mercoledì 19 agosto 2015

Uomo solo aggredisce tre cinghiali

Ogni estate ha il suo leitmotif: l’ondata di calore del secolo! Gommoni allo sbando! Tempeste di fango! Fino ad arrivare alle notizie di cronaca nera più truculente dove le testate giornalistiche riescono a dare il peggio e a passare immagini e descrizioni che farebbero rabbrividire anche Dario Argento.
Quest’anno la situazione era talmente un megamix del “già sentito” che quasi ci si stava annoiando quando ecco la notizia bomba sulla quale la stampa ha ricamato su un cinema degli orrori:

CINGHIALE KILLER ATTACCA UOMO E LO UCCIDE!

BRANCO DI CINGHIALI SELVATICI FA STRAGE DI ESCURSIONISTI!

AIUTO… AIUTO… SI SALVI CHI PUÒ CINGHIALE MANNARO DIVORA PER GIOCO NEI PRESSI DI TABULA!!

Tra qualche vero dramma anche tanta carta straccia ma comunque un unico comune filo rosso: il cinghiale! Ma voi avete mai visto un cinghiale? Dico dal vivo mica in foto o nei documentari? L’uomo ha ben poche possibilità di sopravvivenza contro un animale a quattro zampe che può superare il doppio/triplo del suo peso corporeo, che corre quasi al doppio della velocità di un normodotato (escludiamo Bolt che di normo non ha neanche il nome!), che ha zanne lunghe come quelle della tigre siberiana e taglienti come l’alabarda di Goldrake!
Io questi suini selvatici ho avuto modo di “conoscerli” fin da quando ero piccolo, e non parlo di heavy-gaming… parlo di setole ispide, strisce sulla groppa e codine all’insù.
In sabina tutti i parenti sono cacciatori, se non li uccidono c’è chi li alleva, ho avuto un’infanzia di racconti, teste imbalsamate sui camini da guardare e riguardare il pomeriggio in visita da quello zio o quel parente di ennesimo-grado.

Per chi va in MTB poi l’opportunità di incontrare queste meravigliose creature è ricorrente… quasi  ogni macchia italiana nasconde i suoi selvatici abitanti, a volte suini, a volte rapaci e chi più ne ha più ne incontri. Vedere un cinghiale in cattività è sempre un’esperienza unica ma quando ti succede di vederne un branco di 30/40 esemplari che scorrazza libero in una radura e che al rumore del tuo cambio Shimano parte al “galoppo” per nascondersi nella fitta boscaglia, femmine avanti, cuccioletti in mezzo e maschi giganti a chiudere il gruppo, come nelle campagne di un gioco di ruolo o in un film fantasy… Beh quello è uno spettacolo che non tutti possono raccontare di aver visto… In alcuni drammatici casi capita pure di essere aggrediti e allora, si salvi chi può contro queste forze della natura! Vallo a fermare un bestione del genere che ti carica... Cani bracconieri, anche un rottweiler non avrebbero alcuna possibilità di vittoria.

Così leggendo di questi ultimi macabri accadimenti mi sono detto… "quale momento storico migliore per sovvertire il paradigma e affrontare a viso scoperto tre dei più temibili cinghiali della mia collezione" parliamo di giochi da tavolo... non sono così pazzo :D

UN SENZA SONNO CONTRO TUTTI
Mia figlia è nata da poche ore, tante emozioni oggi, ancora la sensazione del parto sulla pelle.
Torniamo  a casa con LA che siamo due protoni staccati dal proprio nucleo in una escalation di energia atomica crescente. Per sedare il “big-brother” mi ci serve tutta la mia  expertise da padre-alfa e quando lo sento ronfare penso che è arrivato anche per me il momento di mollare la tensione e cedere a mofeo… purtroppo però, come qualcuno già saprà, appartengo alla categoria dei non-dormienti un po come Blade il diurno; dopo essermi rigirato nelle lenzuola tipo Caimano mi alzo con brutte intensioni, per lasciare un segno indelebile di questa giornata indimenticabile e che vorrei non finisse mai.
L'orologio segna ancora le 23:00, mi serve quasi un’ora per sestuppare il tavolo che per accogliere i tre quadrupeti setolosi necessita della doppia prolunga tipica dei cenoni natalizi.
Nel silenzio della caldissima notte romana ammiro il capolavoro di colori, carte e pezzetti che adornano il quadro finale! Sono pronto per la sfida: Man vs Boar! 

AGRICOLA
Avvio le danze con agricola a pochi minuti dalla mezzanotte del 13 agosto…. Convinto di voler tirare la serata quanto più a lungo possibile, il giorno dopo sarò in ferie, LA si sveglierà alle 7:00 o prima ma non me ne importa. 
Il primo cinghiale della serata è uno dei colossi del mondo degli hard-gamer. Cinghiale da 1-5 giocatori al top del ranking fino alla pubblicazione del fratello-moderno Caverna. Rosenberg  si sa roba moscia non ne inventa e questo masterpiece ha fatto scuola: i giocatori vestono i panni di contadini che arano i campi, coltivano ortaggi ma recintano anche e allevano animali, tra questi l'immancabile CINGHIALE! (come raffigurato sul coperchi della scatola da 3kg di pezzi!).
Nonostante ne abbia sentite di cotte e di crude su questo mitico gioco, non ho mai capito come sia l’esperienza da soli. Rispetto agli altri due titoli in programma per la serata non c’è una vera e propria sfida, si gioca per ottenere il punteggio più alto e, nell’ipotesi di una serie di partite, si tenta di superare i precedenti risultati utilizzando sempre la stessa mano di carte iniziali che non si refillano per tutta la campagna.

Io non ho tutta una settimana a disposizione per cimentarmi un serial mortale di partite ad agricola quindi fisso i miei obiettivi: non prendere carte elemosinare (ne basta una per essere fuori); per il resto il mio scopo è capire bene le meccaniche di un gioco che mi capita sempre troppo raramente di giocare e ogni volta ho sempre da ridire sul mio approccio alla partita. 

Il setup è quello per 2 giocatori (senza carte azione sulla plancia di sinistra) ma nel refill del legno si aggiungono solo 2 risorse e non tre. Unica differenza rispetto alla modalità multiplayer: ogni familiare si sfama con 3 cibi e non due! Non banale come modifica visto che dopo 4 turni si dovrà disporre di almeno 6 cibi.

Tra le carte occupazione ho solo robetta fiacca e non mi combano con nessuna delle sette carte piccolo Miglioramento. Giusto un paio sono buone tra cui il Mastro Birraio perché in fase nutrizione mi trasforma 1 grano in tre cibi senza bisogno di Grandi Miglioramenti. OTTIMA! Incentro la mia strategia tutto su quella carta!

Rispetto al gioco normale le azioni sono sempre tutte disponibili è viene subito da dire: “ma allora che gusto c’è?”. È vero le azioni sono sempre libere ma dopo pochissimi giri ci si accorge che ad ogni turno se ne possono scegliere veramente poche e che, dovendo sfamare con 3 cibi, la parola d’ordine è ottimizzare ancora di più che nel multigiocatore puntando tutto all'alimentazione della famiglia.

Aro un campo e mi procuro del grano da mettere nella riserva; al turno dopo semino e gioco una carta occupazione (il mastro birraio appunto!), aggiungo argilla e passo. Al terzo turno la zona legno è già bella piena (6 legni) e non posso lasciarla così, poi prendo il cibo dalla casella azione Pescare. Al quarto turno recinto un campo dopo aver comprato steccati.
Al termine della Parte-I è il momento del raccolto: dal campo di grano prendo uno dei tre segnalini, con la carta occupazione lo trasformo in 3 cibi e con i tre cibi acquistati e sfamo i due familiari. Non ho ancora animaletti quindi niente riproduzione.

Passo alla Parte-II girando la quinta carta. Il solitario inizia a piacermi.
Decido ad allargare la famiglia ma per farlo devo ampliare prima la capanna costruendo una nuova stanza e poi devo provvedere al nuovo arrivo che acquisterò nel turno prima del secondo raccolto per non sfamarlo con 3 ma solo 1 cibo. Allargare la famiglia, oltre a ricordarmi l’esperienza della mia vita reale da poco trascorsa, mi serve per accedere a più azioni quindi mi aiuta a velocizzare la partenza di questo carrozzone di motore che inizialmente fa acqua da tutte le parti come la Concordia!

Acquisto un grande miglioramento per poter trasformare in cibo anche gli animali (non solo il grano del Mastro Ubbbriacone), cosa che mi aiuterà a sfamare la famiglia e che sfrutterò ancora meglio nella Parte-III quando dovrò dar da mangiare a pieno ritmo! La pietra la lascio per dopo, ora allargo la capanna di paglia con il legno acquistato e le canne (non quelle di Bob purtroppo), poi prendo le quattro pecore nella zona azione e le metto nel recinto. La fase raccolto la gestisco a filo trasformando in cibo del raccolto e macellando due percore, le altre due si riproducono e ne aggiungo una

Parte-III: proseguo arando ancora un campo, acquisto un ortaggio stavolta che poi pianto con il seme di grano della mia riserva: sui campi per ogni grano piantato aggiungo ne aggiungo due, per un ortaggio solo uno, saranno le mie rendite garantite perché “l’inverno sta arrivando!”.
Con un piano regolatore truccato recinto alcuni campi ad uso edilizio trasformandoli in due allevamenti, uno da due e l’altro da un quadrato, utilizzando così tutti gli steccati in dotazione. Aggiungo pecore e cinghiali questi ultimi abilitati dall’ultima carta turno della Parte-III.
Di nuovo il raccolto, stavolta sfamo solo con i due grani presi dai campi e le due pecore del pascolo. Nel recinto ho ancora due ovini che si riproducono… il cinghiale solitario si ammazza di seg…… ehm… si trastulla da solo :D

Durante la parte IV i nove cibi ce li ho garantiti dai campi e dagli allevamenti quindi mi concentro sulla casa e la famiglia. Allargo la depandance sempre di legno, in vista un altro parto, qui in campagna la sera non c’è la tele e i due capi famiglia si ammucchiano come la legna nel camino.

Nella penultima parte (V) le bocche da sfamare sono cinque (15cibi) ma tra agli animali allevabili si aggiunge il bestiame che vale quanto pesa e con il quale ricavo 4 cibi con la mia cucina…. Una passeggiata di salute! Infine acquisto un laboratorio per aumentare il punteggio finale.

Nella parte finale (VI) punto tutto sull’arredamento degli interni della mia bicocca che prima trasformo in argilla e poi in pietra tutto con una stessa azione, sfruttando le moltissime argille e pietre accumulate sui relativi spazi. Questa mossa “last minute” non sarebbe stata possibile nel multiplayer che, si intuisce subito, richiede una profondità di pianificazione decisamente superiore rispetto al gioco solitario.

Dopo l’ultima fase raccolto conto i punti e aggiungendo i bonus dei piccoli miglioramenti e del laboratorio del canestraio totalizzo 44…. Un primo punto di riferimento per future partite (sia solitarie che non!).

CINGHIALE1: CONSIDERAZIONI
Agricola è proprio un gioco da paura! Certo la versione in solitaria toglie molte difficoltà perché in qualsiasi momento si ha piena disponibilità di scelta e sempre il pienone di risorse (se per molti turni non si è utilizzata una mossa). Però l’esperienza da soli è una palestra allenante: permette di capire bene le “dimensioni” delle risorse, dei campi che si possono costruire, di quanti ne servano per poter accogliere tutti e tre i tipi, per valutare la potenza dei campi da seminare; permette di metabolizzare il lemma della "coperta corta" secondo il quale non potrai fare tutto nella partita ma dovrai cercare di fare bene poche cose, quelle giuste, e facendolo meglio degli altri! Insomma, meno adrenalina e stress rispetto al multiplayer ma molte informazioni da mettere in cascina per le serate agguerrite contro i compari nerd!

LEWIS & CLARK
Avvio le danze che sono quasi le DUE di notte al grido di “Mackenzie nun te temo!”.
Nella mia mano di carte le solite 6 in dotazione per ogni giocatore e uguali per tutti.
Al primo sguardo vedo tra i personaggi da ingaggiare qualche buona carta ma i costi in utensili e pellicce sono ancora proibitivi dovrò attendere il momento giusto.

Come in agricola anche in questo gioco la modalità solitario permette di accedere liberamente a tutte le azioni del villaggio indiano e/o ai personaggi ma alcuni accorgimenti rendono la partita molto più sfidante: (1) gli indiani in gioco sono in tutto sei. Questo ridimensiona molto le azioni selezionabili. (2) Quando si giocano le carte azione per prendere risorse, la quantità da prendere dipende dai simboli delle carte giocate più quelli sul campo degli indiani già occupati (nel setup iniziale infatti si piazzano 8 segnalini per taggare ogni zona-azione con una risorsa specifica). Infine (3) quel bastardo di Mackenzie viaggia di uno step ad ogni turno e dire che corre è come dire che Rossi non-Va-lentino… eufemismi che lasciano il tempo che trovano come le frasi fatte!

Decido di far partire il bot una casella dietro la mia, ma dopo il primo turno mi sorpassa per la regola del “salta cavallo” secondo la quale se due esploratori sono appaiati, quello che è di turno sopravanza di una casella bonus sul fiume Missouri… per mantenere l’ambientazione diciamo che fruttano la scia (neanche fossimo a Monte Carlo nel sottopassaggio del casinò!).

Il mio obiettivo è caricare risorse a sufficienza per coprire le prime 16 caselle-fiume con meno accampamenti possibile, sfruttando sempre tutte le carte e pulendo le stive per evitare rallentamenti. Ma la carta base di movimento fa avanzare di due dando via un bisonte, oppure di quattro con una canoa, quest’ultima però è una risorsa derivata che si acquista solo nell’apposita azione del campo indiani al costo di due legni… serve tempo, serve spazio, quindi bisogna farsi i conti bene, con astuzia. 

Tra paralisi di analisi e primi segni di stanchezza mi intoppo qualche turno e mentre l’avversario fugge via riesco a ricucire un po il gap ma resto molto indietro. Mackenzie è già sul secondo tratto delle montagne quando finisco di pagaiare e metto gli stivali alle pendici delle montagne rocciose. 
Tra gli aiutanti ne prendo uno che mi permette di coprire sei spazi di fiume o di montagna al costo di 1 cavallo… ma anche il cavallo è una risorsa derivata. Ci vogliono tre risorse diverse per prenderne uno mandando un indiano nell’apposito spazio del villaggio… quindi combo con un'altra carta-personaggio che con una risorsa qualsiasi me ne da due qualsiasi…. Ottima per trasformare e aumentare gli ottagoni sulle barche.

Quando la mia macchina esplorativa inizia a funzionare come un motore messo appuntino vedo l’avversario a due caselle dal traguardo con la scritta Fort Clatsop. Nella mia faretra ho ancora un paio di carte da scombare più qualche indiano per sfruttare le azioni clonazione del villaggio.
Scateno l’inferno che Guido Meda salterebbe sul divano ma al fotofinish Mackenzie mi stacca delle ultime 4 caselle fiume mostrandomi il terzo dito mentre fa burn-out nelle foreste dell’Oregon! DISFATTA!

CINGHIALE2: CONSIDERAZIONI
Lewis & Clark può ricordare il più famoso dei gateway: Stone Age. Grafica e villaggio indiani molto simili all’acclamatissimo precursore. La vera innovazione sono le carte della mano dei giocatori: questi iniziano tutti ad armi pari ma poi si costruiscono il proprio team per ottimizzare gli spostamenti ma senza esagerare nel numero di aiutanti per evitare di accamparsi poche volte con il rischio di rallentare per colpa delle risorse. Proprio le risorse vanno “sincronizzate” perfettamente con il numero di indiani e le carte giocabili per far si che la spedizione resti agile e sempre “vicina” al proprio scout.
Altrà novità è la modalità di gioco delle carte "al contrario" girandole e sfruttandole come indiani. Gli indiani sono poi una risorsa fondamentale tanto nel gioco multi che nel solitario ma vanno dosati bene per non trovarsi lenti.
La modalità solitaria non solo aiuta a capire bene il gioco ma con un avversario così veloce trasmette anche una certa “adrenalina” nel continuo tentativo di accorciare la distanza con Mackenzie che “non ne sbaglia una” come Joe Di Maggio e tira dritto senza sbavature tipo Stoner l’anno del suo mondiale!

CO2
Mi avvento sull’ultimo cinghiale che manca un quarto alle tre… più che un agguato sembra un passo del giaguaro a rallentatore che stona con il senso di “effetto sorpresa” come le frasi-effetto di Marion Cobretti prima di premere il grilletto.
Le differenze tra gioco solitario e multiplayer anche in questo caso (come in L&C) ci sono: (1) dopo ogni carta lobby giocata se ne riceve 1 nuova e se si è usata la Maggiore si aggiunge una ulteriore carata ONU alle 10 iniziali. (2) si giocano SEI turni per ogni decade (5 decadi totali); (3) nel setup iniziale si piazzano a caso 5 progetti tra le 6 regioni mondiali (Europa, Africa, Oceania, Nord America, Sud America, Asia) creando qualche “intoppo”.

La mia carta obiettivo mi garantirà 3pv per ogni carta ONU giocata (max 15 in tutto) quindi punto a spingere molto sulle costruzioni di fabbriche verdi per guadagnare almeno 5 di queste carte.
Nella pesca delle centrali ad energia fossile iniziali mi dice pure abbastanza culo e il tasso di inquinamento inizia a 230ppm.

Nella prima decade punto a fare soldi proponendo progetti sugli spazi che garantisce soldi in misura pari ai CEPs della regione e aggiungendo bonus con le carte lobby. Mi lascio un progetto da piazzare sulla casella che aggiunge uno scenziato perché finire il turno con più scienziati sui progetti/istallazioni garantisce un ventaglio di scelte su quali avanzamenti fare nella scala conoscenze. 

La carta-catastrofe mi ricorda che il progetto da istallare e poi costruire dovrà essere sul Nord-America e nel decennio successivo sull’Africa. Costruire li serve ad evitare di dover sborzare cubi tecnologia in caso di disastro per contribuire alla ricostruzione della regione alla fine della decade. Il livello di inquinamento però è ancora basso quindi scarto l’ipotesi di costruire in America e mi concentro sull’Africa che è tra l’altro la regione con minor numero di permessi di inquinamento quindi una volta “rinverdita” sarà un problema in meno da gestire e meno incrementi di anidride carbonica nel globo.

Nella seconda decade ho già un bel gruzzolo e conoscenze sufficienti per poter costruire quasi su tutte le cinque tipologie di impianti ecologici (fusione fredda, riciclaggio, forestazione, solare, bio masse). Purtroppo la pesca di centrali a combustibile fossile stavolta è sfortunata e il cilindretto nero sale in modo pericoloso superando i 350ppm e scatenando un disastro in Africa… tutto secondo i piani.

Nella terza decade mi lascio ingolosire dalle speculazioni di mercato vendendo e comprando CEPs come DiCaprio lupacchiotto di WallStreet. Ma la vera svolta sono le combo sulle scale conoscenza grazie ai summit. Aggiungo infatti un terzo scienziato che con i primi due mi permette di chiudere prima Roma, poi Stoccolma infine Madrid e posso avanzare così velocemente su almeno quattro delle 5 scale di conoscenza attivando combo tra su risorse bonus come cubetti tecnologia extra o CEPs da aggiungere alle regioni controllate. 

Mi compro tre carte ONU e sento già la vittoria in tasca ma all’inizio della fase quattro l’inquinamento prende una brutta piega (come le maniche delle camice che stiro) e il tatoccio nero-morte si ferma su 500 spedendomi di prepotenza sotto le lenzuola (underneath your clothes…. Come canterebbe Shakira!).

CINGHIALE 3: CONCLUSIONI
CO2 da soli è divertente, forse il continuo rimpinguare delle carte lobby PUò dare l’impressione di un’eccessiva facilitazione ma il gioco resta moooolto teso e vincere sulla macchina di distruzione di massa che è l’anidride carbonica… beh è cosa ardua anche per uno che di solitari a questo cinghiale se ne è fatti più che partite multigiocatore!

“EDIZIONE STRAORDINARIA, EDIZIONEEE STRAORDINARIAAA

UOMO AGGREDISCE TRE CINGHIALI MA RESTA A TERRA SOTTO I COLPI DEI GRUFOLATORI SELVATICI”

Non  c’è niente da fare… di fronte a certe forze della natura l’uomo non è che un granello di sabbia e uno scontro diretto e spavaldo grugno contro grugno con questi cinghiali lo può lasciare a terra privo di vita nel 99% dei casi.

Ma non sempre perdere è cosa sgradita soprattutto se l'altro lato della medaglia è un letto rinfrescato della brezza tipica delle prime ore del mattino che chiude il giorno più lungo dell’anno e sicuramente quello più indimenticabile della vita.




9 commenti:

  1. "Ma quando cresci ?" giocando ad Agricola si sente spesso circolare questa domanda = requisito fondamentale x avere tante azioni da svolgere nei turni seguenti. Ogni volta ripenso alla mia ex che mi rivolgeva la stessa domanda ma con ben altro significato.

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    1. Me lo dice spesso anche mia moglie.... Non amando Agricola credo sia x le mie follie... Ma non c'è verso ahaha

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  2. Altro che maratone ludiche!
    Manco Sandokan ne affrontava tre di fila! Hahaha :D

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    1. Ahahah... SANDOKAN ahahaga...
      L'ho licenziato lo scorso mese perché non spolverava bene. Aihihihih

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  3. Bell'articolo. Complimenti per l'ispirazione, il coraggio di affrontare tre mattoni e soprattutto per la nuova giocatrice in famiglia

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    1. :)) grazie 1000
      Per la sfida... Se avessi dei soci non-dormienti proporrei due/tre cinghiali ad ogni serata.... Ma sto "vizio" di dormire è diffusissimo... NON CAPISCO
      AHAHHAAHA

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  4. Ah ah Te stai fuori come un citofono !!! ;-)
    Contro tre cinghiali c'è poco da fare... E nella Tuscia pure ci stanno eccome ;-)
    Grande articolo, maratona definitiva!!! Alla paralisi da analisi in single player sono morto ah ah ah

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