domenica 8 gennaio 2017

Storie di Latte+ [NO SPOILER!!]


[Quanto segue è frutto della mia fervida e deviata immaginazione. La sorpresa del gioco e i colpi di scena di TIME Stories non sono svelati in questo post, vi parlo solo di come ci si sente giocandolo, del regolamento e delle mie impressioni… ]
Mi chiama il capo dell’agenzia per un lavoretto facile facile.
Dani: “Ownens c’è un emergenza!! Devi reclutare due o tre pazzi come te e cercare di tappare una falla familiare in procinto di spazzare via il nostro presente! È finito il maledetto latte+ e domani mattina, più probabilmente stanotte, la piccola MD, principessa dell’urlo sonico, POTREBBE SVEGLIARSI e chiedere il suo biberon! Tu e la tua squadra avete un ridottissimo ammontare di unità di tempo per trovare un supermercato aperto e portare il litro-prezioso a casabase. Superare la missione vorrebbe dire tanti crediti da spendere in serate con gli amici e stravizzi. Mancare questo importantissimo obiettivo significherebbe l’estinsione dei timpani per la razza umana e il blocco perpetuo a future serate boardgame, giri in MTB e tutti gli altri hobby a cui sei avvezzo. DATTI UNA MOSSA SEI GIA’ IN TREMENDO RITARDO, LA MISSIONE SI CHIUDE TRA CINQUE MINUTI FA. SBRIGATI!!” E riaggancia.
Sono le 23:30 del 6 gennaio 3047!

DI CORSA CONTRO IL TEMPO
L’agenzia S.B.R.I.G.A.T.I. è stata la prima a sviluppare il sistema di viaggio nel tempo, brevettando una delle capacità base di Ownes. Dopo aver osservato la celerità con cui il riccioluto pazzoide era in grado di raggiungere con il suo scooter bianco per le vie della capitale, alcuni ricercatori si erano messi in testa che superare la velocità della luce fosse possibile per permettere così di aprire un varco temporale in grado di teletrasportare qualcosa, o qualcuno, nel passato.
Dopo anni di ricerche, esperimenti e prototipi le capsule per il salto nel tempo furono realizzate e a brevettarle venne chiamato l’allora spiantatissimo Owens, l’unico vero pazzo in grado di gettare la propria vita oltre l’ostacolo, il tempo e lo spazio! Il primo lancio fu un successo. Owens venne spedito nel 1492 scegliendo come ricettacolo Cristoforo Colombo. Da allora gli Stati Uniti come li conoscevamo non sono stati più tanto uniti… ma questa è un’altra storia.


IL CASO DEL LATTE+
Owens è intento a giocare ad un nuovo boardgame (T.I.M.E. Stories) quando gli arriva la chiamata dell’agenzia, la voce di Dani lo gela: non può dire di no al capo e sa già che un fallimento potrebbe costare caro sia a S.B.R.B.I.G.A.T.I. che al resto dell’umanità.
Si precipita nel laboratorio a Monteverde nuovo dopo aver fatto un giro di chiamate: “Peterson ha avuto un imprevisto ma Duval ed io siamo con te, ci vediamo in ufficio!” risponde lapidario Michales.
Al cancello il solito rituale, polpastrello, pizzico, retina, riconoscimento riuscito, bip e sono dentro. D’avanti ai tre tempo-nauti si distende il lunghissimo corridoio bianco con luci accecanti quasi a ricordare che un salto nel tempo è un po’ come un parto, come rinascere, entrando nella mente e nel corpo di un ricettacolo di allora, vivendo un’esperienza tra Strange Days e Quantum Leap ma più realtà e meno fantascienza alla Asimov!
Dopo aver indossato l’uniforme quantica che li rende muscolosi alla Batman e aver espletato le procedure di rito, i tre viaggiatori entrano nelle rispettive capsule che puzzano tremendamente di disinfettante industriale.
“Prepararsi per il lancio! Destinazione 6 gennaio 2017! In bocca al lupo ragazzi!”


VIAGGIO ALLUCINANTE
Metto il cavalletto completamente intirizzito dal freddo, Roma e l'Italia sono assediate da un freddo gelido che spazza via insetti e senza tetto: il termo-scood  sembra fatto di vetro tanto è rigido ma senza di lui e il suo pellicciotto caldo adesso non sentirei più le ginocchia. La guardia giurata mi saluta con un cenno del sopracciglio, ha la faccia sfregiata da un’orrenda cicatrice che dal sopracciglio scende giù fino allo spigolo destro della bocca regalandogli un ghigno alquanto sinistro. Guardo il polso per capire l’ora e vedo un G-Shock color verde militare che segna le quattro del mattino. Giro per le corsie deserte cercando con gli occhi il reparto frigo tra le tante offerte, le calze della befana e qualche timida colomba già in cima agli scaffali per la Pasqua che incalza. In fondo sulla destra vicino la scritta Frigo Milk Bar Korova c’è un addetto alle pulizie che indossa improbabili vestiti bianchi attillati con bretelle nere e una sorta di parapalle scuro. “Strana divisa per una coopertativa man-power” penso tra me e me.

Steteo: “Milletrenta anni fa era quella la moda del momento!” mi risponde Duval alle mie spalle leggendomi la mente. Mi giro di scatto e vedo un energumeno con aria da Dexter Morgan e nervosismo di Eastwood appena scappato da Alcatraz. Sarà alto almeno due metri, testa rasata come una palla da bowling e muscoli in eccesso tipo i grassi in una clinica per dimagrimento rapido. “Sono nei panni di Steteo, un bodybuilder schizzato pieno di steroidi e cocaina! Meglio darsi una fottuta mossa se non vogliamo rimetterci i timpani, NEGRO!” continua Duval con un certo impeto.

Girandomi di nuovo per tornare al tanto chiacchierato latte+ ho un soprassalto!! D’avanti a me una ragazza in minigonna e tacchi a spillo! Sarà alta circa un metro e ottanta, seni gonfi come due cocomeri ad agosto e labbra spesse come la cotenna di un Anchilosauro. La sua voce roca e profonda mi gela il sangue “Ciao io sono Cissinho! Famoso trans brasiliano militante a Roma come infiltrato dei servizi segreti” mi dice Michaels senza aprire bocca. Succede tutto nelle nostre teste grazie ad un collegamento telepatico. L’impianto sottocutaneo della S.B.R.I.G.A.T.I. avrà pure un costo spropositato ma è una bella svolta quando sei in una missioni stealth dove anche solo respirare può significare terminare un’incursione dentro una sacca di plastica nera da obitorio e sentirsi rinfacciare da Dani quanto costano ai contribuenti le nostre scorribande le tempo.

Resto per un attimo a fissare quelle enormi mammelle compresse nell’abitino succinto e provocante. “Un bel modo per non dare nell’occhio!” penso io, ma il trans di pronta risposta fa scorrere le sue manone su quelle mastoplastiche additive e aprendo leggermente la bocca tira fuori una viscida lingua e fa per leccarsi un capezzolo. “Ah… che schifo cazzo… non potevi capitare in un ricettacolo peggiore. Come minimo passerai il tempo a toccarti e ad ansimare… diamoci una mossa!” chiudo io.
Sposto la Jessica Rabbit cazzuta con una spallata e tiro dritto verso il drugo. Tutto sembra scorrere troppo liscio, la cosa mi puzza come il pannolino di un ottuagenario. Il tipo delle pulizie ha un occhio truccato e una bombetta, sembra tremare come una MILF che squirta ma con la coda dell’occhio vedo il reparto frigo con il bramato latte+, non posso indugiare proprio ora, apro lo sportello e ne prendo due bottiglie, una per Dani e una per spegnere il doposbornia. Volto le spalle al losco tizio che sale su una macchinetta per pulire i pavimenti e tiro dritto verso le casse.

La ragazza ha una maglietta a maniche corte, mi sembra subito molto strano visto il freddo polare che attanaglia la città. Sull’avambraccio ha segni di cicatrici che si ripetono ritmicamente come gli Stomp. Prendo il portafogli per pagare e ne approfitto per buttare un’occhio alla patente di guida: “Albo3, nato ad Arlem nel ’78!” sono un afro americano con i capelli rasta e i pantaloni a vita bassa, quasi alle caviglie! Vado per tirare un po su il jeans e sento dietro la schiena il peso di una pistola mitragliatrice UZI! “Cazzo ragazzi ma me lo potevate dire che sono un fottuto gangsta di colore con il grilletto facile no? E poi dicono che viaggiare nel tempo non sia una figata… Aspettate un attimo! Se dietro ho l’UZI… d’avanti avrò il BAZOOKA AHAHAAHHA Altro che il nero di What’s app AHHAHAH” sogghigno io sapendo che gli altri due possono sentirmi. Non capita tutti i giorni di essere più dotato di Rocco e più cattivo di Mike Tyson! Stasera daremo fuoco alla befana! “Dai sbrighiamoci Albi che così prima della fine della missione facciamo a chi ce l’ha più lungo!” pensa Cissinho indiziando a ridere toccandosi la minigonna ad altezza pacco con quelle unghie da rapace!
Stiamo per uscire dalla carta Supermercato quando arrivano la guardia giurata e l’addetto alle pulizie. Ci sono 5 scudi bianco grigi da piazzare, poi altri 4 scudi teschio rosso e infine altri due scudi UT che fanno perdere tempo!
Steteo: “NEGRI DI MERDA VI AMMAZZO TUTTI COME CANIIIIII!” grida in preda ad allucinazioni psicotrope condite con mescaline varie e tira fuori una mazza chiodata con sangue rappreso sulle punte!
Cissinho:Vi rompiamo il culetto, PREPARATE LA VASELLA!” fa Cissinho col suo accento carioca prendendo una beretta dall’autoreggente, scoprendo così uno slip-tanga di pizzo nero orribilmente rigonfio sul davanti.
Albo:Mi dispiace per voi sfigati! Ma questi fottuti tRe-Magi ora vi faranno ballare la Mazurka… Scaldiamo questa fottuta Epifania!” e sparo la prima raffica tutta sul controsoffitto del supermarket!

TIME STORIES
Gioco collaborativo per 2-4 giocatori in Italia grazie ad Asterion. Titolo adattissimo anche ai non giocatori esperti perché si tratta di un vero e proprio boardgame rivoluzionario, una via di mezzo tra librogame e gioco di ruolo.
Le regole sono semplicissime da spiegare e il manuale chiaro e ricco di esempi  e dettagli scorre via in mezz'ora.
La scatola base è composta da un tabellone sul quale ci sono gli spazi per posizionare il mazzo dell’avventura e le carte missione superata/fallita, le carte elemento, le carte mappa e le carte stanza.

Il gioco è quanto di più ambientato si possa chiedere da un boardgame perché grazie alla suggestività delle carte e tramite la trama spezzettata in stile puzzle si viene immersi completamente in un universo parallelo chiamati ad immedesimare personaggio del passato con specifiche caratteristiche: per superare prove, interagire o combattere poi basta il semplice lancio di dadi e confronto con punti caratteristica senza troppi calcoli o farraginosità.

I componenti sono stupendi perché contrappongono la grafica minimalista ed apple-style di tabellone, segnalini giocatore e indicatori vari con le carte splendidamente ralizzate con uno stile un pizzico horror e un pizzico bohemien da far invidia ai più moderni resident evil o videogame attuali.
Deciso il primo di turno che veste i panni del capitano temporale, questo apre il mazzo di carte cioè posiziona un dato numero di carte nella zona “stanza” e nel legge la prima carta (contrassegnata sempre da una A) descrive ai giocatori cosa vedono nella stanza e racconta indicativamente quali sono le zone di interazione. In generale, a parte il primo set di carte che rappresenta la stazione base della TIME, i giocatori si piazzano con i propri segnalini su una delle carte che compongono lo scenario e leggono segretamente quanto descritto. Il plotter principale è che l’agenzia richiama i suoi agenti in un viaggio temporale per completare una data missione. Per fare questo vengono spediti nel tempo nei panni di persone esistite nell’epoca di destinazione, i ricettacoli. Ogni ricettacolo ha caratteristiche differenti, sia per quanto riguarda le abilità standard  sia per quelle speciali e ogni giocatore è chiamato ad immedesimarsi nel proprio ricettacolo cercando di rispettare il profilo del proprio personaggio.

Dopo aver aperto un luogo e dopo che tutti si sono posizionati inizia la fase azioni che dura fino a quando i giocatori non decidono di abbandonare la stanza e cambiare scenario. Per ogni fase azione il gruppo consuma una unità temporale visto che l’agenzia sostiene ingenti costi per tenere i propri agenti indietro/avanti nel tempo e quindi assegna un numero limitato di UT prima di disconnetterli e riportarli nel presente mettendo fine alla loro incursione.
Tra le azioni  si può: interagire oppure muoversi da una carta all’altra dello scenario oppure non fare nulla. FINE! Una semplicità disarmante che apre la possibilità a chiunque, esperto o neofita, amante dei boardgame o dei giochi di ruolo di entrare da subito nel vivo del gioco!
E le interazioni? Possono essere di ogni tipo: combattimento, furto, persuasione, scassinare una porta… qualsiasi cosa. Per riuscire in una prova vanno prima configurati gli scudi che rappresentano il livello di diffocoltà e/o preicolosità della stessa. Sotto ogni carta ci sono tre spazzi dove, quando visitata e letta, se espressamente indicato si piazzano gli scudi come specificato dalla carta e poi nella fase azione si lanciano i dadi per tentare di superare la prova:  il numero di dadi da lanciare dai giocatori presenti nella stanza (che partecipano alla prova) corrisponde a quello indicato nella caratteristica del ricettacolo. Per ogni risultato colpo si elimina uno scudo iniziando sempre da quelli più a sinistra. Se nel tiro esce anche un teschio e tra gli scudi della prova ci sono ancora scudi teschio, allora si innesca una reazione del valore totale pari alla somma di teschi (di scudi e dadi). Il totale si confronta con il valore di resistenza sulla carta ricettacolo del giocatore che sta interagendo e se è superiore il personaggio perde 1 punto vita.
Quando i punti vita raggiungono lo zero il ricettacolo si disconnette momentaneamente, il segnalino piccolo viene piazzato a sette UT dal marcatore del tempo missione e il giocatore rientrerà dopo una rapida attesa.
Le carte scenario quindi guidano l’immersione nella storia, descrivono cosa vedono gli occhi degli esploratori calati nei panni dei ricettacoli e se necessario ci invitano a interagire con il mazzo elementi o a fare altro. Quando arriva il momento di cambiare luogo, il gruppo si sposta insieme e il capitano temporale (quello che dirime gli spareggi di scelte e che tira il dadone) passa al giocatore a sinistra.
Spostarsi da una stanza all’altra della mappa costa tempo e si tira il dadone per capire se si perdono 1, 2 o 3 unità. Uscire da stanze con scritte rosse costa 2UT aggiuntive.
Quando le carte diranno che la missione è compiuta allora si rivelerà la carta più attesa (missione superata). Perdere invece può avvenire per esaurimento tempo (in quel caso l’incursione è completata ma poi si può ripetere il gioco) o per altre vie quando le carte ci invitano a leggere la carta missione fallita.

CONSIDERAZIONI
Non posso dire molto di più sul gioco o usare foto specifiche per non rovinare la sorpresa ma posso dire le mie sensazioni (che credo rispecchino quelle di Steteo e Cissinho con i quali abbiamo deciso di iniziare e finire il gioco tutto in una sera qualsiasi ora si fosse fatta!!!): il gioco è BELLISSIMO! Un’immersione che neanche nel diving! Un’ambientazione e una cura della grafica che se la gioca con alcuni videogame sulle più famose piattaforme! Le meccaniche sono talmente semplici che raggiungono il loro obiettivo principe, non essere mai invasive e non distogliere dal raccordo emotivo della storia. Ci si piazza su una stanza dopo aver discusso chi va dove e perché. Ognuno legge la carta, se la racconta a parole interpretando il proprio ricettacolo, poi quando serve si interagisce con i dadi. Qui l’alea si fa sentire, specialmente se a tirare è portatore-di-sfiga-Cissinho… una valanga di dadi tutti rossi sempre quando meno serve. Ma il bello è che simula perfettamente quanto potrebbe succedere in un duello reale.
Altro punto di aleatorietà (sempre tramite dado... anzi col dadone) è quello degli spostamenti sulla mappa dove ci si può trovare a spendere in due momenti diversi 1 invece di 3 UT per fare lo stesso percorso . Personalmente noi abbiamo quasi sempre beccato il DUE ma trovo la cosa poco importante perché ci può stare che a seconda del momento un gruppo abbia più difficoltà a salire scale, salire su pareti  o altro (dico per dire eh!). però chiaramente la cosa incide sulla buona riuscita della missione e quindi a qualcuno può far storcere il naso.
Altro tema di cui ho sentito molto parlare è il costo rapportato alla longevità: l’avventura la puoi rigiocare diverse volte per una durata complessiva di circa 5-6 ore di gioco fino ad aver completato il gioco. Poi svelati i vari enigmi il gioco è BRUCIATO ma differentemente da giochi legacy (tipo Pandemic) gli elementi di gioco non si rovinano e quindi si creerà sicuramente un ottimo mercato dell’usato che stimolerà l’acquisto e la prova.
Ci sono però tante espansioni in arrivo (due credo già italianizzate e 6 in totale) quindi perché vendersi la scatola base? Perché un’espansione costa troppo per quanto la si usa? Personalmente ho scatole da 90 euro ancora nel cellophane o giocate una o due volte… di questi tempi non è cosa rara spendere molto, molto spesso e giocare poco, soprattutto rigiocare con lo stesso titolo.
Componenti? Qui siamo al top, sia per l’essenzialità del concept sia per la giustezza del tutto. Inoltre l’interno della scatola fatto per SALVARE la partita in attesa della rigiocata è fantastico! Certo salvare non va a braccetto con l’immersione ma capisco che di pazzi come noi tre che ci vediamo alle 21:00 e iniziamo a giocare alle 21:45 per finire tutto d’un fiato alle 3 del mattino nella terza incursione non è proprio una consuetudine…. Però che goduriaaaa! Rimanere nel silenzio di una notte d’epifania gelida, con quattro gradi sottozero e i lupi a battere brocchette mentre tu sei chi sa dove nel passato a salvare il culo alla società attuale… FIGATISSIMA!


INUTILE PIANGERE SUL SANGUE VERSATO
Mentre trascino il corpo esanime della guardia giurata nel ripostiglio del supermarket sento qualche cosa di bagnato che mi scorre sulla schiena. Un proiettile nella sparatoria mi ha centrato lo zaino dove avevo messo le due bottiglie di latte+. Per fortuna ne avevo presa una in più e visto che i due nemici sono stecchini crivellati di colpi, inutile piangere sul sangue versato.
Saluto i miei due soci che hanno riportato solo ferite di striscio.
Steteo è in piena crisi d’astinenza: tutta quell’adrenalina e quella polvere da sparo gli hanno fatto salire la scimmia e si sta acchitando una striscia di coca per arrivare fino a casa senza sentire quel freddo becco indossando solo una canotta e dei bermuda da sala pesi.
Cissinho ha le tette di fuori e tenta come può di spingerle nuovamente nel risicatissimo wonderbra. Nella colluttazione con il tipo delle pulizie ha preso un paio di mazzate sul naso che ora gli butta sangue come fontana di Trevi inondandogli quel decoltè che non smette di toccare e ritoccare in vista della sua imminente disconnessione…. “quando mi ricapita di ravanare un paio di sbrande tante?”, se le mescola come l’estrazione del lotto!
Io devo avere una clavicola lussata: “La cassiera era una fottuta ninja e ci ho messo una vita a spezzarle quel collo da gallina! Proprio non voleva saperne di crepare quella maledetta befana ma nessuno fotte questo negro, neanche Samuel-L-fottuto-Jackson in affari con Wesley-Diurno-di-merda-Snipes! E no cazzo! NESSUNO!!!” penso mentre tiro una spallata al distributore di lattine nel parcheggio. La spalla rientra e una lattina di coca scende dalla fessura. La afferro, bevo, rutto di gusto! “AHHHHHH ROCK & ROLL BABY!” e salgo sullo scooter.
Bzzz… DISCONNESSIONE IN CORSO… bzzz… bzzz
Owens, Duval e Michaels vengono disconnessi dal 2017 e si risvegliano nelle loro capsule in data 7 gennaio 3047.
Dani: “OTTIMO LAVORO RAGAZZI! Sapevo di poter contare su di voi. Il nostro mondo è salvo e la piccola MD può mangiare il suo latte+ senza trivellarci i timpani. Prendetevi un periodo di vacanza adesso, ve lo siete meritati. Ah e non dimenticate di ritirare il compenso pattuito quando uscite.”.

Ownes ride e pensa già alla sua Benteley con ammortizzatori regolabili in sincrono con il woofer dello stereo;
Duval si gratta il braccio immaginando il seratone che lo attende fatto di spade e laccio emostatico;
Michaels prende i suoi bigliettoni e col cellulare conferma l’appuntamento in clinica a Casablanca…. “Si vive una volta sola”, o almeno si diceva così una volta.


Potete trovare TIME Stories su Playbazar.it

11 commenti:

  1. Immenso Albo, questa volta ti sei superato.
    Raccontare di un gioco senza parlare del gioco, ma trasferendo l'essenza del gioco stesso: "Mission Accomplished".
    Di T.I.M.E. stories si è già scritto nel web, spesso facendo spoil ma senza andare al punto: V.I. D.E.V.O. A.S.S.O.L.U.T.A.M.E.N.T.E. D.I.R.E. P.E.R.C.H.E'.Q.U.E.S.T.O. G.I.O.C.O. S.P.A.C.C.A. D.I. B.R.U.T.T.O.

    A dir poco semplice nelle meccaniche, TS ti catapulta in una esperienza un pò gioco di ruolo, un pò librogame, un pò videogioco e un pò boardgame ma mai nessuno di questi quattro.
    E' gioco di ruolo perchè il gruppo e la capacità di immedesimazione dei singoli fà la differenza visto che la storia è molto ben intrecciata come in una serie tv (parlo della missione Asylum ma immagino sia lo stesso in molte delle altre) ma richiede interpretazione altrimenti si riduce il tutto a entro qui, parlo con quello, rompo botilia amazo familia.
    E'librogame perchè le carte sono come le sezioni numerate di Lupo Solitario (con il dovuto rispetto al grande Joe che da lassù mi guarda) e la storia non è lineare, bisogna infatti percorrere un albero logico, prendendo decisioni che impattano sul proseguimento e anche sull'esito finale della singola run ( es. ci si può imbattere in vicoli ciechi e allora vai di smadonnamenti).
    E' videogame perchè l'esperienza grafica è superba, le carte sono a dir poco belle e immersive, ci sei dentro con tutto il corpo al punto che ad alcuni di noi è capitato di fare il jumpscare tipico dei film horror anni 80.
    E' boardgame perchè sta tutto su un tavolo, ci sono i segnalini, la mappa variabile, i dadi e le logiche del boardgame (ibrido american/german).

    Non è nessuno dei quattro però, è T.I.M.E. stories, aria fresca nel mondo dei boardgame, la soluzione per quei gruppi di vecchi amici nerd che si "arrovellano il gulliver per sapere cosa fare della serata".

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  2. Articolo bellissimo Albo, mi sono sganasciasto dalle risate :-DD

    Sono d'accordissimo con il commento di Steteo che ha sintetizzato le sensazioni al tavolo alla perfezione, per cui non ho nulla da aggiungere (vostro onore).

    Time Stories è veramente figo ma va giocato con il giusto gruppo e con il giusto spirito, calandosi nel ruolo e lasciandosi trasportare dalla storia. Un po' di alea c'è, ma in un gioco come questo non stona. Costa tanto, è vero, ma credo il prezzo sia tarato per incoraggiare gli acquisti di gruppo di modo da dividere la spesa. Su BGG, inoltre, cominciano ad uscire fuori le prime storie fan-made, per cui ne consiglierei l'acquisto.

    Alla prossima Storia, sempre TUTTA DI UN FIATO :-)

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    1. Grande Cissinho do brasil! 50 la bocca, 100 l'ammooore!
      ahaahah
      che tajo ogni volta che mi tornano le immagini di te in minigonna quasi piango ahahaha
      sei il mio eroe!

      avventura fanMade di batman già nel mirino... non te lo voglio dire ma se c'è Enigmista sarai tu per forza di cose ahahahah

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  3. ahahah grande Stè!
    I tuoi commenti superano il post come sempre :))
    Il gioco mi ha ispirato un sacco, con te e Cissinho è stato un piacere immenso a conferma che ho fatto bene a non giocarlo prima bruciandomi l'opportunità di viverlo con due nerdoni come voi. e poi l'episodio dal Carefeur alle quattro del mattino per prendere il latte a mia figlia dopo la chiamata di mia moglie ha fatto il resto...
    mentre scrivevo la storia si componeva da sola, le immagini della partita mi facevano montare una scimmia drogata che urlava: ESAGGGGERA ZIO ESAGGGGERAAAAA!
    Mi sono fatto prendere la mano... e poi pensare a Cissinho con la minigonna che si tocca le brande rifatte mi ha fatto morire dal ridere e non ce l'ho fatta a filtrare la mia mente deviata hihihh.

    TIME Stories è uno di quei giochi che ti piace o ti fa schifo... il secondo caso è sinonimo che o non l'hai capito oppure non sei la persona giusta col gioco giusto! però se ti piace ti può dare dipendenza e le nostre chat di stamattina per cercare di acquistare quantoprima l'espansione dicono il resto.
    grafica TOTALE!
    ambientazione DA URLO!
    se gli manca qualche pezzo del puzzle in più è forse perchè le troveremo svelate nel prossimo capitolo? A me me piace (come direbbe Gigi Proietti).
    Infine il lacio del dado tanto bisfrattato... certo se sei proprio sfigato butta male ma nel complesso dei essere bravo a trovare la strada leggendo l'avventura altrimenti sei finito. anche quando ricominci non puoi mollare in giro elementi o tasselli altrimenti puoi finire comunque per riperdere.

    BELLO BELLO BELLO!
    Si lo ammetto: sono di bocca buona e dico GIOCO TOTALE a quasi tutti i titoli che proviamo... però su questo non ho dubbi! insieme a Pandemic Legacy è IL collaborativo... anzi questo per me come contestualizzazione e suggestività è anche superiore e per chi sa quanto amo Pandemic è tutto un film!

    a presto per il secondo capitolo!

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  4. Ciao ragazzi, provato anche io con amici e finito nel giro di una serata.
    Proprio bello sto T.I.M.E. Stories al punto che ne sto valutando l'acquisto. Ma mi dico: ha senso spendere 50 sacchi per un gioco che non potrò, per forza di cose, rigiocare (se non ipotizzando una sorta di ruolo da master e far diveritre chi non l'ha ancora provato).
    Ad ora ho notato 5 espansioni (una sola in italiano, le altre 3 in uscita a febbraio per Asterion) che ne aumenteranno la longevità sicuramente, ma a botta di 25€ alla volta.
    Era così assurdo ipotizzare 3 mazzi di carte nella scatola base, aumentando semmai leggermente il prezzo di base (avrei giustificato anche 60€) ?
    Davvero troppi, per una esperienza di gioco si immersiva, si super accattivante ma anche abbastanza piatta e lineare: tutte le strade portano alla soluzione, ci sono solo strade più impervie e scelte meno azzeccate, ma il gioco ti porta comunque lì.
    Già alla seconda rigiocata, avevamo capito dove andare a parare !! Inoltre il dado per avanzare negli scenari l'ho trovata una "porcata": a dir poco fastidioso !
    Insomma faccio fatica a vederlo come un titolo da consigliare: diciamo che è il titolo perfetto per essere giocato e quindi acquistato in società, da un gruppo di giocatori assidui. Oppure sperare (come nel mio caso) in un amico generoso che si è appassionato al genere (ha preso pandemic che da una prima lettura delle regole mi pare ancora più estremo visto che è irrivendibile e irrigiocabile dopo la sua conclusione).
    Il mio giudizio complessivo dipenderà molto anche dalle prossime espansioni. Se sapranno ricreare le stesse atmosfere molto coinvolgenti, provando anche a brendizzarle con marchi importanti (tipo un time stories Batman sarebbe una iper figata) allora può diventare un titolo da avere nonostante il costo spropositato.

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    1. Ciao Stefano, inizio dalla fine del tuo commento: Batman per TS esiste vai su bgg scarichi e stampi, e' una fan made come al momento altre 4, tutte molto valide che portano ad oggi a circa 10. Sul dado ti do'ragione ma se vuoi basta fare 2 ut fissi a cambio stanza cosi' tagli le code della gaussiana, ma poi ti e mi chiedo: su un ibrido del genere ha senso andarci pesanti di purismo german?? Sulla linearita' della storia mi trovi meno d'accordo, i vicoli ciechi non la rendono lineare, si ma dirai il finale e'uno solo; in asylum si ma sara' sempre cosi' l'infrastruttura e' aperta anche a storie con piu' finali, trattasi infatti di un gioco a punti dove potresti fare meglio di altri perdendo al primo run ma andando fino in fondo alla vicenda. Sul costo il valore assoluto non e' basso ma...ma quanti giochi da 50 euro abbiamo ancora nel cellophane o con una partita? Io mi sento di consigliarlo ad un gruppo di amici che vuole provare qualcosa di molto innovativo e immersivo, poi alla fine vale sempre il detto: "ho speso la meta' dei miei soldi in donne e alcool, il resto li ho buttati". Ciao alla prossima, stay tuned.

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    2. Ciao Steteo, credo che la mia critica mossa al dado "di movimento" sia poco legata al mio feeling verso titoli più german (cosa tra l'altro vera), e molto più invece all'incazzatura di vedere un-3 che, se aggiunto ad una scelta poco felice sullo scenario, si tramuta in un -6 sul tracciato temporale facile facile.
      Una cosa, a mio avviso, messa lì per far durare il gioco qualche partita in più e totalmente decontestualizzata con il gioco stesso, dove invece ogni oggetto ha il suo senso ed è perfettamente calato nel gioco !
      Poi sulla sindrome da acquisto compulsivo che ci coglie tutti (me compreso) ci sarebbe da discutere un attimo perchè io non sono tanto contrario all'idea del gioco usa e getta, quanto al modo in cui è stata sfruttata.
      Non puoi offrirmi un gioco di 45/50€ con un solo mazzo di carte che mi garantisce se tutto va bene 3/4 partite (se proprio mi metto d'impegno a sbagliarle tutte). La scelta di porre via un gioco (i motivi sono svariati) è mia, qui è dell'editore che mi "costringe" a fare una cosa contraria alla mia intenzione, perchè il gioco è bello ed è un peccato limitarlo in questo modo. Holmes consulente investigativo è un gioco usa e getta ma esce con all'interno 10 racconti.
      Qui costava tanto inserire 3 mazzi, alzando un pò l'asticella del prezzo ?
      Inoltre tornando al discorso linearità: tutte le strade portano a Roma. Al terzo tentativo sapevamo esattamente dove non andare, cosa fare, raggiungendo il finale. Dove sono gli indovinelli (a parte quello finale?), dov'è la storia (che francamente l'ho trovata molto tirata via) in che modo il gioco mi ha messo sotto torchio ?
      Insomma io mi son divertito, l'ho trovato immersivo e coinvolgente ma a fine partita mi è sembrato di essere rimasto in mano con un pugno di mosche.
      Io credo che un pò di arrosto in più in questa scatola andava messo, tutto qua !
      Ma rimane una figata come idea, e come realizzazione: su questo non ci piove !!

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    3. Ciao Stè [Di Martino]: ma pensa te a giocare lo stesso gioco così ravvicinati nel tempo.... a questo punto anche lo spazio si distorce e la distanza si accorcia?!
      Capisco perfettamente quanto dici, alla fine la spesa iniziale del gioco è molto importante e anche noi abbiamo subito pensato che essendo meno ONE-SHOT rispetto a Pandemic tutto sommato può invitare ad acquisti di gruppo, uso in ludoteca o rivendita a metà prezzo. Però come dice SteTeo, io sono tra quelli che ha nello scaffale giochi da 90 cucuzze ancora nel cellophane... chiamatemi scemo, malato, incosciente, irresponsabile! a me l'idea che un gioco meriti e che un domani potrò spiegarlo ai miei figli o pensare che giocandolo quando non ci sarò loro pensino a quel pazzo fuoribollo che ero non mi dispiace affatto.
      Comunque per chi come noi è così ingordo 1 partita di 6 ore tutta d'un fiato chiaramente non giustifica il prezzo ma a me le emozioni provate hanno regalato una gran serata indimenticabile e in fin dei conti se fossi andato a mangiarmi una pizza avrei speso metti 40euro e la birra ingerita non è che il giorno dopo ce l'avevo di nuovo nella bottiglia :D
      La community è attizzatissima su questo filone e la versione Batman la stiamo già stampando per una seconda immersione prima del caso Mercy (già nel carrello col one-click!)

      Per quanto riguarda Pandemic Legacy non posso non spezzare "un'arancia!": è un gioco talmente bilanciato, talmente ricco di colpi di scena e talmente VIVO che arrivato a settembre sto arrapatissimo perchè voglio finirlo a tutti i costi... fregauncazzo che poi lo butto... anzi io quella scatola l'amo e l'odio tanto che alla fine la fionderò nel camino e brinderò alle sue ceneri! CHE GIOCO FANTASTICO!

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    4. Pandemic lo proverò a breve insieme all espansione di time stories e a Sherlock consulente.investigativo !
      Son curioso però di sapere come state facendo per l espansione batman: come stampate le carte !?

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    5. Su carta con stampante a colori.

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  5. Vado un po' controcorrente. Chi compra T.I.M.E. Stories non sta comprando un gioco, ma sta acquistando un framework e insieme a questo è compresa nel prezzo una demo. Secondo me capito questo, è possibile leggere la questione in maniera un po' diversa. Io non mi lamenterei, sarebbe come comprare un kindle e lamentarsi perché dentro non ci sono i libri.

    Detto ciò, non ho disdegnato praticamente nulla delle (finora) 4 partite giocate.

    Sono in disaccordo anche sul tema del finale unico: sebbene almeno la prima storia lo sia apparentemente, il fatto che sia importante anche il "come" la si completa (per le partite future) lo rende estremamente meno streamlined. E' ovvio poi che il limite fisico della quantità di carte è indubbio, ma sinceramente non mi sono sentito per nulla "stretto" dentro questi confini. Credo infine che complicando eccessivamente gli enigmi si rischia di ingolfare la partita e di rimanere n ore ad arrovellarsi su un solo punto, cosa che rischia di far perdere entusiasmo a qualcuno

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