Roma oltre che eterna è anche nota come la città che brucia
e non solo per i fatti di Nerone ma
perché l’estate ti ammazza di caldo!!!
Parcheggi lo scooter la mattina e lo ritrovi la sera
inclinato di 80gradi con il cavalletto cementato nell’asfalto… il colpevole è
proprio lui il suolo che bolle per le temperature laviche e che si squaglia
come plastilina su un pannello fotovoltaico. Poi torna il ponentino della sera, le temperature scendono e il cavalletto fa la
fine di un pentito rintracciato dalla cosca di turno…. Incastrato sottoterra!
A volte Roma è così calda che la gente è costretta a
scappare in villeggiatura, così si vedono le classiche scene tipo la moglie e i
figli tutta la settimana al mare, il marito che si fa la sauna a casa fino al
weekend per il ricongiungimento familiare e il sollazzo, le file sulla pontina,
l’asfalto che deforma l’aria con emissioni tossiche… caldo caldo caldo che si
muore!
Con queste temperature è impossibile pensare all’inverno,
provaci tu: immaginati con il piumino woolrich, la sciarpa, il cappello di
lana, i guanti imbottiti, gli stivali che a terra è tutto bagnato, neve, neve,
neve dappertutto!!! Come pensare ad una
canzone di Lady Gaga quando nelle cuffie hai Freddy Mercury! IMPOSSIBILE.
Eh allora ci provo lo stesso perché le sfide mi fanno
chiudere la vena e girare gli occhi come lo squalo quando spalanca la bocca, io
spalanco il gas dello scooter e me ne vado dallo zio Roberto Finocchiaro, si
proprio lui lo speaker del giovedì sulla radio locale, PLAY THE GAME quelli
delle interviste (qui).
“Bella Roy, venerdì
per la serata Zombie con la Scimmia sul Tavolo non ce la faccio proprio, però
se per te va bene passo stasera e mi refriggero con i turbocondizionatori del
tuo nuovo Dal Tenda Appio… e visto che fa un caldo che si muore, spiegami pure
Dead of winter così tanto perché l’inverno sta arrivando tipo Stark e qualche
non morto lo facciamo fuori definitivamente e collaborativamente!”
DAL TENDA APPIO
Dall’esterno le due vetrate ginormiche regalano uno scorcio
di scaffali e scatole che ingolosiscono curiosi e più smaliziati, sembra si essere
Ulisse legato al palo mentre le sirene cantano i ritornelli di “Dammi tre parole, sole, cuore, amore…” sventolandosi
con carte di Dixit Odissey!
Appena entrato mi accoglie un refrigerio che mi drizza i
peli delle braccia e mi proietta la memoria alla pubblicità della vigorsol di
quello che suonava le ringhiere con i capezzoli dopo un morso alla chewingum! (qui). Ma la vera figata
è che c’è la luce! Roba tipo John Belusci e James Brown ragazzi (qui)… lui ha compiuto il
miracolo… HO VISTO LA LUCE!!! Perché se
è vero che nelle solite ludoteche c’è quella atmosfera un po fumosa e di
penombra giallognola che fa molto irish pub… è pur vero che è fighissima per
bersi una pinta parlando del più e del meno… ma cavolo se c’è da giocare ad
Hyperborea dove il rosso e il viola già li confondi alla luce del sole, quando
devi distinguere tra il giallo e l’arancione di Agricola… beh avere la luce
come amica e consigliera non è male. Ma purtroppo sembra diventata un lusso di
pochi… Con il risparmio energetico e queste lampade spompate anche nelle case
degli amici ti trovi sempre ad andartene con la cataratta da rifare e qualche
diottria buttata alle ortiche!
Invece nella tana di Roberto
ed Eleonora tutto ogni faretto è al posto giusto e pensato per rendere
l’esperienza di gioco un ricordo indelebile ancora prima di aprire la scatola.
DEAD OF WINTER
Visto il caldo mi siedo al tavolo e cerco di capire con
Roberto se ci sia modo di provare DoW come da chat la mattina, uno di quei
giochi di cui ho sempre sentito parlare un gran bene ma che vuoi per la mia
avversione agli zombie, vuoi per qualche reticenza verso i collaborativi da
parte della mia cricca… vuoi per il tempo vuoi per lo spazio… insomma mai provato
prima!
Ma Roy è veramente il Master
of Cerimony che tutti vorrebbero e in 10 minuti tira su un tavolo di amici
più o meno afficionados e sta già li a raccontarci le regole.
La storia è molto semplice: ti ritrovi all’interno di un
edificio con un gruppetto di sconosciuti, fuori c’è un freddo bastardo e
inglorioso come quegli zombie rinsecchiti e mezzi putrefatti che non vedono
l’ora di entrare a banchettare con le tue cervella!
Subito fuori ci sono degli edifici dove bisognerà sgattaiolare per non morire
di inedia, mortificandosi il morale e finendo ad ammazzarsi l’un l’altro in
preda a crisi di panico e di fame come le Cavie
di Palahniuk. Ogni edificio da
esplorare ha un proprio mazzo di oggetti dove rovisteremo per cercare quelli
richiesti dalle missioni di turno o di partita, facendo rumore per avere più
chance per trovare la cosa tanto cercata, e alle peggio se avremo attirato dei
maledetti mostri barcollanti dovremo barricarci e fuggire come topi nelle fogne
zero Tartarughe Mutanti a difenderci.
L’obiettivo è resistere fino allo scadere del numero di
turni indicato dalla carta missione, evitando di essere divorati dagli zombie,
cercando di non essere fregati da qualche traditore. Il gioco da 2 a 5
giocatori infatti è un semi
collaborativo con traditore,
dove cioè il gruppo sopravvive se la missione viene risolta nei turni indicati,
ma ogni giocatore ha anche i suoi personali obiettivi e quindi vincerà solo se
sarà stato in grado di raggiungerli tutti. Tra i superstiti però si potrebbe
celarsi anche 1 traditore che remerà contro, cercando di far fallire la
missione principale, facendo ridurre il morale e portandosi a casa risorse
utili solo per lui.
LA SQUADRA
Al tavolo ci sono Fulvio
e Maria Stella… Lui mi riconosce e
mi fa: “Tu assomigli ad uno che ha un
blog… ma non è che sei tu?” fa sempre strano quando succede, così le mie
risposte sono tipo: “si sono io… ho un
blog… scrivo… gioco…” che tutte le ore passate a presentare progetti,
slide, istogrammi svaniscono in un milli-secondo e ritorni ai tempi del primo
liceo in cui balbettavi e finivi con “nooo
pressòòò ma che quello che sta scrivendo è un due??? No dai pressòòò!! Così mi
abbassa la media!”.
Loro sono una coppia, quelli più grandi, di esperienza e di
pazienza. Maria Stella è più silenziosa ma precisa e rigorosa nell’interpretare
il gioco e le regole. Fulvio si vede subito che è tranqui Funky ed è li per
divertirsi e staccare!
Poi c’è Silvia,
appena di rientro dalle prove finali di maturità… quella freschezza di un’età
che vola via così velocemente che non ti sembra vero di averla vissuta, strizzata
fino al midollo… le sbornie, le feste, i libri, il bignami, le tesine, le
traduzioni, copiare, il compito che non ti arriva, il secchione da mettere in
riga, gli zaini buttati dalle finestre, le canne, le birre, le prime cotte, le
delusioni, le botte, il calcetto, le risse, il cinema in 25, le pizze in 25, il
mare in 25, in macchina in venticin… vabbeh uno se li ricorda sempre un po
troppo alla grande quegli anni. Silvia è li tranquilla come se non avesse fatto
niente di insolito la mattina, come se fosse andata a scuola normalmente, ha
voglia di rilassarsi prima di andare a dormire…. Io dopo l’esame mi ricordo
che… no non mi ricordo niente…. Un blackout e poi un lungo mal di testa durato
tutto il giorno dopo sulla tazza del cesso! Beata gioventù!
A chiudere il gruppo c’è Ambrogio, pugliese D.O.C. di quelli che ci entri per forza in
simpatia, un entusiasmo dilagante come i suoi sorrisi; è uno navigato sui
boardgame, glielo leggi in faccia eppure ha lo spirito del bambino, di quelli
che non gliene importa di meccaniche e algoritmi buggati, vogliono solo
divertirsi.
Ah… e poi ci sono io chiaramente… IL TRADITORE! Quando pesco per ultimo tra le due carte rimaste opto
per quella sotto… una voce nella testa mi impedisce di pescare la prima… troppo
scontato, troppo saldi di inizio estate! Giro leggo e vedo quella scritta… TRADIMENTO! “MADOOO QUANTO GOOOODO!” perché in fondo in fondo io sono una zolla
di terra… un maledetto zappatore antisociale, scrivo e conosco una vagonata di
gente ma poi dentro dentro, sotto la scorza suina e ricoperta di peli a capelli
remo contro, sono per la teoria del complotto, non mi ritrovo con le scelte dei
referendum, non capisco perché le elezioni finiscono in un modo, non mi
intrippo sulle stragi dei telegiornali…. Sono un traditore sociale, questa è la
verità… e se posso zaccagnare alle spalle uno che mi crede amico, sicuro che
sia solo un gioco e non ci scappi veramente il morto… allora si “AHHHH FINALMENTE UNA BOCCATA D’ARIA”….
Libero di tornare allo strato brado.
Ma se essere dei traditori è una bella botta di adrenalina…
è anche una bella responsabilità perché tutti se lo aspettano che ci sia un motherfucker nella folla, uno che
riempie la stiva di acqua mentre gli altri la svuotano. Devi essere bravo a non
farti leggere sulla fronte quella parola, traditore! Devi pensare come se fossi
uno di loro, devi scherzare, imitare, emulare uno di loro, ma nello stesso
tempo devi essere cinico, inzaccherare il mazzo
crisi di carte che non c’entrano una mazza; fare in modo che gli altri
usino azioni per passarti i loro equipaggiamenti ma non utilizzarli tutti,
disseminare zizzania, il seme del dubbio che ti abbiano passato delle merdate
invece dei farmaci per curare il tuo caro amico ferito… che purtroppo al turno
dopo non ce la fa! Non si salva dal quel morso infetto… ci resta secco e ci
sperava in te… ma tu pensi solo a resistere e a farli fuori tutti :DDDD
O VITA O MORTE
In DoW i superstiti devono resistere! Si inizia con due
personaggi a testa ma questi oltre a
morire si posso anche ingaggiare per rinfoltire il gruppo. Nessun giocatore
però rimane mai senza personaggio perché al massimo ne ha sempre uno. Ad inizio
turno si tirano un dado per ogni personaggio + uno (quindi inizialmente tre
dadi).
Con i dadi si attivano le azioni pricnipali come l’attacco e la difesa che per andare in porto richiedono valore dado superiore
alle caratteristiche sulla carta personaggio,; poi c’è il barricare che brucia un dado ma non importa il valore.
A contorno
quante azioni gratuite si vuole,
come scambiare equipaggiamento (carte), giocare una carta, muovere, esiliare.
La vera figata di
Dead of Winter è che all’inizio del turno di un giocatore, chi gli siede a
destra pesca una carta cross-road e
ne legge segretamente il testo. A seconda delle scelte e delle azioni che il
giocatore di turno farà, la cartà potrà o meno attivarsi. Nel caso si attivi,
chi l’ha pescata la legge e, se presenti, propone diverse opzioni al giocatore
di turno che quindi inizia a farsi due conti con il contesto zombesco.
BELLISSIMO, AMBIENTATISSIMO!
Finita la fase turni si passa alla fase colonia dove si gestisce il cibo, si verificano i rifiuti, si
risolvono le crisi e dove si aggiungono i non morti che bussano alle nostre
porte.
STORIE DI MORTE.
La nostra missione
è veramente breve ma splatter: ammazzare zobie per raccogliere campioni da
studiare in laboratorio. Per vincere servono 3 zombie cadaveri veri a
giocatore.. quindi in tutto 15 zombie che si totalizzano solo se, a valle di un
combattimento superato, lanciando il dado si ottiene da 4 in su!
Silvia parte con due personaggi che prima dell’epidemia
facevano cage-Fighting in qualche
contest televisivo americano: hanno dei valori che se combattono spappolano
pure un non morto di mille chili! Purtroppo hanno un difetto, tirano il dado
esposizione come ogni essere umano.
La freddissima morte è democratica come
la livella di Totò quindi prima di uno scontro si tira il simpatico dado esposizione un D12 con facce
vuote, facce dente, facce sangue e facce cristallo. A seconda dell’esito puoi morire di colpo (con il simbolo del
dente) oppure puoi ricevere una ferita o una ferita infetta che ti dissangua ad
ogni turno infliggendoti un danno. Crepare è facilissimo a questo gioco, con
tre ferite fai da pastura agli zombie… ma negli edifici puoi trovare per
curare, cucire, sparare, bruciare… ce n’è di roba da fare prima di trapassare!
Ambrogio sceglie una coppia un po meno estrema, mentre
Fulvio mi frega il cane da riporto Sparky! Maria Stella ci pensa un po per
scegliere i suoi due personaggi tra le quattro carte iniziali, pensa e ripensa
sui valori di attacco e ricerca… io Opto per Kodiak Colby il sosia di Bradley
Cooper col colbacco e come Adamo con Eva gli stacco una costola e gli affianco Sophie
Robinson una teenAger con la faccia da maiala del tipo di quei film tipo Screem
che vincono il trofeo di reginetta e finiscono male!
AMMAZZIAMOLI TUTTI!
Partiamo neanche troppo soft con Silvia che con la zaccagna di Rambo (l’indicatore primo
giocatore) parte a massacrare due poveri cadaveri ambulanti, al lancio del dado
esposizione va sulle facce vuote tipo Eyes Wide Shut e col D6 fa 5 e 4
facendoci subito pensare che sarà una passeggiata.
Poi è il turno di Ambrogio che pure lui mena giù mazzate in
stile Babe Ruth ma col D6 ha più sfiga di un gatto nero nato di venerdì 13!
ZERO TITULI.
Al suo turno Fulvio si sposta dalla colonia all’ospedale dove
il mazzo è ricco di medicine.. ci servono per la missione di turno e ne
dobbiamo mettere almeno 5 nel mazzo crisi.
Maria Stella fa il suo, si muove circospetta, non conosce
bene le regole, non si fida degli sconosciuti, fiuta il traditore, mi sento già
sgamato.
Al mio turno prendo un po di carte da Ambrogio poi faccio il
doppio passo alla Ronaldinho e nel mazzo crisi metto un paio di razioni
richieste ma anche Ciarpame e inutilità compresse…. Mi paleserò ma ho molto
tempo… sono tutti troppo collaborativi, rischio di non finire la mia missione
bastarda!
Quando a fine turno si fa show down iniziamo veramente a
capire come gira il gioco: il cibo va accantonato come nel bilancio delle
aziende in previsione del freddo futuro. Noi la regola non l’abbiamo proprio
metabolizzata quindi niente scatolette di tonno, il prossimo turno lo faremo
con la fame e il morale un po più basso;
i rifiuti sono sotto controllo non rischiamo altri zombi senza motivo;
nel risolvere le crisi si mischia il mazzo dove a turno più di qualcuno,
compreso me, ha aggiunto carte per ragguingere l’obiettivo di turno… ma ecco
che le carte fake fanno sfumare i sogni di successo del gruppo, il morale
crolla e qualcuno ride tra i denti… “RAGAZZI C’E’ UN TRADITORE E’ EVIDENTE”
dice Ambrogio accompagnato da un brusio inquisitorio, sento il fiato sul collo,
sul mio collo traditore, con le carotidi che stimolano i sensi dei non morti e
che potrebbero essere esiliate dai compagni di sventura… il sangue pompa forte
nelle vene!
Il secondo turno è teso, la missione di turno ci chiede
tanta di quella benzina che neanche la Q8, che neanche gli Emirati Arabi. Il
morale si abbassa virtualmente perché già sappiamo che non ce la faremo,
dovremmo rovistare, dovremmo barricarci in qualche edificio dove la benza costa
poco, ma gli zombie ci perseguitano, sentono ogni rumore, fiutano ogni alone
dei nostri deodoranti a base di squaraus e grattachecca!
Ambrogio si azzuffa con un paio di cadaveri ma viene ferito
con postumi da congelamento, anche Fulvio tenta la pugna ma ci rimette il cane Sparky e prende pure delle ferite. Maria
Stella è focalizzata sulla sua
missione ma a turno qualcuno gliela sparecchia. Io viaggio facile, cerco solo
le scatolette di cibo, la benza e la pistola che mi serviranno a fine partita
per poter avere la garanzia di vincere… tutto fila liscio… ma poi Silvia attiva
i suoi superpoteri da Marvel Avenger, vuole accusare qualcuno.. io sudo
nonostante l’aria congelata del condizionatore e del gioco…. Con i suoi
occhietti furbetti fa un giro del tavolo… Sembra una giocatrice di Poker con 25
anni di tornei a LasVegas, sembra abbia sostituito le pupille con gli occhiali
dell’ultima pagina delle riviste degli 80, quelli che ci vedevi le ragazze
nude, che trovavi il numero di telaio dentro la carrozzeria, che passavi i muri
dei palazzi e vedevi il film del cinema dal salone di casa.
Ma poi il morale è troppo basso per rischiare e per fortuna
ci grazia!
FINALE A SORPRESA!
Quando scocca la mezza purtroppo Fulvio e Maria Stella
devono tornare a casa così di comune accordo decidiamo di sospendere: “il gioco
è una figata! Ci rigiochiamo il prossimo mercoledì che ci siamo tutti!”
Si il gioco è una figata, non c’è una cosa che stona così
sulla scia dell’entusiasmo giro la mia carta da traditore… “MAI FIDARSI DI UN
BLOGGER!” e ce la ridiamo di bella! Con la chiacchiera e le l’arte da
giocoliere mago tipo Dynamo avevo allontanato i dubbi a quanto vengo a sapere,
Silvia Sherlock puntava ad Ambrogio, menomale!
SI LEVANO LE TENDE
I saluti e gli abbracci raccontano che il gruppo della
colonia è sopravvissuta al caldo romano, è arrivato il ponentino che resuscita
anche i morti e ci possiamo andare a buttare in branda!
Saluto Roberto ed Eleonora, faccio finta di non vedere
Leonardo Caviola e i Panta Bross… per non essere trasportato in un loop senza
fine di giocate all’ultimo token… quelli sono nerd-doppio-zero mica uno
James-Bond-Bond tipo Latte e derivati come me!
Grande serata, grande locale, grande compagnia, grandi amici…
con certe combo nenache il caldo assassino, neanche il gelo invernale, neanche
gli zombie possono fermarci!
daje :D
RispondiEliminaCiao Albo, è stato un piacere... Anche se ci hai tradito -con stile devo dire- ci siamo divertiti, speriamo di replicare e stavolta rimaniamo fino in fondo! Alla prossima Fulvio
RispondiEliminaBella Fulvio!
EliminaDovervi fare "il pacco" non è stato facile... Ero combattuto... Ma la morale quando c'è di mezzo un obiettivo conta come un pallottoliere senza palle.
Alla prossima fino in fondo.... Li ammazzeremo tutti :-)
Si si dai...da Roberto noi ormai siamo di casa, ci troviamo li magari con uno Zombicide o quello che ve pare:-)))Fulvio
EliminaCiaone Albus, Album, ...Albo, finalmente anch'io riesco a risponderti dopo aver letto e apprezzato il tuo articolo. È stato bello leggermi con breve commento e devo dire che ci hai preso sul mio stile di gioco...all'80%, quella sera un po' perchè non sono avvezza agli zombie games, un po' per il gran chiasso - il Caviola in primis (grande giocatore che mi trasmette entusiasmo al solo guardarlo, anche se continua a darmi del lei) e anche tutto il tavolo della sua cricca - fatto è che non avevo ben compreso le regole con cui Roberto imperturbabile tentava di affratellarci (si può dire?). Insomma quel mio applomb era in parte dovuto alla contingenza del momento. Una cosa è certa: il divertimento col nostro gruppo e il modo con cui hai saputo celare il tuo personaggio mi hanno fatto apprezzare quegli schifosi esseri color verde-putrescente. Dunque al prossimo board game. Stella
RispondiEliminaMitica stella suoercool!
EliminaNon vedo l'ora del prossimo boardgame insieme.
Stavolta zombie o vampiri le prenderanno di brutto ^^
porca zozza, ci sarei dovuto essere ma una serie di incastri stile puzzle me lo hanno impedito !!! Meglio così però, io divento una bruttissima persona quando c'è da interrompere partite ihihihihih
RispondiEliminaAlla prox Kuldran ci devi essere... Cooperativi o no la miscela con Roberto è explosive come piace a nou
EliminaCon colpevole ritardo (ma Albo ormai lo sa, non sono avvezzo a commentare nei blog), ringrazio per questo bellissimo report/recensione/spot pubblicitario... E mi fa piacere che Fulvio e Maria Stella abbiano raccolto l'invito a leggerlo :)
RispondiEliminaDetto ciò, le porte del negozio sono sempre aperte per quando vorrai tornare a trovarci... La prossima volta mi siederò al vostro tavolo, promesso!
bella Roy!
EliminaAspetta che torno a Roma da settembree vedrai che serate che ci facciamo nella tua "tana nel nerd" :D
un abbraccio