lunedì 18 maggio 2015

A casa con papà

Un weekend davvero strano quello appena trascorso: solitamente se non piove e se c'è il sole prendo la bici e mi vado ad infrattare su qualche montagna o bosco del centro-Italia. Tutto questo sempre a rosicchiare tempo prezioso alla famiglia, Dani, LA, genitori, sorella, nipoti etc!
Al primo posto sempre queste due ruote artigliate perchè "durante la settimana tra lavoro e impegni propiro non si può quindi, please, almeno nel fine settimana, se c'è il sole... una pedalata è d'obbligo!".
Però il tutto vissuto sempre con un furto, come uno strappo alla tela della Monnalisa.

LA: "Dai papo, non stiamo mai insieme, sempre corse tra l'asilo e casa di nonna... domani stiamo tutto il giorno insieme?".
Arrivano dei momenti in cui però rinunciare al sole e alle due ruote è facile!



Quindi via giù di brutto a disegnare, colorare, vedere film, leggere Tex, recuperare il tempo perso, ingozzarsi di ore di sano gioco tra un uomo e un bambino.
Il pranzo e la cena vengono vissute come interruzioni pubblicitarie tra un gioco e l'altro, degli inconvenineti di percorso nei quali amministrare, pazientare per poter riprendere. Le pause "WC" tirate più lontane possibili.

IL PICCOLO IVAN-DRAKO: IL TERRIBILE!
Mio figlio LA è un tesoro, ma come tutti quelli del segno dei gemelli è soggetto a variazioni improvvise di umore (o così recitano gli oroscopi). La mattina zompetta come un folletto, dopo due ore è triste perchè si annoia, poi un cartoon e di nuovo è felice, poi di nuovo triste perchè è finito. Esci a giocare a pallone, si diverte da matti, poi piange perchè non vorrebbe mai tornare a casa.... non so se sia solo il segno zodiacale o se dipenda dall'età, sta di fatto che se una cosa gli piace non se ne può fare mai un giro solo.

Anni fa "gli" ho comprato DRAKO un gioco da tavolo per due giocatori.
Albo: "... mi suggerisci un titolo adatto ad un bambino di tre anni!".
Kuldran: "DRAKO! Gioco asimmetrico, con miniature di un drago e tre nani, due mazzetti di carte azione, segnalini sangue e un tabellone! Ti ci diverti pure tu una sera che stai solo con Dani o ci meniamo insieme io e te un paio di mazzate quando dobbiamo aspettare Sniffolo!"... non scherzava e io acquistai!

Il gioco di per se non è complesso, ma certo non adatto a bambini di TRE anni, per due semplici motivi: chi interpreta i nani rischia di perderne uno ad uno sotto i colpi del feroce rettile alato. Interpretando il Drago si possono perdere i propri poteri (volo, fuoco, camminare) il che fa girare notevolmente le scatole dei piccolo mocciosi!
A parte questa premessa il gioco però è semplicissimo: si parte con quattro carte e al proprio turno si possono svolgere due azioni (combinate come si vuole) tra le due dispobinili: 1) pescare due carte; 2) giocare una carta. Chiaramente ogni giocatore ha un mazzetto pesca del proprio personaggio.
In ogni mazzetto ci sono carte su cui sono raffigurate in alto a sinistra le azioni tra cui scegliere quella da eseguire: solitamente ATTACCO (singolo, o di gruppo per i soli nani), DIFESA (si scarta la carta se si è attaccati dall'avversario), MOVIMENTO.
Il Drago vince se stermina i nanetti o se questi esauriscono le carte senza averlo ucciso.
I Nani vincono solo abbattendo Grisù!

I tre nanetti hanno abilità speciali: Brald ha più punti ferita e mena come un fabbro, Morin può usare le carte con la freccia per colpire da lontano, Urpen invece può usare la rete e immobbilizzare il volatile ma è quello con meno punti vita.

Il drago sulla sua plancia ha quattro sezioni per i punti ferita: ARMATURA (i primi 4 colpi vengono assegnati qui senza togliere abilità), FUOCO, VOLARE, CAMMINARE. Dopo i primi 4 colpi a segno, il giocatore con i nani decide quale abilità colpire e completato il set di gocce di sangue il drago perde quella funzione.

LA parte subito aggressivo avvicinandosi con Brald e menandomi due mazzate. Tra le mie prime quattro carte neanche una corazza e accuso subito il colpo.
Al mio turno pesco due carte come prima azione, e con la seconda gioco la carta VOLARE spostandomi sul tabellone in un punto lontano dai tre nanetti.

Lui mi spara una freccia, poi pesca due carte, io tra le due carte appena pescate trovo una corazza e la scarto per nn prendere  altro sangue.

Il gioco prosegue così fino a che lui non usa Urpen per bloccarmi i movimenti giocando la carta con la rete e posizionando affianco al mio drago l'apposito segnalino. In questa modalità il drago può sparare fuoco e mordere ma non si può muovere. Può anche pescare carte. Per liberarsi invece deve saltare il turno senza azioni. Il piccolo LA deve aver capito benissimo questa regola perchè dopo avermi bloccato a terra mi inizia a perculare sparando freccie con Morin.
Io dal canto mio continuo a pescare carte e sparare fuoco ma dalla sua mano spuntano scudi come Gremlins sotto la pioggia!

Con un paio di mazzate mi toglie anche la fiammata ed è li che capisco che non posso tirarla troppo per le lunghe, salto un turno e tolgo la rete. Lui di tutta risposta gioca il tassello furia cieca (come lo chiamo io) che permette una volta a partita di compiere tre azion invece di due. Si avvicina con due nani utilizzando la carta spostamento-doppio e mi tira due mazzate che mi finisce!


LA: "Papo un altro giro, UN ALTRO GIROOOO!".
Di mollargli il Drago non è storia quindi si riparte nella stessa configurazione.
Il gioco può sembrare banale ma giocato astuto non lo è affatto.
Lo spazio di manovra è strettissimo, contrassegnato da un reticolo di esagoni che si confonde con lo sfondo di una radura dove i nani hanno attirato il drago con un caprone morto. Una trappola a tutti gli effetti visto che parliamo di piccoli cacciatori di draghi ben allenati e con armi affilatissime.

L'asimmetria fa si che il drago, con colpi dal valore più alto dei nani, debba però muoversi molto per evitare i colpi da vicino dei tre piccoli nanetti che hanno si valori danno più bassi ma possono sfruttare azioni combinate e bonus come la rete e l'attacco triplo.

La seconda partita la vinco io, lui rosica e chiude tutto nella scatola borbottando strane cose in lingua nanica!

DILUVIO UNIVERSALE!
LA: "Dai giochiamo ad un altro gioco!" e tira nello studio indicando Hyperborea.
Albo3: "Guarda apriamo questo nuovo gioco, secondo me ti può piacere!" e gli faccio vedere Ark e Noah.

Titolo tedesco di Stefano Groppi (Mister Florenza mica pizza e fighe!), per due-quattro giocatori, con piazzamento lavoratori e selezione azione come meccanica principale.
L'ambientazione è quella dell'arca di noe con il tabellone (modulare) a rappresentarne lo scafo.
Obiettivo del gioco è creare alloggiamenti per accogliere coppie di tasselli-animale e guadagnare così punti vittoria.
Il gioco termina quando il segnalino turno arriva a fine corsa E quando tutto lo steccato perimetrale dell'arca risulta costruito. Chi ha più punti vince.

Nel gioco è prevista una modalità per-famiglie ed è a questa che abbiamo giocato con LA.
Le principali differenze con la versione completa sono che non si usano i cubetti pece, nè i tasselli cibo; la plancia azioni è quindi conseguentemente semplificata (sia in termini di numero di azioni, 5 e non 7, sia in termini di risorse acquistabili/spendibili); il numero di turni minimo è otto e non dieci.
In due inoltre la plancia si riduce (la si compone con solo due dei 4 pezzi) e dagli animali si tolgono quelli per 3/4 giocatori.
Si parte con due omini ciascuno (per selezionare le azioni), una coppia di animali di sesso e razza diverse, tre steccati e il proprio token sul via del conta punti.

A rotazione si sceglie la prima azione posizionando il tatoccio; tipo Puerto Rico, l'azione viene eseguita da chi l'ha scelta con un bonus maggiore mentre gli altri hanno valori ridotti.
Tra le azioni selezionabili troviamo:
  1. pescare N tessere animale (dove N=num_giocatori+1), si sceglie in ordine di turno.
  2. scambiare un animale: azione valida solo per chi la sceglie. Prima di avanza di uno sul segna punti, poi si pescano tre animali e tra questi si scambia uno dei propri rimettendo i rimanenti nei sacchetti.
  3. pescare steccati dalla propria riserva (4 al primo, 2 agli altri)
  4. piazzare steccati per costruire recinti (fino a 8 il primo, 5 gli altri)
  5. imbarcare coppie di animali (due coppie il primo, una il secondo).
Il gioco risulta subito molto bastardo  perchè è evidente che, pur potendo selezionare azioni già scelte da altri (cosa non consentita nella versione hard) se un giocatore costruisce l'alloggio, l'altro giocatore potrebbe piazzare li gli animali.
La cosa che bilancia il tutto è però che gli animali imbarcabili possono essere coppie i cui animali posso appartenere a due diversi giocatori, in quel caso i punti vittoria vengono assegnati ad entrambi (come  riportati sulle tessere animale). Inoltre ai punti vittoria per gli animali si sommano quelli degli steccati che compongono l'alloggio quindi la parola d'ordine è collaborare alla costruzione altrimenti si rischia di non prendere punti o peggio di non poter imbarcare (visto che si possono mettere animali in recinti in cui ci sia almeno uno steccato del proprio colore e che siano della perfetta dimensione come indicato sulle tessere animale).
In due l'aspetto coltellata alle spalle risulta ancor più amplificato, anche se potendo utilizzare due azioni a testa la cosa viene un minimo bilanciata!

Di sicuro il gioco merita, e si percepisce subito che la versione full apra la porta a sportellate veramente serie tra rivali accaniti!

La partita con LA finisce male perchè lui non ci sta proprio a digerire che una volta trovata una coppia non possa imbarcarla subito o peggio che la possa imbarcare io se un'animale è mio e uno è suo!
Quindi direi che il gioco merita tantissimo ma in questo caso gli 8+ della scatola vanno rispettati perchè l'aspetto tattico e  quel minimo di ragionamento strategico devono far parte del DNA del giocatore o si rischia di prendere veramente dei colpi troppo bassi per potersi riprendere senza lacrime.

Comunque le illustrazioni e i componenti sono di primissimo ordine e se sapeste quanto ho speso per prenderlo a Modena (grazie alla coppia lercia Kuldran+Cissinho) mi picchiereste hihihih!
Da giocare nella cricca per saggiarne gli aspetti bellicosi!

Per un weekend a casa con il proprio pargoletto e la mamma-Doraemon in relax e giochi da tavolo vale la pena vivere.


2 commenti:

  1. A quel piccoletto, quando crescerà, presenterò il conto ^^. Comunque ero sicuro che Drako sarebbe piaciuto, è un fillerino davvero appetitoso da giocare con un bambino. E poi è sacrosanto che rosichi ahahahaha

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    1. Ahahaha. Si si, perfetto per introdurre il piccolo vichingo nel mondo di noi rosiconi ahahaha!

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