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martedì 28 novembre 2017

Spremuta di Sankue [BLOOD RAGE vs STARCRAFT]


Il giovane Indiana Jones esce dallo stretto cunicolo nel quale stava strisciando ormai da quasi venti minuti, era così stretto che per un attimo ha creduto di poterci morire soffocato li dentro, poi finalmente facendosi strada con il manico della sua frusta è riuscito a rompere la parete che ostruiva il passaggio e finalmente è fuori, nella sala tombale. Di fronte a lui nel buio rischiarato solo dalla sua torcia nuovamente accesa si intravede un sarcofago e poco dietro un altare con sopra una lastra scura e dei geroglifici bianchi. Il cuore gli pompa forte, un po perché ancora sotto stress per quel budello claustrofobico in cui si è infilato come una tenia ma il battito accelerato per lo più è dovuto all’eccitazione di aver trovato quello che cercava da anni…. Tutte quelle lezioni nell’aula magna dell’università, a spiegare ai suoi studenti di archeologia che il mistero della stele di Rosetta poteva essere risolto. Enigmi, chiavi segrete, cripte, cosche di contrabbandieri da sgominare, fughe tra furgoni e mercati di paccottiglie, combattimenti corpo a corpo, pistolettate da far piovere piombo a ciel sereno… Una vita estrema con la bussola sempre puntata verso la misteriosa e mitica Stele, l’unica in grado di decrittare il codice degli antichi Zerg.

lunedì 23 maggio 2016

NON POSSONO INVADERCI PER SEMPRE [STARCRAFT]



Dennis è in fila per la sua dose di metadone-ludico, si gratta i segni dei token rossi sugli avambracci… gli fanno ancora male ma ha deciso di smettere con questi fottuti German.

Una vita di schifo: ti svegli sfatto come un cane morto sull’A1 in pieno ferragosto; denti corrosi dal veleno che ti scorre dentro, occhi strabuzzati iniettati da vene sclerotizzate che non ci provano neanche più ad irrorare il bulbo. Guance scavate, cicatrici di sigarette un po ovunque: ti addormenti dopo una dose di sei ore a Through The Ages… ti addormenti mentre stai con una cicca in bocca ed una in mano, ti svegli quando la brace ti ha scavato un intarzio nero nel petto e uno sul piede… se ti dice culo che non cada la fiamma sullo scendiletto.


Ripeti a te stesso che devi smettere, poi ti ritrovi nella solita ludoteca con il solito giro di amici: una birra, quattro chiacchiere e quel via vai dal bancone. Scatole, scatole, scatole… inizia a formarsi una strana acquolina sotto la lingua, senti quel sapore, l’istinto di muovere un braccio. Resisti.

Poi a quel ciccione della associazione Ludo-Roma-Sudo-Aroma cade la scatola di Puertorico Anniversario e si rovesciano a terra  i cilindretti neri dei coloni, i dobloni in metallo… mh…. Quel rumore rimbomba nella testa del povero Dennis come il gong nei templi Shaolin: quel melodioso richiamo di sirena misto alla visione della Tessera Capitano che gli dice di fare una bella imbarcata, di fottere lo spazio stiva agli avversari… di nuovo quel formicolio lungo la nuca che si diffonde sulla schiena e contemporaneamente al braccio…