sabato 25 febbraio 2017

El Grande Flop

“In faccia era più liscio della cera
che barba s' era fatto quella sera
era una bomba infatti me so detto
nun so più io si nun la porto a letto” (Franco Califano)

Il principe era un grande! IL grande! Uno di quelli che se l’è goduta a tutto tondo, la vita intendo.
Ho iniziato ad ascoltare le sue canzoni dieci anni fa, andando a sciare Sauze d'Oulx con gli amici dell’università. Arrivati a Torino ci fermammo a Piazza Porta Nuova per prendere JJ-lo-sbirro. Era domenica, avevamo viaggiato tutta la notte ed eravamo arrivati alle 6 del mattino.
JJ era sdraiato sul cofano della sua Clio blu, lo sportello aperto, la musica a palla:
Tutto sembrava for chè 'n travestito
perciò come 'no stronzo so 'mboccato
credenno pure a tutte quelle scuse
quanno me disse " No, c'ho le mie cose"
Fu una delle vacanze più indimenticabili che io ricordi una di quelle settimane bianche che parti senza troppe pretese e torni pieno di racconti.
Ma tante volte la vita fa proprio il contrario: tante aspettative, poche conferme, molte delusioni per aspettative troppo pompate e non mantenute come quando vedi da lontano una siluette, ti fai dei pensieri strani che quasi quasi con una mano una mano ti sfiori e poi avvicinandoti capisci che non è proprio una ragazza quella che attraversavi con i raggi x dei tuoi occhiali della quarta di copertina di TV sorrisi e canzoni, no di ragazza ha ben poco.

“Pè conquistarla io la rispettavo
aspetto che guarisca, me dicevo
a questa si' che jela do 'na botta
questa nun è la solita mignotta
e m' atteggiavo a gran conquistatore
questa la porterei pure all' altare
cosi' partii co' 'n pò de tenerezze
mai fatte 'n vita mia tante carezze
co' 'n bacio 'n bocca j'ho mozzato er fiato,
solo ar ricordo quanto ho vomitato,”


CERTE DELUSIONI LASCIANO IL SEGNO
Arriviamo da Sniffolo quasi all’unisono, Cissinho, Kuldran ed io: tre veicoli da tre punti diversi della città che mageticamente convergono nello stesso bunker sotterraneo.
Sniffolo avvia la PS4 sul plasma 50” e mette su spotify del rock very good!
Kuldran apparecchia El Grande che al fotofinish vince in zona cesarini su Grand Haustrian Hotel. Su whatsapp sono uno di quelli che vota a favore perché come Puertorico, Caylus e Funkenschlag rappresenta uno di quei giochi della vecchia guardia di cui tutti parlano un gran bene e per i quali sono stati versati ettolitri di inchiostro.

La confezione Big-Box ci regala agli occhi uno spettacolo di opulenza e componenti deluxe che lasciano a bocca aperta, quindi arriva la fame, il caffè, le sfogliatelle, il rum agricolo e la vodka Polacca. Lo stomaco fa il reboot mentre le papille degustative si preparano ad assaporare un titolone da TOP 50!

“pensai chissà se rivedo ancora
nun farei mejo a fammela stasera?
E si, me dissi, e intanto m' eccitai
mejo indisposta mo, che santa mai
e ormai spasimavo dalla voja
me feci strappà pure la vestaia
nun ce vedevo tanto ero partito
verso un traguardo fatto de peccato”

QUEL GIORNO PIOVEVA
La sera che comprai El Grande, un anno fa, pioveva a dirotto.
Avevo trovato l’annuncio su uno dei mille mercatini di faccialibro; il prezzo era scontatissimo e dopo qualche messaggio privato fissammo il punto del ritiro.
Arrivai in ritardo abissale, sotto la pioggia battente e dopo 30 minuti di traffico passati fermo a prendere smog, acqua e freddo.
Il tizio era silenzioso, ma notai che teneva la scatola in modo strano, in posizione obliqua, né verticale, né orizzontale… mh… un segno di sbadataggine e superficialità che mi preoccuparono. Presi la scatola e il coperchio era malandatissimo, i bordi consumati come morsi dai topi, lui si accorse della mia analisi tipo laboratorio di CSI e mi disse: “tranquillo il gioco è come nuovo, la scatola ha subito qualche vicissitudine ma perché è quello originale del 1996!” tentando di rassicurarmi.
Sollevai il coperchio sotto un balcone ma tra gli scoli di acqua dalle maniche e gli schizzi di rimbalzo, iniziammo a far imbarcare liquidi nel gioco. Non leggevo bene nel buio illuminato dalle insegne dei negozi, poi realizzai che si trattava di Tedesco, un german in lingua madre a tutti gli effetti. Con la faccia come la pietra tirai sul prezzo giù pesante! Lui provò a replicare ma risposi: “non avevi specificato che fosse in tedesco, lo cercavo in italiano e scusa ma perché te lo vendi?”; crollò come gli assassini con Jessica Fletcher dopo che lei chiede semplicemente l’ora e quelli iniziano a sciorinare un monologo autoaccusatorio per prendersi un bell’ergastolo e mandare la vecchietta al circolo in tempo per il the!

Non ci gioco più perché non piace ai miei amici, non piace a mia moglie, ci fa litigare e io ne ho abbastanza!” confessò vuotando un sacco già a secco. Tirai sul prezzo come le palle del toro prima di aprire la sbarra. Lui vide verde invece di rosso e prese il deca andando via confuso.
Avevo messo El Grande nella mia rete da strascico: “Un giorno, non so bene quando, ma prima o poi proverò questo GIOCONE (come lo definiscono tutti) e riderò di questa serata”… avevo preso un’abbaglio come Califano e tempo dopo (ieri) non risi affatto!!

“ma quano je 'nfilai la mano sotto
cò la violenza che c'ha solo 'n matto
restai de ghiaccio 'n mezzo a quelle cosce
la mano mia acchiappò dù cose mosce
mai viste cosi' grosse 'n vita mia
dù palle come li mortacci sua”

EL GLANDE!
Gioco di maggioranze bastarde per 2-5 giocatori in cerca di rissa verbale e insulti, edito dalla casa del maiale da rodeo (Hans Im Gluck) e parto naturale del duo Wolfgang Kramer e Richard Ulrich (qui su Playbazar.it).
Per i dettagli sul gioco credo che più del post di Agzaroth non si possa trovare di meglio (qui) e non so cosa altro aggiungere se non raccontare la mia storia divergente.
Scendiamo nel sotterraneo dove Sniffolo ci obbliga letteralmente a fare due tiri… non di pallone, non di colombiana ma di… CARABINA… Si le folli passioni del nerdone baffuto fanno paura ma chi è senza peccato scagli la prima pietra!
Così salta fuori il Chris Kyle che c’è in ognuno di noi e ci passiamo il fucile tipo canna intorno il falò; peccato che sono le 21 passate, io credo di aver totalizzato circa 12 ore in ufficio e sono circa 3 giorni che dormo due ore per le varie pestilenze stagionali della piccola MD. 
Come poggio l’occhio nel monocolo vedo macchie tipo glaucoma e mi ci vuole quasi un minuto per trovare l’assetto giusto e intravedere delle forme di bersaglio. Trattengo il respiro e penso a Snake di Metal Gear che bombavo di Diazepam per prendere meglio la mira… ma non funziona.  La croce del mirino oscilla senza sosta, mi concentro, inspiro… SPARO! Rumore metallico… dicono che non ho colpito nulla, io puntavo al centro del bersaglio tondo, dicono che c’erano delle paperelle… BOH non ci vedevo niente!

Alla fine ci decidiamo ad iniziare a giocare tra un chiacchierare di PS4 e solite porcate da bar sulle consulenti del terzo piano.
Kuldran ha come sempre preso per se i rossi, la cosa si far ormai ridicola ma sono anni, quasi 40, quindi lo lasciamo stare. A me vengono obbligati democaraticamente i verdi senza molta scelta, Cissinho opta per il giallo, Sniffolo si prende i suoi blu.

Ognuno di noi si piazza nella regione di partenza pescata a caso e partiamo per la Royal Rumble.
Sono particolarmente stanco, ho gli occhi rossi per l’allergia, chatto compulsivamente su whatsapp, non mi concentro, mi servirebbe molto più delle benzodiazepine per riprendere il controllo, ascolto distratto la spiegazione frammentata di Kuldran che parte bene ma poi si perde un po nel regolamente ancora mai provato.

Ringrazio gli dei per essere l’ultimo di turno, osservo un po le mosse, mi faccio un’idea, scelgo la mia carta a cazzo di cane, raccimulo qualche punto.
Alla fine del terzo turno Cissinho è avanti ma dalla torre escono fuori tutti i miei puzzilli verdi che ho tombato li poco prima pescando la carta Re e mettendone sei di fila. Recuperiamo il gap con Cissinho.
Non sento vibrazioni ma mi convinco che sono io, passiamo al turno quattro.

Kuldran muove i suoi tatocci, Cissinho sposta il re e mi bastona, il mio grande sembra un cazzetto barzotto, non aiuta i suoi caballeros e raccimulo poche briciole e muffe. Sniffolo invece entra in modalità galvanica esprime pareri molto positivi sul gioco, io di contro inizio a buttare li un “MEDDA… MH… MEDDA MEDDA!” ma capisco di essere in serata-no e quindi tengo duro tipo Sting.

Alla fine del sesto turno Cissinho ha già piazzato sul tabellone tutti i suoi puzzilli gialli; Kuldran è già in modalità analisi-post partita dovevamo bloccarlo sulla fascia al minuto 5, impedirgli di prendere il largo” ma è il solito 45giri inceppato che looppa sullo stesso rumore di fondo. Sniffolo è elettrico e sente il brivido della sfida fatta di zaccagnate tra le scapole e sportellate sui denti. Io sono freddo come il cadavere all’obitorio. Provo a darmi un morso sull’alluce per riattivarmi una qualche sensazione ma niente… il sistema nervoso non risponde, l’encefalogramma è piatto. Speravo in una grande euforia perché di fondo i giochi di maggioranze mi piacciono molto, li trovo meno strategici e più tattici e quindi più nelle mie corde. Poi poter decidere arbitrariamente a chi rompere le uova nel paniere è sempre stata una cosa che mi dava godimento, lo faccio un paio di volte con Kuldran ma resto con un mezzo sorrito beota mentre lui declinando le madonne del calendario di Frate Indovino ci ricorda che: “con Albo al tavolo per me è sempre un calvario”. Dopo qualche turno rendo pan per focaccia a Cissinho ma anche li… zero emozione

Ce la posso fare ad arrivare al nono senza dormire! Al mio turno prendo quasi sempre la carta del re, l’unica che abbia veramente capito o forse quella che rovina meglio i piani agli altri; non mi sforzo di leggere le carte perché ho gli occhi gonfi come le protesi di Pamela Anderson; cerco di aggrapparmi alle immagini ma il testo delle carte non è proprio in linea con i disegni, mi confondo, mi scazzo… resisto!

Alla fine del nono turno è un sollievo. Finalmente Cissinho vince con un gap da far paura come prevedibile. “dovevamo fermarlo al minuto 7.3, arrestare il leader invece di darci battaglia per un pugno di caccole!” sempre le solite parole preconfezionate del post partita.
Mi sento profondamente tradito da El Grande che mi lascia moscio come un glande poco eccitato.

“sopra la mano mia paralizzata
pè quella 'nfame metà conquistata
se tanto me dà tanto pensai ar resto
e ritirai la mano presto presto
amo scherzato- dissi - pia quer pacco
se no je dò dù carci e te lo stacco
me ritrovai sdraiato sul tappeto
tutto abbracciato ancora a quer cornuto
oltre alla rabbia d' esserme eccitato
ci avevo l' occhi der rincojonito”

AVVENTURA CON UN TRAVESTITO
Le canzoni di Franco Califano non le conoscevo e le giudicavo male, poi le ho ascoltate e mi hanno stupido. Superata la strafottenza del cantante e il suo modo discutibile di vivere c’è tanto di bello nell’ironia dei suoi testi. Insieme a Balla Ba quella che mi piace di più è Avventura con un travestito: El Grande!
Al contrario di Califano, El grande mi ha tradito, riponevo in lui grandi aspettative, e so per certo che questo mio primo giudizio a caldo mi renderà bersaglio di tutti gli amanti di questo grande gioco. Gli darò sicuramente una seconda opportunità di riconquistarmi ma di primo acchito non è scattata la scintilla, non mi ha per niente impressionato, mi ha lasciato tristemente tiepido, anzi freddissimo. Forse scatenerò le peggiori invettive ma trovo The King is Dead molto più veloce, vario nella gestione della scalabilità e divertente.
El Grande mi è sembrato lento, con tempi di attesa mediamente lunghi nei quali comunque non hai molto modo di pensare a cosa farai perché se hai giocato una carta bassa che ti consentirà di attivare più caballeros, sarai sul finale di turno e gli altri potranno modificare totalmente la situazione della mappa. D’altra parte giocare per primi ti obbliga prima o poi a rimanere senza puzzilli e a doverti riaccodare.
Mi è sembrato logico fare punti alla prima occasione utile, si cercando di creare il presupposto per avere un controllo forte sulle regioni ma tutto poco stabile, poco strategico (e la cosa solitamente non mi dispiace).
Il tema di dover bloccare il primo poi è il solito lemma del dito al culo: chi gioca per primo ha l’alibi di farsi gli affari suoi utilizzando la frasetta “deve essere fermato” come per dire che chi viene dopo è obbligato a bastonare il leader e se non lo fa sta chiaramente rovinando il gioco: mi ritengo un discreto pezzo di merda al tavolo, di quelli che se possono, un torto te lo fanno senza pensarci ma in certe occasioni quasi mi viene da remare contro il gruppo e preferire la volata del singolo anche perché per fermarne uno ne aiuti inevitabilmente un altro… a questo punto chi è che decide chi è meglio far andare avanti?

“bella figura feci con me stesso
roba da'nna' in esilio drentro ar cesso
se rivesti' de corsa la signora
guadannome cò l'occhi de paura
e scappò via! me vergognai parecchio
e cominciai a fà li conti cò lo specchio
puntai lo sguardo e m' accusai
" A Vincenzo "
nun sei 'n conquistatore, sei 'no stronzo
speriamo che 'sta cosa nun se sappia
tu e er travestito pensa un pò che
coppia
te venne 'n mente pure er matrimonio
sai che piattini " palle ar pinzimonio "!!!
le donne l' hai 'nventate te? A sonato
er primo travestito t'ha fregato”

Forse ho spinto troppo in la le aspettative, forse sono diventato un nostalgico come alla fine anche il Califfo.
Forse è solo stata una serata no, forse l’effetto del rum tagliato male con la Voddeka!
Forse ha fatto cilecca la carabina del german e il seme dell’american mi sta corrodendo dall’interno senza che me ne renda conto.
Forse sono filler-addicted, cartaro, mi faccio il mazzo tutto il giorno e alla sera meglio un mazzo di carte che un pugno di puzzilli.
DOMINION
Alle 23:30 il big-box è tornato nella lampada senza aver incantato almeno il sottoscritto, bisbiglio nell’orecchio di Sniffolo: “se vuoi te lo vendo a dieci euri; domani te lo porto in ufficio e mi tolgo spazio dalla mensola… un anno a tenerslo li e poi scopro che non mi piace. Ti do pure le bustine che solo quelle costano 2 euro, ma tu che parli tedesco puoi pure non itanializzarlo, dai zi…!” la sera appena rientro a casa lo metto nello zaino per portarlo in ufficio.
Per chiudere serenamente la rimpatriata provo a proporre un prototipo di Astroboy e Galassia ma il volere del popolo ci porta Dominion (qui su Playbazar.it): “SI SI SI!” mescoliamo, definiamo i dieci mazzetti e partiamo.
Le carte azione sono capitate belle aggressive, c’è la strega ma anche il fossato e la cappella che la contengono; il banchetto va per la maggiore negli acquisti, l’esploratore da 5 denari ce lo prendiamo per primi Kuldran ed io.

Ognuno conosce alla perfezione il gioco, il turno giocatore vola alla velocità del suono, Cissinho gonfia il mazzo di streghe e rompe la tregua così noi ci armiamo di fossati. Io paro una marea di attacchi, Sniffolo e Kuldran prendono maledizioni come colesterolo nel sangue di Platinette.
Cissinho prende una provincia, poi una seconda provincia, alla terza i giochi sono fatti. Provo a totalizzare otto monete ma le mie carte stanno alle combo come un travestito a Califano. Kuldran inizia ad incastrarsi, il suo deckbuilding fa acqua come lo squirting da tutte le party. Sniffolo è sereno, aspetta l’indomani per smollare il deca e nel frattempo ci propina un video che sta spopolando tra i gggiovani: trattasi di Bello FiGo (non pago affitto - qui).
A quanto pare 12 milioni di visualizzazioni oggi giorno le possono fare tutti, mi chiedo perché non c’è stata ancora l’estinzione della nostra razza ma sono certo che nei prossimi 50 anni l’umanità si autodistruggerà (vedo Trump chiamare BelloFigo a gestire i pulsanti della sala ovale e il simpatico cantante spingere a ripetizione le testate nucleari su ogni parte del pianeta comprese le sue chiappe).
Cissinho ci ara come Rosenberg, io arrivo secondo grazie ai fossati scavati tipo vietcong; gli altri due dietro come l’ano di un babbuino.
La seconda manche a Dominion è ricca di carte che attivano combo infinite: Cissinho riesce a pescare 4 mercati di fila mentre si alza un mantra di bestemmie nefaste di Kuldran al grido di: “STO GIOCODEMMERDA TORNERA’ PER UN ALTRO ANNO A NON ESSERE GIOCATO DALLE MIE FOTTUTE MANI ROSCIE! DECKBILDING DELLA SOTTOCOPPA DEL MIO CA****!” e altre oscenità che mi vergogno già solo a ricordarle.

Anche la seconda manche finisce malissimo per i nostri sfinteri rettali. Cissinho ci stupra di sopra e di sotto poi ci salutiamo e ognuno per la sua strada.

Dominion si conferma per me un gioco piacevole, dove potersi cimentare a livello nerd costruendo mazzi in grado di realizzare combo estreme, oppure lo puoi giocare easy-going tipo entry-level cercando di contenere i danni, sperando in una pesca azzeccata e divertendoti senza amarezza.
STORIA DI UNA BANCONOTA DA DIECI

“te dise" Caro no, ci ho le mie cose "
e tu pensavi ar ciclo d' ogni mese
invece le sue cose erano quelle
che volgarmente noi chiamiamo palle
tu vedi er sole e trovi la tempesta
a vorte è lunedi e te sembra festa
la vita è un dubbio tutto da scoprire
quelli sò maschi oppure sò signore?
chi vò la verità deve toccare
prego signori, venghino a toccare
prego signori, venghino a toccare
prego signori, venghinio a toccare”
Quando tre anni fa ho iniziato a leggere i post di Dado Critico la prima cosa in cui mi sono imbattuto del suo blog è stata Storia di una Banconota. In quell’occasione le protagoniste erano state 50 euro.

All’indomani della partita a El Grande mi sono precipitato in ufficio da Sniffolo con la scatola nello zaino: “Tiè BECCATE STAMMERDA!” lui mi ha dato un deca e io ho passato una bella giornata.
Prima o poi darò una seconda possibilità a questo gioco storico e amato da tutti, e spero di rimangiarmi queste dure parole scritte nero su bianco per imperitura memoria.

Fino a quel giorno El Grande rimarrà per me una brutta esperienza come quella di Vincenzo con il suo sfortunato travestito. Ad maiora.
Prego signori, venghino a toccare!



Trovate El Grande e Dominion su Playbazar.it
                                                                                                                                                                     

12 commenti:

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  2. Eh eh eh... Comunque per 10 Euro me lo sarei tenuto... E' comunque un Top100 di BGG... Mi sa' che l'affare l'ha fatto Sniffolo :-D
    Nel mentre che scrivo vedo che Dominion Intrigo è bello scontato online... Quasi quasi allargo i miei orizzonti ludici e lo prendo (magari non come nella canzone del Califfo però)

    P.S.: Rum e Vodka proprio no te prego :'-D

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    1. Hai ragione Chicco, me lo potevo tenere, ma che ci posso fare se sono fatto così?
      Non escludo che rigiocandoci, se dovessi amarlo potrei pure ricomprarlo, nello scaffale ho giochi che mi vergogno a dire ma tengo li ad imperituro disonore; se l'ho venduto è per cercare un gesto ancora più estremo della serata e lasciare una porta aperta :D
      (lo so sragiono causa mix di superalcolici sbagliati) :D
      Dominion invece mi piace (non so se ci ho mai vinto una partita eh però mi piace).

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  3. Non avevo mai provato questo grande classico e genitore dei giochi di maggioranze e leggendone le recensioni avevo un'aspettativa veramente altissima. Durante la partita, a esser sincere, ho avuto anche io la sensazione di leggera delusione (non come Albo sia chiaro :D ) perchè vedevo il tabellone cambiare sotto i miei occhi in modo incredibile e non riuscivo ad avere troppo controllo.

    A mente fredda, però, ci ho un po' riflettuto e credo che questa impressione fosse dovuta al fatto che nessuno di noi aveva mai fatto una partita prima e quindi non avevamo minimanente idea su che tipo di carte sarebbero uscite. In più l'iconografia un po' datata ci costringeva a leggere ogni volta la descrizione della carta allungando e appesantendo i tempi di giochi. Mi sa che abbiamo fatto una partita un po' inconsapevole con perdita inevitabile della componente strategica del gioco.

    Sarei molto curioso di rifare adesso un'altra partita per cercare di posizionare in modo più strategico i caballeros senza badare solo a fare punti subito che del doman non v'è certezza e sicuramente gestiremmo con più consapevolezza il passaggio dei meeples da provincia a corte a tabellone che è una caratteristica del gioco che mi è piaciuta molto visto il trade-off tra scegliere per primo e aggiungere alla corte gli omini :)

    E COMUNQUE ... tutto questo polverone sollevato da El Grande ha distolto lo sguardo da un altro GIOCONE che è Dominion che, anche se non lo giocavo da tempo, mi piace sempre tantissimo e mi diverte molto. I soci credono abbia una dose troppo alta di fortuna ... io credo che, invece, un giocatore forte ti ARI facile quasi sempre. Io al base sono bravino, ma vi assicuro che ai Master della TdG vidi cose che voi umani... credo che contro quei tizi uno perderebbe anche se scegliesse la mano ogni turno :P

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    1. Sicuramente una seconda chance gliela dobbiamo dare, magari con un rum migliore che quello dei motori agricoli di Sniffolo sembrava lo scolo del cesso di trainspotting!
      Personalmente nonostante il polverone resto della mia posizione: preferisco a pelle The King is Dead che mi sembra "scali" meglio anzi, assume sembianze sempre speciali a seconda del numero di giocatori che partecipano alla pugna. Un gioco 2-5 che rende "solo" in 5 o al massimo in 4 boh non mi convince, con tutto il rispetto per gli autori e per il successo riscosso dal titolo.

      Dominion anche a me piace ma non so se lo capisco/interpreto bene come gioco, spesso mi impallo il mazzo ma riuscire a stoppare quasi tutte le tue streghe è stato come rivedere le partite di Jordan e Pippen! Solo che noi non siamo nè l'uno nè l'altro :D

      La vera cosa che mi dispiace è che non si sia colto il parallelismo con Califano, forse non tutti i romani lo apprezzano figuriamoci gli altri. Avventura con un travestito è veramente una storia spettacolare, una di quelle gag romanzate tra il volgare, il cafone e il sarcastico che mi fa sempre sorridere. Paragonare El Grande al travestito che pensi una donna e sotto trovi il Glande è una genialata... ME LO DICO DA SOLO AHAHAHAHA

      Cis alla prossima ti asfaltiamo lo sfintere posteriore hai rotto le palle di vincere sempre.

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  4. Ah ah ah sì in effetti in tutto sto tram-tram è passato in secondo piano il tuo articolo in cui con il parallelismo con il Califfo e gli OT su Rum, Vodka, Carabine, PS4 e Bellu figu hai come al solito reso perfettamente l'idea del clima della serata :P

    Uno dei tuoi articoli migliori :P

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  5. Caro Albo,
    Secondo me l'unico errore che hai fatto è stato rivenderlo. Come tutti i giochi, anche le pietre miliari possono pure non piacere ma hai sbagliato per due motivi:
    1) perchè tu stesso non sei sicuro che il tuo giudizio sia stato affidabile
    2) perchè se hai di peggio in casa un gioco che ha comunque una sua importanza storica lo dovevi tenere. E poi a quel prezzo...
    Ti dirò che anche io ho approcciato El Grande un paio di anni fa con grandi aspettative e sono stato parzialmente deluso. Mi aveva lasciato un retrogusto di "vecchio", un classico invecchiato male nel tempo. Ciononostante recentemente l'ho comprato approfittando di qualche sconto perchè lo DEVO avere. Con tutti i giochetti irrilevanti e di poco peso che ho in casa mi dispiaceva non avere El Grande. Poi quando lo rigioco ti saprò dire.

    PS il ragionamento sopra esposto vale a meno che tu non abbia grossi vincoli di spazio in casa. Se puoi tenere cinquanta giochi allora sei costretto a scegliere ma deduco dai tuoi commenti che ci sia una certa presenza di fuffa anche nella tua collezione.

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    1. Caro Luca, la collezione di Albo potrebbe in parte essere usata come pellet per scaldare un villaggio della Lapponia per un inverno intero. Fate attenzione ad un dettaglio: la sensazione di vecchio che può dare deriva da: 1) attenzione al'ergonomia, di sicuro nel '96 non era alta come oggi e 2) un regolmento da 2 pagine 2 (oggi si sta minimo sulle 12 per un peso medio).

      Devo rigiocarci per dare un giudizio circostanziato ma l'eleganza è mostruosa, la tensione è alta, gli ingredienti buoni ci sono !!! Sto blog va assaporato e gustato ma se volete dei giudizi obiettivi statene fortemente lontani, così come stareste lontani da una cena con Ian Anderson (Jethro Tull): esteticamente e nei modi fa schifo, sembra un senzatetto pisto di vernice bevuta in assenza di qualcosa di meglio; tuttavia provate a fargli usare una chitarra o un flauto....

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    2. Grazie Luca, le tue sagge parole mi hanno fatto riflettere.
      Oggi su uno dei tanti mercatini ludici di faccialibro un ragazzo vendeva El Grande BigBox... quasi quasi me lo ricompro per la seconda chance... e comunque si soffro di sdoppiamento della personalità. SCHIZZO-SENZA-FRENI-CO :D

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  6. Carissimi,
    Condivido l'analisi di Kuldran tanto che alla fine, nonostante la sensazione alla prima partita, poi me lo sono ugualmente comprato molti mesi dopo. Pur amando il design moderno che mescola molte più meccaniche e spesso complica a volte inutilmente i regolamenti io sono allo stesso tempo anche un amante del design pulito, lineare ed un pò vintage. Quindi no disprezzo i classici e sto cominciando anche a gradire autori a margine come Colovini che fa del gioco basato su "due regole" un suo marchio di fabbrica. Mai provato Clans?
    Non mi stupisce che Albo eventualmente lo ricompri. Siamo tutti un pò "piacevolmente strani".
    Senza fare nomi e cognomi conosco una persona, chiamiamola Tizio, che un paio di anni fa ha venduto ad un altro amico, che chiamerò Caio, il gioco X. Caio poi dopo appunto un paio di anni lo ha messo in vendita sul mercatino FB. Il Tizio lo contatta per chiedere alcune informazioni sul gioco perchè era interessato all'acquisto !!!

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    1. ahahahaha Tizio e Caio sono la stessa persona... SONO IO AHAHAHAH

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