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martedì 5 settembre 2017

INTRIGO ad ORLEANS


Stessa ludoteca di qualche mese fa, sta volta all’appello mancano i giocatori di Magic o forse la situazione cambia perché ci riservano una saletta appartata; calma e silenzio si, ma ci perdiamo in termini di luce e visibilità sul tabellone: sta cosa è una martellata sulle palle per un miope come me che si sveglia alle 5:00 e che alle 21:00 ha già totalizzato 100km in sella ad una bici, 80 in sella ad uno scooter, circa 10 ore di lavoro filate d’avanti ad un monitor.
L’affaticamento delle troppe cose inanellate che fa ovattare tutte le immagini però non riesce a fiaccare la voglia di incontrare una nuova coppia di gamer incalliti: Piero Lepore e consorte Gaia.

venerdì 26 maggio 2017

La Sete cor Prosciutto [L'ORACOLO DI DELPHI]

Ho meno di quaranta minuti per raccontarvi quello che è successo ieri sera al Dal Tenda Appia dagli amici Roy ed Ele.
Devo correre a dormire, ho la sveglia che suona inclemente alle 05:00 puntualmente pronti a soffrire.
Ma la carica che mi è rimasta dentro sento che ce la può fare a farmi vincere anche questa sfida quindi partiamo.

Arrivo quasi puntuale alle 21:00, perchè volere è potere ma spalancare il gas è volare (Albo).
Roy si sta fumando la sua ventesima zizza, sta li con la sua dolce metà a godersi il fresco di una Roma che per la prima volta non è troppo calda né troppo fredda. Giusta quanto eterna.

venerdì 21 aprile 2017

Mystic River


Confesso di aver giocato tante partite e credo aver vissuto e visto un sacco di giocatori, quelli scarsi, quelli compulsivi nel piazzare, quelli compulsivi nel comprare, quelli riflessivi nello scambiare risorse, quelli oculati nello scartare dal mazzo, quelli puntuali nel superarti e farti il mazzo… Ne è passata d’acqua sotto sti ponti!! Ma vi assicuro che quando arrivi al giocatore alfa-ultima-frontiera senti sempre una sensazione quasi di pace, di disagio, di frustrazione e piacere allo stesso tempo.
Questa è la storia di un giocatore che a Terra Mystica ha superato la cintura nera, ha vissuto le vicissitudini dei maestri dello Zuiquan che da sbronzi iniziano a vedere oltre la superficie delle cose, apprendendo che la vera realtà si cela sotto la finzione, che la strategia si camuffa in piccoli depistaggi tattici, che la vittoria passa per un’apparente debolezza…
Questa è la storia di una sfida tra Davide e Golia, dove Golia gioca con Davide come il gatto col topo, gli fa credere di poter vincere e poi…

domenica 19 marzo 2017

Tre Grandi e un piccolo genio


Finalmente una notte tranquilla, l’inchiostro di bite neri sul file bianco scorre via come un gocart sulla pista.
Negli ultimi tempi serate mozzicate, strappate, rosicchiate come tozzi di pane in una tana di ratti, scucite a giornate sempre più ingessate nel solito tram tram, un susseguirsi di riunioni, di incastri tipo tetris dove sembri sempre il pezzo a croce ma cadono solo paduli dritti tipo siluri.
Ma gira che ti rigira in tre settimane mi sono trovato a provare diversi giochi che era una vita che volevo provare, di quelli classici che quando si vedono nello scaffale tutti dicono “ahhh quello si che è un giocone!”.
Ormai è consuetudine stare dietro al mercato, al push push delle major, all’Hype dei kickstarter delle fiere di settore che si sovrappongono una sull’altra tipo patchwork. Quindi uno come me, acquirente compulsivo, giocatore recessivo non fa che comprare, provare, restare sulla superficie come Eddie Aikau.

venerdì 3 febbraio 2017

Alle corde stringilo, senza fiato lascialoooo!

Kreese: Esiste la paura in questo dojo ?!
NO! SENSEI!
Kreese: Il dolore esiste in questo dojo?
NO! SENSEI!
Kreese: La sconfitta, esiste in questo dojo ?!
NO! SENSEI!

Chi non è un nostalgico degli anni ottanta probabilmente non coglierà la miticità dei film che ci hanno cresciuto in quei tempi andati, storie di mettere la cera e catturare mosche con le bacchette… chi nasce dopo l’Italia 90 di Schillaci e Baggio forse non lo può capire, ma ci siamo noi vecchi matusa a sciorinare certe cose… per tutto il resto poi ci sono i boardgame.

venerdì 30 dicembre 2016

Dal Tramonto all'Alba


GIORNO 23 DICEMBRE
Mio figlio si intrufola sotto il piumone che sono le 7:33 del mattino… Mi sento come un pedone investito da un treno merci e sopravvissuto per cause di natura ignota. La bocca è impastata come una cofana di KC1 misto a poca acqua… pochissima. Gli occhi sono ruvidi come le mani del capitano nemo ed iniettati di sangue tipo profondo rosso di Argento. Il gulliver mi fa male come ad Alex drugo dopo la gang bang con sottofondo Ludwig Van Beethoven ma senza essere passato per il bar Korova a farsi un latte+. Guardo l’orologio che per mettere a fuoco mi ci vogliono quasi dieci secondi, capisco che sarà una giornata in salita… Dantercepies.
QUALCHE ORA PRIMA: 23/12 ore 5:00
Mi infilo nel letto completamente finito! Spero di dormire almeno 5 ore…. Ma dai conti... 5+5=10… “non mi sveglio alle dieci dall’82”… le probabilità di riposare sono prossime allo zero! Chiudo gli occhi.

sabato 24 dicembre 2016

I quattro del sottosuolo ubbriaco


Ci sono quelle serate che vorresti spararti tutte le cartucce tipo Rambo con l'M60, perché hai talmente tanti arretrati da scontare, talmente tante scatole da scartare, talmente tante buche rifilate che staresti li fino al giorno dopo… arriveresti al lavoro con gli occhi iniettati di sangue, barcollante ma felice! Si si lo faresti ma poi ringrazi gli dei che il tuo amico Sniffolo a mezzanotte chiuda sempre dicendo: “aho io domani lavoro”… e te ne vai a nanna a mezzo servizio.

Stavolta la riunione della cricca nerd è di quelle DOC visto che erano quasi dodici mesi che non ci si ribbeccava tutti e quattro, Sniffolo, Cissinho, Kuldran ed io, i roots della ciurma, quelli del sottosuolo a bere superalcoolici mentre il nano roscio sbiascica del suo essere astemio e delle strategie dominanti!

lunedì 12 dicembre 2016

Immenso come Stoick!! [LA FESTA PER ODINO]

Questa è Nerd. Il segreto meglio custodito di questa parte di, be', nulla. Sì, forse non sarà il massimo della bellezza, ma questo mucchio di rocce riserva un bel po' di sorprese. La vita qui è splendida, anche se non molto adatta ai deboli di cuore. La maggior parte della gente di solito ha passatempi come intagliare il legno o ricamare su tela. Noi nerdiani, invece, preferiamo fare una cosa che ci piace chiamare: FESTE! (Hiccup - più o meno tratto da Dragon Trainer2)

Lo aspettavo al varco Rosenberg… lo attendevo come si aspetta un padre quando torna da lavoro e tu hai poco più di due anni… passi il tempo a pensare ai suoi lineamenti, alle sue mani e alle linee dei palmi che seguono traiettorie note come le pieghe delle tue taschine da bambino.

Per me Uwe è e resta un amore mai superabile del tutto, non lo rimpiazzi con qualcos’altro, il primo vero autore che mi ha fatto capire che dietro una scatola con dei pezzi, c’è una persona che inventa e quell’infuso magico resta catturato tra tabellone, meccaniche e idee. Lui mi ha fatto quest’effetto con Agricola, il mio primo vero cinghiale da tavolo, uno di quei capolavori che se non ce l’hai aspetti la terza ristampa oppure te la compri anche se già ce l’hai perché vuoi che sul conto in banca del tuo autore preferito compaia il tuo contributo perché gli vuoi bene a quel tipo che hai visto solo in foto.

Sui fillerini è uno forte e con Bohnanza e Patchwork mi ha confermato che Rosenberg è come un diamante, è per sempre! Anche GlassRoad un'altra bella rivelazione medio-leggera.
Ma sui cinghialoni ho capito che la caratteristica distintiva di Uwe Rosenberg non era proprio il colpo di genio, inteso come la capacità di concepire una novità ad ogni uscita. Il suo talento è nel riuso tanto caro e poco usato da noi informatici.

Lui ha saputo individuare gli tzubo su cui pigiare per far esplodere di piacere un gamer ed è come un massaggiatore che una volta trovato il nodo muscolare inizia a ravanare li intorno fino a che non te ne vai a casa col passo del giaguaro strusciando gomiti e ginocchia e lasciando una scia di lumaca per la goduria!

venerdì 25 novembre 2016

Lorenzo il Magnifico is in the house!


Convien giuocare e spender bei quattrini.
[da Canzona de' confortini]
Si dice che Lorenzo fosse un grande mecenate, uno che non stava a guardare quanti fiorini costasse ingaggiare uno o l’altro artista purchè alla corte del giglio da lui governata ci fossero i personaggi più in voga, i più richiesti dalla classe bene (Pico della Mirandola, Botticelli… MICHELANGELO!).
Voci di corridoio lo ritraggono a godersi la vita in tutte le sue forme e sfumature… ora non starete mica li a giudicare uno che si è meritato l’appellativo di Magnifico no? Chi siamo noi per guardare la pagliuzza nel suo occhio quando stiamo sempre a strofinarci via la trave dal nostro intenti a pensare sempre al futuro o al passato quando invece è nel presente che tutto si gioca in una giovinezza che scorre via come Eraclito era solito ricordarci col suo Panta rei!

Quant'è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol essere lieto, sia:
Di doman non v'è certezza.
[da Canzona di Bacco, vv. 1-4]

venerdì 18 novembre 2016

Indizi Inequivocabili [CODENAME VISUAL]


Paul Osborn sedeva solo, tra il fumo e il frastuono della folla di ritorno dal lavoro, gli occhi puntati su un bicchiere di vino rosso. Era stanco, depresso e confuso. Senza alcun motivo particolare, sollevò lo sguardo. E restò senza fiato. Al lato opposto della sala era seduto l'uomo che aveva ucciso suo padre. Era inconcepibile che potesse essere proprio lui. Ma non c'era dubbio. Nessun dubbio. Quel viso era stampato per sempre nella sua memoria. Gli occhi infossati, la mascella quadrata, le orecchie quasi ad angolo retto, la cicatrice che partiva sotto l'occhio sinistro per scendere lungo la guancia fino quasi al labbro superiore. Adesso la cicatrice era meno evidente, però c'era. Come Osborn, anche l'uomo era solo. Aveva una sigaretta nella mano destra e la sinistra era chiusa sull'orlo di una tazzina da caffè. La sua attenzione era concentrata sul quotidiano vicino al gomito. Doveva avere per lo meno cinquant'anni, forse più. 
(dal libro IL GIORNO DOPO DOMANI di Allan Folsom)


mercoledì 9 novembre 2016

Lucca Comics&Games 2016: senza fiato


SIAMO SOTTO ATTACCO!
Ripeto RIPIEGARE! RIPIEGARE!
Sono dappertutto… non ce la faremo mai, NON CE LA FAREMO MAIIIIII!

Potrebbe essere l’audio di una fase culminante di Alien o di qualche film con i Vietcong… invece sono le cose che ti frullano per la testa quando giri tra la folla e follia di Lucca tra gli stand dei giochi da tavolo e le cosplayer più arrapanti.
La fiera Toscana più famosa d’Italia non è una cosa che si può raccontare, è adrenalina pura, è energia srasfusionale che si passa spallata dopo spallata, che cresce ogni volta che ti siedi ad un tavolo, ascolti un gioco e ti rialzi più ingrifato di un mandingo, con le scimmie sulle spalli che assurgono a colonia di gibboni, roba che ti devi mettere il busto vittoriano ed infiltrare di ozono le vertebre quando ritorni a casa tanto è il peso di quelle scatole nello zaino e nelle buste alle estremità delle braccia.
Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare! Vedi quello che ha le mani rosse segnate di bianco latte tra una piega e l’altra… ha appena acquistato i bundle 3x2 della Cranio Creations… si porta dietro 15 chili sottoforma di tre scatole della Festa per Odino… “perché uno lo defustello, uno lo lascio nel cellophane e il terzo lo uso nel caso il primo si deteriori!” lo sa pure lui che è un malato terminale ma continua a comprare uguale come se non ci fosse uno scoperto di conto!

sabato 5 novembre 2016

La Scimmia Mystica [TERRA MYSTICA]

Quando le cose si accavallano è sempre un bel dilemma: per noi amanti dei german sembra tutto normale dover prendere delle decisioni quando sei al bivio tra raccogliere grano o seminare tempesta… però nella vita non è mai così semplice perché le conseguenze delle tue azioni sono prevedibili, l’esperienza ti insegna che potrebbero verificarsi le solite scocciature ma poi il tempo e gli eventi camuffano il tutto sotto aspetti differenti e non ti accorgi che sei sullo stesso cammino critico, col piede sulla stessa tagliola. Così fai il passo più lungo della gamba e… ZACKKK! Sei di nuovo a litigare, a rimproverarti che questa è l’ultima volta, che la prossima farai più attenzione agli eventi passati, non ci ricascherai, ti accampi ragionamenti di buona condotta… poi il tempo, la polvere della memoria, gli impegni, le mutazioni impercettibili della vita e la stessa situazione si ripresenterà dopo qualche mese, sotto una veste irriconoscibile agli occhi di noi ometti-miopi e…. ZACKKK! Inevitabilmente ripartono i casini…. Sembra di stare su un rollercoster di rotture, quando sei nella fase discendente senti quel brivido leggero e credi di aver capito, poi arrivi giu nel flesso in fondo, sali, senti la trazione continua che ti porta in cima e quando stai per scavallare non ti ricordi come sia quel vuoto, sei preoccupato e si ricomincia. La vita è una sinusoide tra agro e dolce, tra buono e amaro… in generale viviamo nella speranza di momenti piacevoli barcamenandoci tra quelli disastrosi, cancellandoli dalla memoria per poi ricadere inevitabilmente negli stessi errori… INELUTTABILITA’

venerdì 7 ottobre 2016

Stazione Termini doppio zero

IL KILLER
L’agente Astroboy è un omino piccolo e nerboruto, una vita passata a spezzare ossa con un’ascia nei quartieri reietti della Transnistria, il ghetto siberiano dei malavitosi. Cresciuto a pane e coltellate ha il corpo ricoperto di cicatrici e tatuaggi, sul petto una granata circondata da una corona di filo spinato. Sulla schiena due ali di colomba.
Cammina lento e composto, puntuale al secondo per i suoi appuntamenti in compagnia di sorella morte quella che dorme nel calcio della sua Makarov, una PB 6P9 semiautomatica ad azione doppia con camera d’espulsione modificata e silenziatore sempre inserito; la porta con se ovunque vada anche quando dorme, quando fa l’amore, quando viaggia, sempre!
Il luogo dell’appuntamento è l’affollatissima, sporca e losca stazione Termini, malfamato punto di ritrovo di criminali di ogni nazionalità e di trasandati treni strapieni di persone di ogni razza e colore.
Arriva al tavolo del bar sul balcone soprelevato per avere una visuale completa di tutte le entrate, per dominare la situazione da più angolazioni, per avere almeno tre punti di fuga (scala mobile, scala anti incendio, salto nel vuoto atterrando sull’edicola sottostante). Un Messaggero aperto fa da schermo per passare inosservato, tablet e cellulare di rinforzo per confermare le tendenze moderne, occhiali Persol a chiudere il cerchio di mode e status symbol da rivista patinata. Beve il suo caffè nero non zuccherato e aspetta… aspetta che arrivi il suo uomo. Ha una missione da compiere e lui non sa cosa significhi mancare un obiettivo.

lunedì 3 ottobre 2016

Zero MrWolf: io combino problemi


Entro in cucina che sembra scoppiata una bomba!
Brandelli di carne scivolano sulle pareti, schizzi di sangue ovunque sul pavimento. La cappa dei fornelli fuma tipo turco in una sauna ricavata nell’etna.
Pochi secondi prima era entrato mio figlio mentre facevo il bagnetto alla sorellina: “Papo sento uno strano rumor….” KABOOOOM! Ci precipitiamo in cucina per vedere cosa sia successo…. “L’orrore!!”  tipo Marlon Brandon in Apocalipse Now!!! “L’OOOORRROOOOREEEEE!”.


QUALCHE ORA PRIMA
Mia moglie mi da le istruzioni su cosa preparare per la cena della piccola MD, poi esce.
Il venerdì è sacro e niente deve andare storto perché la sera si gioca duro con gli amici e quando sono più di tre mesi che non facciamo una partita, tutto deve andare liscio come Isabella Kosner. Ma le premesse non sono le migliori perchè lei qualche giorno prima mi fa: “Amò che ne dici se venerdì sera facciamo una cena con Kuldran e Paola?”…. mi arriva una stilettata al fianco!... Respiro ma prima di poter rispondere arriva la seconda bordata: “Magari dopo cena giochiamo a quel gioco che le ha regalato lui… dai quello che abbiamo pure noi col panda…. Ta-ken-hokuto!”  mi si attorcigliano il crasso e il tenue senza attenuanti.
Saltare la prima serata-gioco della stagione ci può stare, per giocare con le proprie compagne ok, ma non a Takenoko cazzo! Non che non mi piaccia intendiamoci, ma per ricominciare meglio Puertorico ma che glielo dico a fare?.
Così parte una chat talebana con l’amico Kuldran per capire se questa cosa sia evitabile e se ci sia un modo per incastrare nel dopocena una partita a qualcosa di setoloso, magari con qualche amico che piomba giù nella sala hobbie per caso.

mercoledì 18 maggio 2016

Ritorno dal passato al futuro remoto [THROUGH THE AGES]



Il prossimo sabato sera, ti rimanderò indietro nel futuro! [cit.]
Le nuvole sul mio casco si infittiscono; viaggio nello stesso senso del fronte di pioggia, un muro nero di tempesta cerca di raggiungermi ma la mia marmitta ha combinazioni di ottani come Marshall Law ne ha di mosse mortali; fuggo via come il vento prima dell’uragano.

QUALCHE ORA PRIMA, AL TELEFONO
Mi chiama mia moglie che sono in un casino dopo l’altro tipo Las Vegas: “Amò pensavo che se torni presto da lavoro con i piccoli da mia madre ci andrei stasera così domani mi alzo con calma e non devo farmi il tram tram del sabato mattina… che dici? Ce la fai?”
Saluto; chiavi; scooter; catena; scale!
Eccomi, no non c’era molto oggi, giornata tranquillaaahh…” il telefono nella tasca scotta di chiamate non risposte tipo un centralino 199. Non sarei così ricercato neanche fossi Bin Laden su una Lambo contromano in Need For Speed Most Wanted!
Faccia da poker: “no dai qualche rottura ma niente che non si possa rimandare… quindi andate via adesso… dai vi porto giù le cose così andate prima che arrivi la tempesta… dicono pioverà piombo stanotte!”.
Salgono su che sembra una gita di classe: una donna, un bambino di 6 anni e una piccola di appena 9 mesi per un totale di 3 zaini, 1 trolley, due borse bebè, un passeggino, un pallone della Champions, due buste di scarpe…. Mah!?

lunedì 28 marzo 2016

Colonia di Gibboni


La sveglia delle 6:30 fa lo stesso effetto del mignolino sullo stipite della porta quando ti alzi per andare a pisicare di notte. Per prima cosa un dolore insopportabile, poi la consapevolezza che non tornerai più quello di sempre dopo un trauma del genere.

Ho una stanchezza che mi tiene incollato a letto stile superattack, gli effetti collaterali  delle serate boardgame sono come congiuntivite  sulle palpebre.
Effettivamente non è normale fare le 4 del mattino quando il giorno dopo si lavora, ma è un gatto che si morde le palle: lavoro da più di un mese senza sosta, notte e giorno, al pc, al telefono, via mail, sms, whatsapp… sempre in linea come una modella. Mi sono saltate le ultime 4 partite per un mese complessivo di astinenza dal tavolo tanto che nel gruppo di chat gli amici fanno riferimento a me come al Fu-Albo-Pascal. Praticamente ho una colonia di gibboni sulle spalle che si spulciano a vicenda e che ridono con le loro gengive spropositate quasi a dire: “ma che pirla che sei!”
Quindi se posso fare notte fonda a lavorare, voglio farmi un regalo e metterci in mezzo una partita dead-or-alive di quelle che poi ti porti i segni tipo incidete stradale.

giovedì 21 gennaio 2016

Pizze a portar Via

Verso le 15:00 mando una foto e un messaggio: “Ma che fine avete fatto?”
Dart e Cleo si sono fermati un attimo al centro commerciale per i saldi…. “OH NOOOOO!” arriveranno per le 16:30…. Pocomale tanto ci attende un pomeriggio di fuoco e fiamme con i fiocchi per salutarci come si deve prima della ripartenza oltre manica.
Il programma del pomeriggio+cena+dopocena è semplicissimo: “Venite presto che prepariamo l’impasto per le pizze…. Mentreil lievito fa il suo ci apparecchiamo qualche fillerino. Poi ci strafoghiamo e nel dopocena attacchiamo qualche giocone. Iniziamo con Funkenschlag, poi vi faccio vedere Tzolkin se avanza tempo”.
La coppia di piccioncini naturalizzati sotto la bandiera del trifoglio irlandese è ormai pronta per il next-level: dopo quasi un anno di lavoro del Lord-Palpatine-Albo3 i due hanno ultimato il loro processo di trasformazione e sono pronti a fare il salto nel vuoto dei cinghiali iniziando da uno dei grandi classici del recente passato “Alta Tensione” il capolavoro di Friedmann Friese.
Con loro, a livello ludico, tutto è cominciato due natali fa quando dopo una giocata a Dixit ci fu un “Beh però carino quel gioco? Com’è che si chiama? Ma ce ne hai altri?” e partì il mio acquisto di Pandemia col quale in quattro giocammo fino alle 4 del mattino e da allora ne è passata di acqua sotto questi ponti-ludici: Bruges, Bohnanza (subito dopo Cleo ottenne Semenza con per regalo), Dominion, Radio Londra, Steam Park… e la fame cresceva. Dopo Modena iniziammo a fare sul serio con Co-MixHyperborea e Puerto Rico passando poi a ColtExpress, Tobago e Havana. In estate fu la volta di King of Tokyo e Otto Minuti Per Un Impero. Sul finale 2015, tra l’albero di Natale e il panettone, incrociammo di nuovo le armi con una lunga carrellata di giochi: SpyFall, Concept, Il Piccolo Principe, PatchWork, Bang Duel, La Isla fino a toccare i livelli più alti con I viaggi di Marco Polo.

lunedì 10 agosto 2015

La profezia maya non sbaglia


I Maya la sapevano lunga… Creavano altari, facevano sacrifici, leggevano gli astri e prevedevano il futuro.

Qui in città siamo rimasti in pochi: quelli che hanno finito le ferie nei primi 8 mesi, girando tra spiagge caraibiche e obrellini in cocktails trita-intestino; quelli che le ferie non ce le hanno proprio; quelli che ce le avrebbero ma non le usano per tirare fino a dicembre per andarsene nella glaciale NewYork con le sue lucine natalizie e il fumo bianco dai tombini. Infine quelli che ne farebbero volentieri a meno di stare a Roma a 46 gradi ma che aspettano la cicogna e il suo fagottino!
In questo via vai di vite che si consumano come candele accese in un deserto arriva una chiamata.

Kuldran: “Bello ma sei a Roma? Che ne dici di una partita dopo cena domani?”.
Il carteggio via web continua tutto il giorno tra una pausa caffè e la fila in mensa.
Albo: “Si ok ma giochiamoci un cinghialetto non troppo peso… mi andrebbe qualche cosa di mai provato prima, che mi proponi? Stupiscimi!!”.

venerdì 7 agosto 2015

Una settimana e mezza


PERICOLO DI MORTE: per chi  volesse avventurarsi nella lettura, consiglio molta pazienza e una tazza piena di caffè... mai scritto un post così DENSO!
LASCIATE OGNI SPERANZA VOI CHE TAGGATE (cit.)

Uno dei miei primi NERD preferiti e invidiato fin da piccolo è stato Mickey Rourke in grado di trombare per 9 settimane e mezzo filate mica con SoraLella ma con una patatosissima Kim Basinger che anche adesso è una signora MILF! Chi più di lui poteva quindi incarnare il mito di uno che sta al TOP... un super PRO (che sta per prostata chiaramente!)… io a malapena reggo una-settimana-e-mezzo a giocare ai boardgame… che rigazzino!!

Tutto è cominciato 10 giorni fa… Pensavo succedesse solo agli hard-gamer quelli che puzzano di cinghiale che neanche una confezione di pino-silvestre potrebbe addolcirne la scia… e invece per una strana congiunzione astrale, tra weekend e una settimanella di ferie ecco che il sogno si è concretizzato: giocare ogni giorno, almeno un gioco, non importa se per babbani o per hevy-gamers... giocare almeno una volta nelle ventiquattro ore che scandiscono il passaggio da un giorno al successivo....
Sopravvivere a questa marathon-ludica non è stata un'impresa tipo WeeGL o invenzioni alla 48h-Caverna-o-Muori! Non parliamo di ore e ore di gioco a strizzarsi il mono-neurone... per chi almeno uno è sicuro di averlo (le certezze sono tutto nella vita).

Semplicemente uno scorrere felice di giorni in compagni di moglie, Figlio, amici e parenti vari.
Scrivere il report è stato di gran lunga più faticoso! :))

domenica 26 luglio 2015

Scegli tu, adesso sei grande!



Diventare padre la prima volta ti cambia per sempre!
Passare dall'ego-centrismo al marmocchio-centrismo NON è una passeggiata.
Non c’è un libretto delle istruzioni, un regolamento che ti dica cosa fare, come e quando?
Già la vita di suo è un’esperienza diversa per ciascuno, figuriamoci i figli: ogni pargoletto/a che viene alla luce ha il suo DNA, il suo carattere scolpito nel codice e te ne accorgi già dalla prima settimana. Per ognuno serve un approccio diverso, chi è più energico, chi è più tranqui…. Un mare di scelte, di rami decisionali che non si possono analizzare in santa pace e la paralisi da analisi è un concetto da evitare come "il volo", non ci è dato questo lusso a noi genitori. Velocità, capacità di adattamento, riprogrammazione, organizzazione… in pratica quando ti nasce un figlio passi dal livello 1 del babbano al livello Ultimate-Warrior dell’HardGamer di vita-vera un gioco che non trovi al mercatino dell’usato ma che ti regala grosse esperienze che sembrano talmente reali da confonderti spesso tra gioco e normalità.