sabato 11 marzo 2017

Ti piace truffare facile! Ponzi, Ponzi, Poh Poh Poh


Il mio nome è Charles e di recente ho finalmente un po’ di tempo libero qui nella mia nuova cella.
Molti mi conoscono come  Carlo Pietro Giovanni Guglielmo Tebaldo (rif. Wiki) ma resterò per sempre noto come Charles Ponzi.
Cosa ne so dei soldi e delle truffe? So che i soldi danno problemi solo quando non li riesci più a contare e devi iniziare a pesarli; le truffe… beh le truffe danno problemi solo se ti scoprono.
In questa strettissima cella il tempo non passa e per uno come me il tempo è denaro. Incredibile come fino a qualche giorno fa non potessi distrarmi un secondo, perché ogni secondo guadagnavo più di tre dollari!!! 250 MILA DOLLARI AL GIORNO!!! Come? Tutto merito di quel mio famoso schema basato sui buoni di risposta internazionale. Niente di illegale, intendiamoci: tu mi dai il tuo denaro, io lo investo e ti rendo il 50% dopo meno di un mese! INCREDIBILE NO?! Ah l’unica cosa che non ti ho detto è che se la cosa parte pioveranno bigliettoni a vagonate amico.
Tutto è iniziato all’università La Sapienza di Roma nel 1882. Il mio vicino di banco era un piccolo taiwanese di nome Jesse Li; non aveva la minima voglia si studiare e passavamo i giorni a trovare il modo di truffare i turisti della capitale; in pratica siamo stati “quattro anni in vacanza”. Poi ho sentito il richiamo del dio denaro e sono partito per Boston.

PARAPONZI PONZI POH
Per me l’unica lingua internazionale sono i soldi quindi non è mai stato difficile cambiare paese o identità, ovunque mi trovassi ero  sempre pronto a diventare ricco o morire provandoci. Ma a Boston… ah a Boston ho trovato la mia grande mela, ho allungato la mano e l’ho morsa!
Appena sbarcato in città, mentre pulivo le scarpe ad un ricco Broker di Boston questo mi guarda e mi allunga un dollaro dicendo: “vai ragazzo, ora guadagnati il tuo primo milione di dollari!”. È stato in quel momento che ho capito di dover cambiare definitivamente la mia vita e sfruttare lo schema del piccolo Taiwanese per sbarcare il lunario, anzi per SBANCARE!
Dopo qualche mese quel Broker l’ho incontrato di nuovo, stava investendo il suo denaro nella mia banca, si LA MIA BANCA, la Hanover Trust Bank. Con quel suo dollaro, dopo 6 mesi avevo guadagnato il mio milione e dopo meno di un anno ho realizzato la truffa più grande della storia di allora, 15 milioni di dollari (150milioni attuali, ndr). La fame di denaro può fare miracoli a quanto pare ma il crimine non paga e sono qui dietro le sbarre a scrivere le mie memorie.

SVELATO LO SCHEMA, SCOPERTA LA TRUFFA
Sulla base di quanto mi aveva insegnato il piccolo Jesse Li, grazie alla casa editrice TMG ho inventato un gioco economico (per 2-5 giocatori) in grado di fagocitare più di 40.000 vittime.
Ad ogni giocatore vengono dati uno schermo dove celare i propri risparmi, un player aid con le fasi di gioco, una ruota temporale e un marcatore; si parte senza soldi come in tutti i giochi economici che si rispettino.
Sul tavolo ci sono le quattro pile per le differenti industrie fantasma (Trasporti, Alimentari, Media, Immobiliare); le banconote della banca; il tabellone investimenti e il mazzo delle carte investimento: da queste inizialmente si prendono le 9 carte blu (iniziali) che vengono utilizzate per setuppare il tabellone posizionando le tre tessere di valore più basso sulla prima riga, le tre di valore più alto sull’ultima e le altre nella riga centrale (l’ordine delle carte per ciascuna riga non conta).

Al primo giocatore si assegna il segnalino penna e si può cominciare ad eseguire le seguenti fasi: Investimento (compri una industria e peschi una tessera in base al numero di tessere industria che totalizzi); Commercio Clandestino (infili soldi nella bustarella e li passi ad un giocatore che abbia almeno una fabbrica come la tua); Passaggio primo giocatore (chi riceve la penna elimina una carta qualsiasi sul tabellone); Check Crollo del Mercato (si vede se gli investitori mangiano la foglia e rivogliono il proprio denaro in anticipo di un turno); Rotazione della ruota temporale (di uno step in senso orario o di due se il mercato è crollato); Pagare gli interessi (di tutte le carte investimento piazzate sulla freccia rossa).
Se uno o più giocatori non riescono a ripagare i propri investitori allora falliscono e tra i “sopravvissuti” si calcola chi fa più punti sulla base del numero di fabbriche (per ognuno dei quattro tipi) e dei soldi residui.

LO SCHEMA PONZI NEL 2017 A ROMA
Arrivo da Steteo con TRENTA-MINUTI-DI-RITARDO sulla tabella di marcia. “Minchia Albo quando hai mandato per dire che stavi partendo era tra cinque minuti da ora… ma a quanto cavolo sei andato?” mi dice Stè.
Cissinho è intento a spulciare il mazzo di San Juan al quale facciamo subito un partitone apprezzandone la solidità, semplicità e rotondità dei sapori ludici (ne parlerò preso perché merita tutta l’attenzione  del caso).
Alle 23:30 in punto iniziamo a setuppare Ponzi Scheme uno dei miei ultimi acquisti compulsivi (qui su Playbazar.it). In due ore esatte ci facciamo DUE PARTITE perché questo gioco può dare la stessa dipendenza del poker, può metterti un appetito di denaro che neanche unto e bisunto, può trasmetterti lo stesso identico stress che ha vissuto Ponzi nei primi del novecento. Questo non è un gioco è adrenalina sottocutanea iniettata con siringhe ipodermiche per ludopatici irrecuperabili. NO PERDITEMPO, NO MEZZESEGHE, VIETATISSIMO AI NOVIZI O A CHI VUOLE POTER RECUPERARE IN OGNI MOMENTO!

Dopo la spiegazione, che prenderà si e no 10 minuti viste le QUATTRO REGOLE IN CROCE, rimaniamo freezzati tipo Grande Fratello. “E adesso?”.
Il truschino Android decide che a cominciare è quel chiappe-chiacchierate di Cissinho. Siamo tutti contenti tranne lui sta volta.
Dal regolamento non si capisce bene la ruota temporale che effetto darà, come si dovrà approcciare alle carte investimento e relative industrie fantasma; non è chiaro quanto mettere nella busta per il mercato nero.
Poi ad un tratto il colore dei soldi inizia a sciogliersi, tutto si fa liquido e comincia a macchiarci le mani poggiate sul tavolo; come un simbionte ma del colore del denaro sporco, il male racchiuso nella scatola Ponzi si infila sotto le unghie e partendo dalle terminazioni nervose e dai capillari infesta il nostro sistema neuronale e cardiaco. SIAMO SPACCIATI! Siamo vittime di Ponzi e del suo veleno.

Le pupille di Cissinho si fanno sempre più piccole, mentre le osservo sparire mi sento svenire, come cadere nel vano tentativo si seguirle nel loro collassare verso l’atomo. I suoi occhi roteano all’indietro e sceglie una carta investimento iniziale (blu) e una fabbrica di Trasporti.

È il mio turno di scegliere: sento uno strano sapore di inchiostro sotto la lingua, come se avessi passato una notte a stampare banconote, appendendole su fili da bucato per farle asciugare. La punta del naso mi pizzica per le sospensioni di toner nella stanza; le mie dita sono ingiallite a forza di contare pezzi da 10; sull’indice si vede una vescica vicino l’unghia, quella usata per grattare la filigrana. Pesco una tessera Trasporti e la carta da dodici dollari. In cinque turni dovrò rimborsarne undici, ma da qui ad allora sarò già ricco sfondato!

Steteo quando tocca a lui ha un accenno di tic sotto l’occhio destro, sembra quasi una vena che pulsa, o forse è il simbionte che gli striscia sotto la pelle. Sul labbro inferiore ha un rivolo di bavetta copiosa che si fa strada e tenta di uscire. Tenta di no dare a vedere il suo stato di trans da vero ludo-tossico, si versa un boccale di Moretti, accenna ad un conviviale “Cheerse” ma la sua mente è fissa sul tavolo e i suoi occhi sono opachi, refresciano a 40 frame al secondo sfarfallando le immagini nella sua retina. “tante opzioni, tanti modi di partire, sento la botta…. Sono in preda…. La sento la sento… la mossa eccola!” E grazie al refill delle nostre prime due carte si porta in plancia una carta standard da 24 dollari rimborsabili a 28 in cinque turni.
Saltiamo il commercio clandestino del primo turno.

Cissinho mi passa il segnalino primo giocatore ed io elimino una carta della terza riga: entra una carta orso, quelle rosse che se in fase 4 (crollo del mercato) sono maggiori o uguali al numero di giocatori comportano il doppio giro della ruota temporale e (dopo aver scartato tutte le carte orso) il rimescolamento del mazzo.

Giriamo la ruota tipo Mike Buongiorno, ancora quattro turni per sborsare i primi dividendi ai nostri ignari poveri investitori. Non paghiamo interessi, ancora. Ma iniziamo a sentire la tensione, lo stress di questa impalcatura criminale pronta a pioverci sulle teste come un cavalcavia sull’autostrada Italiana. Stanotte non dormiremo sonni tranquilli.

Al secondo turno io comincio ad investire sul pesante: bisso con l’industria trasporti e grazie al secondo tassello accedo alla riga due del tabellone. “Voglio più soldi, VOGLIO QUEI MALEDETTI SOLDI CAZZO!” non ragiono, penso duro! Ho in mente di alzare un gruzzolo e poi scappare in Messico dove ho un conto in una banca di un amico che trasporta clandestini oltre la frontiera ed ha un business di alcool e prostitute.

Steteo differenzia con una nuova industria, Cissinho bissa pure lui.
Ed ora andiamo al mercato in nero: dietro gli schermi cominciamo a contare i nostri dannati soldi; le mani ci sudano sangue e centesimi di dollaro. Dai miei conti ho ancora tempo ma voglio speculare sui trasporti, impormi sul mercato fantasma come Ghost Rider sulle strade alla guida della sua Hayabusa (qui). Siamo ancora all’inizio, sappiamo quanti soldi ha ciascuno ma da ora cambieranno le cose. Infilo dieci pezzi nella busta e la passo a Cissinho, lui mugugna dice, dice ma alla fine intasca  e molla una industria trasporti, con questa sto a tre e virtualmente ho sei punti, sono in vantaggio.
Steteo è cauto ma sfrutta il momento e spinge su Cissinho che è forte economicamente ma fragile mentalmente per la perdita di una delle sue aziende. Nell’affare qualche cosa non va, Cissinho pareggia l’offerta e ritorna la bustarella piena di banconote a Steteo che è costretto a cedere una sua fabbrica di Alimentari.

Al suo turno Cissinho è sazio quindi passa e andiamo di nuovo alla fase del segnalino primo giocatore. Steteo elimina una tessera e ne entra una orso, ora sono ancora due e il mercato è stabile, salvo per il momento e possiamo continuare a diffondere male e regalare sogni finti come banconote da 7 dollari.

Dal terzo turno cominciamo a dare segni di malessere galoppante: Steteo prova a tenere la sua fame di denaro quanto più bassa possibile, Cissinho resta su investimenti blu iniziali a basso profilo, io ho un picco di bulimia economica e mi prendo una tessera orso da 77$!! Ne rimborso 138$ dopo tre turni, gli altri due mi danno del folle… purtroppo la vena ormai è chiusa e sono in completa balia delle onde del mare nero stinto dallo sporco che esce dalle banconote di Ponzi. Mi sento leggero e pensante, come in preda ai fumi dell’alcool o dello scappamento ricondotto in un abitacolo… Mi sto stringendo il cappio da solo intorno al collo.

Il male mi ha pervaso e al turno successivo il mercato crolla e io sono sommerso dai debiti, ricercato dal Federal Bureau of Investigation e filo in cella con le manette dietro la schiena. Inutile contare e ricontare, sbaglio di 9 banconote e vado di chiatto! Butto i soldi sul tavolo sull'orlo dell'IRA!
Gli altri due ex colleghi si fanno le pulci al naso per capire quanto hanno guadagnato alle spalle dei contribuenti. Vince Cissinho per un punto su Steteo, dodici a undici. Una prima partita introduttiva che ci lascia la bocca buona, così buona che a mezzanotte e mezza iniziamo la seconda partita.
Oh Albo sta volta non ti suicidare come al solito eh!?” ridacchiano i due.
Ma ho ben chiaro quale sarà il mio destino… ricco a Las Vegas o povero in cella, non vedo alternative.
La seconda partita è più calcolata, meno impulsiva. Compriamo investimenti bassi, gli investitori ci danno poco ma rimborsiamo a percentuali basse, con più turni per rientrare, per far cadere più polli nella rete.
Il mercato nero è una guerra di nervi, ogni minima esitazione fa ritirare la mano dalla bustarella di pelle che profuma di vitello e Lmborghini. Ogni battuta viene letta come un bluff, come un atto di prevaricazione mentale. Ci guardiamo schivi, copriamo i soldi, fiutiamo l’aria nella speranza di capire se ci sia paura o follia al civico del nostro dirimpettaio di impresa fittizia.
Cissinho vola basso basso che neanche Tontolo ci passerebbe. Steteo punta forte sul mercato e ci sfila gran parte dei nostri possedimenti. Sembra avere sempre liquidità. Io provo a fargli scalping ma lui ribatte, ha moneta sonante e banconota Frusciante come Jhon.
Ci provo a fare il bravo, vorrei non sentire quell’impulso, ma a forza di trattenere l’oscuro passeggero di Ponzi che è in me sento i crampi sotto le dita. Poi il disastro: il mercato sta accelerando! Non basta più acquistare bene, bisogna prendere soldi in modo massiccio e veloce. Potrebbe crollare tutto da un momento all’altro, si sente nell’etere come l’elettricità sui tralicci TERNA. Le scintille degli elettroni per i buchi dielettrici sembrano quelle tra Toki e Raul.
Steteo fa la sua mossa, acquista una impresa rossa (“palazzinaro di merda” mi scappa nella testa ma sento la mia voce e capisco che non l’ho solo pensato!). Sul tabellone nella terza riga entra una carta orso da 66$!!! “è LEI! È QUELLA CHE ASPETTAVO! Quei 66pezzi mi salvano le chiappe per almeno un turno anche se crolla il mercato. Posso sopravvivere, respirare ancora!” poi passa Cissinho e se la prende. Ci resto di merda come il padrone con la bustina e il cane che ha lo squarauz. Mentre Steteo gira dal mazzo degli investimenti penso di avere un infarto in corso, se entra una carta orso LI SPACCO TUTTI… LI METTO CULI ALL’ARIA! Forse ho una fibrillazione atriale, no credo sia il ventricolo sinistro… con quello il blocco è quasi certo.

CAZZO! Esce una carta standard e io vado a fare da pasto alle termiti. So di essere in bancarotta, gli investitori Colombiani verranno a tagliarmi con la motosega nella doccia. Spero nel mercato nero ma sono tutti a chiappe strette. Vorrei fare una mandrakata e bluffare ma non so tra Steteo e Cissinho chi sia avanti, chi stia fingendo di ridere e invece vorrebbe piangere e suicidarsi.
Prendo la busta, metto dei soldi, poi conto riconto… niente non mi conviene, potrei avvantaggiare gli altri.
VINCE CISSINHO che per avermi soffiato l'ultima carta orso da 66$ riesce a rimanere a galla per QUATTRO MISERI DOLLARI!
Sia Steteo che io andiamo culo all’aria.

PENSIERI A FREDDO
Per riprendermi dalla serata ci vogliono due giorni di lavoro invasato in ufficio e tante pedalate notturne con sudate e docce fredde….
Ponzi Scheme non è un gioco per tutti, è un gioco che punisce ogni minimo errore, che va capito, vissuto fino a sentirsi Ponzi ma che se preso nel verso giusto può regalare sensazioni assurde, indelebili.
L’esperienza aiuta a tarare bene le offerte del mercato nero, la follia può spingere a fare investimenti sempre più rischiosi sperando che si ripagheranno da soli ma dopo averli ridistribuiti bisogna avere l’occhio per capire come si accumuleranno i debiti nei vari turni successivi. Si può pianificare, contare, ricordare a volontà, ci possono friggere i neuroni oppure giocare come un poker leggero, fatto di bluff di sguardi di ammiccamenti, di inciuci.
Materiali dopo tutto decenti (non ai livelli Splotter) per un costo tutto sommato alto ma non altissimo. La bustarella di pelle profumata è una vera chicca! Le tessere azienda sembrano di legno tanto sono spesse.
Puoi camminare con lo zoppo e lasciarlo zoppicare, puoi cavalcare il torno e tornare senza le mutande rotte ma se giochi a Ponzi Scheme non puoi sapere come va a finire. (Albo3)

Per me è un NOVE E MEZZO (non dieci per il rapporto qualità prezzo… ma se ce l’ho nell’armadio è tutto dire).


Se volete cadere nella rete del ragno per non poterne uscire allora trovate Ponzi Scheme su Playbazar.it





4 commenti:

  1. Bellissima serata amici miei, ci voleva proprio. Ponzi Scheme e' veramente bello, offre una esperienza di gioco ad altissima tensione, ai livelli del poker, con fasi di bluff e grandi cattiverie. E'anche molto ambientato perche' con 4 regole ti fa vivere uno schema Ponzi con grande intensita': hai veramente la sensazione di perdere il controllo e che i tuoi polli possano bussare alla porta decretando la fine della bolla. Ho provato a catalogarlo e per feeling mi ricorda molto greed inc. (intendiamoci, sono diversi) per la corsa che ti costringe a fare verso il premio "bastardo del secolo". Entrando un po' piu' nel tecnico credo che possa soffrire un po' di kingmaking, perche' al giocatore che va in bancarotta e perde decretando il fine gioco, e'data comunque la possibilita' di fare le ultime azioni a discapito di un altro giocatore (magari il leader) del quale ha chiara visione dei punti. Un difetto sul quale ci si passa sopra anche perche' dipende dal tavolo...gia' il tavolo...e' un fattore chiave in questo gioco, come lo e' in greed e in molti altri titoli. Se siete un gruppo affiatato che sa giocare un gioco interpretandolo e modulando l'approccio, non esitate, Ponzi Scheme vi regalera' grandi serate. Io il mio gruppo ce l'ho e me lo tengo stretto, devo acquistare Ponzi ma non saranno certo 60€ a fermarmi.

    RispondiElimina
  2. Grandissima serata ragazzi e bellissimo post Albo :D
    Ponzi Scheme è stato l'attore protagonista di una serata mitica, un gioco veramente troppo divertente, quattro regole da ricordare, un'oretta di gioco in cui si sente ad ogni giro di ruota il peso di quei creditori che prima o poi passeranno a inzupparti in un metro di cemento liquido, ma prima di allora l'unico modo per sopravvivere è indebitarsi ancora, ancora e ancora ... sperando (e valutando) che qualcuno vada in bolla prima di te.
    Gioco veramente figo con la chicca del mercato nero in cui devi valutare molto attentamente che offerta fare, perchè togliersi soldi per fare punti è sempre un rischio, ma se si offre troppo poco, all'altro basta raddoppiare l'offerta per farti scalping :D

    Giocone che useremo come closer manco fosse Mariano Rivera :D

    RispondiElimina
  3. Risposte
    1. EDDAJE!
      Queste so belle cose. poi mi dici se ti piace eh! :D
      un abbraccio e ci becchiamo a modena

      Elimina