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lunedì 26 giugno 2017

WENDAKE – Grandi Laghi X Giocatori Duri


Quando un anno fa a Lucca C&G ho visto il prototipo di Grandi Laghi di Danilo Sabia non avrei mai immaginato come sarebbero andate le cose…
L’ho chiamato Grandi Laghi ma credo che Mario voglia cercare un titolo diverso” mi fa Danilo col suo sorriso sornione. E così è stato, Mario Sacchi è uno che non lascia niente al caso e al timone della sua Post Scriptum ecco spremere le meningi sue e di Danilo in cerca di un titolo d’impatto, ad effetto tipo le punizioni di Del Piero-Pinturicchio… dopo un anno di gestazione eccolo lì il nome giusto: WENDAKE cioè il territorio degli indiani Uroni, una delle tribù stanziali che abitava le terre americane dei grandi laghi, tribù che cacciavano castori per commerciarne pellicce, che coltivavano la terra per tirare a campare in mezzo all’erba, al sole, alle piante, agli animali.

venerdì 9 giugno 2017

Tedesco Italiano purosangue [KEPLER 3042]

Quella sera finalmente ce l'avevamo quasi fatta: dopo mesi di tenta e ritenta, c'era stata una volta che c'eravamo andati vicini, poi mio figlio si era preso la varicella e avevo dato forfet il giorno stesso.
Ogni volta me ne capitava una, al punto che a Modena Play quando ci siamo incontrati è stato quasi grottesco: non riuscire a vederci abitando a 5 km l'uno dall'altro e ritrovarsi in una città a 400km dalla propria come se niente fosse, in totale normalità.
Roma fa di questi scherzi, sembra piccola quando ti ritrovi nello stesso vagone di metro con un tuo amico conosciuto a Londra negli anni novanta durante l'inter-rail. Poi se si tratta di passare da tuo padre che stra tre vie più avanti della tua non ti riesce proprio, troppi casini, troppo tram-tram: "la qualità della vita in questa metropoli tende asintoticamente a zero!" diciamo in modo ricorrente.

giovedì 23 marzo 2017

Un grande passo per l'umanità [KEPLER3042]


Albo3: “Ragazzi stasera sto a casa da solo che ho tutti in quarantena-varicella da mia suocera. Che ne dite di una serata da me? Sono tre settimane che studio il manuale di Kepler3042, praticamente l’ho imparato meglio dell’esame di Elettronica2 e CampiElettroMagnetici. Non fate le femmine!” e aggiungo qualche emoticon osceno tanto per sottolineare l’importanza di una serata da non perdere, che non ritorna, non mi ricapita!
Kepler3042 esattamente un anno fa l’avevo playtestato con Andrea Bianchin (Sgananzium) e Mario Sacchi a Modena Play. Ne avevo approfittato per buttare giù un’intervista ai protagonisti in tempi record (qui). Dopo la campagna Kickstarter avevo messo le mani sulla mia scatola a Lucca C&G ma non riuscivo a rinfrescarmi le regole a dovere per intavolarlo.
Il manuale di istruzioni (scritto in modo chiaro e perfetto con esempi che eliminano qualsiasi tipo di dubbio o incertezza) l’ho portato con me per almeno una decina di trasferte in tutta Italia, era con me anche a Torino quando con Andrea Dado alla fine abbiamo optato per un più “portableLorenzo il Magnifico terreno di scontro nell'epica serata nella Tana del Dado (qui il post ).

venerdì 15 aprile 2016

Kepler 3042 - Due Chiacchiere stellari [Modena Play parte2]



Anno 3042: l’umanità è pronta per l’esplorazione della galassia

Inizia così il manuale utente che mi passa Mario Sacchi: “Albo se ti è piaciuto Bretagne vedrai che con questo prendi il volo!” ed in effetti devo dire che l’ambientazione è quella…. Stelle, pianeti, asteroidi, buchi neri… “base luna chiama Albo, base luna chiama Albo, mi ricevi Albo?” si si ti ricevo forte e chiaro!

Il carteggio sulle varie chat mi porta a Modena sul banco degli invitati: “Che onore! Poter testare un nuovo gioco in anteprima della mia casa editrice italiana preferita, quella del mio gioco preferito (Florenza) e che mi ha tenuto sveglio con la grafica e le meccaniche di uno dei suoi top class (Bretagne)… sembra troppo bello per essere vero” così mentre mi siedo mi guardo intorno per capire se si tratta di candid-camera. Ma il sogno supera la realtà.

venerdì 5 febbraio 2016

Il Mare in tempesta [Bretagne parte I]

Ci ritroviamo sotto casa di Cissinho all’ora dell’appuntamento… puntuali da ridicolizzare un orologiaio elvetico. Steteo ed io entriamo nell’ascensore: lui ha un profiteroles incartato, quello della pasticceria Del Gatto da leccarsi i baffi che mi viene l’acquolina in bocca tipo Silvestro quando con Tweety ! Sotto l’altro braccio invece stringe Greed! “Stasera vi faccio provare il mio Splotter Spellen preferito” mi fa lui mentre sbircia sotto il mio braccio….
Dovrai prima passare sul mio Bretagne! Steteo-one-ken-obi” gli rispondo io e con l’altra mano mi spolvero la spalla tipo John Cena.
Sarà una lunghissima notte di gioco e setole.
Ci accolgono Cissinho e la piccola Eli, dentro Regina ha in braccio l’altra marmocchia… una vitellozza che cresce di settimana in settimana alla faccia dei percentili!

domenica 8 novembre 2015

Lucca Comics & Games: Giorno 2

"Papo svegliati che è giorno?” apro gli occhi, poi inizio a sentire il rumore della sveglia che suona da non so dove, da non so quando…. Le 7:00, Siamo a Lucca per la fiera del gioco e del fumetto… è il secondo giorno, l’ultimo e poi si rientra!
Dopo una colazione della serie “ULTIMA CENA” partiamo col macchinodonte che sono le 8… mai stati cosi’ puntuali sulla tabella di marcia LA ed io, noi che la mattina per entrare all’asilo dobbiamo sempre inventarci una storia con la bidella Esterina…. “Abbiamo incontrato un incidente sulla tangenziale; il sindaco Marino ha bloccato la ciclabile per andare dal Papa a vedere la partita; IL TRENO è DERAGLIATO VICINO LA STAZIONE… LE CAVALLETTEEEEEEEE!” ogni volta una corsa contro il maledetto tempo, l’inarrestabile, l’irreprensibile… poi in un modo o nell’altro ce la facciamo sempre e la giornata ha il suo inizio!

domenica 31 maggio 2015

Anche un punto conta


“Vincere è importante, ti fa sentire meglio di quelle volte che ti impegni ma alla fine arrivi dietro! Vincere è bello ma non è tutto, perché in fondo se lo fai solo per arrivare primo rischi grosse delusioni, rischi di fallire perché non hai grossa scelta, o sei uno o sei zero! Quindi ci abituiamo a perdere, ci alleniamo a quella sensazione di amaro in bocca, di sapore di terra e muschio per non rimanerci troppo straniti. Così ci impegniamo sul migliorare e non sul vincere. Succede però che mentre tentiamo di migliorarci raccogliamo una vittoria, la conferma che quegli sforzi sono valsi a qualcosa, che stiamo andando nella giusta direzione, che vincere è meglio di perdere! Il sapore e le sensazioni sono migliori, ne abbiamo finalmente la conferma, è oggettivamente meglio! E ogni vittoria è diversa dalle altre, ogni sensazione diversa dalle precedenti, più forte, più intensa, più combattuta, ogni volta che la spunti c’è sempre un motivo diverso se non sei uno avvezzo alla piazza più alta del podio… Sempre qualche motivo al contorno….  Quasi a giustificare quella vittoria, a rimarcare che sei un perdente avvezzo a ben altre griglie di arrivo…. Per non prenderci la bocca, per non abituarsi al caviale e dover tornare al tozzo di pane e cipolla. Ma quando inanelli una serie di vittorie ti monti la testa, ti metti al tavolo con la testa di chi sta li per essere battuto, con la testa del vincente, fiducioso nelle tue capacità, gli altri ti vedono diverso, ti sentono sicuro, ti temono. Per questo se poi vinci per un punto… se vinci per un solo punto, per un unico bastardo figlio di punto, ahhhh beh li ci sarà tanta gente che muoverà qualche obiezione, perché è solo questione di culo, solo il caso, non sei poi così forte, datti una regolata, ti rimettono in riga…. ma quel punto vale più di tutti gli altri fatti in vita tua…. Quel punto fa la differenza tra uno e zero… un punto sul cerchio fa più male di altri cento sulla botte!”

lunedì 18 maggio 2015

A casa con papà

Un weekend davvero strano quello appena trascorso: solitamente se non piove e se c'è il sole prendo la bici e mi vado ad infrattare su qualche montagna o bosco del centro-Italia. Tutto questo sempre a rosicchiare tempo prezioso alla famiglia, Dani, LA, genitori, sorella, nipoti etc!
Al primo posto sempre queste due ruote artigliate perchè "durante la settimana tra lavoro e impegni propiro non si può quindi, please, almeno nel fine settimana, se c'è il sole... una pedalata è d'obbligo!".
Però il tutto vissuto sempre con un furto, come uno strappo alla tela della Monnalisa.

LA: "Dai papo, non stiamo mai insieme, sempre corse tra l'asilo e casa di nonna... domani stiamo tutto il giorno insieme?".
Arrivano dei momenti in cui però rinunciare al sole e alle due ruote è facile!

venerdì 8 maggio 2015

Un PandaMannaro a Firenze

I tempi erano maturi, le congiunzioni astrali quelle giuste, Marte in Saturno con uno spicchio di Venere a coprire il resto.
 La luna bella alta, piena come una forma di Parmigiano, gialla come gli antinebbia della Delta HF-Integrale dei rally anni 80!
Era arrivato il momento per assaggiare un gioco che avrebbe superato le nostre aspettative lasciandoci con un'aroma in bocca meglio di una combo Choiba+Matusalem23+Venchi90%!

Arrivo a casa tardi come al solito, giusto il tempo di una sistemata e suona Kuldran.
Saltiamo i convenevoli e ci avevntiamo sulla pasta al pesto generosa che Dani ci ha preparato per accelerare il setup del primo gioco.

Dalla porta sbuca LA con il suo ghigno tipo gnomi delle montagne. Porta la scatola di Takenoko e la piazza tra l'insalatiera e gli agretti per farci accelerare e chiudere la cena quanto prima.