domenica 14 febbraio 2016

Greed (inc.) as a Pig


“Greed: excessive or overly strong desire (esp. for wealth, profit, or possessions); avarice.” (worldreference.com)

Un desiderio smisurato per qualche cosa di materiale, di concreto! Ingordigia, avarizia; uno dei sette vizi capitali che Dante nella sua Divina Commedia punisce all’inferno nel settimo girone dove uomini dal volto irriconoscibile sono condannati a spostare gigantesce sfere di pietra su un tragitto a semicerchio; gli avari si scontrano con i prodighi, quelli che tendono ad accumulare senza spendere si imbattono nei loro opposti quindi, gli incontinenti della ricchezza. Per entrambi una fine beffarda a concentrarsi su cose inutili quali quelle per le quali hanno trascorso la vita in terra!
Quando Steteo ci ha fatto vedere il suo Splotter Spellen Greed avevamo sentito subito un certo brivido sulla schiena… Questa casa produttrice fondata da due olandesi che in vita fanno i manager è avvolta da qualche cosa di misterioso ed esoterico.
Sembra che i loro giochi siano talmente simulativi e precisi che non permettono nessuno sbaglio, è vietato errare, non è umano né contemplabile. L’imperativo è fare i soldi a tutti i costi con tutti i mezzi in tutti i settori, i secondi muoiono!”.
Mi era montato su un certo timore reverenziale così quando dopo una partita a Bretagne siamo andati lunghi con i tempi e abbiamo dovuto rimandare la botta a Greed, mi sono sentito un minimo sollevato, quasi rasserenato.
Ma poi come ogni incubo che si rispetti, ci siamo presi una pausa riflessiva, abbiamo caricato i condensatori e alla fine …. Abbiamo ascoltato il richiamo della belva, quel bloodHound che chiamava il nostro oscuro passeggero e faceva ribollire il sangue nelle nostre vene.

SPLOTTER SPELLEN: GLI ERRORI SI PAGANO!
Sono in macchina che ripasso Ride The Lightening dei Metallica per la millesettecentesima volta… prima di una serata tosta serve sempre una certa dose di ottimo metal. Sul sedile una mastri birrai, segue la serie della serata di Bretagne ma il livello stavolta è peso quindi opto per la doppio malto, non posso sbagliare!
D’avanti a me vedo una Micra scassata con due magliettine rosa nel lunotto posteriore e dei nomi sopra che non leggo… “Di sicuro e Cissinho!” penso io. Gli suono, vedo dentro una mano che mi manda a cagare! “O ha frainteso, o non è lui, o non ha su gli occhiali tipo fondo di bottiglia!”. Poi all’incrocio lui gira, io vado dritto e riconosco la sua indecisione cronaca alla guida… “Si è Cissinho… ha sbagliato strada sto pirla!” rido!
Alle 21:35 sono già da Steteo, saluto la family, due parole al piccolo Ray il padawan “Gliele stai menando di brutto a papo con gli imperiali eh? Ora che arrivano le ombre gemelle ci rifacciamo una missione… “.e butto li un pronostico su quando riuscirà ad arrivare Cissinho il disperso nel labirinto senza Arianna.
Cissinho arriva dopo una decina di minuti: “Ho toppato strada rigà… per trovare il posto un delirio però dulcis in fundo…” e solleva una torta/sorbetto che divoreremo nottetempo!

Come dico sempre io: “Ora basta cazzate, GIOCAMO!” e così sia!

Sul tavolo è già apparecchiato, riluce come l’aureola di un angelo malefico, come il potere del diavolo… sulla scatola c’è scritto Greed Incorporated, Avarizia, irrefrenabile desiderio di successo, soldi e tutto il cucuzzaro fatto di Jet, Yatch, e belle fighe ad impreziosire il divano tipo soprammobile!

Steteo ci narra il contesto come fosse Benigni con il suo settimo canto! È talmente pervaso da quel gioco che per qualche secondo nei suoi occhi vedo Frodo e il suo anello, vedo Gollum e la sua bramosia di Tessssoooorooo, vedo Calisto Tanzi, vedo Ponzi, vedo Madof… che anche lui sia corrotto dal lato oscuro del potere, dalla faccia nera della scalata aziendale… che sia marcio come il Mondo Frà?!
Siamo dei manager di azienda con l’unico obiettivo di pompare i profitti, affossare  le società e scappare con il malloppo! Nessuno scrupolo, nessun sentimento. Qui si passa dal fare il CEO della Leman Brothers a raschiare il cartone all’angolo tra la quinta e Broadway! Investiremo nei beni produttivi il cui valore di mercato è rappresentato sul tabellone. Ogni trasformazione, ogni vendita, ogni asset genererà una modifica del valore dei beni sul mercato. Inflazione, bolle economiche, Subprime… una simulazione delle reali dinamiche economiche che per giocarlo bene questo titolo ci vorrebbe un Master in Business Administration.
Il gioco si chiude al finire delle carte del mazzetto asset, circa 15 turni in tutto, un tempo giusto per portare aziende dalle stelle alle stalle, per fondarle e affondarle, per rimpinguarne le casse e svuotarle licenziandosi un attimo prima del tracollo. Se siete disposti a non sbagliare neanche una virgola per evitare di essere fagocitati dal sistema che avrete messo in piedi, allora siete pronti per il vostro primo Splotter Spellen”… queste le sue parole… rabbrividisco… sono tutto un fremito; mi ricorda il decalogo del Fight Club sotto lo scantinato, ho paura, sono eccitato, sudo freddo, sento il polso pulsare accelerato… Non so se sia normale ma siamo in ballo e balliamo cazzo!

DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI
Forse qualcuno avrà sentito parlare di un certo Charles Ponzi… si lui, quell’italiano immigrato negli States che nei primi del ‘900 mise in atto uno schema di truffa che lo portò dal possedere 2 dollari all’incassare circa 15 MILIONI. Nel suo obnubilante bluff coinvolse circa 40.000 persone e fu il primo a generare un certo caos nel mondo economico occidentale.
Dopo di lui, a molti anni da li e dopo molti casi del genere, nel 2003 a seguire il suo esempio nefasto troviamo la  Parmalat con Calisto Tansi e la sua band! Ma l’elite delle truffe finanziare colpevoli chi più e chi meno delle successive crisi dei mutui e subprime che ancora oggi riducono le nostre buste baga le dobbiamo a Madof, alla Lehman Brothers, alla GoldMan Sachs e alla Morgan Stanley nel 2008.
Tutti casi eccellenti di truffe ai danni degli investitori, casi di manager che si prendono i loro premi produzione a 6 zeri e scappano prima che venga dichiarata bancarotta fraudolenta.
Questo è il background, questo è il contesto… In Greed incorporated si respira tutto questo!
Ognuno parte a capo della propria azienda, l’organigramma recita CEO che per i meno aziendal-user sta per Chief Executive Officer… l’amministratore delegato per capirci!
Siamo chiamati a gestire le casse dell’azienda e così per prima cosa puntiamo su alcuni asset (le carte che celano il vero motore del gioco) e in base a quali acquisteremo ci sarà da fare offerte al buio (blind-bid) pagando il doppio per mantenere la propria cordata all’interno del board aziendale o restand su l’offerta base ma introducendo nell’organizzazione anche squali di altri mari.
Gli asset aggiunti produrranno beni, entreranno in combo con altri impianti istallati in precedenza e quindi le materie prime/derivate che realizzeremo potranno essere scambiate con le altre aziende, speculando in base alla situazione di mercato o potranno essere vendute per monetizzare, per avere liquidità nel proprio bilancio alla voce New-Income nel patrimonio. C’è quindi una fase di trattative.

Ogni turno rappresenta un anno di bilancio, sarebbe meglio rispolverale gli esami di micro e macro economia, però si va a vanti anche senza! Se si chiude l’anno in rialzo rispetto all’anno prima (Last year Income) allora la società va bene, sta crescendo; in caso contrario il danno è fatto e qualche testa nelle posizioni apicali dovrà cadere. Tra CEO, CFO e COO si faranno votazioni e si procederà ai licenziamenti.
Questa fase è fontamentale perché permette a dirigenti che stanno facendo la gavetta di ritrovarsi a coordinare l’azienda causa improvviso licenziamento dei top manager… ma una domanda questi dovrebbero farsela: “Come mai si sono autolicenziati quando tutto sembra andare così bene?”. È la legge delle bolle: gonfia più che puoi, scappa col gruzzolo prima che esploda e venga a galla lo sporco che hai smosso. Prima che gli altri capiscano, tu avrai preso dalle casse quello che ti spetta, che resta a te e che conta per la vittoria! Quando gli altri capiranno, sarà troppo tardi e chi prenderà in mano l’azienda dovrà pelare le sue famose gatte o le patate in prigione!
Il CEO si liquida con un 40% del totale di cassa, CFO e COO si prendono un 20%. Quindi ricoprire tutte e tre le cariche ci fa spolpare l’80% di una azienda… la si lascia a pigregomezzi e se ne fonda un’altra.
Quando un’azienda fallisce su di essa si mette un RED-BOOT e i dirigenti si giocano all’asta i beni di prestigio (carte punti vittoria). Su queste alcune foto raffigurano Rolls Royce, belle pupe in vasce idromassaggio, aerei ultraveolic e squadre di calcio di premier League! Tutti i benefit che degli scaltri coordinatori di aziende meritano per averle affossate… NON FA’ UNA PIEGA! (come Max Biaggi)

LA SERA DEI CONTI!
Steteo parte per primo, la sua azienda è quella con il valore più alto e quindi a parità di bid avrà sempre la precendenza. Con il solito ghigno ci rammenta di non fare cazzate perché il gioco non perdona “lo scrivo pure sul regolamento gli autori!” e suona tipo: “vi ho già incaprettati rigà!”.
I primi anni contabili sono di studio, di crescita per le proprie aziende. Io con la Parmalat cerco di tenere un profilo basso. Acquisto asset per produrre terra da rivendere sul mercato. Gli indici azionari e i prezzi flettono, si impennano in linea con quanto ci anticipa Steteo… lui il gioco se lo è studiato, lo ha metabolizzato, lo vive come fosse realtà… trasmigra!
Cissinho segue ogni minima mossa, apprezza, inizia pian piano a miagolare tipo una gattina che fa le fusa.
Mh… sto gioco mi piace… UHHH MI PIACE UN BOTTO AHAHHHHH” sembra la bruttacopia di un soft porno!
A
 me restano ancora tanti punti interrogativi in testa, tanta nebbia da diradare ma cammino adagio mettendo una mano avanti e una dietro e cerco di fare poche cazzate.

Dopo i primi 3 turni le società hanno già venduto e incassato quindi diventa obbligatorio puntare bene sugli asset e far combare bene le risorse per evitare di chiudere in rosso il bilancio e dover licenziare qualche dirigente. Per evitare roghe contatto come un mercante a Marrakech ma assumo un dirigente di Cissinho e da li inizio a scavarmi la fossa.

Nel giro di qualche turno quel dirigente con un suo compare mi fa le scarpe, si impossessa della mia azienda e un paio dei miei si suicidano. BUIO, FREDDO… vado in tilt come nel poker!
Steteo è un tutt’uno con il mercato, i cubetti si muovono su e giù, le risorse cambiano i loro valori, lui prevede, sposta la produzione nell’est asiatico; smette di investire sul mattone, pompa i microship e punta ai prestiti (Loans).

Cissinho suda, ma suda da ridicolizzare fontana di Trevi, è concentrato pure lui, sente la pressione di un avversario che vive nel suo Habitat che è a suo agio come un Piranha nel suo ruscello… si avverte l’odore pungente degli uomini primitivi che aspettano il momento giusto per sferrare il loro attacco mortale, dritto al collo, o alle parti basse… VALETUDO!

Dal turno dieci le loro società sono decollate, producono come il cielo biblico la manna, io annaspo nel mio stagno, inizio a non vederli più prima erano dei puntini ma non li vedo proprio. Questo gioco purga come l’olio di ricino, non da speranza a chi sbaglia e io ho toppato di brutto. “Albo hai fatto na bella cazzata! Ti sei fatto fare le scarpe dai miei manager… ora suuuuca!” esclama Cissinho dopo il mio ennesimo “STOGGIOCOèNAMMERDA!” ed ha ragione.

Il gioco è il TOP ma punisce come un boia alla corte di Maria Antonietta, se resti fuori non è come quei Feld in cui comunque i tuoi punti li fai, in cui il tuo pedone va avanti e i conti sono alla fine, poi si vedrà… l’insuccesso è sfacciatamente evidente, sotto gli occhi di chi ti deride.
Sulle aste intervengo per “rompere il cazzo” ma potrei non esserci, alla fine forse sposto l’ago della bilancia ma gioco leale, uso lo stesso approccio ogni volta che DEVO: rialzo rialzo rialzo quindi alla fine gli altri per vincere spendono più soldi ma è giusto così… ammucchio le briciole con la mano da sotto il tavolo, le metto in tasca e poi le semino durante il cammino… che non si sa mai…. Dovessi ripassare da questo gioco farò le cose diversamente! Si si mi muoverò meglio, eviterò di farmi entrare coccodrilli dentro il letto…. Mi terrò alla larga da trattative che potrebbero impoverire i miei asset!

A tre turni dalla fine io sono a capo di una start-up mentre Cissinho è a capo di un colosso dei dildi vibranti e Steteo CEO di una multinazionale dei social network hard! In pratica ad ogni respiro loro guadagnano milioni di euro… io ho gli alveoli che si aprono a fatica.

Poi arriva il tocodeclase! Steteo si ammutolisce…. Madi sul volto come Karpov! Respiro lento e profondo…. “SI LO FACCIO!” e dopo aver portato la sua ditta in bancarotta si ruba tutto il cash e licenzia anche le generazioni future dei suoi spermatozoi! Si aggiudica la carta dal punteggio più alto disponibile e se ne va in pensione alle Maldive. In pratica nelle ultime due tornate lui non partecipa, sta a vedere se Cissinho je-la-fa o nun-je-la-fa! Una mossa da granMaestro di scacchi tipo ti dichiara scacco matto in 25 mosse… preveggenza o sboronaggine?
Io mi attorciglio i peli pubici nell’imbarazzante attesa che mi separa dalla fine di questa logorante partita mentre Cissinho si esalta e inizia a dare fondo a tutto il suo arsenale di combo e barbatrucchi dell’ultima ora.
Sulle aste io gli facco spendere il più che posso ma conto come un moscerino sul parabrezza quando si fa una gara di rutti nell’abitacolo.
Il finale è al cardiopalma ma sul palmo ci si logora i polpastrelli con le calcolatrici dei cellulari… infatti i soldi da contare, dividere, sottrarre sono ormai talmente tanti e l’orario talmente inoltrato che senza il supporto da casa non si riuscirebbe a chiudere.

A peggiorare le cose sono i tagli delle banconote… 1-2-5-10-20-50-500!!!!! MA CHE FINE HA FATTO IL CENTO.. CENTO… CENTO quello della ruota della fortuna? Gli olandesi volanti devono averlo smarrito durante un test di caduta libera con il barone rosso… NADA! Manca agli atti la banconota più importante e così dopo le fiches usate per bretagne rientro in gioco proponendo di utilizzare le inutili banconote da 500 capovolte… a simulare un nuovo taglio che risolve i problemi e ci salva da tutti i nostri peccati infernali!
Condannati a girare palle di granito come diceva Dante eccoci alla nuda e cruda realtà sfilettata tipo Sushi: il lungimirante ammiraglio Steteo vince per CINQUE punti… come da calcoli…
Cissinho non arriva a prendere la sua ultima carta obiettivo per 7 soldi… chi sa se nei vari conti non ci sia sfuggito qualche decimale… se qualche arrotondamento abbia giocato il tiro mancino al nostro madido eroe?

CONCLUSIONI
Greed promosso con riserva dopo le sue quasi 4 ore di gioco in tre!
Ottima la simulazione dei mercati, la meccanica di cambiamento dei prezzi, le logiche di combinazione tra gli asset per produrre. Inizialmente credevo che la parte di trattative e scambio sarebbero state più divertenti di come si sono poi risolte ma forse la mia prematura autoflagellazione ludica ha segnato la fine anche di quella parte di gioco obbligando involontariamente Steteo e Cissinho a coltivarsi i loro rispettivi orticelli senza interagire più!
Dal punto di vista dell’esperienza di gioco la sensazione è che si vestano veramente gli abiti manageriali e in più di qualche occasione nelle nostre teste sono balenate ambizioni lavorative di altra levatura! Però la calcolosità nel prendersi i dividendi soprattutto sul finale è veramente devastante e provoca dei momenti di down decisamente poco in linea con il resto. Si deve ricorrere alla calcolatrice a meno di essere dei virtuosi delle percentuali a mente e anche armeggiare con i soldi di carta (nono stante siano decisamente di qualità superiore rispetto ai foglietti di Funkenschlag o Monopoly) in orari impensati del mattino... ecco non è proprio la doppia-libidine-coi-fiocchi di Jerry Calà!

I materiali non sono quelli a cui siamo abituati nei giorni d’oggi, visto anche il prezzo, per alcuni versi sembrano un print&Play... ma la grafica è curata e anche innovativa.

Il vero punto di forza di questo gioco è altrove: strategicità, profondità, cattiveria, simulazione delle dinamiche reali e ambientazione, questo gioco merita una standing ovation e non è un caso se ci sia questa famosa aura mistica intorno la casa olandese.

Più che valutare il gioco quindi, che come detto da esperti più autorevoli ed informati di me è un TOP-RATED, quello su cui posso dare dei voti sono le prestazioni dei giocatori, quelli che volenti o nolenti quella scatola la rendono viva al 100% con le loro mosse, le loro interpretazioni, le loro parolacce, i loro malumori o eccessi di eccitazione...


Albo: voto 3. Parte barzotto, sbaglia subito, si auto punisce, precipita in un vortice nichilista! Mai in partita, appannato come lo specchio dopo la doccia, comparsa in un film di prime donne! SPOMPATO


Cissinho: voto 9. Legge subito la filigrana del gioco tipo falsario, ne capisce al volo le meccaniche da vero capo officina, ne respira i gas di scarico tipo revisione e bollino blu, ne digerisce il bolo ludico vedi LaMosca. Pecca di bontà nel voler far rientrare Albo, perdendo forse quella spicciolata di dollari che lo confinano primo tra gli ultimi. PRODIGIO


Steteo: voto 10. Un cyborg delle dinamiche aziendali. Quando si studia un gioco economico non si legge solo il manuale ma si ripassa gli esami di economia, chiama il prof di statistica, contatta il suo amico ricercatore di Harvard, pianifica con un Gantt, trova il cammino critico, ne parla con Gartner. Si sente a casa sua come Eminem a 8 miles! PERFEZIONE!

SGRASSARSI COL CINGHIALETTO
Finire così per me sarebbe come mangiarsi una macedonia di kiwi e frammenti di bottiglia rotta.
Cissinho e Steteo leggono lo sbattimento nei miei occhi e quando propongo “una sveltina” a Marco Polo, pur sbirciando le 2:33 sotto il polsino dicono di si per pura pietà umana!
Il setup è avvolto ancora dagli strascichi dell’analisi della precedente partita SplAtter! Io ho la nausea e vorrei che non se ne parlasse più… ho sofferto da vero rosicone quale sono e non riesco a non darlo a vedere!
Il primo è di nuovo Steteo quindi a scegliere il personaggio inizia Cissinho che prende Kubilai Kan per piazzare subito una casetta su Pechino assicurandosi 10 punti sul finale. Io prendo “Saltafosso” Johannes Carprini che nel muovere può teletrasportarsi tra le oasi (“stasera voglio cambiare!”). Steteo per ultimo prende Matteo Polo che gioca con il dado bianco aggiunto e a inizio turno un contratto (il mio personaggio preferito).
Passiamo qualche minuto ad interpretare le mosse migliori da fare in base al personaggio scelto e quindi diamo il via sulla soglia delle TRE DI NOTTE!

La partita come sempre vola via veloce e leggera come una Silfide, cinque turni stretti stretti che se interpreti male il tuo personaggio ti ritrovi sempre che ti manca un cammello o un sacchetto di peperoncini e resti a rosicare per tutto il giorno dopo. Il mio slatafossi non è male ma lo uso di merda e per relizzare entrambe le carte obiettivo passo i turni centrali infoiato in un anfratto di mappa nel tentativo di uscirne senza dilapidare l’allevamento di quadrupedi gobbuti.
Cissinho invece viaggia più di me, piazza empori come se fosse uno speculatore edilizio, sfrutta i poteri di attivazione singoli, gioca fino.

Steteo chiude contratti come un venditore Tecnocasa col potere della persuasione Jedi. Ad ogni turno fa circa due o tre piazzamenti più dei miei che mi viene spesso da pensare se il dado bianco iniziale sia uno o una manciata! Interpreta bene, sbaglia zero, spazzola tutto.
Sul finale ricucio il gap abissale ma alla conta il divario tra i due e me è sempre tanto: vince Cissinho con un ultimo colpo di reni al quale non si scappa, tipo toro da monta! Steteo annaspa solo 7 punti ma in un gioco come questo è tanta roba...

Non avevo chance fin dall’inizio? Forse si ma fino alla fine ho sentito il bello di poter giocare, facendo scelte, inculando mosse agli altri, disturbando o costruendo, come piace a me… perdere così fa meno male :D

Quello che fa male è la sveglia alle 8:30 per scaldare il biberon quando poche ore prima sei salito in macchina.
Quando mi riprendo creo un nuovo gruppo Whatsapp: “Quelli delle quattro!” roba alla Dado Critico citando gli amici! (lui però lo fa durante la settimana... non ditelo in giro ;D)


I Viaggi di Marco Polo lo trovate su Playbazar.it ve lo consiglio spassionatamente, tra dieci anni sarà il gioco a cui si farà riferimento come qualche anno fa si parlava di Caylus o PuertoRico... dei masterpiece!



8 commenti:

  1. Grandissima serata con i miei amici Albo e Cis e splendida narrazione di eventi e sensazioni. Adesso sto iniziando a capire cosa fa Albo quando, silente, sembra arrestarsi come un personaggio di matrix: Albo tu ci studi, come farebbero un Moretti o un Verdone incuriositi da alcuni aspetti di persone comuni. E ci pŕendi. Ebbene si Greed e' il mio genere di gioco, simulativo in alcuni aspetti (li hai centrati egregiamente), molto impegnativo, lungo, ambientatissimo, bastardo (nell'interazione) e inesorabile con chi sbaglia. In questo caso il tuo (unico!!!) errore iniziale ti ha estromesso dal gioco suscitandoti ira e disprezzo del gioco, rendendo di fatto la partita una questione a due. Mi e' dispiaciuto molto perche' penso che tutti dovrebbero adorare gli Splotter, chissa' forse dovresti dargli un'altra possibilita'...o forse no, l'essenza del gioco l'hai colta perfettamente, se non e' la tua tazza di te' meglio non insistere e conservare il ricordo di una delle rarissime sconfittte di Cisssinho... alla prossima!

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    1. Si a volte mi deconcentro dal gioco per capire cosa passi nella testa di "voi" nerd... ma è solo per questo che faccio delle tremende cappellate (come in questo caso) e finisco a rosicare tipo cane col suo osso!
      Certo con te e Cissinho al tavolo restano proprio i mozziconi di sigarette spente sulle chiappe di chi ci prova a starvi dietro, però il gioco anche se mi ha purgato tipo i pupone in realtà mi è piaciuto... questi economici mi attirano ma ci devo lavorare su di esperienza per poter diventare competitivo... e poi come direbbe il citato Verdone (mio mito imperituro)... "la seconda è la mejo!" :)
      Grande Stè con i tuoi giochi vintage, vere chicce indiscusse, ci stai facendo crescere al livello due a noi gamer-poppanti.

      PS: il post di FCM è in lavorazione... ti farai ricche risate hihihihh

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    2. Bellissima serata e grazie ancora al Maestro Sith Steteo per avermi fatto finalmente provare il mio primo Splotter!!!
      Greed mi è piaciuto molto e Albo ne ha colto in pieno i lati positivi: molto ambientato, bastardo come pochi, con tanti modo diversi di contrastare gli altri e pieno di chicche fantastiche e autoironiche (fra tutte la "fuffologia" che ha un range da 10 a 330 mentre tutti gli altri beni sono in range più ridotti...)
      Gioco che ha bisogno di qualche partita per essere ben digerito e che non perdona errori iniziali (quello di Albo non è un errore è scavarsi la fossa da solo... :D)però, poichè il mercato fluttua in modo considerevole, rimanere con la propria azienda con lo stesso assetto per tutta la partita vuol dire (come nella realtà) rimanere fuori mercato, per cui bisogna sempre pensare ai futuri investimenti da fare e trovare il giusto trade-off tra investire nell'azienda e scappare con il malloppo (magari affossandola)

      Insomma assaggiare uno Splotter è stato per me come la prima volta che ho mangiato giapponese... bellissimo :)

      P.S. Greed è stato il mio Splotter preferito per circa 2 settimane... poi è arrivato FCM ... ma questa è un'altra storia ... :)

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  2. Greed è Cupidigia, e non avarizia. A quanto pare avete sbagliato peccato capitale!

    Bel report.

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    1. ^^ ahahah. Grazie per la precisazione e per il commento.
      in effetti anche io sapevo che il significato di Greed fosse la cupidigia... l'avidità. poi però su world referente (http://www.wordreference.com/enit/greed) ho visto che nella traduzione c'è anche l'avarizia che mi si riagganciava a Dante e sono partito un po per al tangente :))
      In effetti le due sono correlate perchè (cit. wiki): "mentre l'avidità è il desiderio di accrescere il proprio "possesso" (nel senso più generale possibile del termine) l'avarizia è concentrata sulla conservazione meticolosa di ciò che già si possiede"... ma se prima non possiedi... difficilmente diventi avaro ahahaha
      Credo comunque che la tua puntualizzazione sia corretta :))
      Sicuramente sul tema ci si può "allooppare" un bel po ma se la vogliamo metterei sui peccati.. beh credo di averne infranti molti più di sette ahahaha..

      Tu hai provato il gioco? ti è piaciuto? a me molto anche se mi ha fatto pelo e contropelo, e non solo il gioco ma anche i due compari :))

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    2. Brama e avarizia sono due facce della stessa medaglia, mai provato a fare una trattativa con uno molto piu' ricco di te?! Vediamo quanto sa essere generoso...

      Comunque se ti piace la semantica e le origini della nostra lingua ti consiglio de vulgari eloquentia, un gran bel piazzamento lavoratori dove si scomoda anche Dante, egregiamente citato da Albo in questo pezzo. Sara' mica stato un caso?

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  3. Me so stufato di vedervi giocare a Marco Polo, me lo dovete far provareeee !!!!! Per Greed e gli altri bestioni molto volentieri, non ho ancora avuto il piacere di conoscere Stefano, ma sono sicuro che non mancheranno occasioni heheh

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    1. Sicuro! Anzi stavo pensando ad una giornata di economici: Greed, Automobile e FCM. Albo, Cis, Kuldran e Steteo. Alla fine master in economics al vincitore..

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