giovedì 21 gennaio 2016

Pizze a portar Via

Verso le 15:00 mando una foto e un messaggio: “Ma che fine avete fatto?”
Dart e Cleo si sono fermati un attimo al centro commerciale per i saldi…. “OH NOOOOO!” arriveranno per le 16:30…. Pocomale tanto ci attende un pomeriggio di fuoco e fiamme con i fiocchi per salutarci come si deve prima della ripartenza oltre manica.
Il programma del pomeriggio+cena+dopocena è semplicissimo: “Venite presto che prepariamo l’impasto per le pizze…. Mentreil lievito fa il suo ci apparecchiamo qualche fillerino. Poi ci strafoghiamo e nel dopocena attacchiamo qualche giocone. Iniziamo con Funkenschlag, poi vi faccio vedere Tzolkin se avanza tempo”.
La coppia di piccioncini naturalizzati sotto la bandiera del trifoglio irlandese è ormai pronta per il next-level: dopo quasi un anno di lavoro del Lord-Palpatine-Albo3 i due hanno ultimato il loro processo di trasformazione e sono pronti a fare il salto nel vuoto dei cinghiali iniziando da uno dei grandi classici del recente passato “Alta Tensione” il capolavoro di Friedmann Friese.
Con loro, a livello ludico, tutto è cominciato due natali fa quando dopo una giocata a Dixit ci fu un “Beh però carino quel gioco? Com’è che si chiama? Ma ce ne hai altri?” e partì il mio acquisto di Pandemia col quale in quattro giocammo fino alle 4 del mattino e da allora ne è passata di acqua sotto questi ponti-ludici: Bruges, Bohnanza (subito dopo Cleo ottenne Semenza con per regalo), Dominion, Radio Londra, Steam Park… e la fame cresceva. Dopo Modena iniziammo a fare sul serio con Co-MixHyperborea e Puerto Rico passando poi a ColtExpress, Tobago e Havana. In estate fu la volta di King of Tokyo e Otto Minuti Per Un Impero. Sul finale 2015, tra l’albero di Natale e il panettone, incrociammo di nuovo le armi con una lunga carrellata di giochi: SpyFall, Concept, Il Piccolo Principe, PatchWork, Bang Duel, La Isla fino a toccare i livelli più alti con I viaggi di Marco Polo.
Dart con le sue strategie, il suo background a Magic e la sua amica fortuna sempre ad assisterlo come Deco con Messi. Cleo con la sua tranquillità ma la sua determinazione che in più occasioni l’hanno portata a farci le scarpe!
I due sono maturati a livelli impensabili, tanto da chiedere addirittura “un salto di qualità” e chiaramente più si spinge l’acceleratore verso i pesi massimi, più si viene proiettati in un vortice di gestione risorse, legnetti, aste e quanto di più german ci sia in circolazione.
Così per la rivincita finale prima della nuova partenza, a spareggiare la vittoria di Dart a Puerto Rico e la mia a Marco Polo (senza dimenticare comunque le strapazzate di Cleo a La Isla, Dominion, Dixit, Bohnanza e Tobago)  arriviamo ai  primi del 2016 con la scusa di una pizzata prima dei saluti.

SUICIDIO DA CONIGLI
Appena arrivati il piccolo LA inizia a tampinare Dart per partire subito con le danze, ma “dobbiamo dare una parvenza di normalità alla giornata” gli dico io all’orecchio e ci intratteniamo 10 minuti in chiacchiere sul caos del centro commerciale o sul meteo che interessano meno di una trama in un pornazzo!
Bando alle ciance, dopo qualche battuta vedo LA arrivare con la scatola di Quantum e con l’ok delle quote rosa ci piazziamo al tavolo apparecchiando un match a tre: io prendo gli arancioni della repubblica, Dart i rossi dell’Alleanza mentre il piccolo sith biondo opta inspiegabilmente per i verdi della confederazione accantonando per una volta i suoi blu imperiali!
La configurazione di partenza è quella base ma subito LA parte in modalità “passeggiata” ed è evidente che non voglia ostacolare il suo amato Dart. Il ciclopico-mancato-modello invece lo vedo per la prima volta in difficoltà e parte lento come un diesel con lo zucchero nel serbatoio. Cerco di sfruttare la mia conoscenza del territorio e mi muovo come da manuale dell’arte della guerra: tengo stretto Dart e piazzo un cubo ma sottovaluto mio figlio che zitto zitto per non danneggiare Dart si espande dalla mia parte e mi occupa un paio di pianeti con il suo quantum. A questo punto Dart inizia a macinare e capita l’importanza del dado-dominio spazza via le mie navi e quelle di LA come fossero briciole sotto il tavolo. Il suo dado di cattiveria intergalattica sale asintoticamente in direzione 6 e grazie alle sue stazioni da battagli di valore 1 (si muovono poco ma menano come Bud Spencer)  ci asfalta tipo Bessy di Cars ed è un continuo rischierare i dadi dai nostri cimiteri.

Arriviamo alle battute finali con LA e Dart a 4 cubi piazzati e posizionati bene per chiudere il match con il quinto quantum. Io sono solo a tre e non riesco a ricucire il gap per giocarmela… sudo freddo, un inizio che non mi aspettavo, quella di Dart assomiglia ad un rimontone da far rabbrividire anche un beduino del Sahara: Dart è di turno e bloccando LA potrebbe impedirgli di chiudere la partita… io gli consiglio di farlo ma lui sbugiarda il mio bluff “tanto vieni dopo di turno… fallo tu no?” e procede con la riconfigurazione pronto a chiudere al suo prossimo giro. A questo punto mi trovo ad un bivio: far vincere Dart bloccando LA con possibile sbattimento del piccolo oppure viceversa, ignorare le sue mosse concentrandomi su Dart per rendergli bruschetta per pomodoro. Scelgo la seconda (anche per un chiaro conflitto d’interesse familiare) ma al suo turno LA ricomincia a passeggiare sulla mappa come per raccogliere margherite… “MADDDAI!!!!” faccio io mezzo alterato! “BASTA CHE SPOSTI QUEL DISTRUTTORE E PIAZZI IL TUO ULTIMO CUBO!” … di fronte all’evidenza LA esegue e vince. Ci faccio una figura da caghetta con Dart ma almeno tra me e lui è un inizio alla pari… più per lui che per me… ma va bene… NEXT!

IL RE DI ROMA
Tra il lusco e il brusco mentre incarto Quantum spunta di nuovo LA con uno dei suoi titoli di menare preferito: parliamo di King of Tokyo, un gioco conosciuto da Dart e che quindi garantisce un tempo di avvio pari allo zero assoluto.
Ci mettiamo giusto un po a decidere ognuno il proprio mostro: io sono il più determinato e vado sul sosia di Godzilla (GigaZaur!). LA è indeciso tra Cyber Bunny e il Kraken che usa quasi sempre… vorrebbe cambiare ma il suo attaccamento puerilo lo vincola alla pentola vecchia ma buona così col suo fare da venditore di bancarelle appioppa il coniglio robot rosa glamour a Dartagnan che si accontenta per quieto vivere.
Settiamo come sempre i punti ferita (cuoricino) a 10 e quelli vittoria (stellina) a zero. Ricordo rapidamente: “vince chi arriva prima a venti punti vittoria o chi è rimane in piedi per ultimo”. Iniziamo.
LA Rolla, butta fuori diversi cuori e un bel po di fulmini, come inizio non c’è male: ricarica la vita fino a 12 (il massimo) poi prende cubetti verdi e può acquistare una delle tre carte ma non lo fa.
Al mio turno punto subito al culo sfacciato: mi escono tre dadi con il TRE in bella vista. La seconda rollata dei dadi restanti me ne regala altri due… totalizzo cinque punti vittoria e con l’ultima rollata mi esce pure un cubetto… fortunato!

Dart va sul conservativo, punta a prendere una carta a terra ma gli gira male e con tre UNI fa solo un punto vittoria e riesce a malapena a fare un cubo potere.
Al turno dopo LA entra in Tokyo e da li iniziamo a menarci.
Io sono bello carico di energia, lui vuole farmi fuori e non vorrebbe menare Dart quindi appena gli tiro due zampate esce dalla città e mi fa entrare. Da qui inizia la mia impresa: resisto ad un turno intero di mazzete (leggi tipo Banfi) che passano per Dart e finiscono con il Kraken del piccolo padawan. La fortuna sembra essere dalla mia e grazie a delle rollate pessime loro e ottime mie riesco a stabilizzarmi intorno i 7 punti ferita con quasi 10 punti vittoria già assicurati.
LA si sommerge di cubetti verdi che quando compra la carta batterie per mostri aumenta in modo esponenziale, ma quelle che entrano dopo sono moscette e nel frattempo io resto in città e faccio punti.
Al suo turno Dart mi scudiscia come un cavallo durante una gara a Capannelle ma gli rendo lo stesso servizio al mio turno e stiamo li li per capitolare entrambi così al turno di LA decido che è il caso di andarmi a far ricucire in periferia. LA non ci vuole stare in mezzo così passa subito il testimone di re a Dart che è ancora mezzo zoppo, sta ad 8 cuori ma si capisce che le ha prese per due. Io rollo e compro una carta che mi fa rieseguire il turno… rollo di nuovo e oltre a gonfiarlo bene mi rimetto in sesto come un ricostituente al ferro in fialette per i bambini.

Al turno di LA ci sono cubetti che grondano come il grasso al monoblocco di carne da un kebabbaro così prende un’altra carta ma a questo punto è fatta! La successiva è Attacco Aereo, chi la compra guadagna subito 5 punti vittoria perdendo 4 punti vita… LA non può più tornare indietro, ha già rollato ed esaurito i suoi cubetti… è il mio turno di vincere! Rollo giusto per assicurare agli altri un paio di ceffoni in più sul curriculum delle loro rispettive guance, spendo i cubetti giusti giusti per la carta e scendendo ad un solo punto vita raggiungo i venti punti che mi assegnano il trofeo….
Uno a zero per me e palla al centro Dart” penso compiaciuto e immagino la mia coscienza ormai sbiancata a candeggina dopo la macchia di poco prima a quantum.

PIZZE PAZZE
Neanche finiamo di spaccarci le ossa a KoT che arriva la chiamata alla tavola: “è pronta la pizzaaaaa…. A lavarsi le mani e a tavolaaa”.
Dani e Cleo sfornano una quantità di teglie da ridicolizzare un napoletano mentre Dart ed io le spazzoliamo come dei pesci pulitori. LA ha la sua con il vrustel, noi passiamo da quella ricoperta di mozzarellina filante a quella con tonno e cipolletta dolce fino ad una new entry salsiccia-broccoli-mandorle-limone… un orgasmo di gusti e odori che accostiamo ad un peroncino da cantiere.

SCINTILLE ELETTRICHE
Pieni da non avere spazio neanche per l’ultimo respiro ecco che riarrangiamo lo stomaco tipo gli scaffali dei giochi ottimizzando gli ingombri per trovare un buco dove infilare una fetta di panna cotta con topper di caramello caldo…. ADDDDOOVVOOOOOO! Le altre pizze le facciamo sfornare tatticamente in vista della long-run di boardgame che finalmente inizia a farsi seria.
Accelerate le azioni di sparecchiamento grazie ad una crema di limoncello trita-intestino inizio a setuppare Funkenschlag, uno dei giochi moderni divenuti ormai uno dei grandi classici.
Da 1 a 6 giocatori si avvicendano per acquistare centrali energetiche in accanite aste; dovranno poi recarsi al mercato delle risorse per rifornirsi di materie combustibili; cercheranno di avanzare qualche Elektron (la moneta sonante) per fondare città/casette sulla mappa (Germania o Stati Uniti nella versione base) e infine dopo aver prodotto energia bruciando le risorse nelle centrali andranno ad alimentare le casette piazzate ricevendo Elektron in base a quante casette avranno alimentato.
Il gioco si sviluppa su tre periodi in ognuno dei quali si riaprono possibilità di piazzamento multiplo sulle stesse città in mappa.

Al raggiungimento del numero di casette indicato per chiudere la partita (17 in 4giocatori), il vincitore sarà colui che alimenterà il maggior numero di case nell’ultimo turno.
Alle 21:30 optiamo per la mappa degli States e dopo un batti e ribatti anche con LA scegliamo le 4 regioni di piazzamento (viola, rossa, gialla e verde) posizionando casette neutre a delimitare i confini.
Ognuno inizia con le sue 22 casette di cui una sul segna turno e una sul ranking di casette.
Iniziano Dani ed LA che fanno coppia con il nero, avviano l’asta e ricevono subito delle contro offerte tirate da Cleo che entra in partita molto aggressiva strappando una fabbrica da 3 a 7…. Mh… qualche dubbio sulla strategia e la spesa ma ok, è pur sempre la prima. A turno in un modo o nell’altro ci accaparriamo una casetta e quel culorotto di Dart quando c’è da essere primi è primo quando conviene essere ultimi è ultimo, insomma per farla breve si prende una centrale che con due carboni alimenta due casette e il tutto ad un prezzo irrisorio!
Sotto il mazzo via via si accumulano le centrali di valore maggiore che faranno la loro comparsa nel terzo periodo.
Procedendo in senso antiorario, Dart compra le risorse per primo e si porta via quattro cubi carbone. Sia Dani che Cleo puntano sul bitume mentre io mi accontento del carbone di seconda scelta e prezzo salato lasciato da Dart.
Nel piazzare le casette inizia sempre Dart che si piazza                 su una città circondata da collegamenti dal costo ridicolo in zona Gialla poi piazza una seconda casa. Cleo parte da Dallas sul rosso. Io molto calzoncini e camicetta mi stabilizzo a Savannah con l’idea di  salire a nord verso Raileigh o ad ovest verso Atlanta pagando solo 7 di collegamento, a sud ho un collegamento gratuito con Jacksonville che mi apre la strada per Tampa e Miami…. Ho tutto calcolato cosi’ piazzo due città. Dani invece ripiega a Chicago.
Quando alimentiamo l’unico a farci i soldi è Dart che prende 33 Elektron contro i nostri 22.

Al secondo turno Dart inizia per primo avendo più case quindi pur iniziando l’asta sarà sempre l’ultimo a comprare dal mercato e a piazzare le casette… Decido di rimanergli ad una casa di distanza per sfruttare il vantaggio ma Cleo e Dani senza saperlo mi appaiano e avendo fabbriche di minor valore mi seguono nel turno e quindi sono prime sulle azioni più importanti.

Dopo aver piazzato le prime quattro casette la mia idea di trovare un corridoio a nord tramonta come il sole quando Cleo (volente o ignara non si saprà mai) mi blocca la strada circondando le mie fabbriche ostacolata a nord da Dani e ad Ovest dal ragazzo di Beverly Hills… o almeno cosi’ sostiene. Mi tocca chiudere verso sud fino a Miami.

Quando sto per sentirmi soffocato e schiacciato come in un tunnel con trappola alla Indiana Jones, Dart piazza la sua settima casetta e sblocca la fase 2 dove è possibile costruire una seconda centrale per città. Ricomincia a circolare aria nei miei polmoni.

Alla mia sinistra Cleo punta sul rinnovabile e colleziona centrali eoliche come se piovesse vento e grandinasse acqua.  Dart invece anticipa i mercati e investe sull’immondizia (quei bariloni gialli di sporco che hanno sempre il loro perché). Daniela ha un tris di fabbriche a doppia miscela, carbone/greggio e cosi’ ammortizza le spese delle risorse nei turni in cui è sempre prima o seconda.
Dart per via del numero di case accusa una ridotta liquidità di cassa mentre Cleo per non separarsi dalle sue amate pale eoliche aumenta il numero di casette ma ne alimenta sempre un numero minore. Dani sembra la più bilanciata. Io tramo nel gruppo ma monetizzo poco.

La fase 3 arriva decisa intorno al turno 10, ci coglie alla sprovvista ma vola via veloce con il suo unico mercato di 6 centrali. Tutti noi svecchiamo gli impianti portando la capacità di copertura a diciassette. L’unica che resta dietro è Cleo che invece non arriva a 15.
Dart è nervoso, si alza in piedi per calcolare bene, dovrà piazzare un sacco di casette e avere soldi per imbarcare risorse ed alimentare tutto balzando in testa… Ma la matematica lo tradisce e non riesce nel colpaccio. Dani invece, nonostante le distrazioni per mettere a letto i bambini e con un biberon sempre da riscaldare, è quella che legge meglio la partita; uno schiaccia sassi. Cleo dopo l’inizio al fulmicotone rattoppando tutti tipo Kerakol si annoda su se stessa e ci mette tutta la partita per capire che deve disfarsi di una centrale verde da 3 casette! Cosi’ all’ultima asta inizia a tirare sul prezzo con Dani per una fabbrica da 7. Per Dani sarebbe la garanzia di poter piazzare una casa in più di tutti arrivando a 18 con nessuna centrale disponibile sul mercato per gli altri. Dart è in preda al panico, io osservo divertito come distaccato ma curioso di sapere alla fine se il gioco è piaciuto. La centrale da 34 se la aggiudica Cleo pagandola 90 Elektron. Io sto a posto. Dart ha la centrale atomica.

Nell’ultimo turno arriviamo tutti a 17 case ma con una lungimiranza da falchetto pellegrino io ho centellinato gli ultimi soldi prendendo uranio  e immondizia a prezzi modici e in grosse quantità per coprire le esigenze di due turni. Cosi’ all’ultimo non spendo nel mercato e posso chiudere la partita vincendo con per differenza di soldi: CENTOVENTIDUE Albo contro 119 (129 grazie fantavir!) di Dani (vincitrice morale per le mille scocciature con i piccoli marmocchi) mentre Cleo rimonta Dart rubandogli il podio con 51 Elektron a 37!
Prima vera sportellata per il biondone figaccione che oltre alla sconfitta su un giocone serio si vede sverniciare dalla dolce metà crudele del suo cuore.

Le sensazioni di tutti sono che Funkenschlag è un gioco semplice nelle regole ma profondo e strategico nelle dinamiche. La componente di piazzamento in mappa garantisce una rigiocabilità totale unitamente al succedersi randomico delle fabbriche sul mercato. In base a dove ci si piazza e al primo ordine di turno può nascere una strategia di gioco migliore che se giustamente interpretata può guidare la prima fase. Dalla fase due è una rincorsa a chi piazza meglio ed attiva più città per avere entrate alte e soldi da re immettere nel circuito.
Essere primi di turno può essere uno svantaggio perché penalizza nel costo delle risorse ma alla fine permette di guidare il ritmo tenendo gli altri a debita distanza con le entrate.
In quattro giocatori l’esperienza di gioco è ottima, pochi tempi morti e spazio comunque ben gestibile.
Uno dei miei giochi preferiti di sempre, uno dei miei primi acquisti, il primo amore si sa…..

AHIA I MAIA!
Dani ci saluta e va a dormire… noi alle due meno un quarto decidiamo di completare la missione auto-distruzione e di apparecchiare Tzolkin, la fava con la quale avevo allettato di due piccioncini per catturarli con un unico colpo lo stesso pomeriggio di Funkenschlag.

Il gioco dei Maya fa la sua porca figura con quelle ruote dentate ad incastrarsi per condure il moto in diverse velocità e direzioni: come look & feel diciamo lievelli molto alti… certo ultimamente le società editrici a noi gamerz ci stanno abituando bene ma i costi sono sempre più salati. Questo gioco invece, comprato usato ma ancora da defustellare, con tre cucuzze scarse te lo porti a casa e puoi godere con il corpo e la mente facendo girare neuroni e non solo!

I giocatori interpretano il ruolo di tribù Maya che a botte di mais e deforestazione dovranno ingraziarsi il volere delle tre divinità scalando le ziggurat dei culti e totalizzando punti vittoria dopo aver costruito edifici e templi, dopo aver sfamato i lavoratori, il tutto scandito dal succedersi delle stagioni e dei relativi eventi delle ruote dentate.

La spiegazione richiede un pizzico di attenzione e, vista l’ora, optiamo per una partenza a freddo tipo Bootstrap del sistema operativo da chiavetta… una roba proprio ad-cazzum-canis! Però l’esperimento riesce e dopo un paio di giri le facce dei due mi sembrano concentrate… poco assonnate… Dart ha fame di vittoria e viene tenuto sveglio da un mix di endorfine adrenaline e mescaline che gli frullano nei globuli rossi tipo “siamo fatti così”.

Parto leggermente sottotono dovendo spiegare il gioco in corsa e quel paraculawan di Dart ne approfitta allungando subito: dalla ruota di Uxmal acquista un nuovo lavoratore e ad ogni turno piazza o prende un puzzillo in più. “Micamale” esclama Cleo ma io puntualizzo che “a un quarto di gioco ci sarà da sfamare parecchie bocce” e a Tikal mi compro la tesserà che mi fa pagare solo una pannocchia a lavoratore!

Cleo fa conoscenza un po alla volta con gli ingranaggi della plancia e con la costante necessità di piazzare qui per prendere di là… non facile con almeno 20 ore di sonno arretrate e almeno 60 minuti di auto per rientrare a casa ma ce la mette tutta e tiene il passo.

Al primo raccolto sia io che Cleo siamo in difetto di un lavoratore ma partendo da zero non prendiamo penalità. Dart invece pela le risorse al grammo e sfama come una gatta i suoi 7 cuccioli con mammelline cariche e ragadi a go-gò!

Il secondo quarto di gioco inizia a farsi teso: disboschiamo la foresta a colpi di machete per arrivare al cuore del mais e fare provviste tipo formiche. Gli dei si adirano e Cleo retrocede nella scala della terra.
Prima di metà gioco mi accaparro diverse pietre e legno e acquisto il secondo edificio che mi sconta un’altra pannocchia a lavoratore… praticamente lavoreranno fino a fine partita senza mangiare. 

Durante il secondo raccolto scialo mais e preparo le contromosse.
Dart investe sui bonus e sulla scalata alle divinità che ogni quarto di giro gli regala risorse e punti vittoria.
Io con un teschio mi riprendo il margine perso e inizio a soffiargli sul collo.

Al terzo raccolto siamo tutti partiti per la strada dei punti ma mentre Dart riesce a sfamare con un malus minimo, Cleo paga pegno e retrocede fino al via… una tortura messicana!
Nell’ultimo spicchio di partita c’è chi prende il primo giocatore e avanza di due, chi sacrifica giocatori per avere azioni bonus e chi brancolava nel buio ma vede la luce e finalmente ingrana la marcia giusta.

Cosi l’ultimo turno arriva intorno le TRE E MEZZA del mattino, con occhi gonfi e bocche impastate tra il caffè appena fatto e la pizza sfornata cinque ore prima e mangiata con una fame tossica da gamer.
Nei miei calcoli sarebbe servito un turno in più, sulle ruote ho tre lavoratori di cui uno messo al posto bagliato quindi prendo il meglio di quello che posso e scappo col malloppo alla conta finale.
Dopo aver sfamato e aver fatto la conta finale si convertono le risorse fino all’osso e si avanza sul tracciato.
Il dischetto di Cleo fa una grande rimonta ma è arrivata troppo tardi e i nostri due la staccano, brava comunque per non aver mollato e, con un pizzico di esperienza in più ci avrebbe dato la paga anche stavolta!. Dart incrementa il suo punteggio incessantemente ma il mio tassello lo raggiunge e sopravanza di UNO…. UNO… UN PUNTO SOLO che segna la fine di una lunga serata, che saluta i due e sberfleffa l’avversario temuto di sempre rimandandolo in irlanda con una vagonata di pizze a portar via.

Alla prossima ci saranno Florenza e Terra Mystica ad aspettarvi ragazzi… ormai siete pronti, avete intrapreso la via del lato oscuro e non c’è più ritorno.



Per chi fosse interessato, tutti i giochi citati si trovano su www.playbazar.it che sponsorizzerà i prossimi quix supportando BoardGameFriends nell'opera di diffusione ludica.





8 commenti:

  1. chiudere Tzolkin alle tre e mezza del mattino e tanta roba, roba da Dado Critico

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  2. Ahahah... Così mi bagno tutto! ;))
    Cmq ormai stiamo a livelli di Bretagna ore 4 del mattino... Le tre sono per i pischelli ahahabab

    Un abbraccio Remo!

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  3. Non per farmi i fatti vostri, ma se ad Alta tensione tu hai fatto CENTOVENTIDUE e Dani 129... altro che vittoria morale. Ha vinto Dani punto e basta :)

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  4. Sparpagliare dei triky mistakes qua e la è la tecnica del mio boss per capire se mi leggo le sue presentazioni....
    Francé tu di mestiere dovevi fare l'Avenger HawkEye. Dani 119 ma in effetti per il mazzo che si è fatta con i bambini e la pizza 10 a Ero a tavolino per lei ;-)

    Preparati per prossimo quiz che si vincono ricchi premi e cotillons :))

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  5. bellissimo resoconto!
    Adoro Tzolk'in e Alta tensione!
    PS: ma Quantum come lo avete trovato?
    Donato

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    1. Ciao Donato! Grazie per i complimenti, sei molto gentile :))
      Tzolkin e Funkenschlag sono tra i miei preferiti, non mi stancano mai.
      Quantum lo trovo un gioco veramente interessante: tattico e bastardo, come piace a me! Dall'aspetto easy e giocabile su più livelli, dallo spensierato al brain-fu**ing-burner! Io lo vivo in modo leggero ma volendo ad ogni partita puoi spingerti uno step farward e ottenere soluzioni sempre più cattive.
      La componente ad altissima interazione che premia l'attacco e senza penalizzarlo crea delle bagarre veramente uniche.
      devi giocarlo con le persone giuste che lo interpretino così o rischi di vederli delusi quando non riusciranno a piazzare il loro quinto cubo perchè c'è sempre uno che li bastona.
      Ottima la componente alea che ci sta tutta!
      lo consiglio a neofiti ed esperti in cerca di sollazzo!

      Se voi farti un'altra idea puoi leggere anche il mio precedente post su Quantum.

      http://boardgamefriends.blogspot.it/2015/10/quantum-na-solas.html

      DAJE!

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    2. Grazie delle info Albo,
      nun te preoccupà, pian piano sto recuperando tutto il blog
      ;)

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