La faccio breve: sono di bocca buonissima.
Con il piccolo LA ho giocato a giochi che voi umani non potreste neanche immaginare: da quelli Haba adatti solo ai bambini tra i 4 e i sette a cose più concrete... e mi sono piaciuti tutti...non me ne pento perchè in realtà una parte di me è rimasta alla fase dell'infanzia, a quegli anni in cui avresti passato tutto il giorno a giocare con tuo padre ma lui aveva sempre da lavorare. Una parte di me si chiede come mai quell'amichetto invece passava sempre tanto tempo con il suo e ti ritrovavi a giocare con loro per arrotondare il destino.
Ma questa è un'altra storia e quella che invece voglio raccontare oggi è la storia di un gioco
che ha origini lontane e passa tra le generazioni come la sabbia nella licra del costme arrivando fino alla pelle, levigandola, graffiandola, segnandola indelebilmente come una cicatrice di cui non puoi fare a meno... Indovina chi? Due parole nel titolo, due giocatori al tavolo, un passatempo perfetto che con le nuove tecniche si arricchisce di spessore e di tensione.