“Atterriamo il 20, abbiamo un paio di giorni di assestamento e tappe obbligate: al massimo ci vediamo il 25, porta Alta Tensione e qualcosaltro”.
Quando leggo il messaggio di Dart e Cleo quasi trasecolo: “Era
da molto che aspettavo questo rientro!” penso io visualizzando di nuovo per la
millesima volta la bruciante sconfitta a Puertorico prima dei saluti per l’Irlanda.
Da allora nessuna vera occasione per mettere sulla graticola
una rivincita come si deve.
A sciogliere i nodi venuti al pettine è papà Natale che con
il suo fare da mago pancione e la barba stile omino-bianco-sbianca-lana ci
regala un 25 dicembre con i “controcazzi”.
Porto ancora i segni delle smagliature addominali del cenone
della vigilia che mi ritrovo a tavola da mia suocera con uno strano senso di
nausea e Deja vu.