lunedì 22 febbraio 2016

Alla scoperta delle Renne [Discoveries]


La Reindeer Corporation il martedì grasso di ogni anno organizzava un pomeriggio di gioco per festeggiare la fine del carnevale.... ma è giusto un pretesto per stare insieme perchè organixxano tutte le settimane :))
Quando mio figlio realizza decide di accannare la festa in maschera con gli amichetti: “No papo dai, andiamo a giocareeeeee…. Daiiii!”. Ma nell’ottica di unire l’utile al dilettevole gli metto il suo costume da indiano d’america, io indosso la mia armatura da batman e con il macchinodonte partiamo alla volta della sede sociale delle renne con l'idea di giocare li e poi chiudere il pomeriggio con coriandoli e bambini sotto casa.
Le renne a Roma sono un’istituzione, un must che tutti conoscono perché sono praticamente onnipresenti tra eventi, tornei e attivismo in generale. Se ti serve una sala te la trovano loro, se a Romics vuoi inventarti un gazebo con miniciccioli e tricketraccke loro si fanno in quattro per spianarti la via, e sempre per il puro desiderio di diffondere gioia.


Dopo la nostra intervista (qui) Roy me ne aveva parlato invitandomi a fare “due tocchi” nello stesso weekend, così lo sento e mi fa: “Si io vado li nel dopo pranzo, tiriamo a giocare fino a sera, se passi è il top!”.
Con LA ci presentiamo travestiti che quasi ci prendono per matti, fuori DJ Cerro, Roy ed Ele si fumano un paio di zizze e mentre aspettiamo che finiscano ci intrufoliamo dentro per evitare il congelamento… (a Roma fa freddo due tre giorni l’anno ma ti capita di stare sempre nel posto più “ventilato” della città in quelle ore, come se ci fosse una specie di legge di Murphy ma in modalità Edmondo Bernacca).
Dentro ci accolgono Pier Luigi Ambrosini ed Lorenzo Calvi: sembra di stare in famiglia tanto sono accoglienti.
Quando Roy e DJ Cerro rientrano mi trovano arrampicato sullo scaffale a parete tipo geco: il piccolo LA non fa che chiedermi di tirare giù scatole su scatole ed è il minimo visto che arrivano dal pavimento al soffitto in una sorta di piramide di babele senza fine che per uno gnappetto come lui sembrano raggiungere il paradiso.
Alla fine il piccolo padawan opta per un gioco da tavolo lego (Star Wars Battle of Hoth), praticamente come unire l’utile al dilettevole, il pan brioches e la nutella, le pere col formaggio…. Lorenzo si immola per la patria e gli fa da sparring partner, io, Roy, Ele e DJ Cerro invece intavoliamo Discoveries.
IL GIOCO
Discoveries è la versione dadosa di Lewis &Clarck uno dei miei giochi preferiti che un paio di anni fa è uscito un po in sordina ma che si è saputo far apprezzare dai mangiatori di cinghiali.
La casa produttrice è sempre la francese Ludonaute e tradotto ancora una volta in italiano dalla Asterion.
Il tema è ripreso dal papà (Lewis &Clarck appunto di cui ho parlato qui) e cioè la spedizione del duo Lews e del fido aiutante Clark dal golfo del Messico fino alle coste occidentali degli Stati Uniti risalendo il fiume Missouri dalla foce alla fonte attraverso le montagne rocciose per scoprire una rotta che attraversi le terre dei nativi d'America per accelerare le azioni commerciali future e lo sviluppo della Louisiana di recente acquistata per un paio di milioni da Napoleone!!!!!

Questa volta però gli autori optano per un peso piuma e prendendo il tema del fratellone maggiore, scelgono meccaniche a base dadi per alleggerire la partita spostando il target su un ventaglio di giocatori più ampio, dai babbani alle prime armi fino ai gamer che vogliano allentare un po la pressione sulle tempie.

Al centro c’è un piccolo tabelloncino per ricreare un po il clima indiani-d’america ma che in reatlà assolve la sola funzione di collettore di dadi neutri e di quelli utilizzati per le azioni di movimento dividendoli in due zone (destra e sinistra) a seconda delle facce dei dadi scartati. Intorno al tabellone, in sei appositi slot, ci sono gli spazzi per le carte itinerario e per quelle indiani che durante la partita dovranno essere “acquistate” dai giocatori nel tentativo poi di completarle simulando l’attraversamento di fiumi e montagne o per aggiungere azioni extra e più convenienti al proprio arco!
Ogni carta riporta sul lato percorso anche un valore punteggio finale o dei simboli sempre ai fini del punteggio conclusivo. Si mantiene il sapiente duplice uso delle carte che sul retro invece riportano delle azioni aggiuntive per estendere il set di combinazioni che potranno essere fatte dai giocatori (rappresentate inizialmente dalle sole azioni sulle plancette).

Ogni giocatore ha il suo set di sei dadi da rollare solo a inizio round e piazzare poi una volta per turno  sugli spazi azioni delle proprie plance. Quando gli spazi azioni lo consentono sarà possibile aggiungere i dadi con faccia Abc (ad indicare le annotazioni di L&C sui rispettivi diari di viaggio) e si attiveranno le azioni. Solo dopo questa fase i dadi appena attivati potranno essere rirollati e resi nuovamente disponibili per i turni successivi.

Le azioni sono per lo più di movimento per completare le carte, di potenziamento (con le facce indiani) per prendere le carte sul lato campo indiano estendendo la propria plancia oppure per convertire alcune facce dei dadi in altre di propria convenienza. Infine invece di piazzare un dado si possono recuperare tutti i propri sparsi tra tabellone e plance avversarie, oppure tutti i dadi in plancia centrale su uno dei due lati (destro o sinistro) anche del colore degli avversari.

LA PARTITA
Roy ci spiega rapido le regole, senza ambientare neanche un “siamo nell’america dei pellirosse!”… ma tra me rodato come i freni Brembo, Ele già scafata sul titolo, e DJ Cerro noefita come una recluta al CAR ci frega  poco e si parte con un "vince chi totalizza più punti che si fanno con le carte..." noi ascoltiamo attent.
L’inizio è un pizzico lento: dopo aver rollato, i dadi si fermano nel riquadro apposito e al proprio turno se ne potrà piazzare negli appositi spazi della plancetta uno o più a condizione che abbiano tutti la stessa faccia. … quindi per attuare delle mosse spesso serviranno un po di turni perché alcuni bonus si attivano con più dadi di facce diverse.
Roy ed Ele si vede che hanno ben chiaro il da farsi mentre Dj Cerro ed io sembriamo un Marlin Blu sul pontile della Frances Anne ad annaspare con un arpione in pinna!

I turni in quattro girano comunque rapidi grazie alla monomossa a disposizione e anche l’analisi delle opzioni non si paralizza troppo viste le poche possibilità iniziali.
Comincio a capire che con la mossa combo potrei recuperare lo svantaggio: in pratica si tratta di accumulare dadi sulla plancia per chiudere non solo la propria carta azione ma anche una di quelle ancora sul tabellone… questo oltre a far totalizzare un punteggio superiore (il totale delle due carte) permette anche una mossa bonus (tipo un piazzamento ulteriore di un dado). Quindi procedo così e dopo cinque turni durante i quali o per un motivo o per l'altor Roy mi soffia da sotto il naso la carta a tavola che mi chiuderebbe la fatality, finalmente completo la mia strategia totalizzando 8+6 punti.
Ma Roy ed Ele puntano alle carte con i simboli che a fine partita danno punti in base alla loro molteplicità e la cosa mi preoccupa perché invece io risolvo carte obiettivo a punti secchi!
A metà partita anche DJ Cerro inizia a carburare e con la mossa di “rubare tutti i dadi di destra/sinistra” sul tabellone inizia a rimpolpare le sue opzioni. Poi tra me e lui parte una insolita gara a chi compra più carte indiani per aggiungere mosse speciali a quelle base delle plance standard…. Buttando un occhio a quelle dei due veterani non ci sembra sia la cosa giusta visto che loro tengono un profilo bassissimo aggiungendo solo una o due carte di quel tipo… ma ormai la gara a chi ne avrà di più tra me e lui è partita.

Sul finire Roy mi ruba dadi, carte, mi blocca la strada come meglio può, spesso anche senza volerlo e rimanere in gara è una fatica terribile. Ele invece silenziosa come una gattina con i calzettoni di lana chiude carte percorso continuando a collezionare simboli animali di ogni tipo. A fine parita 5 carte con simboli diversi daranno 12 punti, 4 carte diverse ne daranno 8 e così via. Temo mi stracceranno.
Però alle battute conclusive le mie mille mosse aggiunte in plancia e la mia scaltrezza nel riprendermi tutti i dadi oppure nell’aggiundicarmi dadi grigi aggiuntivi mi fa completare un paio di combo pesantissime e alla conta la spunto con 54punti contro i 50 di Roy ai 43 di Ele e ai 31 di DJ Cerro!

Il tempo a disposizione per i giochi si esaurisce, la festa dei bimbi mascherati e delle frappe rifritte nell'olio sfrizzolato incalsa così LA chiede un ultimo gioco con me sempre a tema Lego ma stavolta Heroica Fortaam con ambientazione medievale; il suo obiettivo sarebbe Assalto imperiale con le millemila miniauture…. Solo che con la dipartita di Lorenzo anche il piccolo padawan perde coraggio e mi bisbiglia in un orecchio: “Papo andiamo alla festa del mio amichetto?”.
Quindi salutati tutti ripartiamo alla volta di coriandoli, scarta-la-carta e tramezzini…

CONSIDERAZIONI FINALI
Discoveries sembra scali molto bene in 4 senza lasciare buchi o tempi morti noiosi. Di sicuro in due potrebbe essere un vero divertimento scacchistico a pelare i punti dell’altro. Il ritmo cresce via via che si comincia a prendere pratica con le mosse. I dadi obbligano spesso a ripianificare delle azioni ma vista la molteplicità delle stesse con l’aggiunta delle carte estensione/indiani è possibile avere sempre dei ripieghi più o meno potenti.

Anche la mosse di “recupero dei propri dadi” con cui un avversario potrebbe farti perdere dadi che ti eri  precedentemente preso su uno dei due lati del tabellone, in realtà non sbilancia troppo e quindi resta nel piacevolmente stuzzicante!
Bella l’idea delle carte percorso con i bivi e le scorciatoie per poter gestire al meglio le combinazioni di tratti di fiume con quelli di montagna  ma soprattutto intelligente la trovata di obbligare ad utilizzare un certo numero di movimenti fiume o montagna in uno specifico ordine, senza poter mischiare, tanto sulle carte singole quanto sulle combinazioni di più carte itinerario. Questo rende più difficile i movimenti e crea quell’atteggiamento di power-up da caricare per poter poi sfogare tutta la cavalleria in una sola mossa finale.

Stupendi i dadi e l’iconografia che sono chiarissimi fin dal primo turno e che richiedono solo di rado di dover ricorrere al manuale.
In definitiva il gioco è piaciuto tantissimo sia a me che sono un giocatore abbastanza assiduo e divoratore di cinghiali pesi (tipo Lewis&Clark che adoro), sia a Roy ed Ele che lo avevano giocato tante altre volte senza trovarlo mai noioso, ripetitivo o scontato, ma soptattutto è piaciuto molto a DJ Cerro che da neofita ha capito subito le meccaniche immedesimandosi a volte molto negli esploratori che come diceva lui “ora mi metto a scrivere che ho visto montagne, ho attraversato fiumi” rendendo l’avventura quasi reale e percepibile….quindi certamente un introduttivo coi controcojons!

Per una quarantina abbondante di minuti ci siamo dimenticati di dove stavamo Roma o Missouri...

Per me il gioco merita veramente tanto e aver perso l’occasione di acquistarlo al 40% di sconto qualche tempo fa mi fa rosicare come Don Chack Castoro alla sagra degli stuzzicadenti!
Per chi volesse comunque è disponibile su playbazar.it e lo consiglio anche in aggiunta al fratellone culturista (Lewis & Clarck) che di sicuro è molto più ambientato ma che porta via non meno di 2.5/3ore e necessita di un gruppo di gioco moooooolto avvezzo ai pesi massimi e disposto a bruciare cute e corteccia per venirne a capo.
Con Discovery invece la vita è più leggera, magari si inanellano due partite e il divertimento è assicurato!
Poi certo giocarci a carnevale con un bambino vestito da indiano…. CHE VE LO DICO A FARE :D


11 commenti:

  1. evviva .. un salutone alle amiche Renne !!! le trovate anche al MACRO a fare ludoteca :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. EH Che te lo dico a fare.. venerdì stavo proprio li con loro!
      ne scriverò tra DUE o TRE POST :D

      Elimina
  2. Gran bella sorpresa questo articolo... Di cui ho già provveduto ad informare le renne.
    Grazie Albo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grande Roy!
      Gioco spettacolare, ti ringrazio per avermelo fatto provare perchè mi incuriosiva proprio e la compagnia tua di Ele e del mitico DJ Cerro non si batte!
      dobbiamo rifare presto!

      Elimina
  3. Contentissimo che sia piaciuto sia il titolo che l'atmosfera... :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si si... sentirsi a casa non è cosa facile ma da voi si sta da paura...
      Il piccolo figlio non fa che chiedermi un'altra domenica pomeriggio con voi...
      vi verremo a trovare appena passata la parentesei di placche alla gola e pestilenze invernali :))

      Elimina
  4. Io ho conosciuto e giocato con le Renne in un evento minore a Roma, di cui onestamente neanche ricordo il nome, organizzato insieme ad altre associazioni di wargame. Mi hanno fatto provare Lords of Waterdeep e Godz. Confermo, i ragazzi sono veramente alla mano, lo spirito goliardico che si respira è veramente rilassante! Avanti così boys !!!

    RispondiElimina