Se lo incontri non te lo
puoi dimenticare più, tipo sigla di Belle e Sebastien.
Un ragazzo con la
mimica e la simpatia di AceVentura ma quando si passa al gioco per duri cambia
sguardo, capisci che ne sa veramente tanto, che ne ha vissute ancora di più e
che quando parla difficilmente mette una virgola fuori posto… peccato che il
suo lato “saggio” duri una ventina di secondi al massimo… poi scoppia di nuovo
la sua esuberante ilarità e simpatica, contagiosa per chiunque anche per i più
scettici in quanto a NERD e stranezze varie.
È arrivato il momento di aprire il vaso di Caviola e regalarci qualche
dettaglio in più ma sei pronto a mettere a nudo anche qualche nervetto teso?
Come al Colosseo vogliamo vedere er
sanque (goliardico)!
Oh santa pupa, quale onore
... qui rischio grosso del tipo "chi si loda, si imbroda".
Vabbè mi gioco il jolly !!!
1-Cominciamo dalle
origini? Uno con il tuo entusiasmo immagino abbia sempre giocato fin da piccolo
ma se non ho capito male anche a te è ripartita la scimmia da qualche anno….
Come è andata?
iniziò tutto nel 2009 (da poco quindi !) , quando al
classico compleanno una coppia di amici mi regalò una curiosa scatola di un
gioco: era Coloni di Catan !!! ci
chiudemmo a manetta a giocare anche se non capivamo niente di potenziali
strategie o furbizie tipiche del gioco. Il vero spartiacque fu il trovare su
internet l'avviso di un torneo in una fantomatica ludoteca di Roma: non
l'avessi mai fatto !! La ludoteca era la Civetta
(luogo per me allora sconosciuto, ma che scoprii che da anni era il fulcro di
tutta l'attività dei giochi da tavolo) ma mi sembrò di entrare nella tana del
bianconiglio. Da li scattò la molla: il secondo gioco che imparai ed acquistai
fu Carcassonne, il terzo
nientepopodimeno che Agricola (!!)
che presi con il primo buono acquisto conquistato in un altro torneo. Da li poi
tutto è stato in discesa.
Caviola back in action! :)) |
Tra uno che ama i
boardgame e uno che diventa presidente del gioco Othello, quali sono i
passaggi, gli impegni, i compromessi che vanno fatti e perché ti sei sentito
subito così coinvolto? Avevi già una visione di come sarebbe andata?
Ehi piano con le onorificenze ..
sono (appena) segretario della Federazione Othello (www.fngo.it), la carica di
Presidente l'ha l'amico Privitera Biagio di cui sono comunque orgoglioso di
esserne il fido collaboratore. Esperienza strana quella della FederOthello:
l'incarico di dirigente l'ho ricevuto vari anni fa su INVITO (!) del vecchio
gruppo dirigente in quanto probabilmente mi ero fatto notare per la promozione
e la collaborazione a precedenti eventi .. e sotto sotto penso anche per
l'entusiasmo che trasmettevo giocando. Hanno puntato su di me quando ci fu
bisogno di eleggere un sostituto ad un dirigente dimissionario e ancora oggi mi
impegno ogni giorno affinchè la fiducia concessami sia fruttuosa sopratutto
nell'attività di promozione del gioco.
L'aspetto che più mi fa amare il gioco è che ribalta
completamente il concetto di gestional-managerialità tipica di altri giochi -
scacchi e dama compresi – dove se hai più pezzi, pedine o risorse hai un
oggettivo vantaggio sull'avversario. Nell'Othello al contrario devi usare il pensiero laterale cioè quasi giocare a
perdere (avere meno pedine) all'inizio per poi "tirare la volata"
(mangiare tanto) solo ed esclusivamente nel finale, secondo l'idea che dovendo
mangiare ad ogni mossa .. DEVI far si che fisicamente ci siano pedine
avversarie mangiabili anche fino alla tua ultima mossa. Come il porco: devi
farlo ingrassare prima per poi macellarlo dopo. E' un gioco straordinario ..
ribalta l'idea stessa di managerialità !!! Eccezionale e geniale al tempo
stesso: amo questo gioco !!
3-Da come
ne parli si capisce la tua passione e si sentono quasi le vibrazioni sotto la
pelle! Questo sicuramente crea contagio. BRAVO!
Passiamo ad
analizzare la nostra grande, stupenda e complicata città: Roma. Io ne so
veramente poco perché saranno un paio d’anni che ho ripreso il vizietto… ma fino a qualche anno fa che si faceva a
Roma? So per certo che c’era un gruppo della Tana ma poi un piccolo blackout
durato fino ai giorni d’oggi. Cosa è cambiato nel frattempo e che deriva hanno
preso i gruppi storici? Mi spieghi bene?
Roma ha di base un enorme e
irrisolvibile problema: è enorme, tentacolare, immensa, con estreme difficoltà a spostarsi da un luogo all'altro e
con sempre il problema del ... ehm ehm parcheggio
perchè diciamolo siamo tutti un pò "pantofolai" e vorremmo sempre
parcheggiare o sotto casa o davanti alla ludoteca. Ogni quartiere è oramai una
città a sè stante e le stesse distanze spaventano a volte chi si vuole
imbarcare per una serata dall'altra parte della città.
La storia dell'attività ludica
penso sia semplice: si è iniziato a giocare a partire da un gruppo di
appassionati volontari che pur di giocare si davano forzati appuntamenti consci
di essere in pochi e pionieri di un movimento che forse sarebbe esploso in
futuro. Col tempo, vuoi per i primi lavori e la fine dello stato di studente di
pionieri, vuoi per i primi impegni familiari (chi nel giro di due anni diventa
prima marito, poi papà !!), i vecchi gruppi hanno lasciato il passo a nuove
generazioni di boardgamers che ora sfruttano appieno o il gioco on line oppure
serate ludiche organizzate ed ospitate da capillari negozi sparsi in giro
spalmando la partecipazione attiva dei giocatori in più punti della città. Se
prima gruppi "storici" come esempio Tana dei Goblin Roma (siamo un pò tutti debitori di quanto hanno
promosso) erano una validissima bandiera di aggregazione, oggi con il fiorire
di mille realtà di quartiere il senso di appartenenza a quella o quell'altra
realtà si è un pò perso. Ognuno gioca un pò in ogni dove e con chi propone
qualcosa indipendentemente dalla zoologia (Gufo, Renne, Goblin, Minotauri,
Camaleonti ecc.) dell'Associazione.
2014 evento Lo Hobbit. 2015 StarWars OK? |
Secondo te oltre
alla vastità della superficie cittadina romana, ci sono altri fattori che
rallentano la crescita e lo sviluppo di un movimento unito nella capitale? Quali sono i nostri limiti e quali
opportunità invece potremmo sfruttare per rilanciare ancor di più la nostra
passione?
Avere una cabina unica di pilotaggio è quanto di più controproducente, proprio perchè di base chiunque si proponesse si
scontrerebbe sia con quanto dici (vastità cittadina) sia con i diversi target
di giocatori fra i più appassionati di cubetti, chi di guerra, di chi altro
genere al punto che senza problemi si accavallano eventi lo stesso giorno.
Come opportunità penso che stiano dando una grossissima mano: facebook in primis e i suoi mille
eventi creati dagli stessi boardgamers, whatsapp
anche, non ultima la Gilda "The
Phoenix" su Board Game Geek creata dall'amico Alessandro
"Lampone" M. che molti stanno formichina formichina usando come
prospetto, cartello e agenda degli
eventi romani.
Un ottima idea .. io stesso la
sostengo uploadando le locandine e la fotogallery degli eventi !!.
5-Si sei
un vero SPAMMER fattelo dire! Pero credo che social-network e spingitori di giocatori siano gli unici
mezzi che abbiamo per pompare business
in questa nicchia di mercato ludico.
Mi sembra comunque
di capire che sei una mosca bianca (insieme a Marco Piola
Caselli e a pochi altri) ad interagire così
a fondo nel tessuto connettivo della Urbe, catalizzando tutti i club, gli amici
e gli aficionados con tutti i mezzi a disposizione. Mi perdo qualche nome
importante e come possiamo aiutarli ad emergere con questa intervista?
Qui in realtà entra in gioco anche
un altro aspetto, quello di essere stato per un certo periodo di tempo
rappresentante di zona (o referente) della Board
Game League: la lega torneistica (!) dei giochi da tavolo nazionale.
Una bellissima struttura e progetto di cui mi sono innamorato quasi subito
cercando comunque sia di rendere i tornei che capitava di proporre non una
elitaria attività per i malati della ranking, ma il pretesto più bello e
goliardico per aggregare più persone accomunate dalla stessa passione.
Conseguente mi è venuto spontaneo spingere
sull'accelleratore della promozione del gioco in ogni posto dove c'era
almeno un gioco su uno scaffale: che fosse negozio, Associazione, ludo-pub,
gruppo scapigliato di
amici ecc.
Non è da
meno l'influenza che ricevo dalle periodiche partecipazioni agli Slot-Mob Ludici cioè le campagne di sensibilizzazione
contro le patologiche da gioco d'azzardo grazie al "martellamento"
dell'amica Giorgia Pandolfo che mi
ha fatto apprezzare l'impegno, la solidarietà degli eventi e l'uso dei
boargames (giochi intelligenti) come validissima alternativa ad una
slot-machine
Leo e Alberto "il mago" Ferrucci dagli amici della torre |
Hai mai pensato di
crearti una professione tipo “Ludoteche da incubo”?
Non ti ci vedrei male nella veste di Chef Caviola a fare il verso a
Cannavacciuolo o Ramsay per dare di randa a ludoteche un pochino fiacche… Forse
ci sono già tanti punti di ritrovo così ben organizzati con gente superesperta
da non necessitare di un aiutino
dell’esperto? In alcuni negozi mi sembra di vedere venditori che ne
sanno la metà di me che sono una schiappa su meccaniche e altro…. forse sono
troppo esigente o la pensi come me?
La penso come te: Mi capita spesso
di tirare le orecchie anche pesantemente a certi negozianti (magari
espertissimi di tornei di Magic o simili) che dal nulla si mettono ad
organizzare la torneistica Board Games senza neanche mai essersi seduti come
partecipanti ad altri eventi per capire come funzionino, senza sapere nulla di
modulistica, di invio report, di software (cosa sia e come funziona il "giocatore fantasma"), di statini
da far compilare ..
ho visto troppi tornei non
validati per la scelleratezza del negoziante di turno intento solo all'incasso
giornaliero delle iscrizioni e non all'aspetto burocratico al punto che, anni
addietro, a molti giocatori - intenzionati a classificarsi dello specifico
gioco – non gli sono stati mai accreditati punti ranking. Giocatori che poi, delusi dall'atteggiamento del negoziante,
hanno rinunciato a future partecipazioni di altri tornei. Un durissimo colpo
per il movimento !!! Il mio comandamento ed invito è sempre lo stesso: vuoi organizzare un torneo ? Partecipa
PRIMA a tanti altri tornei di chi già li organizza. Vuoi fare ludoteca
spiegando i giochi ? Siediti tu per primo ad ascoltare, imparare e giocare e
solo poi passi dall'altra parte.
Sono rarissimi i negozianti che
nascono e sono gestiti da Boardgamers, molti altri provenienti dal mondo non
didattico (nessuno spiega all'altro le abilità del proprio mazzo) nè
collaborativo (non ci si scambiano carte, nè si condivide il mazzo altrui) di
Magic si limitano a lanciare l'osso e far sbranare i giocatori. Poi sicuramente
"escono alla distanza",
essendosi fatte le ossa ma a volte è dura far capire che è un altro mondo, con
diversi "protocolli" e gestione eventi. Senza problemi assegno
feedback negativi (per quanto il mio giudizio può valere) a negozi che
propongono Magic, Yugi-oh, ecc 7 serate su 7 ma si vantano di esporre copie di
Agricola e Puerto per poi lamentarsi che nessuno gli compra giochi. Ovvio, li
spiegano mai ? Ovvio, si siedono mai ad insegnare questi giochi ? No.
"Mangiassero" pure con Magic ma non vengano a proporre eventi
boardgames se sono i primi a non capirci niente di meeples, puzzilli &
tabelloni.
7-OHHHH!
Questo è quello che cercavo da uno ruspante
come te! Quindi è andata? TORNEI DA INCUBO!
Andata sento qualche contatto in TV per proporre il nuovo palinsesto!
A me piace molto
giocare a casa con gli amici: mille messaggi per scegliere la location, poi
almeno il doppio per i giochi da portare… Qualcuno deve imparare le regole… Mi
sembra che tu sia invece promotore di una controtendenza? “Ci vediamo in territorio neutrale, ti spiego i giochi in base ai tuoi
gusti e ci giochiamo di bella!” cos’altro aggiungi alla ricetta
Caviola?
Il gioco è aggregazione,
socializzazione, stare insieme anche ed eventualmente con altri giocatori
sconosciuti davanti ad un tabellone dove magari - quando non sei di turno o tra
un match e l'altro - si può speculare o far due chiacchiere sul senso della
vita e sull'universo. Quando spiego cerco altresì anche di interpretare i
personaggi o l'abilità aggiungendo un pizzico di follia e goliardia: se
presento King of Tokio .. vuoi non fare
il verso del Kraken (che mi invento diverso ogni partita) o di King Kong ?? Ho
capito dopo parecchi anni che il piacere e la giocabilità di un gioco dipende
da chi per primo te lo insegna in una forma di "imprinting o sorgente
ludica". Ho letteralmente odiato giochi spiegati malissimo e poi rigiocati
qualche anno con persone che invece, presentandomelo in altra maniera, me li
hanno fatti apprezzare. Da non crederci ...
Case editrici e
Roma? Un matrimonio che non s’ha da fare?
ALT !! C'è la titanica Giochix di
Michele Quondam. Per qualche anno la Dast Work (Coal, I signori dei draghi,
Drako). Penso che spaventino per una casa editrice i costi di gestione di una
città costosa in ogni MQ di magazzino o stabile che vuoi tirar su .... ma è un
aspetto questo che mi impegno ad approfondire meglio. Rifammi questa domanda
fra qualche anno :D
9-Ok me la
segno su Outolook che a neuroni sto messo scarso scarso!
C’è un cinghiale
che vorrei imparare a giocare, quasi al 90% poi me lo comprerò… possibile che
non trovo un poveraccio che
me lo faccia provare dal vivo… magari uno della casa editrice, Romana per
giunta?? No perché a Modena mi è stato risposto che “non è da fiera”… Se non li allora dove e quando?
Tranquillo lancia un appello su
facebook e qualcuno lo trovi sempre in giro. Poi certo bisogna avere degli
input iniziali o degli "sherpa" che prima di tutti presentino per
primi il gioco alla comunità. Io le chiamo "sorgenti ludiche".
Ti dico le mie: il GiocaXIII ad Ostia (tra essi il mitico
"gigio" o il comunemente chiamato "il maestro" Fede/Mafe55)
ed il Doppio Gioco a Basilica San Paolo
(ottimi spiegatori Valentino "il Fisioterapista" e Giuseppe
"Ryvin" entrambi lucidissimi e chiari nello spiegare anche i passi
più ostici di una meccanica). Da loro ricevo le spiegazioni del nuovo gioco di
turno, poi in una sorta di missione provvedo a ri-diffondere il verbo anche in
altri contesti.
Ognuno può trovare in giro per
Roma le sue "sorgenti" e ce
ne sono tante.... c'è il gruppo de Cambridge
Five in Civetta, i ragazzi di Ars
Ludika nelle loro serate del Mercoledì, le serate del Venerdì sera al Macro a Roma Nord, il Lunedì sera zona
Prati c'è l'Ass. Ludica Desiderio o
Miracolo .. insomma basta girarsi un pò intorno.
Dovrei aprire un capitolo a parte
su come si spiegano i giochi: ne ho
sentiti di tutti i colori, giocatori strategicamente bravissimi ma non in grado
di costruire una frase di senso compiuto, altri che partono dalla fine, altri
che affastellano le regole mettendoti sin dal primo momento in confusione. Non
ti nascondo che io stesso se mi siedo al tavolo con tot giocatori, invito
sempre le stesse persone a spiegare il gioco quelle che reputo più brave a
dialogare e connettere le dinamiche del gioco: anche questa è un arte. Dovremmo
creare una nuova abilità/attività: "lo spiegatore di giochi".
10-Avrai capito che parlavo di di KanBan e di Giochix.it. Come mai è sempre più
difficile trovare momenti per spiegare nuovi titoli per hardgamer? Troppa poca
richiesta o poca voglia da parte degli addetti ai lavori di “perdere tempo” con
chi poi quel gioco potrebbe non comprarlo (guardando il bicchiere mezzo vuoto)?
Entrambi: negli ultimi anni il
movimento dei boardgamers sta crescendo di quantità forse un pò meno di qualità
(sempre troppo pochi gli hardcore gamers che praticano elitariamente l'Agricola
o il Terra Mystica di turno). Puntando
sulla quantità stanno andando tantissimo gli entry.games cioè giochi spiegabili
a tutti, utili per dare l'imprinting lasciando poi all'interlocutore di turno
di scegliersi la strada (o il gioco) che preferirà. Un gioco che recentemente
sta "spaccando" .. è Splendor
!!! Lo set.uppo spesso nelle serate a cui partecipo: Funziona ! Ci vuole un pò
di tempo prima che il neofita di turno si accasi indirizzandosi al
"giocone". Lasciamoli giocare .. se son rose fioriranno.
11-Tra qualche mese riparte RomaEstInGioco: io mi sono documentato dopo averti conosciuto ma raccontami come ti è nata questa idea e quanto ci è voluto per tirare su una macchina organizzativa che da qualche anno sta girando veramente bene?
Grazie del "veramente bene"
... ti dirò la verità: tutto nacque nel 2012.
L'anno prima (2011) ad inizio
Settembre ci fu – almeno vado a memoria confrontando edizioni precedenti – non
solo la più bella ma anche la più grande edizione del GiocaRoma in zona Valco San Paolo organizzato dal felice
connubio di varie Associazioni Ludiche che si erano rimboccate le maniche per
tirar su tutto. Ci fu la prima finale nazionale di Agricola con partecipanti
provenienti da Bari, Torino ecc.
L'anno dopo la triste delusione:
già a Maggio 2012 vari rumors fecero capire che non ci sarebbe stata un altra
edizione (taaaaanti motivi, non ti sto ad annoiare descrivendoteli anche con
l'errore eventuale di riportarti il mio punto di vista su un problema
plurisfaccettato).
Una sera di Giugno ritrovandomi
con vari amici in un mega maxi locale appena aperto sulla Casilina, la
proprietaria del posto se ne uscì con una richiesta apparentemente folle: ospitare Lei una convention in
questa nuova struttura. Dopo un attimo di titubanza .. prendemmo la palla al balzo
e nel giro di pochi giorni tra un invio febbricitante di email, telefonate,
ulteriori sopralluoghi proponemmo questo "Centro Ricreativo Polifunzionale" come sede di una neonata
Convention. Senza troppe pretese, ma con tanta voglia di fare e non lasciare
Roma orfana di una Con ... pu con porzioni di pareti ancora da intonacare, fili
elettrici penzolanti, impianto di riscaldamento che andava e veniva .. partimmo
! Fu un edizione che molti ricordano non solo per il pionierismo dei volontari
– quasi tutti comunque già rodati da precedenti esperienze nel vecchio
GiocaRoma - ma anche per la goliardicissima asta dei giochi del mitico Vincenzo
"Vincio" Spina che il giorno dopo si presentò rauco e senza voce:
aveva dato tutto !!
La prima edizione passò così senza
troppe pretese nell'anno anche del contemporaneo Ludica alla Fiera di Roma dove era anche giusto e doveroso ci
sarebbe stata più appeal. Poi, volere della sorte o del destino (ma in realtà
per squallidi motivi economici) Ludica Fiera - dopo 3 edizioni - chiuse e la
neonata "Roma Est in Gioco" ebbe la fortuna di proseguire grazie
anche all'aumentare degli amici disponibili a dare una mano: fra tutti non
posso oggi non menzionare due persone straordinarie: Alberto "il Mago
dei giochi" Ferrucci: una autentica macchina da Convention,
coinvolgitore nato e simpaticissimo affabulatore e i Fratelli Antonio ed
Ennio Pantani (considerabili un unica entità: i "Panta Bros") da
anni fotografi ufficiosi di parecchi eventi sul gioco a Roma le cui fotogallery
pubblicate sul loro profilo sono autentici biglietti da visita e piacevoli
viaggi alla scoperta dei tanti aspetti ludici di un evento.
Anche quest'anno ci sarà un altra
edizione .. posso fare pubblicità? (ekkecxxo CERTO!) Vi aspetto il 24-25
Ottobre in via di Torrenova 39a per la 4° edizione della Convention con tra
le altre attività: la finale nazionale di Stone Age – BGL ed il quiz
"indovina la fustella" !! web site: www.romaestingioco.it
12-Da paura!
Mi hai raccontato un sacco di cose che non sapevo, che avevo sempre sentito di “striscio”
e che ora si attaccano l’un l’altra come pezzi di un puzzle.
Pensi che ci siano
i presupposti per allargare ancora il tiro e quanto ci potrebbe volere per
colmare il GAP che c’è con altre manifestazioni del genere ma che in altre
città italiane dove sono già decollate da un decennio?
Penso siano due i nemici a Roma:
la mobilità che spinge molti di noi
a preferire le pantofole di casa ad un viaggio dall'altra parte della città ed
anche l'assenza di strutture
(saloni, alberghi, polisportive, location di varia natura o genere) a cui
strappare noleggi a prezzi ragionevoli per l'uso degli spazi per una due giorni
dedicata al gioco da tavolo che di base ha una natura no profit.
Più facile sarebbe trovare posti
se si organizzasse una Convention di Poker dove il soldo gira vorticosamente.
Ludica Fiera di Roma aveva i presupposti ludici per essere un "faro"
e reggere il passo con altre Con Nazionali (Play Modena in primis): peccato per
il suo fallimento. Spoilero cosa sta bollendo in pentola comunque: nell'ombra –
non farmi spoilerare !!!! - si sta lavorando affinchè dentro Romics ci sia una
presenza boardgames grande ed importante .. speriamo bene !
Ticket to Rome: il prototipo di Leo |
Giocatore,
organizzatore, pezzo da novanta di Othello… Come fai ad avere ancora il tempo e
la forza per interpretare anche il ruolo di autore? Quanti giochi hai
all’attivo? Quanti prototipi stai lavorando in cantina e ci sono prospettive di
pubblicazione? Che mi dici di questa ulteriore dimensione dei boardgame,
l’autorato?
Infatti questo aspetto purtroppo
lo seguo poco, vorrei dedicarci molto più tempo ma avrei bisogno di un Avatar
che viva al mio posto dandomi modo di sviluppare parallelamente i prototipi.
Sono ahimè fermo a due o meglio ad uno e
mezzo, dico uno e mezzo perchè se per il primo possono esserci in futuro
velleità di produzione da parte di una casa editrice eventualmente interessata
ad un card.game .. sui cani (il gioco è "chihuahua !!), il secondo è una mia personale pazzia: un gioco le
cui carte da gioco sono i biglietti usati dell'ATAC !!! una sorta di Thurn un
Taxis misto a Ticket to Ride con le località della mappa coincidenti con quelle
pubblicizzate promozionalmente sui biglietti. Al massimo me lo può produrre (il
tabellone) l'agenzia ATAC di Roma .. ma la vedo durissima. Di buono tre
aspetti: l'aver trovato il formato card slevees per i ticket, la riciclabilità
di questi pezzi di carta riutilizzabili .. l'aver cominciato a creare una fitta
rete di scambio di biglietti doppioni sul modello delle figurine panini.
Straordinario .. vuoi mettere andare all'Olimpico (tappa del tuo viaggio)
usando il biglietto ATAC che pubblicizza il 6 Nazioni di Rugby o i concerti dei
Modà o di Venditti ? Oppure usare il ticket che ricorda di vidimare se no si
rischia la multa, come carta attacco rivolgendolo contro un avversario ? Oppure
ancora l'uso della pubblicità "quando passa il prossimo ?" per far saltare il turno a chi gioca dopo di te ? Divertentissimo.
14-Tu sei
un GENIO! Certo sulle multe nei mezzi pubblici… a Roma… HO TROVATO IL PRIMO
BUG!!! Ahahahaahah
Ad inizio anno mi
sono divertito da matto ad AIG con mio figlio di 4 anni, però secondo
me ci sono ancora margini di miglioramento: alcuni autori erano presi a
playtestare i game degli amici/autori che quasi non si riusciva a rintracciarli
per noi giocatori in cerca di prototipi o per alcuni talent-scout mescolati
nella folla. Quali sorprese ci possiamo aspettare per questo autunno? Vi siete
già messi al tavolino con Marco Piola Caselli?
Il vero artefice della Convention
è senza dubbio Marco P. Caselli, nella prima edizione gli sono stato solo
valido supporto nella due giorni odierna senza purtroppo dargli un aiuto il
venerdì sera nel montare i tavoli e set.uppare la Con: perchè in fondo il
successo di una Con è il dietro le
quinte e la preparazione non è ciò che appare durante il giorno.
Quest'anno come ogni seconda
edizione che lima i difetti della prima pionieristica pensiamo di coordinarci
ancora meglio, sopratutto facendo anche un bilancio della scorsa edizione dove
alcuni autori romani hanno già cominciato a firmare i primi
"contratti" e collaborazioni con alcune case. Quindi feedback ultra
positivo. Non posso non lanciare un appello a tutti i boardgamers di Roma ...
venite ad AUTORI IN GIOCO vi aspettiamo per crescere :D web site https://www.sites.google.com/site/autoriingioco/
15-Carcassonne
1vs1: la prima volta che ti ho incontrato me ne hai parlato con il fuoco negli
occhi… Dentro di me ho pensato: “No ma
dai… Carcassonne quel giochino delle tessere”… Proprio grazie ad una
intervista del Dado
Critico ho avuto la possibilità di capire quanto mi sbagliassi… Sotto
quell’apparenza di gateway c’è un mondo di strategia e di antagonismo
spintissimo che lo ha portato tra i pochi titoli ad avere un circuito mondiale.
Tu che conosci i nostri campioni e che bazzichi la tana-delle-tigri di carcassone romana quali credi siano gli
elementi che hanno reso grandi i nostri concittadini?
Discorso semplice: abbiamo a Roma
un Associazione Ludica (il Gufo !)
che periodicamente ha sempre proposto con regolare periodicità tornei di
Carcassonne, permettendo non solo di non arruginirsi mai mentalmente ma facendo
crescere esponenzialmente il numero di partecipanti coinvolgendone sempre di
nuovi e diversi. Si è generata pertanto una sorta di aumento della
competitività che aiuta tantissimo il movimento stesso ... logica conseguenza
la presenza nell'albo d'oro nazionale di tutti giocatori romani (Nuzzaci,
Cataldo, Colasante, Mecci e Fumaroli). Qui in realtà ci sarebbe da aprire
il filone del "finchè c'è qualcuno che propone il gioco .. il gioco viene
giocato": innegabile che il successo e la diffusione di un gioco che può
essere Agricola, Puerto R., 7 Wonders ecc. dipende da chi fisicamente lo
propone e si impegna a fissare appuntamenti di presentazione e tornei di questo
o di quello. A Roma ad esempio hanno poco attecchito Trajan e Vanuatu molto
giocati a Nord, perchè ? Perchè pochi o nessuno li propone. Sta andando
parimenti anche molto Terra Mystica grazie all'insistenza dell'amico Lorenzo B.
(Antro di G. & M.) che lo
propone sempre. Dovesse esserci un campionato di T.M. secondo me i romani
sarebbero i migliori in circolazione.
Dedica della Ghostbusters Roma: limited ed. |
Domanda libera,
tipo tema a piacere: raccontami tu qualche cosa che ancora non abbiamo
affrontato, che forse chiuso a casa non so e non mi aspetto ma che magari mi
potrebbe invece interessare come giocatore e consumatore/acquirente di giochi.
Posso dire ciò che non mi piace ?
.... come già penso avrai notato alla domanda "Ludoteche da incubo" odio e aborro Magic e ciò che gli
gravita intorno !! Lo ritengo un non-gioco, l'idea stessa che ogni giocatore ha
il suo singolo mazzo personale e personalizzabile rende il giocatore alieno a
forme di integrazione con il prossimo. Mi dà sempre l'impressione di rivedere
quelle situazioni tipo: "posso giocare anche io ?", "No, il
pallone non è mio"... varie volte ho provato a rompere l'idea che per
farmi giocare a Magic quanto meno un mazzo me lo devi condividere o prestare
non avendone uno io già di mia proprietà. Eresia !! Ricordo ancora il mio primo
mazzo (verde-bianco ? Boh manco mi ricordo più) comprato ad € 50 qualche anno
fa, ci feci le prime partite con qualcuno del negozio, poi tornato qualche mese
dopo il tipo da cui acquistai le carte se ne uscì con un ".. questo mazzo
va potenziato !". Eeeeeh ?? Cooosa ??
Ma annatevene al diavolo.
17-Su Magic
non mi esprimo, mai caduto nel vortice… Però così ti inimicherai una bella
fetta di giocatori eh… lo sai si?!
Scambi una pecora
per un frumento ? (scusa ma non ho resistito)
Ah ah ah .. sulle carte di Coloni
c'è un mondo di definizioni ed è sempre divertente alternare i nomi delle carte
di cui io stesso ad ogni torneo propongo tormentoni simili: mi dai un laterizio
per un covone ? Un sercio per un tronco ? C'è chi ancora più goliardicamente ha
reinterpretato la canzone di Sergio Endrigo: "per fare un legnooooo, ci vuole l'argillaaaa, per fare grano ci
vogliono due rocceeee, per fare una roccia ci vogliono 4 pecore, per fare
questo .. ". Non manca di sentire spesso agli incontri di Coloni
questo motivetto. E' spassosissimo :D
Direi che con questo è tutto, non vorrei averti smosso
troppo l’appetito che sei uno che cento ne pensi e mille ne fai!
Non ti preoccuppare, vedrai gli
eventi che ho in programma da proporre alla piazza romana: a Dicembre in
occasione dell'uscita di Star Wars 7 proporrò a quante più realtà ludiche
possibili un mese intero di ludoteca fantascientifica: da X.Wing, a Race for
the Galaxy, da Battlestar Galactica a Il Pianeta Proibito, da i Mercanti di
Venere a ... beh ci sarà da divertirsi !! Stay with us.
Ancora complimenti e continua così
Daje
Leo questa è una intervista coi fiocchi che affronta tutti i temi: da come si organizzano i tornei, le difficoltà oggettive della piazza romana, il lavoro della Gilda Phoenix, ..la nuova professione da creare 'lo spiegatore di giochi' in cui Leo e tanti altri sono davvero BRAVI (cosa fondamentale, io rientrato da pochi mesi nel mondo bdg ho trovato essenziale conoscere persone bravissime a spiegarmi giochi complessi come Othello, Agricola, ecc), la contrarietà a Magic che ha distorto tutto un mondo, la validissima attività No Slot Mob, e la grande iniziativa che si riproporrà a ottobre di Roma Est in Gioco grazie all'infaticabile Marco Piola Caselli
RispondiEliminaBella intervista, grande Albo e grande Leo! Spero di conoscerti prima o poi ;)
RispondiEliminaConcordo con quanto detto purtroppo... Roma paga l'enorme difficoltà nello spostarsi da una zona all'altra e anche il carattere (permalosetto) di noi romani che forse preferiamo più giocare per cavoli nostri in casa che nelle associazioni.
Però è un vero peccato che GiocaRoma non ci sia più... con mia moglie partecipavamo ad ogni edizione, da quella citata di San Paolo a quelle precedenti a Spinaceto e devo dire che tutti gli anni eravamo entusiasti... non sarà stata Modena (ci mancherebbe) però un evento così, di due/tre giorni, completamente gratuito... poi al tempo non esistevano ancora così tanti siti di distribuzione di gdt italiani, per cui gli acquisti dell'anno li concentravamo in quella sede... non conosco i retroscena che hanno portato a queste divisioni interne agli organizzatori, quindi non posso giudicare, però è un vero peccato che la concentrazione di eventi si stia spostando sempre più a nord dove, evidentemente, in realtà più piccole, si riesce a gestire con meno impegno la situazione... non a caso anche i Masters della TdG per l'edizione del decennale sono finiti a Rimini...
Continua così Leo e speriamo che anche la visibilità di questo e altri blog riportino Roma ad avere un evento ai livelli di Modena... cavolo siamo stati precursori e ora che l'onda gdt è in pieno non riusciamo a cavalcarla appieno!!!
Daje!!! ;-)
Grazie per la citazione Leo.
RispondiEliminaComplimenti ad Albo per i link ad altri blog, apprezzo molto questi scambi.
La dimensione metopolitana di Roma mi sta interessando sempre di più, riesplorarla è una grossa tentazione.
Chissà, un giorno potrei tornare ad occuparmene.
Grazie1000!!
Elimina:))
Gran bello scambio. Ho il sentore che in realtà il problema degli spostamenti sia secondario a quello della frammentazione: facile mettere d'accordo un paio di realtà ludiche in una cittadina che ospita 45.000 abitanti (ad esempio), altro discorso quando si va sui 6 zeri. Spuntano mille realtà che per mille motivi sono interessate al loro orticello (non sempre è un male). Però devo dire che anche io, forse più di Albo, ho percepito il fastidio della mancanza di attenzione agli hard gamer.
RispondiEliminaah per inciso: non potrei essere più d'accordo con Leo su Magic. L'ho sempre odiato perchè vìola quello che secondo me è il principio più basilare e ancestrale del gioco e dello sport: la lotta ad armi pari !!! Scusate ma non ho retto :)
RispondiEliminaLeonardo è fenomenale!
RispondiEliminaQuando gli ho chiesto "sangue" non avevo dubbi avrebbe tenuta alta la testa ma con la spallata a Magic mi ha lasciato senza parole... Ci vogliono grossi attributi per dieta così fuori dai denti come lui con il rischio di inimicarsi una grossissima fetta di estimatori che poi nei numeri dei ludo appuntamenti possono pesare....
Ma lui giù duro col piede pesantissimo sul pedale.
Il Dominic Toretto dei boardgame!
INSUPERABILE
Forza Leo
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