare il punteggio finale.
Nella parte finale (VI) punto tutto sull’arredamento
degli interni della mia bicocca che prima trasformo in argilla e poi in pietra
tutto con una stessa azione, sfruttando le moltissime argille e pietre
accumulate sui relativi spazi. Questa mossa “last minute” non sarebbe stata
possibile nel multiplayer che, si intuisce subito, richiede una profondità di pianificazione
decisamente superiore rispetto al gioco solitario.
Dopo l’ultima fase raccolto conto
i punti e aggiungendo i bonus dei piccoli miglioramenti e del laboratorio del canestraio totalizzo 44….
Un primo punto di riferimento per future partite (sia solitarie che non!).
CINGHIALE1: CONSIDERAZIONI
Agricola è proprio un gioco da paura! Certo la versione in
solitaria toglie molte difficoltà perché in qualsiasi momento si ha piena
disponibilità di scelta e sempre il pienone di risorse (se per molti turni non
si è utilizzata una mossa). Però l’esperienza da soli è una palestra allenante:
permette di capire bene le “dimensioni”
delle risorse, dei campi che si possono costruire, di quanti ne servano per
poter accogliere tutti e tre i tipi, per valutare la potenza dei campi da
seminare; permette di metabolizzare il lemma della "coperta corta" secondo il quale non potrai fare tutto nella partita ma dovrai cercare di fare bene poche cose, quelle giuste, e facendolo meglio degli altri! Insomma, meno adrenalina e stress rispetto al multiplayer ma molte informazioni da mettere in cascina
per le serate agguerrite contro i compari nerd!
LEWIS & CLARK
Nella mia mano di carte le solite
6 in dotazione per ogni giocatore e uguali per tutti.
Al primo sguardo vedo tra i
personaggi da ingaggiare qualche
buona carta ma i costi in utensili e pellicce sono ancora proibitivi dovrò attendere il momento giusto.
Come in agricola anche in questo
gioco la modalità solitario permette di accedere liberamente a tutte le azioni del
villaggio indiano e/o ai personaggi ma alcuni accorgimenti rendono la partita
molto più sfidante: (1) gli indiani in gioco sono in tutto sei. Questo ridimensiona molto le azioni
selezionabili. (2) Quando si
giocano le carte azione per prendere risorse, la quantità da prendere dipende
dai simboli delle carte giocate più quelli sul campo degli indiani già occupati
(nel setup iniziale infatti si piazzano 8 segnalini per taggare ogni zona-azione con una risorsa specifica). Infine (3) quel
bastardo di Mackenzie viaggia di uno step ad ogni turno e dire che corre è come dire che Rossi non-Va-lentino… eufemismi che lasciano
il tempo che trovano come le frasi fatte!
Decido di far partire il bot una
casella dietro la mia, ma dopo il primo turno mi sorpassa per la regola del “salta cavallo” secondo la quale se due
esploratori sono appaiati, quello che è di turno sopravanza di una casella
bonus sul fiume Missouri… per mantenere l’ambientazione diciamo che fruttano la scia (neanche fossimo a
Monte Carlo nel sottopassaggio del casinò!).
Il mio obiettivo è caricare
risorse a sufficienza per coprire le prime 16 caselle-fiume con meno
accampamenti possibile, sfruttando sempre tutte le carte e pulendo le stive per
evitare rallentamenti. Ma la carta base di movimento fa avanzare di due dando
via un bisonte, oppure di quattro con una canoa, quest’ultima però è una
risorsa derivata che si acquista
solo nell’apposita azione del campo indiani al costo di due legni… serve tempo,
serve spazio, quindi bisogna farsi i conti bene, con astuzia.
Tra paralisi di analisi e primi segni di stanchezza mi intoppo qualche turno e mentre l’avversario fugge via riesco a ricucire un po il gap ma resto molto indietro. Mackenzie è già sul secondo tratto delle montagne quando finisco di pagaiare e metto gli stivali alle pendici delle montagne rocciose.
Tra gli aiutanti ne prendo uno che mi
permette di coprire sei spazi di fiume o di montagna al costo di 1 cavallo… ma
anche il cavallo è una risorsa derivata.
Ci vogliono tre risorse diverse per prenderne uno mandando un indiano nell’apposito
spazio del villaggio… quindi combo con un'altra carta-personaggio che con una
risorsa qualsiasi me ne da due qualsiasi…. Ottima per trasformare e aumentare
gli ottagoni sulle barche.
Quando la mia macchina
esplorativa inizia a funzionare come un motore messo appuntino vedo l’avversario
a due caselle dal traguardo con la scritta Fort Clatsop. Nella mia faretra ho
ancora un paio di carte da scombare più qualche indiano per sfruttare le azioni
clonazione del villaggio.
Scateno l’inferno che Guido Meda
salterebbe sul divano ma al fotofinish Mackenzie mi stacca delle ultime 4
caselle fiume mostrandomi il terzo dito mentre fa burn-out nelle foreste dell’Oregon!
DISFATTA!
CINGHIALE2: CONSIDERAZIONI
Lewis & Clark può ricordare il
più famoso dei gateway: Stone Age. Grafica e villaggio indiani molto simili all’acclamatissimo
precursore. La vera innovazione sono le carte della mano dei giocatori: questi
iniziano tutti ad armi pari ma poi si costruiscono il proprio team per
ottimizzare gli spostamenti ma senza esagerare nel numero di aiutanti per
evitare di accamparsi poche volte con il rischio di rallentare per colpa delle
risorse. Proprio le risorse vanno “sincronizzate” perfettamente con il numero
di indiani e le carte giocabili per far si che la spedizione resti agile e
sempre “vicina” al proprio scout.
Altrà novità è la modalità di gioco delle carte "al contrario" girandole e sfruttandole come indiani. Gli indiani sono poi una risorsa fondamentale tanto nel gioco multi che nel solitario ma vanno dosati bene per non trovarsi lenti.
La modalità solitaria non solo
aiuta a capire bene il gioco ma con un avversario così veloce trasmette anche
una certa “adrenalina” nel continuo tentativo di accorciare la distanza con
Mackenzie che “non ne sbaglia una” come Joe Di Maggio e tira dritto senza sbavature tipo Stoner l’anno
del suo mondiale!
CO2
Mi avvento sull’ultimo cinghiale
che manca un quarto alle tre… più che un agguato sembra un passo del giaguaro a
rallentatore che stona con il senso di “effetto sorpresa” come le frasi-effetto di Marion
Cobretti prima di premere il grilletto.
Le differenze tra gioco solitario
e multiplayer anche in questo caso (come in L&C) ci sono: (1) dopo ogni
carta lobby giocata se ne riceve 1 nuova e se si è usata la Maggiore si aggiunge una ulteriore
carata ONU alle 10 iniziali. (2) si giocano SEI turni per ogni decade (5 decadi
totali); (3) nel setup iniziale si piazzano a caso 5 progetti tra le 6 regioni mondiali (Europa, Africa,
Oceania, Nord America, Sud America, Asia) creando qualche “intoppo”.
La mia carta obiettivo mi
garantirà 3pv per ogni carta ONU giocata (max 15 in tutto) quindi punto a
spingere molto sulle costruzioni di fabbriche verdi per guadagnare almeno 5 di queste carte.
Nella pesca delle centrali ad
energia fossile iniziali mi dice pure abbastanza culo e il tasso di
inquinamento inizia a 230ppm.
Nella prima decade punto a fare
soldi proponendo progetti sugli spazi che garantisce soldi in misura pari ai
CEPs della regione e aggiungendo bonus con le carte lobby. Mi lascio un
progetto da piazzare sulla casella che aggiunge uno scenziato perché finire il
turno con più scienziati sui progetti/istallazioni garantisce un ventaglio di
scelte su quali avanzamenti fare nella scala conoscenze.
La carta-catastrofe mi ricorda che
il progetto da istallare e poi costruire dovrà essere sul Nord-America e nel decennio successivo sull’Africa. Costruire li serve ad evitare di dover sborzare cubi tecnologia in caso di disastro per
contribuire alla ricostruzione della regione alla fine della decade. Il livello
di inquinamento però è ancora basso quindi scarto l’ipotesi di costruire in
America e mi concentro sull’Africa che è tra l’altro la regione con minor
numero di permessi di inquinamento quindi una volta “rinverdita” sarà un
problema in meno da gestire e meno incrementi di anidride carbonica nel globo.
Nella seconda decade ho già un bel
gruzzolo e conoscenze sufficienti per poter costruire quasi su tutte le cinque
tipologie di impianti ecologici (fusione fredda, riciclaggio, forestazione,
solare, bio masse). Purtroppo la pesca di centrali a combustibile fossile
stavolta è sfortunata e il cilindretto nero sale in modo pericoloso superando i
350ppm e scatenando un disastro in Africa… tutto secondo i piani.
Nella terza decade mi lascio
ingolosire dalle speculazioni di mercato vendendo e comprando CEPs come
DiCaprio lupacchiotto di WallStreet. Ma la vera svolta sono le combo sulle
scale conoscenza grazie ai summit. Aggiungo infatti un terzo scienziato che con i primi due mi permette di chiudere prima Roma, poi Stoccolma infine
Madrid e posso avanzare così velocemente su almeno quattro delle 5 scale di
conoscenza attivando combo tra su risorse bonus come cubetti tecnologia extra o CEPs
da aggiungere alle regioni controllate.
Mi compro tre carte ONU e sento già la vittoria in tasca ma all’inizio della fase quattro l’inquinamento
prende una brutta piega (come le maniche delle camice che stiro) e il tatoccio nero-morte si ferma su 500 spedendomi di
prepotenza sotto le lenzuola (underneath your clothes…. Come canterebbe Shakira!).
CINGHIALE 3: CONCLUSIONI
CO2 da soli è divertente, forse il
continuo rimpinguare delle carte lobby PUò dare l’impressione di un’eccessiva
facilitazione ma il gioco resta moooolto teso e vincere sulla macchina di
distruzione di massa che è l’anidride carbonica… beh è cosa ardua anche per uno
che di solitari a questo cinghiale se ne è fatti più che partite
multigiocatore!
“EDIZIONE STRAORDINARIA, EDIZIONEEE STRAORDINARIAAA
UOMO AGGREDISCE TRE CINGHIALI MA RESTA A TERRA SOTTO I COLPI DEI GRUFOLATORI SELVATICI”
Non c’è niente da fare… di fronte a certe forze
della natura l’uomo non è che un granello di sabbia e uno scontro diretto e
spavaldo grugno contro grugno con questi cinghiali lo può lasciare a terra privo di vita nel 99% dei casi.
Ma non sempre perdere è cosa sgradita soprattutto se l'altro lato della medaglia è un letto rinfrescato della brezza tipica delle prime ore del mattino che chiude il giorno più lungo dell’anno e sicuramente quello più indimenticabile
della vita.
...sei un eroe... :)
RispondiEliminaEhhhh..... Per così poco XD
EliminaTHX
"Ma quando cresci ?" giocando ad Agricola si sente spesso circolare questa domanda = requisito fondamentale x avere tante azioni da svolgere nei turni seguenti. Ogni volta ripenso alla mia ex che mi rivolgeva la stessa domanda ma con ben altro significato.
RispondiEliminaMe lo dice spesso anche mia moglie.... Non amando Agricola credo sia x le mie follie... Ma non c'è verso ahaha
EliminaAltro che maratone ludiche!
RispondiEliminaManco Sandokan ne affrontava tre di fila! Hahaha :D
Ahahah... SANDOKAN ahahaga...
EliminaL'ho licenziato lo scorso mese perché non spolverava bene. Aihihihih
Bell'articolo. Complimenti per l'ispirazione, il coraggio di affrontare tre mattoni e soprattutto per la nuova giocatrice in famiglia
RispondiElimina:)) grazie 1000
EliminaPer la sfida... Se avessi dei soci non-dormienti proporrei due/tre cinghiali ad ogni serata.... Ma sto "vizio" di dormire è diffusissimo... NON CAPISCO
AHAHHAAHA
Ah ah Te stai fuori come un citofono !!! ;-)
RispondiEliminaContro tre cinghiali c'è poco da fare... E nella Tuscia pure ci stanno eccome ;-)
Grande articolo, maratona definitiva!!! Alla paralisi da analisi in single player sono morto ah ah ah