Dennis è in fila per la sua dose di metadone-ludico, si
gratta i segni dei token rossi sugli avambracci… gli fanno ancora male ma ha
deciso di smettere con questi fottuti German.
Una vita di schifo: ti svegli sfatto come un cane morto sull’A1
in pieno ferragosto; denti corrosi dal veleno che ti scorre dentro, occhi
strabuzzati iniettati da vene sclerotizzate che non ci provano neanche più ad
irrorare il bulbo. Guance scavate, cicatrici di sigarette un po ovunque: ti
addormenti dopo una dose di sei ore a Through The Ages… ti addormenti mentre
stai con una cicca in bocca ed una in mano, ti svegli quando la brace ti ha
scavato un intarzio nero nel petto e uno sul piede… se ti dice culo che non
cada la fiamma sullo scendiletto.
Ripeti a te stesso che devi smettere, poi ti ritrovi nella
solita ludoteca con il solito giro di amici: una birra, quattro chiacchiere e
quel via vai dal bancone. Scatole, scatole, scatole… inizia a formarsi una
strana acquolina sotto la lingua, senti quel sapore, l’istinto di muovere un
braccio. Resisti.
Poi a quel ciccione della associazione Ludo-Roma-Sudo-Aroma cade la scatola
di Puertorico Anniversario e si rovesciano a terra i cilindretti neri dei coloni, i dobloni in
metallo… mh…. Quel rumore rimbomba nella testa del povero Dennis come il gong
nei templi Shaolin: quel melodioso richiamo di sirena misto alla visione della
Tessera Capitano che gli dice di fare una bella imbarcata, di fottere lo spazio
stiva agli avversari… di nuovo quel formicolio lungo la nuca che si diffonde
sulla schiena e contemporaneamente al braccio…
Si gratta, si scortica gli ultimi segni di tocken ormai
quasi del tutto scomparsi, sono ricordi neanche più delle vere cicatrici ma quel
ciccione del cazzo ha rovinato tutto!
Dopo neanche un secondo Dennis è riverso a terra in preda
alle convulsioni, annaspa tra le casse indaco e il suo vomito giallo. Non può
farcela, è solo un giocatore alla fine, cosa c’è di male nell’essere attratti
dalla propria natura? Non può fingere di essere qualcun altro…
Si rialza con gli occhi lucidi e un rivolo che gli scende
giù dritto a piombo senza staccarsi dal resto della bava: “DAMMI QUEL MALEDETTO
STARCRAFT!” urla alla ragazza dai capelli rossi dietro al bancone.
Lei è terrorizzata ma nello stesso tempo abituata a vedere
certe scene, sente che prima o poi non ci farà più caso e si trasformerà anche
lei in un’aliena.
Dennis prende la scatola tra le mani; è eccitato al solo
tatto ruvido dei bordi alti di quel mastodontico parallelepipedo… Per sollevarlo
ci vuole più forza dell’ultima volta, di quando stava bene, ora si sta
indebolendo.
“Se mi faccio un
american non se ne accorgerà nessuno! Non è la stessa cosa di spararsi un
cinghiale tedesco… non fa male allo stesso modo, questo è diverso, non è come
la raccontano in TV.” ma sa perfettamente che sono solo scuse… che
Starcraft è IL American purosangue ma nelle vene scorre tanta pianificazione,
tanta profondità german. Fa finta di nulla… chiama il suo compare ScagBoy… apre
il prezioso tesssorooooo. Dalle bustine estrae i componenti, setuppa la dose,
respira profondo, gli capitano gli Zerg… Alieni di bassa lena come lui…
sta male, suda. Inizia la partita.
NESSUNA RESA, NESSUNA RITIRATA, QUESTA è LA LEGGE DI
STARCRAFT!
Solita pioggia scrosciante degli ultimi giorni. Prendo la
macchina, metto benzina.
Arrivo puntuale alle 21:30 a casa di Tom, Cissinho è già
dentro, non riesco a vederlo nitidamente dalla porta, non capisco se ci sia
qualche cosa apparecchiato al tavolo o se stia sgranocchiando in relax.
Ci siamo sentiti qualche ora fa: “Tutto confermato ragà. Anche se è giovedì non dovrei avere problemi.
Però forse StarCraft con Tom ed io che non lo abbiamo mai giocato potrebbe
richiederci troppo tempo? Sarebbe una figata eh non fraintendete, però domani
si lavora… Boh facciamo così, io porto un po di filler che vorrei provare, in
caso Cissinho porta Starcraft… poi se arriva prima e siete convinti lo
setuppate e quando arrivo giochiamo a bombazza… altrimenti si va di leggerezza!”.
Tom scherma la visuale, non capisco se sul tavolo sia
apparecchiato qualche cosa…. Mi agito un po’! Vorrei ci fosse Starcraft ma
nella testa penso che sarebbe meglio di no, che non posso sempre andare a letto
alle 4:00 e svegliarmi alle 6:30… che mia figlia si sveglia fissa dopo 30 minuti che sono rientrato, 15 minuti precisi dopo che ho preso sonno, e
dormirei uno sputo… e in fondo ho tanti di quei giochi solo aperti ancora da
provare che preferirei giocare a qualche cosa di semplice, non impegnativo.
Tom si sposta… Cissinho è illuminato dallo splendore di un
mare di miniature Terran, Zerg e Protoss apparecchiate in tutta la loro
maestosità… Il lato corto del tavolo mi attira a se, come se già sapessi che sarà quello il mio posto, quella la mia razza. Sento una strana acquolina sotto la lingua… mi prude il braccio.
“Bella Tom” lo
saluto.
“Ciao Cì” mi
siedo.
“OK GIOCHIAMO!” e
sono felice come un bambino al suo primo technic dopo mesi di immaginazione sul
catalogo della Lego!
MORTE AGLI ALIENI
Il comandate Ridley Scott è seduto nella penombra dello
spogliatorio. Dalla doccia scendono ancora raffiche di acqua ghiacciata. Sul
suo corpo gocce come diamanti riflettono quel poco di luce che filtra dalle
grate della base spaziale. I gomiti sono piantati sulle ginocchia con le mani
aperte verso il pavimento dove si riversa una pozza scura di rosso rappreso. Il
volto è stanco, gli occhi sono chiusi. Nella sua mente le immagini degli ultimi
scontri a fuoco sono come frammenti di vetro piantati sotto le unghie. Stringe
i punghi, serra i denti, apre gli occhi: “NON POSSONO INVADERCI PER SEMPRE!” e
pianta un diretto sull’armadietto sollevandosi con tutti i suoi 200kg di
muscoli marines misti a tatuaggi maori!
Il comandate è un pluridecorato dell'esercito dei Terran, combattente per la
liberazione del pianeta dalla feccia aliena che lo sta invadendo. Ci sono in
giro due razze di questi abominevoli: gli Zerg sono insetti giganti con armi
letali direttamente sugli arti, aracnoidi, dannati divoratori di carne umana;
poi ci sono i Protoss che si configurano come una razza elite evoluta di
alieni, con figure umanoidi, navicelle spaziali e tutto l’armamentario.
Gli uomini della terra si sono divisi in due fazioni, chi
boicotta gli arsenali e proclama l’amore verso il prossimo e chi, come i
Terran, si è organizzato per spazzare via ogni forma di vita aliena che sia
ostile. MORTE AGLI INVASORI!
FINALE COL BOTTO
Inizia Cissinho con i suoi Terran Rosso Sangue, vista la
conformazione delle sei zone pianeta si ritrova defilato ad un angolo della
galassia sul pianeta Torus ma con portali Z che lo spingono sotto il
pianerottolo di casa mia (Zerg – Verdi). Per prima cosa aumenta i suoi
lavoratori perdendo due minerali. Poi potenzia la produzione aggiungendo un
modulo e realizzando una nuova unità di battaglia ricordando a tutti che "in starcraft il fattore guerra e interazione è fortemente
caldeggiato da meccaniche che aiutano chi attacca e favoriscono gli scontri".
Tom con i suoi Protoss gialli invece è in uno dei due
pianeti centrali, Tarsonis, e punta a fortificarsi prima di improntare una
strategia belligerante. Anche lui ha un portale Z che potrebbe collegarlo con
il mio pianeta natale.
"Su ogni pianeta oltre ad una zona che se conquistata garantisce punti di fine turno, ce ne sono altre per ricevere risorse se ad inizio turno si ha la
maggioranza su quella zona o il controllo del pianeta".
Io parto con gli Zerg verdi dell’Overmind e sul mio pianeta
Dylar IV inizio a far moltiplicare le larve e le uova dei miei aracnoidi da
battaglia.
I primi turni Cissinho si potenzia e SI prepara ad un attacco,
Tom si espande sul vicino pianeta Chausada, io convergo su Brakcn con una mossa
illegale che riassettiamo al turno dopo cercando la soluzione meno peggio.
Già dal secondo turno la plancia giocatore, i simboli e i
componenti vari iniziano ad essere metabolizzati dal mio povero buffer di
memoria, obbligato ogni settimana a fare format
C:*.* per dare spazio a regole di nuovi giochi da imparare. Inizialmente l’unica
difficoltà è come associare i nomi delle carte a quale miniatura facciano
riferimento. Poi grazie alle immagini del player AID faccio il punto e mi
rimetto in carreggiata.
“Cissinho… sui giochi
strategici sarai pure forte… ma sui giochi dove ci si mena... sai la
barzelletta no? PARATI IL CULO CHE MO’ TE LO SFONDO!” gli faccio io senza mezzi termini sperando di impensierilo e minare le sue certezze da pro!
Ma il nerd ridacchia sotto quell’aspetto da bravo impiegato:
in starcraft infatti l’azione e il menare le mani tipiche dei giochi americani
è sicuramente centrale ma la modalità di selezione delle azioni è in chiave
decisamente german e con una modalità “a pila” che la rende veramente
stuzzicante per chi ama un ragionamento profondo e combinatorio. In pratica ad
ogni turno i giocatori hanno solo 4 gettoni azioni spendibili per le TRE azioni
a disposizione: 1-COSTRUZIONE (per aumentare le guarnigioni e i lavoratori, per
potenziare le infrastrutture e per colonizzare con le basi);
2-MUOVERE/COMBATTERE (non serve spendere altre parole!); 3-RICERCA SCIENTIFICA
(per aumentare il proprio mazzo combattimento con carte scelte da un apposito
mazzo tecnologia). Una volta piazzati i gettoni però, partendo dal primo, si risolvono le azioni solo se chi è di turno ha gettoni nella posizione più alta tra le pile che si sono formate. Se non ve ne sono (perchè sono coperti dai gettoni degli altri) o se non si vuole eseguire l'azione, si pesca una carta evento. Gli scontri infine si risolvono sulla base delle carte il cui
mazzo viene costruito con la ricerca in un
tipico approccio di deck-building.
Ad aprire le danze della morte è proprio Cissinho che dopo essersi
spostato sul pianeta Antiga Prime mi fa fuori con due Marine e una Fenice, circonda la mia mamma Hydralisk (il tipico Alien con il capoccione allungato ma
due falci al posto delle manine) e ne fa macinato alieno per il rancio della
mensa militare.
Le grida di dolore però raggingono il pianeta Dilar IV dal
quale un’orda di Zerling sgambetta con le chele affilate pronte a fare giustizia
per la privazione della grande madre.
Al mio turno faccio schiudere le uova come un guinness della
frittata più grande del mondo e atterrato su Antiga spazzo via la feccia umana
diffondendo grida di vittoria. Ma questa è solo una battaglia, la guerra deve
andare avanti.
Cissinho si lecca le ferite nel suo pianeta ormai deserto
abitato da un solo Fantasma e cerca di riprendere quella che sembra una sorte
ormai decisa.
Tom però è in modalità aggressione-on e non contento della
sciagura sui Terran li circonda e finisce nel proprio territorio Tarsonis. A
nulla vale la scusa di Cissinho tipo: “ah
no aspetta pensavo che il Dragone fosse volante e invece è una truppa di terra…”
non impietosisce neanche la controfigura cattiva dell’angelico Tom che con uno
sguardo di intesa al sottoscritto lo cancella dalla mappa! Capitolo chiuso.
Ma la partita è ancora lunga e quel fetenzioso di Cissinho
ha pochi superstiti ma nei punti giusti che gli assicurano di saltare a balzi di 3/4
punti ad ogni fine round. Così ci ritroviamo pericolosamente con lui a 10
punti, Tom a 6 mentre io chiudo a 5. Ma il mio obiettivo speciale Zerg mi
permette di vincere se a fine round ho tre basi in tre pianeti diversi. Mi
basta un soffio ma sbaglio a pianificare e non posso riversare i miei
chestBusters verso il pianeta natale di Cissinho sguarnito come la porta di Ed
Warner dopo un’uscita per andare a segnare a Benji.
Il Cissinho nazionale ne approfitta per rimettersi in piedi
un manipolo di bastardi ingloriosi, creare un trasporto per venirmi a distruggere la
mia casa base, tipo Joe Di Maggio. L’obiettivo Zerg è solo rallentato… raggruppo lavoratori come la
festa del primo maggio, mi preparo a fare un doppio attacco verso Terran e
verso Protoss ma nel mio mazzo combakt non ho carte rinforzo né speciali perché
non uso mai una maledetta azione ricerca quindi nonostante riesca a mettere in
campo il bestione Ultralisk alla fine resto sempre con un pugno di moscardini
spaziali.
Tom mi attacca ma la mia contraerea mi fa prendere tempo… il
Predatore armadillo però è entrato nel mio pianeta e sta per venirsi a cibare
delle mie carcasse verdi che tremano a difesa della base a Brakcn.
Il tempo stringe, i nodi vengono al pettine, Cissinho sta per
chiudere i suoi 15 punti perché più di una partita “breve” non possiamo
permetterci dovendo andare a lavoro e fissiamo il limite sul set di condizione standard minime.
Tom ha nove territori e a fine turno potrebbe chiudere
con il suo obiettivo Protoss, mentre io dopo aver riconquistato una base ed
occupato un terzo pianeta sono solo in attesa di fare la mossa per piazzare la
terza base e vincere…. Quindi siamo ad una manciata di secondi dall’ultima curva del
Mugello, stiamo aspettando il secondo esatto per spalancare il gas e
sverniciare gli altri con il terzo artiglio in bella vista… si sentono le
palpitazioni, l’orologio non lo guardiamo neanche più, stiamo andando avanti da
circa 4 ore con una mezza tazzina di caffè, qualche patatina e una cocacola… l’aria
è un misto tra cane bagnato e lo zaino del calcetto chiuso dopo una settimana
dall’ultima partita.
Capiamo che siamo all’ultimo turno perché il terzo mazzo
viene svelato e tutti siamo in grado di chiudere ma nessuno è venuto a
raccogliere l’acqua con le orecchie quindi non molleremo un centimetro di terra
pur di rimetterci la pelle.
Piazzo un movimento/attacco da Cissinho, poi uno da Tom,
loro fanno altrettanto, Tom si continua ad espandere. Poi piazzo una
costruzione ed un'altra costruzione. È fatta! Show down!
Nel mio pianeta costruisco come Caltagirone se non ci fosse
un piano regolatore. Truppe aeree Mutalisk, qualche Flagello Kamikaze con
effetto Splash! (tipo cervello sul
cruscotto…. PLOFF), un Ultralisk si materializza con le sue falci… è guerra
aperta: con Tom non devo sbagliare perché lui mi ha invaso la città e se non lo
anniento fino all’ultimo carapace non riuscirò a vincere, ma con le carte che
mi ritrovo gli schiaccio tutti e crivello la carlinga di un ricognitore ma
quello non precipita neanche a bombardarlo con una testata nucleare… resta a
svolazzare penzolante e sforacchiato a groviera che quasi riderei se non
stessi rosicando tipo ratto delle sabine! Ho matematicamente perso… ma ora se
non posso vincere devo almeno far perdere qualcuno… e l’unico che posso fermare
è il nerd dalle mani gronde, Cissinho.
Mi avvento sulle sue truppe, scontro senza quartiere, gli
atterro uno due poi ancora un’altra truppa ma quel maledetto ha tre navicelle
Spettro che si nascondono e alla fine fanno a pezzi il mio Hultralisk che esala
l’ultimo respiro imprecando con tutta la forza e urlando: “AVRò LA MIA VENDETTA…
IN QUESTA VITA O IN UN’ALTRA!” e muore!
Vince Cissinho che raggiunge il 15 punti validi sul
fotofinish a primeggiare sulla vittoria speciale di Tom.
L’ABISSO SENZA RITORNO
Le squame di alieno sono ovunque, resti di torace aperti,
una volta erano i suoi compagni di camerata. Ridley come suo solito ha
riportato solo ferite di striscio, qualche artiglio ha perforato la sua
uniforme ma senza gravi conseguenze… sente un dolore nel basso ventre “ARGH…
MALEDETTI INOCULATORI ALIENI” con le braccia possenti tenta di trattenere quell’essere
immondo che gli striscia nelle budella… ma è già MORTO!
Il suo pianeta gli scriverà un epitaffio sulla sua bara di
leggendario condottiero… “NON POSSONO INVADERCI PER SEMPRE!”
CONSIDERAZIONI
Starcraft è un giocone pieno di azione a combattimenti dove però non ci sono dadi ma carte da selezionare e mazzi da costruire quindi l'alea è decisamente controllabile. Le plancette con le statistiche di ogni razza permettono di sapere se un attacco probabilmente potrà andare a nostro appannaggio, carte sgravate permettendo!!! Quindi sicuramente non adatto ai cultori dell'assolutismo german ma decisamente divertenete anche per chi vuole fare bordello tra le mischie ma senza dimenticare il cervello a casa: la modalità di selezione azione e gli incastri strategici che ne emergono possono far fondere anche il cervello di Caruana quindi occhio!
I materiali sono ottimi e il prezzo se vogliamo è buono se confrontato con quelli che si sentono ultimamente (tra kickstarter e non).
Per la scalabilità va detto che il 2-6 è poco credibile a meno di non avere una settimana di ferie da dedicare al titolo: mentre in due diventa una guerra di nervi a chi commette l'errore per primo che genera un vortice di distruzione irrecuperabile intorno a se, in tre il gioco prende una forma asimmetrica della serie: la prima lama alza il pelo, la seconda la taglia... la terza gode! Tra i due che si menano, il terzo aspetta e va a pistare quello che ne esce peggio... così ci sarà un cacacazzi in meno da gestire! A me questo problema non disturba perchè è un monito a stare attenti e a non scoprirsi troppo.
In quattro probabilmente il gioco raggiunge il suo apice, con tempi però che sforano abbondantemente le 4 ore tra esperti.
In 5 e sei credo sia una bolgia di colori anche difficili solo da sostenere allo sguardo: c'è rischio di downtime nell'aspettare la risoluzione dei combattimenti altrui. Quindi a quel punto meglio giocare nella modalità a squadre che invece potebbe veramente essere qualche cosa di divertentissimo!
In definitiva un titolo che in una cricca di hardcoregamer DEVE esserci assolutamente... ma che potrà comparire in singola copia e non in modalità verbose come un puertorico o Marco Polo (che ognuno ha il suo e non si discute!).
DIPENDENZA
Dennis torna a casa barcollante, superate le 3:00 girano solo i visitors come lui.
Sente un gusto dolciastro nella bocca, come un bacio dopo aver fatto sesso, come una fragola dopo il Cristal, come un gioco American dopo mesi di astinenza dai german...
Anche stavolta sarà l'ultima... l'ultima che torna così tardi dalla sua famiglia, l'ultima che arriverà stonato a lavoro, l'ultima che prenderà in mano una dose di token, l'ultima che si lascerà sopraffare dai suoi istinti malati....
l'ultima...
... fino alla prossima
Avevo già avuto modo di provare Starcraft in 1vs1 con Steteo e ci era piaciuto da morire ad entrambi, in 3 devo dire che il divertimento è ancora maggiore :D
RispondiEliminaMi piace molto la pianificazione delle azioni al buio che presenta il giusto mix di controllo/imprevedibilità e poi ... lo possiamo dire con certezza... Starcraft è il RE dei GIOCHI DI MENARE!!!! Attaccare è l'imperativo numero 1, il tuo defensive coordinator potrebbe essere anche una scimmia urlatrice, tanto arroccarsi in posizione strategiche vuol dire essere spazzato via dalla faccia dell'Universo :D
I 15 PV necessari a vincere e le condizioni di vittoria speciale limitano la durata della partita a 4-6 turni che tra esperti lo rende lungo, ma giocabile.
Dati i pochi turni non si riuscirà a far scendere in campo tutte le proprie truppe, ma nessun problema, si può adottare la variante che non prevede le condizioni speciali di vittoria e mettere l'asticella a 25PV con Universo espanso e vedrete che armate usciranno fuori... oppure, se ci si vuole drogare per una decina di ore, c'è la variante in cui per vincere devi "solamente" ELIMINARE TUTTI GLI ALTRI!!! Insomma a ciascuno il suo.
Strafelice di questo acquisto modenese preferito a Forbidden Stars e pagato il 40% in meno :D
Gran bel gioco, nella partita con Cissinho di due settimane fa ne abbiamo apprezzato tutti i pregi pur essendo solo due giocatori. Se non avessi Runewars in collezione lo avrei già preso, ma i due giochi hanno troppi elementi in comune (oltre all'autore), anche se Starcraft è superiore come gioco DI MENARE.
RispondiEliminaTe sfonno, Te gonfio (cit.)
"A cornuto! Vie' qua a cornuto!"
RispondiEliminaÈ venuto tutto spavardo, er più grosso, e m'ha dato un cazzotto in bocca: me lo so' guardato, ho sputato e j'ho detto: "Manco er sangue me fai usci', a cornuto! In guardia!".
J'ho dato un destro 'n bocca m'è cascato per tera come Gesù Cristo, J'ho rotto er setto nasale, j'ho frantumato le mucose, e je dicevo "arzete, arzete, a cornuto arzete!" j'ho detto!... Pieno de sangue per tera, a ettolitri... Nun s'è arzato. Me lo so' guardato, me so' girato, me so' risistemato 'a giacca.
M'ha detto "papà che è successo?" dice mi fija. "Niente, due de passaggio, 'namo a compra' le scarpe" j'ho detto. (super cit.)
I giochi di menare sono il top :DDD
Qui il grande ispiratore del genere DI MENARE.
Eliminahttps://youtu.be/3jo8M8wlKaA
Di Starcraft ho apprezzato, fino all'esplorazione dei meandri del codice sorgente, la versione digitale. E' stato l'ultimo gioco che ho giocato in multiplayer prima di imbattermi in qualche 15enne coreano dal polso temprato da ore di gioco e pugnette e corroborato da una connessione casalinga degna di una dorsale ottica !!! Mi incuriosirebbe provarlo, sarà sufficiente provocare il Cissinho facendogli capire che quando gestivo gli Zerg ero na piaga hahahahahhaha
RispondiEliminaGiocone....
RispondiElimina