mercoledì 4 novembre 2015

Lucca Comics & Games: Giorno 1

Primo novembre 2015, ore 22:45… a casa tutti dormono tranne me, posso finalmente iniziare a raccontare la mia Lucca Comics & Games 2015.
Alcuni dicono che sono un pizzico prolisso e che i miei post troppo lunghi rischiano di non essere letti cosi’ questa volta ho deciso di fare uno spezzatino dei miei due giorni di fiera scrivendo un patchWork di post cercando di agganciarli uno con l’altro come una collana di campanelline, come un bottone a formare un occhio di una bambola di pezza… insomma cercherò di essere breve ma… da dove posso cominciare?
Comincerò dall’inizio

MERCOLEDÌ 28 OTTOBRE
Mi sveglio con una strana voce nasale. Mio figlio LA dall’asilo oltre al grembiule sporco ha portato anche i suoi amici GERME e RAFFREDDORE! In meno di 24 ore ha contagiato sia me, che mia moglie senza risparmiare neanche la piccola sorellina MD di due mesi e mezzo… un focolaio di epidemia che in confronto i quattro virus di Pandemia sono ridicoli come girare col costume di borat in Piazza San Pietro il giorno della fumata nera!
Mentre preparo la colazione non so ancora del contagio domestico e spero in un attacco selettivo del virus verso il capo famiglia… D’avanti la mia tazza di the scremato e alla fetta di torta di mele inizio a temere il peggio quando la lancetta dell’orologio inizia ad avvicinarsi all’ora della campanella della scuola ma nessuno degli altri membri della famiglia ha ancora dato segni di vita… dalle camere provengono strani rantolii come la trasmissione di una ducati Desmodromica con le bielle piegate e le valvole da rifare…. Sono i tre nasi in coro di Dani, LA ed MD che mi ricordano un Didjeridoo! Il raffreddore ci ha sterminati tutti!

A LAVORO
Inizio a sentire i primi segni della febbre… la gola raschia come la porta del castello di Dracula. Faccio una chiamata per capire come procede a casa… dal lanzichenecco risponde Dani che porta cattivi presagi: “ui iamo utti affeddaissimi, penso e Mailde abbia la ebbre; Leo un ochino meglio!”
Attacco fingendo di non aver capito.
La giornata scorre veloce come un freccia rossa scoccata da un Grand Cherokee con la trazione integrale!
Mentre sto sullo scooter la chiamata: “amo? Mi sa che per domani la vedo difficile per Lucca!”, comincia l’apnea. Mentre sfreccio tra il traffico, in un maledetto giorno di pioggia sento le forze venire meno come un attore porno dopo 24 ore di scene!
A casa vediamo le previsioni per il giovedi… PIOGGIA! Il venerdì sembra bello!
Decidiamo di comune accordo che portare la piccola in quelle condizioni ad escursioni e umido è da pazzi, inoltre mia moglie è a pezzi come un puzzle e l’unica è partire solo noi maschi!

GIOVEDÌ 29 OTTOBRE: GIORNO 1
La sveglia è una di quelle che prende male chiunque, anche i camionisti alla Jack Burton:alle 5:45 siamo operativi con il piccolo LA sul Macchinodonte e partiamo alla volta di Lucca, siamo tipo Sordi e Verdone nel classico “in Viaggio con papà!”
Alle 9:30 parcheggiamo a 3km a piedi dallo stand… sotto una pioggia fitta come la minestra rimasta in pentola arriviamo in Piazza del Giglio per il ritiro del pass “Addetto Stampa”… eh si perché questa è la vera novità, l’accreditamento tanto ambito.
Sta di fatto che anche per gli accreditati la fila è lunga e dopo un’ora di pioggia in attesa del turno, con i soliti furbetti a tagliare la coda, ecco che la gentile ragazza si accinge a prendere i miei dati quando… “Eh no ma questa è la fila per gli autori…. Lei deve girare ancora dietro il teatro ed entrare da li… c’è un po di fila però!” COOOOOOOSAAAA??? Vista la mia reazione decisamente contenuta la gentile ragazza si prodiga per evitarmi un’altra ora di attesa con un bambino di 5 anni zuppo come un babà. FATTA! ABBIAMO IL PASS!

DRIIIN DRIIIIIN
Kuldran: “Ciao bello sei arrivato? Dai che noi siamo entrati ci vediamo allo stand dell’Asterion!” mi fa il mio socio che era arrivato la sera prima e con tutta calma si era svegliato alle 8 parcheggiando al punto  auto dell’astazione previsto dall’organizzazione a 5 minuti dal padiglione Game!
Albo3: “Guarda il tempo di entrare e sono li”…
Il giovedì la calca non c’è, si gira per la città con tutta tranquillità, si entra e si esce nei padiglioni fumetti come se fosse un normale mercatino della domenica a Frascati; tutti ordinati, nessuno che spinge. IL TOP!
Con LA ci vediamo un po di fumetti, compriamo qualche miniatura di Star Wars… poi il richiamo di nostra sirena Giochi-da-Tavolo è cosi’ forte che molliamo tutto e da porta San Pietro imbocchiamo il sottopassaggio ed entriamo

IL LATO OSCURO DI MANCUSO!
Come entriamo capisco subito che lo scenario apocalittico del sabato di Lucca 2014 è solo un lontano ricordo, come gli esami di maturità, come i campeggi con gli scout! Tra gli stand si gira agili, tipo sgambata della coppa Cobram.
Da Giochi Uniti trovo il colossale Simone Mancuso, blogger della scuderia Pinco11 e giocatore poliedrico! Per l’occasione il gigante buono veste i panni di “spiegatore” di Ameritrash: StarWars XWing un gioco dadoso dove una navicella di piloti della resistenza se la vede contro due Tie-Fighters imperiali.
Mio figlio LA è colto da folgorazione amorosa: credo abbia realizzato in quel preciso istante che il suo destino non è da GermanFighetto ma da seguace del lato oscuro-americano… per tutta la restante parte della nostra fiera sarà un continuo dualismo tra lui che vuole spappolare alieni a colpi di dadi e me che tento di convincerlo a capire le meccaniche di nuovi cinghiali teutonici!
Dopo i saluti e le strette di mano con Simone trascino via il piccolo a forza per non inchiodarci subito ad un tavolo.

SPARTACO E KALEIDOS
Di li a  qualche metro ci imbattiamo nello stand Oliphante dove riconosco Spartaco Albertarelli che mi comincia a spiegare il suo Kaleidos nella versione Junior  e in quella classica.
Si tratta di un gioco che trae spunto dal classico aguzza la vista dell’enigmistica ma che prova a stimolare i giocatori nell’evocare dalla mente collegamenti ad un parola/lettera estratta a caso da un mazzo. Lo scopo e trovare più corrispondenze possibile nelle diverse tavole disegnate belle ricche di particolari. Dopo una clessidra si fa la spunta di quanti particolari sono stai individuati dai vari giocatori: 1 punto per particolari individuati da più giocatori, 3punti a chi ha indovinato da solo uno specifico particolare. Vince chi totalizza più punti dopo un tot di carte concordate inizialmente.
Il gioco risulta semplice ma al contempo divertente e aperto a simpatici battibecchi tra i partecipanti. Ideale per una serata introduttiva con amici babbani ma anche un’ottima alternativa ai soliti cinghiali dalle due ore in su!

EL CAPITAN
Al tavolo accanto a quello di Spartaco mio figlio LA intravede dei piccoli galeoni colorati sempre targati Oliphante. Si tratta del gioco El Capitan che ci viene spiegato dalla prorompente e simpaticissima Betta!
Da due a sei piratini si danno bagarre in una lotta di memoria all’ultimo neurone.
A terra dodici tesserine quadrate colorate, ogni giocatore ha quelle del proprio colore ma raffiguranti gli stessi 12 soggetti: ancora, pappagallo, pistola, sciabola etc.
Al segnale si gira una clessidra e i giocatori hanno tempo per memorizzare la posizione di ciascuna delle dodici tessere sul tavolo. Poi queste vanno capovolte e il gioco entra nella sua zona-calda.
Da un mazzo comune si gira una carta per volta: questa carta potrà rappresentare uno dei dodici soggetti o uno tra tre tipi di azione extra che movimentano la situazione (tipo guardare alcune carte, etc).

Se il soggetto è uno dei dodici, i giocatori devono puntare i proprio galeone sulla tessera  che ricordano essere quella corrispondente, e subito dopo dovranno poggiare la mano sul mazzo gridando: “EL CAPITAN!”.
C’è un premio in dobloni per chi indovina correttamente: 3 per il più veloce, 2 per il secondo, zero per gli altri compresi quelli che non hanno indovinato.
La componentistica è di tutto rispetto per un gioco che si presta per un target da 6+ ma che può essere un ottimo esercizio mentale anche per i più grandi! LA infatti dimostra di avere neuroni sicuramente più numerosi e freschi dei miei, nelle prime quattro o cinque carte è meno veloce nel selezionare la carta, ma sceglie sempre quella giusta, diversamente da me che vado praticamente a casaccio.
Bello il forziere in cartone con chiusura in velcro che sembra di doverlo scassinare ogni volta che serve distribuire le entrate!

WAZABI
Mentre siamo intenti a darcele di santa ragione, nelle due sedie accanto al nostro tavolo si siedono due bambini che iniziano a trafficare con il gioco apparecchiato li. Betta corre subito in loro soccorso visto che noi pirati siamo ormai scafati come Willy l’Orbo e Jack Sparrow, ma visto che la mia curiosità è seconda solo alla mia compulsività nell’acquisto di giochi di ogni genere, convinco in pochi secondi LA a fiondarci in una mucchia selvaggia con i due malcapitati.
Wazabi, oltre a ricordarmi un film di Luc Besson con Jean Reno o un personaggio di Big Hero 6, è un giochino simpatico di carte e dadi.

Si comincia con 4 carte e 4 dadi a testa; scopo del gioco è essere i primi a rimanere senza dadi. Per farlo ad ogni turno i giocatori rollano i propri dadi ed eseguono le azioni corrispondendi: 1-assegnano uno dei propri dadi ad un avversario (quello in vantaggio solitamente o quello più odiato). 2-pescano una carta dal mazzo comune; 3-usano una carta che abbia in alto a sinistra un numero di W pari a quelle uscite nel lancio dei dadi. 
Le carte giocate introducono il dinamismo vero e proprio permettendo di realizzare combo, eliminare carte, scambiarne con gli avversari, girare il mazzo… insomma un giochino rapido e veloce da tenere nella tasca della giacca per un viaggio in treno o durante una traghettata vacanziera!
Nel tentativo di ricongiungerci con Kuldran passiamo di fianco al tavolo dove è apparecchiato NeWYork 1901 a quanto pare in grado di ricevere il Kuldran-Approved, un titolo che solo pochi giochi solidi e poco aleatori possono vantare! Peccato non averlo provato ma visto il certosino acquisto del piccolo generale roscio non tarderà un test drive con tutta la cricca quanto prima.

ASTERION PRESS: LOONEY QUEST!
Salutata la compagnia della Oliphante ci spostiamo nello stand della stella dorata dei boardgame italiani: il messaggio dell’Asterion con la sua area è stato chiaro… “Facciamo le cose in grande stile!”.
Il paddock è enorme, e al centro c’è un’area con tutti i giochi in vendita, sembra un privè tipo lo Zangola a Madonan di Campiglio! Vetrate, vedo non vedo… di tutto!
Intorno si articolano i tavoli di prova dove con LA ci fiondiamo su Looney Quest: mi ricordavo solo il titolo ma non avevo letto ancora nulla su questo gioco. Ogni giocatore parte con una tavoletta bianca da un lato e disegnata dall’altro per le partite Pro! Vi sovrappone sopra un quadrato di stesse dimensioni ma di plastica trasparente. La dotazione si chiude con un pennarello dal tappuccio a forma di gomma per pennarelli ad alcool.

Al centro del tavolo c’è un tabellone quadrato dove si piazza uno dei sette episodi di uno dei vari scenari disponibili. Sullo scenario sono rappresentati più soggetti e ostacoli vari con delle missioni via via diverse e difficili. Lo scopo è di tracciare un percorso sul proprio quadrato trasparente, avendo come riferimento il disegno comune, cercando di evitare gli ostacoli visto che al termine della fase-disegno i quadrati trasparenti verranno sovrapposti a quello del tabellone e si prenderanno o perderanno punti in funzione di quanto preciso sarà stato il percorso traccaito.

LA al primo tentativo non capisce bene il gioco ma dopo aver visto me inizia a carburare e sul secondo va decisamente meglio.
Un gioco divertente e originale che associa a materiali di ottimissima levatura anche un look&feel in puro stile VideoGame o AppMobile! Decisamente intelligente l’idea dei più scenari sui quali darsi guerra di livello in livello. Bellissima la scelta di alternare a prove di “traccia il percorso” a quelle di “colpisci i bersagli” e molto altro ancora. Da avere sicuramente con bambini dagli 8 anni in su.

IL PICCOLO PRINCIPE
 Dopo aver salutato Denise, un furetto dai capelli rossi e dalle energie inesauribili, ci piazziamo sul tavolo dove regna apparecchiata la bellezza delle immagini tratte dal film di animazione Il piccolo Principe.
Spiego subito alla dimostratrice che siamo due “infoiati” della versione che ha vinto il gioco dell’anno 2014!

Lei è cosi’ brava a spiegarci le regole che LA entra subito in competizione e vince di quasi 10 punti su di me!

Il set-up iniziale vede un percorso componibile tipo puzzle dove sono rappresentate delle piccole nuvolette che equivalgono agli spazzi per il movimento. In alcuni punti di snodo ci sono delle tessere bonus che verranno “acquistate” da chi sopravanzerà oltre quel segmento di percorso. 
I giocatori a turno scelgono dalla propria mano una carta avanzando di un numero di passi da 1 al valore su di essa rappresentato.

Sulle nuvolette ci può essere uno tra i tre simboli seguenti: 1-stella (fa prendere un punto vittoria), 2-binocolo (fa pescare tra tessere binocolo sotto le quali ci sono bonus o malus); 3-colomba (fa pescare una carta volpe aggiuntiva per rimpinguare la mano).

Superando le linee dell’immaginazione si accede a piccoli bonus (stelle) o a tessere volpe-principe che se si riuscirà a ricostruire la coppia daranno 6 punti extra.
Il primo che arriva sul pianeta può scegliere una delle tessere finali (con numero di stelle differenti per ogni tessera).

Il gioco è semplicissimo e divertente. A Mio avviso resta più strategico il primo ma questo “verso le stelle”è molto immediato e dalla grafica decisamente superiore. La meccanica poi del “chi sta dietro esegue azioni fino a non aver sopravanzato l’avversario” rende il gioco anche più tattico del previsto!


LA si diverte cosi’ tanto che mi concede la rivincita ma a questo giro lo straccio miseramente e senza pietà… dovere di educatore paterno :D




DVGiochi
Salutata Denise, Massimo Bianchini e le simpaticissime (e bellissime) dimostratrici della stella di Hokut… ehm Asmo-terion ci strafoghiamo un paio di panini con il piccolo LA che sbircia tra le vetrine dei transformers e quelle dei videogames dello stand Euronics!
Arriviamo alla Da Vinci che sono quasi le due del pomeriggio, di Kuldran ancora non v’è traccia, è intento a provare NewYork 1901.
Nella parte centrale della casa Perugina trovo Barbara Rol che dopo i saluti mi racconta del perché l’area sembra più grande dello scorso anno, meriti di attente operazioni di allestimento e tanta, tanta attenzione ai particolari. Senza che me ne accorga mi ritrovo con una busta delle principali anteprime della DV! Saluto Barbara nel tentativo di recuperare mio figlio e lo trovo intento ad acchiappare campanelle del tavolo Bellz!

BELLZ!
Il gioco lo avevamo provato a Romics ma solo di sfuggita vista la calca che avevamo trovato a Roma. Qui a Lucca invece c’è spazio per tutti e cosi’ ci mettiamo a provare dopo una rapidissima spiegazione della simpatica dimostratrice.
Nel comodissimo astuccio richiudibile con zip che aperto assolve anche la funzione di tavolo di gioco, ci sono 40 campanelle di tre misure differenti e in 4 colori.

Il giocatore di turno (da 2 a 4 massimo) utilizzando una penna magnetica a doppia potenza, sceglie prima quale verso usare, poi dichiara il colore di campanelle che non deve essere stato già scelto da un altro giocatore e tenta di prendere le campanelle di quel colore senza portarsi dietro anche quelle di altri colori. Se riesce nell’intento mette le campanelle da parte. Se passa quelle campanelle le conserva fino alla fine, altrimenti se continua e sbaglia (cattura altre campanelle o ne fa uscire alcune dall’astuccio di gioco) allora deve rimetterle tutte al centro. Il primo che cattura tutte le sue campanelle vince!

Vi assicuro che è un gioco DIFFICILISSIMO! Non basta l’esperienza, serve anche molta astuzia nell’utilizzare il verso giusto della penna al momento giusto. Conviene passare spesso per evitare di perdere le campane già catturate; conviene puntare ad isolare le campanelle indifese… la tipica tecnica del leone e della gazzella zoppa! Ahahahaha

SPLASH!
Al tavolo affianco c’è un’altra ragazza che ci spiega un’altra delle novità in casa DVGiochi.
Si tratta di un gioco adatto a tutti, grandi o piccini, anche in questo caso basato sulla destrezza e l’astuzia.
Un giocatore sceglie uno degli elementi di legno colorato. Dopo aver piazzato quel pezzo, indica al giocatore successivo l’elemento che questi dovrà piazzare sul pezzo da lui appena messo sul tavolo. L’elemento successivo deve essere della stessa forma o dello stesso colore del pezzo precedente. Fine delle regole, gioco semplice ma bastardissimo visto che mettendo un pezzo in equilibrio precario e obbligando il giocatore successivo ad utilizzare un pezzo “improbabile” ecco fatto che la vittoria sarà fatta dal momento che prende punti solo il giocatore precedente a quello che sbaglia facendo crollare la torre di pezzi!
Forse adatto a bambini leggermente più grandi del mio, diciamo dai 7 in su ma decisamente un gioco allenante anche per i suoceri, per gli zii, per i nonni, per tutti tutti tutti!

RED GLOVES E GATTINI               
Salutato lo stand Dv ci dirigiamo verso quello RedGlove dove con Federico Dumas iniziamo una lunga chiacchierata sulle ultime uscite e a nastro prendiamo UfoFarmer di cui scriverò presto un post, la seconda espansione di Vudù perché a lanciarsi malefici non ci si annoia mai, la bambola di pezza per macumbe familiari e infine il personaggio promo per Rush & Bash, il gioco preferito da mio figlio prima di Lucca (poi capirete!).
Dopo gli autografi e i selfie con Marco Valtriani ci facciamo un giro con il nuovissimo Neko-In un simpatico gioco di gattini dove ci si azzuffa in puro stile cat-fight!

Ogni giocatore ha una casa con degli spazi azione. Al proprio turno il giocatore sceglie uno dei 6 tasselli “zampetta” da piazzare (in base al colore) su uno degli spazi della propria casa o su quella degli altri. Per piazzarla nella tana altrui bisogna prima fare una zuffa con il gatto territoriale. Si lanciano due dadi e se il risultato è quello giusto si entra vincitori e al turno successivo si piazzerà la tessera corrispondente. Tutto questo perché il vincitore sarà il primo ad esaurire tutti i propri tasselli.

Alla fine di ogni mano c’è un lancio di dado e in base al colore tutti i giocatori dovranno provare a catturare il felino del colore corrispondente (anche quelli dei personaggi non –giocanti). Chi riesce nell’impresa degna dei riflessi di occhi di gatto, ci saranno dei bonus come “regalare” un proprio tassello ad un giocatore avversario.
Gioco simpatico e veloce, che impegna in approcci sia tattici sia di azione veri e propri.
Intelligente la doppia faccia delle case che permettono di giocare in due modalità, beginner e advanced Cat Master Fucker!

DISTRICT GAMES: NO!
Mentre finiamo di spazzolarci i panini del pranzo ci imbattiamo nel reparto District, dove un simpatico dimostratore ci permette di trangugiare seduti a patto di farci una giocata al gioco di carte che “sostituirà UNO nel prossimo decennio”. In effetti il solito gioco delle carte colorate ha un minimo stancato come Bruno Vespa in RAI, quindi anche io ci vedo un barlume di speranza.
Il gioco in questione è NO! Un mazzo di carte in grado di fare a pezzi anche le famiglie più unite.
Davanti a noi un mazzo di carte da esaurire prima degli altri per poter vincere. In mano si inizia con una carta bonus giocabile solo dicendo NO! Prima durante o dopo il proprio turno o a quello degli altri… praticamente si fa un po come Caxxo ci pare!
Ogni carta ha i suoi simboli per cambiare il giro, saltare un giocatore, pescare più carte, scartarne un tot, assegnarne alcune ad un avversario… insomma, cambiano le icone, cambia la sostanza ma il gioco resta lo stesso, sbarazzarsi di un dannato mazzo di carte, con la sola variante che qui se hai delle carte in mano puoi fermare qualsiasi altra mossa e dire la tua, ma anche gli altri potranno farlo quindi.. PREPARATEVI AL CASINO VERO!
In definitiva un titoletto extra light come la Philadelphia ma economico sia nel prezzo (10 euri) che nell’occupazione di suolo (in una tasca per il trasporto e su un tavolino da treno per il gioco ci stai!).

DAL TENDA: MAGO ALBERTO E COSPLAYOU
Seguendo la scia di quelli in fila per un autografo di Immanuel Casto e del suo Squillo in edizione “prima dell’annus domini” mi ritrovo scaraventato tra gemiti e orgasmi vari in un altro stand di quelli rampanti, il Dal Tenda. Distributore e Shop emergente, in poco tempo si è già affermato come una delle realtà più concrete sulla scena dei boardgame. Il bello è che a tutto il catalogo di prodotti distribuiti si aggiungono ora QUATTRO TITOLI IN ESCLUSIVA firmati cosplayou.com la casa editrice del vulcanico, giovanissimo e facciadafigaccione Francesco Marcantonini (qui l’intervista in fiera). Il belloccio dagli occhi di ghiacciolo all’anice può sembrare uno sbarbatello ma è un imprenditore di 26 anni che la sa lunga e la sa pure raccontare! Suo il nuovissimo Youtopia, ma è grazie anche al suo lavoro e alle sue connections con la nuova realtà dei youtubers che arrivano in italia Drinkopoly, Pizza Spaghetti e Mandolino, Ciak il gioco di carte.

YOUTOPIA
L’omonimo Ferrucci sceglie me come tester di una nuova simpatica spiegatrice: “Se glielo sai vendere a lui questo gioco allora sei pronta per la ressa di Lucca C&G”…. WOW che responsabilità!
Lei è un po’ timida quindi intuito il gioco cerco di capire quanto ne sappia con domande a trabocchetto su scalabilità e longevità… lei tiene botta e supera il pressure-test tipo Masterchef!
In sintesi parliamo di un gioco di carte e narrazione dove da un mazzo comune si pesca un obiettivo, la descrizione di una situazione con qualche personaggio. Scopo dei giocatori è narrare una storia utilizzando elementi tratti dalle 6 carte della propria mano. Tra queste troviamo oggetti contundenti, animali improbabili, kit medici, buste della spesa… insomma cianfrusaglie di ogni tipo e categoria.
Alla prova del nove la ragazza mi sfida: “un tornado trasporta uno squalo al suo interno che sta divorando i cittadini di una città: neutralizza lo squalo e blocca il tornado!”.

Parte il conto alla rovescia, uno sguardo alle carte e via col freestyle: “prendo il nastro adesivo trovato nella macchina, lo uso per chiudere la bocca del fottuto squalo; con il gel mi sistemo i capelli scompigliati dal tornado e già che ci sono prendo i fiammiferi che uso per far saltare una pompa di benzina e con la fiamma e il fucile al plasma spengo il nucleo del vortice e riporto la pace nella cittadina devastata! Le donne esultano e mi baciano… “ Il finale chiaramente era scontato, just like Steve McQueen! :D
Lei resta imbambolata… prima che riesca a parlare parte il piccolo LA che con la mia stessa chiacchiera butta li una storia strampalata di sparachiodi, piccioni kamikaze e zainetti esplosivi… tale padre tale figlio!
La ragazza sempre più sgomenta prova ad iniziare la sua storia ma alla seconda carta rinuncia… “Brava comunque per averci provato, non era facile!” la rincuoro.

DRINKOPOLY
Cosi’ tra una risata e due battute con Ferrucci passiamo a quello che dopo pochi secondi ho battezzato il GIOCO-DEFINITIVO-DELLE-SERATE-ACLOOLICHE: Drinkopoly.
Rivisitazione del classico vetusto Monopoli ma in chiave “bevilo-tutto bevilo-tutto, bevilo-tutto… SE L’è BEVUTO TUTTO E NUN JA FATTO MALE, L’ACQUA FA MALE ER VINO FA CANTAREEEE!” tipico rap dei castelli romani.
In pratica al posto dei terreni ci sono delle azioni che nel giro di qualche turno faranno barcollare anche i più astemi: si passa dal “bevi un sorso” al più salubre “bevi uno shot e torna due caselle indietro!”… al centro un solo mazzo imprevisti dove chiaramente se ne possono leggere di tutti i distillati!
“Ah se avessi avuto un gioco cosi’ alle nostre feste universitarie” penso tra me e me! Altro che MaialHouse e Porkies!

PIZZA SPAGHETTI E MANDOLINO
La carrellata segue con un inedito gioco sulle famiglie malavitose. I toni sono scherzosi e leggeri, con vighette in stile caricaturista a Piazza Navona e richiami ad attori e personaggi celebri. Con dadi e rollate, carte azioni e poteri si deve sterminare tutta la concorrenza mafiosa oppure impadronirsi del denaro degli altri… arrivando a mali estremi fino ad una classica “rapa in banca!” un MUST HAVE!
Te lo metti nello zaino, lo puoi portare con te sul treno, ci puoi giocare senza troppo ingombro, ci tiri dentro il vicino di pianerottolo, la signora delle pulizie, il gamer nerdazzo... insomma un apripista per tutti!

CIACK, IL GIOCO DI CARTE
A chiudere il poker di cosplayou.com e di Dal Tenda c’è un gioco di carte sempre con un pizzico di ironia di fondo a ricordare che una risata può far bene anche a quei nerd tutti german e niente figa!
Un gioco con una meccanica un pizzico più articolata, che cerca di portare ad un livello successivo i giocatori accalappiati come babbuini domestici con i precedenti tre titoli succitati! Richiami a pellicole HolliWoodiane e attori milionari sono la ricetta vincente di questo gioco dalle meccaniche non banali.


STAR WARS XWINS: GIOCO DI MINIATURE        
Con LA ci rifacciamo un giro prima di beccarci con Kuldran e TAAAAK ci ritrovaimo guarda caso da Simone Mancuso nel suo tra battello di Giochi Uniti…
LA non si regge più e gli concedo una partita mentre mi rifocillo con un panozzo+, lui ha batterie all’uranio arricchito e potrebbe andare avanti senza additivi né mescaline!
Il gioco ci viene spiegato da Simone nella versione extralight: al proprio turno ci si muove utilizzando una rotella che visualizza distanza e direzione del movimento. Dopo il movimento si può attaccare se si è a tiro. Con un indicatore di gittata si capisce se il bonus va all’attaccante o al difensore (o a nessuno) e si rollano i dadi in funzione delle caratteristiche della navicella scelta. L’ultimo a crepare è il vincitore!

LA non sta nella pelle e parte subito con i due TieFighter muovendoli dritti verso la mia navicella con fare decisamente poco socievole. Io provo a nascondermi dietro un asteroide ma lui mi segue come un segugio e mi bastona a botte di dadi critici. Spara, schivo, spara, assorbo, spara mi elimina lo scudo deflettore… spara… precipito! LA è in modalità Killer Instint, non si la finisce più e dobbiamo farci un altro paio di battaglie.
Giocare sul tappeto plastificato con stelle e galassie come sfondo è una figata pazzesca… tutta opera della cricca di Simone e Giochi Uniti che puntano su ogni minimo dettaglio per rendere l’esperienza di gioco un momento magico e indimenticabile… mio figlio non lo dimenticherà per tutte le successive 24 ore!

IL CONSIGLIO DEI QUATTRO
Finalmente riusciamo nel ricongiungimento-familiare-nerd con Kuldran e Fabietto e verso le tre del pomeriggio ci sediamo ad un tavolo Cranio Creations per testare il nuovo gioco di Daniele Tascini e Simone Luciani, il duo Tzolkin-MarcoPolo per chi si fosse perso qualche puntata e qualche rotella.

Su un tabellone componibile con tre sezioni a doppia faccia per variare la conformazione di itinerari e città, si sviluppa un reticolo di viette e centri abitati ognuno con il suo nome in bella vista e l’iniziale maiuscola e scritta con i ghirigori!

Al proprio turno ogni giocatore ha una sola azione tra le quattro possibili: 1-combinazione carte/soldi in base ai colori della sezione e si può prendere un tassello bonus; 2-carte/soldi per piazzare una casetta dove si trova il re; 3-aggiungere un omino in uno dei quattro trenini nobiliari facendo cadere l’ultimo della pipeline. 4-giocare un tassello bonus in una città con la stessa lettera e piazare una casetta per i bonus permanenti.

Mentre siamo intenti a giocare passa tranquillo Lorenzo Silva, che riconosco e placco tipo AllBlaks! Autografo di rito e complimenti per il suo genio originale. LA ringrazia per il favoloso Co-Mix con cui regolarmente ci sfidiamo e ci divertiamo.

Tornando al gioco del Daniele-Tzolkin, all’azione obbligatoria si associa (prima o dopo) una tra le quattro azioni veloce innescate dai drughi, dai sicari o bravi in stile Don Rodrigo!
In basso al tabellone una track per i soldi e una per i punti bonus che servono per innescare delle combo sui privilegi e spingono a comporre mosse sempre più articolate.
Un gioco pulito e compatto, che mutua meccaniche classiche da giochi molto noti, primo tra tutti Thurn und Taxis ma che riesce in modo sapiente e mai lezioso a rendere il tutto ben amalgamato e con un pizzico di innovazione.

Lorenzo Silva conferma: quello rosa è un cazzetto!! :))
Fabietto parte subito con il piede pesante, Kuldran legge il gioco a modo suo, io sono distratto dai mille messaggi di Zizzi per andare a testare e resto deconcentrato come un plotone d’esecuzione in congedo! Ma viste le mie innate attitudini adattative (:P) riesco in poche mosse a mettere in crisi le certezze degli altri due balordi e a recuperare sul segna punti che circonda tutto il tabellone.
Dopo tre turni lasciamo spazio ai posteri, il gioco ci è piaciuto ma per il momento resta nella lista dei Nice2Have.




ZIZZI-TOP!
A questo punto la faccio finita con la calca e lo stress da acquisto compulsivo e mi divido nuovamente dai compari che sono arrapati di Newyork come di Caprio Lupo di WallStreet!
Io raggiungo il mitico Pierluca Zizzi che mi concede il lusso e il privilegio di testare qualche gioco dei suoi…. Ve ne parlerò in un post specifico che uscirà a breve… non vorrete che vi sveli subito il misterioso mondo di zizzi-zizzoù?
Giusto per dire però… che dopo un paio d’ore arriva a fare un saluto anche Andrea Chiarvesio e allora tra autografi e battute ci scappa una foto con l’unica copia di signorie sul suolo nazionale!... Quanto avrei voluto utilizzare la mia persuasione+4d6 per accaparrarmi quel cimelio!

KILL 'EM ALL PAPO! PROJECT ELITE
Alle nostre spalle, nell’area test, c’è un tavolo vuoto dove però nel giro di un’oretta arriva una simpatica ragazza e un suo collega entrambi con maglie blu siglate DRAW-AB!
Dai loro zaini esce un gioco la cui scatola è cosi’ massiccia e imponente che sembra una piccola lavatrice portatile!!  In pratica è un monoblocco ricavato dal pieno di una roccia lavica con dentro un tabellone enorme e una miriade di miniature: gli alieni sono grigi, rossi o verdi, i buoni (ginormici marines spaziali) sono beige.

LA inizia a lacrimare, sudorazione a spruzzo, bava alla bocca e labiale sbiascicato!
“apo… obbiamo assouaente iocarci ua paita!” cerca di convincermi a sedermi al tavolo…

Cosi’ dopo ore di playtest chiudiamo la giornata con un trita-alieni in stile differenziata ecosostenibile!
Scelgo la femmina dai capelli verdi di nome Lilla, lui un energumeno di nome BUS.. il che la dice tutta su quanto sia grande! La mia ha un’arma che fa ridere anche i chiwawa, lui dei caxxo di multi-laucher che farebbero bagnare i pantaloni anche a Vin Diesel e Jason Statam!
La missione consiste nel disinnescare due ordigni e tornare alla navicella-approdo prima che l’orda di mostri ci faccia fuori o occupi la scialuppa di salvataggio!
LA è determinato ad ammazzare ogni forma di vita aliena si muova sulla base spaziale, ma quelli ad ogni fine turno aumentano come funghi su una corteccia d’albero bagnata dall’acqua!

Il gioco si sviluppa in turni di 2 minuti, cronometrati da un timer che fa parte della dotazione. Anche in questo caso le regole sono ULTRALIGHT-BAByPROOF ma l’adrenalina di rollare e rirollare i dadi con il rischio di far avanzare i mostri, di farli attaccare, di farli cibare delle nostre viscere è altissimo.
Senza neanche dircelo, io con la silfide dai capelli color Friedemann-Friese mi dirigo verso gli obiettivi e spendo tempo nel tentativo di bloccare dadi pistola sui quattro spazi.  LA a pochi metri dall’entrata spara missili a raggio infinito che scovano nemici come mosche in una stanza bianca di manicomio e ne fa spremuta tipo Bloody Mary!
Disinnescati i due obiettivi vado per tornare alla base ma dietro di me noto tre BIG-BOSS di quelli che sputano saliva sulfurea e corrosiva, con spalle larghe come due Hammer H1 e che brandiscono artigli sporchi come i capelli di Tomas Milian. LA li fredda tutti tipo sorbetto di piastrine e ce ne torniamo a casa fischiettando “I’m singing in the rain” come Alex Drugo sotto una pioggia purpurea senza l’umbrella di Rihanna!

CONCLUSIONI DEL GIORNO1
Tornati a Montecatini precipitiamo in un letto caldo e dopo una doccia bollente e un paio di partite a Bellz ci lasciamo cullare dalle forti braccia di Lorenz Fishburne al secolo Morfeo. L’inzuppata della mattina all’arrivo ci ha fiaccati, levandoci la voce e la temperatura corporea ma non ha fermato la nostra voglia di giocare… e siamo pronti per il giorno due!
Mentre chiudiamo gli occhi mi tornano alla mente tutte le immagini: 
  • lo stand Oliphante, con la simpatia di Albertarelli e i giochi per piccoli divertenti e vincenti
  • i 100mq di DVGiochi che sembrano il doppio grazie ad una vetrina di anteprime, ad una infrastruttura metallica "all'americana" e al team di ragazzi che spiegano ininterrottamente come fossero colpiti da tarantolite! Gli occhi della ROL.... taaaaanta roba!
  • l'angolo Asterion più grande e magnifico che mai, ad esaltare la recente fusione con Asmodee, a proporre titoli massicci e blasonati, con Denise e i suoi capelli rossi, Bianchini e la sua esperienza carismatica, il piccolo Principe e i suoi titoli ruffiani!
  • il piccolo castello RedGlove con gli amici Dumas, Vatriani e Burigo! Un team di fantasia e divertimento secondi solo alla creatività dei loro fantastici giochi magici con bambole di pezza, gente con la testa sul tavolo e le dita incrociate che si rincorrono con macchine bizzarre e bombe esplosive!
  • Il testing calmo e pacato di uno degli autori più creativi ed eclettici quale è Pierluca Zizzi.
  • La stazza di Mancuso, il suo sorriso, le sue manone, la sua dolcezza, le sue navicelle stellari
  • La potenza di Ferrucci e di Mister Dal Tenda con giochi freschi e pronti per i party ubbriachi.
Insomma, tante immagini e ricordi che si spengono col sonno ma si riaccendono il giorno dopo per un finale da urlo...

[to be continued!]

12 commenti:

  1. bellissimo report .. è stato come stare li con te :D

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    1. Ci sei mancato Leo!
      Con Kuldran e il mago Ferrucci ci avrebbero portato via con i sacchi neri ahahah

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  2. Bevuto tutto d'un fiato! Bravo Albo!

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    1. Thx bro! Ma ti sei lasciato uno spazietto per il resto? :)

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  3. Io scrivo tanto ma te me ne avanzi una spanna.
    Bravissimo Alberto.

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    1. *_* è un onore (o non era un complimento? ... Ahahahah)

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  4. Io quando me lo sono visto arrivare, reduce da un'altalena di tavoli con il piccoletto, ho pensato subito "stavolta non è di redbull che si è fatto" ahahhahaha. Non anticipo niente del secondo giorno perchè vedrete che ci saranno i botti !!! ;)

    Devo dire, piacevole sorpresa New York 1901, interessante il Consiglio dei Quattro ma siamo nel settore del "si bellino ma....", notevole l'organizzazione di alcuni stand, peccato per il nubifragio che ha ritardato l'apertura del padiglione.

    E comunque non c'è fiera o evento in cui non mi ritrovi a giocare almeno ad un collaborativo, maledetti ahahahaha

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    1. Concordo... Il giorno due è stato l'apoteosi!
      DON'T MISS IT! :))

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  5. E' stato bellissimo poterti conoscere finalmente in carne, riccioli e prole annessa.
    Lieto di aver ossessionato il pargolo che già mostra notevoli attitudine al volo in combattimento... :)
    Bella Albo... straordinario report... sembrava di essere lì!
    Ah... ma io ero lì...

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    1. Ahahahs mi fai morire dal ridere aahahhah.
      È stato fighissimo incontrare il Fudo dei blog...
      Mi hai rovinato un figlio.... Citua ahahahahh
      Alla prossima Simo!
      Ti abbraccio come il generale sherman al sequoia park ahahah

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