lunedì 24 aprile 2017

Eclisse di UNI [ECLIPSE]


Fino a qualche anno fa i bei-giochi per arrivare al top ranking di BGG dovevano fare la vera gavetta, entrare nel cuore dei giocatori, consumare tanti tavoli in giro per il mondo e confermare la loro solidità nel tempo.
Così quando i fatti davano ragione ad autori ed editori quel fortunato titolo rimaneva in vetta per un bel pezzo.
Ultimamente si vedono titoli usciti da un paio di mesi essere già tra i primi dieci: forse qualche modifichina di troppo è stata fatta alle logiche di Ranking, e forse qualche altra sistemata andrebbe data (in my opinion).
È il tipico caso del: “si stava meglio quando si stava peggio”. Ma la memoria di noi giocatori medi è volubile, cambiamo opinione come cambiano le tendenze: prima era bello il piazzamento, ora ci piace il legacy, domani ci stuzzicherà l’american…. Etc.
Per fortuna gli amici nerd ci sono anche “per non dimenticare”.
Erano diverse settimane che sentivo Kuldran sbofonchiare di un certo giocone TOP ormai non più di “moda”. Quel titolo mi riportava alla memoria i primi tempi di quando ho ricominciato a giocare, quando Cissinho aveva più giochi di tutti (una ventina) e nella mia libreria c’era solo SuperCluedo, Brivido e qualche altro titolo ormai vintage.
Poi piano piano la sabbia del tempo è andata via e ho ricordato: Eclipse è stato per tantissimo tempo nei gradini più alti della classifica di BGG, Cissinho lo aveva comprato subito totalizzando però in tre anni una sola partita (alla quale non avevo potuto neanche partecipare).
Kuldran pianifica un tavolo D.O.C. a casa sua con un anticipo tale da non poter cannare la data neanche volendo: Cissinho, Steteo, lui ed io… come sempre sono il pollo da spennare delle combriccole super nerd.
ECLIPSE
German per 2-6 giocatori del designer finlandese Touko Tahkokallio in Italia grazie ad Asterion Press. La durata è variabile dai 60 ai 200 minuti e di fondo è un gestionale german di sviluppo di una civiltà per il controllo e l’espansione del territorio mixato perfettamente con l’aspetto american dei combattimenti tramite rollate di manate di dadi colorati (qui su Playbazar.it).
Si parte con un intercettore e tre pianeti colonizzati che producono le principali materie su cui si basa l’economia di sviluppo del gioco: i soldi, la scienza, le risorse. Ogni giocatore interpreta una razza (tutti umani nella versione più semplice per partite introduttive) e parte da un tassello esagonale corrispondente al proprio colore. Ci si posizione nel cerchio II dal centro e si comincia. L’obiettivo è terminare il nono turno con il maggior numero di punti vittoria. Principalmente si vince colonizzando pianeti che via via si vanno scoprendo esplorando lo spazio ignoto. Succede spesso di trovare navi degli antichi a vegliare su antichi antri celesti, sconfiggerli ed impossessarsi delle loro risorse permette di pescare dalla sacchetta e avere più chance di prendere le tessere di valore 4 (le più alte) che si cercano come mosche bianche a dispetto delle tessere dall’1 al 3.
Nell’equilibrio totale conviene stringere patti di non belligeranza con i vicini esploratori oppure attaccarli per fare punti, perché la pace fa bene ma la guerra rende meglio (Albo3).
TRE AMICI INTERGALATTICI E UN TRADITORE
Sistemo le mie navi gialle, alla mia destra Cissinho con i bianchi, alla mia sinistra Steteo con i Verdi e all’angolo lontano quel roscio di Kuldran con i soliti rossi, scontato come le mozzarelle blu alla coop.
Il truschino android sceglie me come primo giocatore, seleziono l’azione Ricerca, mi accaparro la bomba a neutroni per spazzare via i civili colonizzatori di pianeti che invaderò… questo la dice lunga sulla mia inclinazione. Steteo ricerca pure lui mentre Kuldran e Cissinho usano Espansione e pescano e piazzano uno degli esagoni della fascia specifica su sui si muovono con il portale del proprio esagono. Il piazzamento è fondamentale per aprirsi una via preferenziale verso esagoni con risorse di prima qualità oppure per sbarrare la strada a possibili nemici che coltivano il loro orticello vicino il tuo deretano.
Al mio secondo turno esploro e trovo un pianeta facilissimo, senza antichi e con una tessera valida come punti se conservata fino alla fine o come bonus one-shot se utilizzato subito: mi permette di costruire subito un Cruiser e di ampliare la mia flotta formata solo dal piccolo-veloce intercettore. Non ci penso su un secondo e prendo la nuova navicella scartando la tesserina.
Steteo Esplora e trova pianeti buoni come il babà col rum a Napoli, Kuldran continua ad allargare i suoi tentacoletti rossi tipo orecchino indiano, Cissinho trova solo flotte di antichi nativi ad attenderlo manco fosse un ritrovo di geriatrici alieni, sarà dura per lui andarli a conquistare.
A questo punto parte l’ampliamento della mia flotta: le sette risorse mi permettono di acquistare due interceptor e li piazzo vicino alla linea di confine con Cissinho, poi però gli chiedo di stringere un patto di alleanza, il mio allineamento notoriamente caotico non depone a mio favore ma il deterrente della tessera Traditore con un MENO-DUE-PV stampato sopra tipo “nuove gravemente alla salute” sulle sigarette è inutile come la R… di Marlboro (cit.).

Dopo due turni dichiaro guerra ai bianchi di Cissinho che risponde all’aggressione e, finito il turno selezione-azione di tutti, in fase di guerra inizia a rollare dadi al mio civico.

Sulle prime gli sotterro a mani basse un intercettore con un doppio sei. Lui ha già equipaggiato scudi di phase di valore -2 che riducono i tiri a segno al solo 5 o 6 (che in generale va sempre a colpo) e così alla lunga assorbe colpi grazie agli Improved Hull e in quattro rollate mi devasta.

Per me e Leonida la ritirata non è tra le soluzioni opzionabili quindi festeggio la dipartita di intercettori nel Valhalla spaziale tipo BloodRage e metto sotto gli ingegneri a riprogettare  per la prossima rappresaglia. La tessera Traditore mi rovina il curriculum su Facebook ma sopravviverò.

Via via che si procede nei turni il gioco diventa sempre più bello e denso, il tempo scorre veloce ma sempre pieno di cose da fare, si butta un occhio sul tabellone che via via si compone, si espande… certo la tovaglia di Kuldran non aiuta con tutti quei cazzo-di-fiorellini-dimmerda (qualcuno deve aver fatto quest’esclamazione durante la partita ma non ricordo chi :D). poi si controllano le proprie navicelle e quelle dei giocatori più a contatto: si cerca di fare un po di sano spionaggio industriale, rubando schemi dei velivoli tipo progetti nella formula uno. Si potenziano i motori per accogliere più armi da offesa (parolacce incluse) o scudi di difesa.
Per me attaccare è la miglior difesa quindi dal settimo turno inizio a pompare i miei velivoli con doppi dadi arancioni per far si che ogni colpo entri un doppio danno, e che i sei possano fioccare come neve sul Monte Bianco.

Steteo è un po l’ho isolato io, un po si è volutamente espanso verso Kuldran che però non sembra cercare lo scontro, lo tiene a debita distanza, non si intralciano a vicenda. Cissinho ha me come spina del fianco e gli antichi nell’altra zampa come la spina di rosa nella zampa del leone delle favole.
Io costruisco per primo un Dreadnought, voglio riprendermi dal maltolto ma nel frattempo scopro un pianeta con due antichi appollaiati sopra come chiocce, per un attimo mi dimentico di Cissinho e vado a comandare sul pianeta 301. Cissinho si presta a lanciare al posto degli antichi: per lui è una soddisfazione grande quando totalizza per quattro volte consecutive un 5+6 (con quattro dadi gialli) mentre io per quattro volte di fila inanello DOPPIO-UNO!!!! Il calcolo delle probabilità è contro di me insieme a Murphy e alla dea bendata! Le mie truppe vengono devastate senza appello in cassazione. Mi lecco le ferite per due turni, il tracollo è li ad attendermi ma mi impongo di non mollare.
Steteo prepara la sua incursione al centro, Kuldran ad ogni pianeta che esplora becca tessere “sgravate”, qualche antico ammuffito da stendere per fare punti e in generale giacimenti di risorse facili da prendere come una pornodiva sul set. Cissinho dopo aver perso tempo con me a fare i giochi di guerra, affonda le zanne di acciaio sui poveri vecchietti difensori della galassia e pesca tessere dalla sacchetta nera con quel suo fare da furfante. Io provo a riprendermi dalla crisi post nucleare tipo il Giappone del ’45, rinfoltisco un esercito e in vista del gran finale punto al centro, al big-boss degli antichi, un picchiatore che ha sei scudi protettivi che assorbono 1 danno ciascuno e che rolla 4 dadi gialli come i maledetti vietcong!

Gli ultimi due turni sono una corsa agli armamenti, una preghiera continua che ad inizio turno la pesca di sette tessere upgrade siano quelle che cerchiamo, sperando di essere nella posizione buona di turno per evitare di non trovarle già nuovamente esaurite per quando ci tocca la scelta.

Ricerchi, sviluppi, istalli aggiornamenti, modifichi le blue-print degli schemi da battaglia, esplori, muovi, ti allei, tradisci, combatti, rolli, vinci, perdi, ti ritirni… C’è TUTTO MA PROPRIO TUTTO QUELLO CHE SERVE PER RENDERE UN GIOCO UN VERO ORGASMO LUDICO.

Nell’ultima mossa io invado il centro, ma ho le palpitazioni perché se Steteo entrerà a gamba tesa mi toccherà vedermela prima con lui e poi, con le poche navi eventualmente residue dovrò andare allo scontro con la mega nave del big-boss. Anche Cissinho mi preoccupa ma mentre penso che arriverà al centro ecco che mi piazza un gambetto sulle mie retrovie, mi attacca le ultime navicelle che al turno dopo avrei schierato sempre al centro e così facendo mi impedisce di spostarmi. Kuldran invece ha altri piani, invade altri sistemi galattici, succhia il nettare di altre costellazioni: con i bonus che gli permettono di piazzare cubetti anche su pianeti con il simbolo stella ormai ha la plancia sgombra da cubetti e vive di un equilibrio perpetuo tra mole di azioni e soldi prodotti a fronte di materie sempre stipate e scienza elevatissima.

Il finale è da urlo, si scatena l’ottava guerra cosmica. Al centro i miei due dreadnought sterminano il mostro alieno nel giro di due turni con un 5 danni + 3 danni che polverizza ogni speranza di risposta nemica. Steteo conquista un pianeta collaterale che manco a dirlo è difeso da due navi antiche e che con un doppio razzo mette a tacere come le proteste in Russia quando Putin si incazza!
La conta dei punti è la parte più di suspense perché il reale valore dei punti pescati dal sacchetto non è noto fino all’ultimo e può spostare sensibilmente l’ago della bilancia. A questi si sommano i tasselli bonus dei pianeti scoperti e tenuti (non giocati one-shot subito). Da aggiungere anche il punto per ogni alleanza e i meno due per il tradimento… qui nessuno rompe le alleanze dopo di me e quindi mi tocca tenermi la nomea di bad-boy-intergalattico.

Vince Kuldran per 31 punti contro Cissinho a 28, Steteo a 27 e io fanalino a 20.

Considerazioni
Eclispe è un gioco completo, divertente, interattivo, german nel midollo ma american al punto giusto.
L’alea si fa sentire e a tratti può essere frustrante (un doppio uno per quattro volte consecutive però è una sorta di nuvoletta del ragioniere che ho solo io, ve lo assicuro!!) ma la possibilità di ritirarsi (offrendo il fianco per un ultimo attacco dell’aggressore) o di spingere verso alleanze non conflittuali rende il tutto veramente molto strategico e bilanciato limitando ai dadi situazioni dalle quali in uno o due turni ci si può sempre riprendere.
La necessità di creare motori di produzione che permettano un elevato numero di azioni a fronte di un costo finale che non mandi in crack l’impresa è il nocciolo vero della situazione: a fine turno il bilancio tra il costo azioni e i soldi stampati dalla propria zecca può obbligare ad abbandonare pianeti colonizzati, perdendo risorse e quindi innescando reazioni a catena negative che possono mandare in bancarotta l’intera società eliminando letteralmente un giocatore. Questo modo punitivo tipico dei giochi economici che piacciono tanto a Cissinho e Steteo (e ultimamente anche a me) è però uno stimolo a tarare sempre bene la macchina, tenendo il gas anche un filo corto pur di essere i primi ad uscire e prendere il tatoccio del primo giocatore piuttosto che fare un’azione in più con conseguenze al medio termine devastanti.
Gli scontri sono ben pensati, con una base statistica controllabile, a carte scoperte rispetto alle configurazioni delle navicelle nemiche: sai già quello che ti attende. Se con un dado devi fare per forza SEI allora hai un 15% circa di fare un danno, e se le tue navicelle non hanno Hull mentre quelle avversarie ne hanno tre allora e meglio non ingaggiare e andare a raccogliere asparagi rossi su Marte.
Per vincere non bisogna accanirsi contro gli avversari, basta esplorare bene, difendersi con cura, sterminare gli antichi senza fretta, colonizzare oculatamente, raggranellare in modo certosino ogni puntarello... Non ci si può limitare ai dadi nella scatola dicendo: E' N'AMMMERRRIGANOOO!

Il mio prossimo acquisto.... ASSICURATO!


Per chi volesse è disponibile qui su Playbazar.it

7 commenti:

  1. Uno dei miei giochi preferiti! Da prendere assolutamente l'espansione SHIP PACK ONE, le nuove astronavi sono fantastiche! Sempre disponibile per una partita :-)

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    1. Alesssssà!
      Intanto fammi prendere il base, poi vediamo se avanzano euri per il resto ahahah.
      GIOCONE TOTALE!

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  2. Grandissimo Albo e grandissima serata in superlativa compagnia. Bel gioco Eclipse, c'e' tutto: pianificazione azioni, costruzione di un motore gestionale, diplomazia e nonostante l'animo german, tanta tanta ambientazione. Si ho detto German e mi sembra di leggerli i commenti: eh ma i dadi? Eh ma la pesca delle tessere? Eh ma la pesca dei punti? Tutto vero, lo hanno ibridato ma al core (romanesco no inglese) c'e' la capacita'di costruirsi un motore con quello che si trova e poi, solo poi, solo quando il pericolo di ritorsione e' basso si puo' dar via il royal rumble dei dadi!! Un gioco invecchiato benissimo che sta di lusso in tutte le collezioni, con un unico grande difetto: no tollera le partite da 2,3 giocatori. D'altra parte come diceva quelo c'e' sempre un po' di vita nell'universo, soprattutto il sabato sera..

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  3. Era talmente tanto tempo (quasi 3 anni aaaarghh) che non aprivo questa scatola che mi ero dimenticato di quanto fosse bello, originale e divertente questo gioco :)
    Purtroppo in 2 è un po' troppo largo e per intavolarlo serve almeno un tavolo da 4 e la giusta compagnia perchè qualche schiaffone volerà sicuro ah ah ah :)
    I combattimenti sono svolti a colpi di dado, è vero, e la pesca dei punti vittoria dal sacchetto può essere fortunosa, ma, personalmente, un impatto a questo livello della Dea Bendata non mi dispiace, anzi, da quell'imprevedibilità che non guasta e non ti fa mai stare tranquillo (chiedere ad Albo a cui ho polverizzato 2 dreadnought con 2 navi degli antichi hihihi...)
    L'aleatorietà, però, è perfettamente inserita in una meccanica di gestione oculata delle azioni e di forte senso di crescita della propria civiltà che è molto ben realizzata. Non aumentare la propria produzione economica ti limiterà nelle azioni a disposizione, trascurare lo sviluppo scientifico renderà, alla lunga, le tue navi deboli in confronto a cui ha sviluppato missili, cannoni antimateria e scafi indistrubili, non incrementare la produzione di materiali renderà la tua flotta poco numerosa e, chiaramente, da buon gestionale, tutto non si può fare, per cui va cercato il compromesso e le alleanze (non fatelo con ALbo però :)

    Veramente bello bello Eclipse, forte è la voglia di rigiocarci, sperando prima del 2020 :D

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  4. Avevo sentito parlare del gioco tempo fa, proprio da Cissinho. Per motivi ignoti era finito nel dimenticatoio salvo poi, grazie ad un percorso del karma simmile a quello che ha portato Doc Mc Brown a scoprire il flusso canalizzatore, ricicciare magicamente in testa. Trovo un'offertona e il caro cissinho si offre di farmelo provare. E però un gioco del genere richiede la cricca giusta, il manipolo delle missioni sporche, i navy seals del token. E quale miglior occasione per ospitarli nell'antro ???

    Serata grandiosa, gioco che da un lato mi riportava ai sapori di quando da ragazzo mi dedicavo alle "sessioni di menare" in qualche boardgame vintage o in una serata lurida di D&D ma che dall'altro ti fa assaporare la crescita della tua specie. Ed è proprio qui che entra l'elasticità del giocatore, quando non ti puoi basare solo sulla pesca dei sistemi galattici sperando che ti sblocchi le track ma ti devi ingegnare. Certo, nei panni di Albo che si è visto sbragato 2 dreadnought da due barchette da scafista libico sarei sceso in cerca della basilica più vicina al fine di sconsacrarla, ma ad onor del vero il nostro riccioluto Hezbollah poteva sempre ritirarsi e mettere fine a quello scempio statistico ;). Tesi i rapporti diplomatici con Steteo, in una guerra fredda che mi è piaciuta da morire; il confine con Cissinho l'avevo già chiuso in fase di esplorazione, tranne un misero punto di contatto per mettere in piedi l'alleanza.

    Che il gioco vada giocato almeno in 4 è evidente, non oso quasi pensare a che spettacolo si ossa generare in 6 giocatori !!!! Qui l'applicazione dei precetti di Sun Tzu risalta e io sono riuscito in quello massimo, ossia vincere senza combattere con gli altri (anche perchè avevo il foreign fighter Albo lontano ahahaahha)......... GODO hihihiihihihih.

    Da rigiocare prima di subito, prima di prima !!!! :P

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  5. Avevo sentito parlare del gioco tempo fa, proprio da Cissinho. Per motivi ignoti era finito nel dimenticatoio salvo poi, grazie ad un percorso del karma simmile a quello che ha portato Doc Mc Brown a scoprire il flusso canalizzatore, ricicciare magicamente in testa. Trovo un'offertona e il caro cissinho si offre di farmelo provare. E però un gioco del genere richiede la cricca giusta, il manipolo delle missioni sporche, i navy seals del token. E quale miglior occasione per ospitarli nell'antro ???

    Serata grandiosa, gioco che da un lato mi riportava ai sapori di quando da ragazzo mi dedicavo alle "sessioni di menare" in qualche boardgame vintage o in una serata lurida di D&D ma che dall'altro ti fa assaporare la crescita della tua specie. Ed è proprio qui che entra l'elasticità del giocatore, quando non ti puoi basare solo sulla pesca dei sistemi galattici sperando che ti sblocchi le track ma ti devi ingegnare. Certo, nei panni di Albo che si è visto sbragato 2 dreadnought da due barchette da scafista libico sarei sceso in cerca della basilica più vicina al fine di sconsacrarla, ma ad onor del vero il nostro riccioluto Hezbollah poteva sempre ritirarsi e mettere fine a quello scempio statistico ;). Tesi i rapporti diplomatici con Steteo, in una guerra fredda che mi è piaciuta da morire; il confine con Cissinho l'avevo già chiuso in fase di esplorazione, tranne un misero punto di contatto per mettere in piedi l'alleanza.

    Che il gioco vada giocato almeno in 4 è evidente, non oso quasi pensare a che spettacolo si ossa generare in 6 giocatori !!!! Qui l'applicazione dei precetti di Sun Tzu risalta e io sono riuscito in quello massimo, ossia vincere senza combattere con gli altri (anche perchè avevo il foreign fighter Albo lontano ahahaahha)......... GODO hihihiihihihih.

    Da rigiocare prima di subito, prima di prima !!!! :P

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    1. Stavolta stavi agli antipodi del culo nero della galassia per venirti ad infastidire... E Cissinho come noto con i dadi è più culo che anima... Alla prossima ti aro la costellazione ;-)
      Serata fantascientifica

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