venerdì 26 febbraio 2016

Mind your own Business [Deal American Dream]


Albo: “Dobbiamo trovare un giorno, un giorno dopo San Valentino…. Il 19 ti andrebbe bene?”
Farbi: “il 19 c’è la Macro Game Night ho preso impegni che andrò li…”
Albo: “Si ho capito ma li ci vai per giocare no? E che problema c’è, vengo li e ci giochiamo!”
Farbi: “Mi sembra che non fa una piega come Roventa… it's a DEAL!”

Quel 19 fabbraio ci ha messo un paio di settimane per arrivare… sono state settimane di intenso lavoro di chat, di citazioni da film celebri, di mezzi insulti velati, di provocazioni a muso duro…. In ballo c’era il controllo del traffico mondiale della droga…. Forse poco etico lo ammetto ma è il tema da sempre mi attrae tipo neon per di una zanzariera e ho scoperto di non essere l’unico a subire il fascino per quel mondo, vuoi per i moltissimi film di Hollywood che non si capisce mai se colpevolizzino o idolatrizzino, forse per quella violenza idaudita che ti ritrovi in cronaca nera su qualche speciale la notte alle 2:00…. Quasi uno si dimentica delle vittime che questo "business" consumana, i visitors che si sballano, le famiglie che vengono rovinate…

TUTTO EBBE INIZIO CON IL MITO
“In questo paese prima devi fare la grana, quando hai la grana allora hai il potere, e quando hai il potere allora hai pure le donne!”

Avrò avuto 14 anni quando sono riuscito di "straforo" a vedere per la prima volta ScarfaceCHE FILMONE, CA**O!!  Fu l’unica cosa che riuscii a dire.
Come in in tutte le famiglie che si rispettino dove c’è lo zio giovane e pazzo, quello che ti instrada nella parte divertente della vita, quello che nascendo nel cuore dei ’60 aveva fato l’hyppie, che aveva vissuto di autostop, che parlava di Arancia Meccanica e di Kubri; ecco lui mi fece scoprire Al Pacino e Scarface…. Al divenne il mio attore numero uno e ancora oggi mi chiedo chi tra lui e Bob De Niro sia veramente il migliore, chi tra i due mi abbia dato di più…. Eh si perchè un film, tanti film alla lunga ti cambiano, ti istillano dentro comportamenti, modi dire, saluti, tick...Tony Montana mi cambiò il modo di vedere le cose, mi sconvolse; Brian De Palma ci era andato giù pensante come un macingo in questo dramma rosso sangue sul sogno americano e tante cose prima ignote iniziavano a prendere forma, ad avere un senso.
Non farò spoiler perché le nuove generazioni devono poter vivere questo film in tutta la sua bellezza, con tutte le sue sfumature, nonostante vederlo ai giorni d’oggi credo sia diverso rispetto a prima. Comunque un capolavoro da vedere assolutamente!

“Per me due cose contano a questo mondo: le palle e la mia parola e le ho sempre onorate tutte e due…”

Certe frasi del film, certi concetti confesso che mi hanno segnato così profondamente che credo di aver ereditato qualche gene da Tony Montana… la parte buona me la sono presa, lasciando lo scato a macchiare il divano… confidare profondamente in se stessi, mantenere la parola a tutti i costi, rispettare le proprie palle e riconoscere se qualcuno ce le ha più grosse o più mosce! Sono dei capisaldi che a mio avviso non dovrebbero mai crollare in una persona o viene meno un pilastro portante del proprio carattere con il rischio di far crollare tutta una serie di certezze. Per me dire “ok allora gioco mercoledi” per un calcetto o un boardgame e poi causa imprevisti vari non poter andare e doverlo comunicare all’ultimo minuto mi far star male come come se dovessi amputarmi il dito mignolo… un dolore e una ferita che non si rimarginano facilmente… un’onta! E anche se il protagonista di Scarface alla fine è un eroe negativo da non emulare assolutamente, in lui ho sempre trovato un maestro, una linea di confine tra la forza e lato oscuro…

“… A me non mi ci chiami sguattero hai capito???... Perché io ti stacco quella tua testa di ca**o e la faccio rotolare giù per la strada!!!”


Negli anni l'attenzione verso le organizzazioni criminali è cresciuti, partendo dai videogame, passando per i romanzi criminali, atterrando sui saggi in una continua e morbosa ricerca di maggiori dettagli, sempre più legati al vero, al quotidiano.…. Cosa nostra, lo Zi Binu, Il Capo dei Capi, i cartelli di Guadalajara e Medellin. Tomi di libri che erano partiti da De Cataldo e Mr Nice ma che erano sfociati poi in resoconti di indagini, cose di una pensantezza che se solo ora mi pagassero per leggerli probabilmente mi rifiuterei.
E infine nel 2013 arriva l’apoteosi! Il libro che con le sue 444 pagine ha racchiuso in se tutti i concetti di una vita passata ad inseguire film, videogame, fumetti e libri sul tema criminale, narcos e traffici di vario genere…. Nel 2013 Roberto Saviano pubblica Zero Zero Zero… il suo secondo capolavoro dopo Gomorra del 2006!!!! TOP DI GAMMA!
Questo libro (come Gomorra) spezza la massa in due, chi lo ama e chi lo odia… io chiaramente sono nel primo gruppo. Lo stile narrativo, gli argomenti, i dettagli…. Roberto Saviano io lo adoro! E con 000 è stato in grado di aprirmi un terzo occhio su tutto il mondo che da anni rincorrevo  ma senza mettere a fuoco, senza riuscire a chiudere il cerchio, ad unire l'anello mancante, a fare 2+2 e capire come incastrare i tasselli di un puzzle che partendo da semplici piante arriva a costare migliaia di auro al chilo.

“Che avete da guardare? Siete solo una manica di coglioni. Sapete perché? Perché non avete il fegato per stare dove vorreste stare. Voi avete bisogno di gente come me. Vi serve la gente come me, così potete puntare il vostro dito del ca**o e dire Quello è un uomo cattivo. Beh? E dopo come vi sentite, buoni? Voi non siete buoni. Sapete solo nascondervi, solo dire bugie. Io non ho questo problema. Io dico sempre la verità, anche quando dico le bugie. Coraggio, augurate la buona notte al cattivo, coraggio. È l'ultima volta che lo vedete un cattivo come me, ve lo dico io. Forza, fate passare l'uomo cattivo. Attenti sta arrivando il cattivo!”

Se Gomorra è un corso per in Business Administration per avviare un’attività criminale, TriploZero è un Master in gestione dell'impresa sul narcotraffico, con tutti gli attori, le vittime, gli eroi, i trasportatori, i distributori, i martiri ed i carnefici che ne hanno fatto parte e che in parte ancora ne recitano un copione già scritto, vivono un destino già visto!

“Guarda la cocaina, vedrai polvere. Guarda attraverso la cocaina e vedrai il mondo.” (Roberto Saviano)

Per questa mia strana attenzione al mondo narcos, quando ricominciai a giocare ai boardgame mi balenò subito l’idea di realizzare un gioco che in qualche modo rappresentasse gli eventi del mio libro preferito di Saviano…. Ma come in tutti i business… il time to market fa la differenza tra una buona idea e un’idea vincente!

MACRO GAME NIGHT
Fabrizio inizia a postare foto di queto nuovo gioco preso su kickstarter: Deal American Dream . Inizia uno scambio di messaggi e quando parte l'idea di una partita gli dico chiaramente subito di si, quale luogo migliore di scontro tra gamer se non quello del narcotraffico… Mi fiondo su kickstarter per saperne di più… quel gioco era la trasposizione chiavi in mano dell’idea che avevo io del mio gioco-narcos… più american card drivern rispetto al mio german gestione risorse e conquista del territorio ma alla fine la stessa cosa….
Avevo perso un’occasione di inventare il mio gioco preferito ma non avrei perso l’occasione di capire se quello fatto da un gruppo di francesi potesse essere il gioco definitivo.

“Sto ancora in piedi, no? Coraggio, me ne sbatto delle vostre pallottole! Avanti, continuate a sparare, avanti! Continuate a spararmi! Me ne sbatto delle vostre pallottole!”

Arrivo al Museo Macro di Roma in prefetto orario.
All’ingresso l’amico Luca Bernardini (conosciuto un anno prima ad AIG qui) mi iscrive e scambiamo quattro chiacchiere sul blog fresco di compleanno.
Il Macro Evento si tiene la terza settimana di ogni mese. Tra gli organizzatori troviamo gli amici delle renne della Reindeer Corporation, l’Ars Ludika, Strategia e Tattica2 e i LudoManiacs.
Girando per i tavoli tutti pieni trovo finalmente Fabrizio , con lui c’è Corinna e Davide. Per chi non conoscesse Fabrizio Patacchini basta cercare la Scimmia sul Tavolo su Youtube, i suoi video spaccano e restano tra i migliori dopo i top di serie Alkyla, TeOoh e Sgananzium.
Fatte le dovute presentazioni inizia subito a raccontarci il gioco che in parte è setuppato sul tavolo da 6 dove però giochiamo in 4 belli comodi e larghi|

“Quando il mio corpo sarà cenere il mio nome sarà lggenda....”

DEAL AMERICAN DREAM
Al centro un tabellone rappresenta Stati uniti, Messico e la Colombia più staterelli limitrofi. I giocatori interpretano il ruolo di capi gang ognuno con un luogotenente e degli scagnozzi. Nella propria plancia ci sono riassunte le fasi di turno (4 in tutto da eseguire una dopo l’altra in sequenza per poi procedere in senso orario al giocatore successivo). Inoltre sulla plancetta c’è l’azione bonus diversa per ciascuno dei sei clan. Sulla mappa gli stati rossi producono panetti di coca, quelli blu la vendono.
Il cuore del gioco è il mazzo carte che è diviso in due: un mazzo per le carte guerra, da cui ogni giocatore ne pesca inizialmente 5 e con cui in caso ingaggia le faide… poi rimpinguando e preoccupandosi di averne a fine turno sempre 5.
L’altro è un mazzo eventi dal quale si pesca una carta ogni volta che un clan aumenta di uno il proprio valore sulla scala del rispetto: mentre alcune carte sono "imprevisti" comuni, altre invece sono carte bonus che si aggiungono extra alla mano del giocatore dello specifico clan.(in base al dorso della carta).
Scopo del gioco è ottenere il controllo del traffico totalizzando per primi 10 punti rispetto sulla rispettiva scala.

Questi punti si ottengono in due modi: uccidendo i boss avversari in base ad una carta obiettivo casuale iniziale (che vale 3 o 5 punti... sfiga vuole che io peschi proprio la mia!!!) oppure rispondendo alle micro missioni di una seconda carta obiettivo anch’essa ricevuta random ad inizio gioco.
L'ultimo modo invece di avanzare sulla scala punti è occupare in modo permanente alcune regioni/nazioni chiave della mappa (contrassegnate con il rispettivo valore) che danno 1 punto se normali o 3 punti se sono delle capitali (es. Las Vegas, NewYork, Medellin,  La Paz etc…).

FATEVI SOTTO COCOROCHES!!
Fabri, Corinna e Davide hanno già preso i loro boss così tra i tre rimanenti opto per i messicani super tatuati del clan Maras Del Diablo Marabunta… l’aspetto è veramente poco rassicurante e mi ricorda i ciccioni di GTA che facevo fuori a colpi di uzi dal finestrino di qualche auto rubata e con gli ammortizzatori pressurizzati quando avevo ancora la play2!!!!
Davide ha i viola del gruppo N’Veleno della Mano Nera, Fabri gli Original Gagsta della West Coast Krantific mentre Corinna parte con i colombiani dell’Armada Socialista del Pueblo… gente che si fa le unghie col machete prima di andare alla messa della domenica.

Ognuno parte da un punto specifico della mappa dove è riportato il proprio simbolo: io ad El Salvador dove il mio Boss (tesserino grande) ha già un suo scagnozzo e un paio di sicari dabbene. Fabrizio parte a San Diego, Davide vicino NewYork mentre Corinna a Maracaibo.
Il ChWazi sceglie me come primo giocatore ma tra le carte obiettivo che pesco la prima riporta il mio stesso boss che non potrò chiaramente far suicidare quindi già ho un palo tra le chiappe perché prenderò 3 punti invece di 5 che si prendono quando si uccide un boss avversario; la seconda carta (quella con i sotto obiettivi da 2 o da 1 punto vittoria) ne ha un paio fattibili ma gli altri veramente impossibili… quindi mi do come missione quella ti partire aggressivo come al solito e se si mette male li ammazzo tutti quei bastardi motherfu****

“Avanti! Coraggio! E allora? Adesso vi basta? Eh? Brutti finocchi bastardi! Volete eliminarmi? Vi ci vuole tutto l' esercito per eliminarmi! Avete sentito? Io vi spedisco tutti quanti all' inferno! Coraggio, vieni qui! Con chi vi credete di fare la guerra? Io sono Tony Montana! State facendo la guerra a me? Fate la guerra al numero uno!”

Inizio con l’allargarmi sul messico dirigendomi verso Acapulco.
Davide mi sembra un tipo ragionevole, vuole fare affari e partendo vicino NewYork è lui la persona a cui piazzare i panetti visto che io ho le piantaggioni, lui le piazze di smercio; si spinge verso Miami per controllare le tratte di arrivo dal sud.
Fabrizio è in territorio blu quindi potrà vendere ma a separarlo dalle zone produttive del mio messico è solo El Paso così approfittando dei primi turni interlocutori piazza due dei suoi più il luogotenente a Tijuana pisciando sui miei pantaloni nuovi!
Corinna ha una tratta nell’oceano Atlantico che le apre le porte verso Philadelpia così inizia a spostare li i suoi.
I primi turni sono rapidi perché si produce poco occupando pochi territori e si vende ancora meno perché la merce non è ancora partita quindi ci si concentra sul controllo territoriale. Davide piazza bene i suoi nei punti chiave chiudendo le rotte a chi si avvicina. Il gioco è ad altissima interazione perché anche se permette qualsiasi tipo di accordo tra le parti non si può coesistere con due clan sullo stesso territorio…. Appena si mette il piede nel confine sbagliato scatta la carneficina e via a giocare le carte per massacrarsi fino all’ultimo. Nessuna Ritirata, nessuna Resa!

“Io non ho mai fregato nessuno al mondo nella mia vita a meno che non se lo meritasse è chiaro?”

Con Davide scegliamo di fare la pace e in un paio di occasioni mi fido di lui come non se ne vedeva da anni in questo mercato di squali, così mi piazzo a Cuba in attesa di spostare merce. Ma nel frattempo rado al suolo un gruppo dell’Armata Socialista che mi insinua i rapporti monopolistici sul golfo del messico. Corinna però la prende bene e non cova rancore e dopo un turno torna a fare affari con me foraggiando i miei sicari che girano armati di motosega e fanno a pezzi i colombiani nelle vasce da bagno… al contrario di Scarface!

“fanc**o Gaspar Gomez! E affanc**o i fratelli Diaz! Tutti a fanc**o! Li schiaccio quegli scarafaggi.” 

Nel ranking del rispetto io salgo veloce e gli eventi "imprevisto" portano ad un blocco sulle rotte pacifiche prima, ad una confisca sull’Havana che mi fa perdere merce poi, ed infine ad un ciclone oceanico che blocca gli spostamenti atlantici tagliando fuori Corinna verso i suoi muli al nord degli States.

“Un giorno scoprirai che il problema più grosso non è di portare qui la roba, ma è riuscire a spendere tutti questi soldi…”

Davide impasta accordi un po con tutti tipo zoccoletta alle prime armi ma questo gli fa alzare un gruzzolo considerevole.
Resto in testa io ma mi tocca spargere sangue nigga a Tijuana per chiarire chi è che comanda, occupando poi tutto il messico producendo come se non ci fosse un ufficio stupefacenti illegali. Fabrizio se la lega al dito e stringe accordi con la DEA e con una soffiata da spione mi fa eliminare un luogotenente appena preso per 6 milioni di dollari e se ne ritrova uno gratis nei suoi ranghi.  Mi fa pelo, contropelo e ceretta tutto incluso! Per riprendermi inizio a vendere qualche panetto al mio amico di Miami ma lui se la rivende al triplo e cresce l’esercito occupando il centro est degli States come un virus in un pc con Windows XP.

A questo punto entra in scena Corinna The Buther! che con un suo manipolo di guerrieri della notte attacca il quartier generale del boss della Mano Nera di Davide cercando di chiudere i suoi 5 punti obiettivo. Si va allo scontro con le carte ma prima che lei possa partire lui gioca una carta “bonus” ottenuta qualche turno prima: la carta fa scartare l’intera mano alla gentil donzella Killer dal machete facile… per sua sfortuna tra le cinque carte c’era quella promo BOMBATOMICA! Una carta micidiale che avrebbe polverizzato il povero boss di Davide mandandolo a rimpiguare il piatto del buffet anzitempo… Ma ripescate le carte ecco il colpo di scena: Corinna azzarda un attacco con 10 uomini contro 11 ma Davide usa la carta promo SPADALASER e glieli sega in due tutti in un colpo solo…. STANDINGOVATION! Per Corinna che comunque ci era andata decisa… la sorte l’ha purgata ma tanto di cappello!

Nella confusione dei TG e delle interviste Radio sull’accaduto, quel Nigga balordo di Fabrizio striscia verso SUD e grazie alla tratta riattivata sul pacifico me lo ritrovo a circondarmi subito sotto Panama….
Tento di trovare accordi commerciali per sfruttare il corridoio di Corpus Christi visto che El Paso ha la DEA fissa ma lui declina un’offerta che non poteva rifiutare e quindi lo attacco in leggera superiorità mobilitando tutti gli uomini di Guadalajara. Però le prendo a muso pieno e lui entra in Messico tronfio pronto a darmi il colpo di grazia…. A quel punto per me il gioco finisce e inizia la rincorsa al massacro rosso…. Voglio spostarmi da Panama e raggiungere Seattle da dove colpirò il suo boss e metterò fine a questa ignobile farsa!

“Io sono sempre stato leale con te,
Mi sono dato da fare in proprio ma non ho mai fatto niente contro di te… Mai!
… tu no…
Un uomo che non mantiene le parole è uno scarafaggio”

Ma Fabri è un giocatore d’esperienza, sente puzza di bruciato quando vede che il mio boss si sposta in direzione aeroporto e fa un biglietto per una ventina di soldati con destinazione West-Cost e bagaglio a mano di piombo e granate! Quindi schiaccia sull’acceleratore e confidando in una produzione massiccia che ormai ha nel mio messico appena occupato vende a 8 milioni per panetto e recluta una quindicina di scagnozzi. Somma tutti i punti vittoria per i vari bonus che riesce ad attivare dalla carta obiettivo e poi sferra l’attacco a LAS VEGAS per entrare.
Le Capitali si comportano come se ci fossero dei boss con 10 punti ferita… ma lui ne ha 19 di sgherri e dopo aver fatto breccia vince i 3 punti e la partita totalizzando undici!

CONCLUSIONI
Il gioco è veramente bello! Altissima interazione, possibilità di strategie multiple e modalità trattative con le quali si possono barattare accordi, tradire la parola, ribaltare gli stati, massacrare eserciti!
Le regole sono semplicissime e il testo da leggere anche se in inglese è poco e semplice quindi non crea mai difficoltà di alcun tipo.
Nella scalabilità ho seri dubbi. Il gioco nasce da 3 a sei ma per me gira bene SOLO in 4! In tre infatti ci sarà sempre un giocatore messo male ed uno messo molto bene logisticamente e anche l’occupazione delle zone non sarà troppo difficile da contrastare. In 5/6 invece il down time si farà sentire molto (già presente in 4 anche se con un po di volontà ad andare rapidi si è gestito bene).

La sorte si sente molto viste le carte “imprevisto” ereditate dal monopoly ma a mio avviso servono per simulare delle retate, degli uragani, dei disagi che nel business reale sono all’ordine del giorno! Quindi molto ben accette… la cosa che stona è che alcune delle carte che vanno su singolo giocatore possono capitare per più di un turno allo stesso, regalandogli azioni bonus che in molti casi sono “sgravate” cioè di una potenza tale da cambiare le sorti del match (vedi lo scontro tra Mano Nera e Armata Socialista che sulla carta sarebbe dovuto andare diversamente).
Infine la gestione della mappa è semplice e molto diretta, anche qui l’eredità di Risiko si sente ma resta comunque piacevole e giustamente leggera perché centrale ma mai monopolizzante!
Durata contenuta nelle 2ore e 15 circa ma riducibile tranquillamente a sotto le 2 ore con un gruppo rodato.
Ultima nota la longevità: probabilmente bassa da quanto ho capito visto il ridotto numero di carte obiettivo che ad inizio partita vengono assegnate. Dopo 4/5 partite ricevere la stessa carta con un clan più o meno messo in un modo favorevole può indirizzare la strategia e accelerare molto la giocata di uno che potrebbe andar via  da leader… salvo qualche intervento pazzoide di sanguinari tipo me!
In definitiva un gioco che rigiocherei volentieri, con maggior consapevolezza e determinazione certo questi francesci (senza saperlo spero) mi hanno rubato l’idea (bella… molto bella anche se poco ethical correct) quindi come faccio a comprargli sto gioco?? Alla fine però dovrò cedere... GRANDE FABRIZIO PER AVER CAPATO DA KICKSTARTER STA CHICCA!

GREED
Chiudiamo la serata con un fillerino GREED proposto da Davide che si appoggia su un motore di Draft ma che fa delle combo e della semplicità i suoi punti di forza.
Premesso che non sono un amante dei giochi di carte draft (verdi Fairy Tales) devo dire che questo però mi è piaciuto molto.
L’ambientazione anche qui è sul criminale andante: palazzinari, allibratori, batte da 100, picchiatori.
Tre tipi di carte che vanno giocate a terra e che si attivano con o senza alcune precondizioni (in base ad altre carte). Ad ogni giro si segue un ordine di cardinalità sulle carte per attivarle e fare soldi in banconote o indicatori dollaro. L’interazione c’è perché alcune carte danneggiano gli altri.

Davide parte avvantaggiato ma il verso one-man-show è il Patacca! Che colleziona d’avanti a se un mare di carte che combano una con l’altra e ammonta una quantità di denaro che alla fine ridicolizza tutti. Corinna entra bene nelle meccaniche mentre io mi limito a cercare di galleggiare nel mio guano danneggiando quando posso gli altri!
Simpatico fillerino che si trova anche qui su Playbazar.it e che si prende ad un prezzo modico!

Per chiudere, bellissima serata, bravi quelli del Macro per un’organizzazione ottima con tavoli tutti pieni e staff a spiegare e a procacciare giochi. Superba la compagnia di Fabrizio, Corinna e Davide dei Cambridge Five (il gruppo mitico di Roma ) che spero di ritrovare in qualche altra serata… magari a tema meno underground ma pur sempre con il coltello tra i denti e con il sorriso di chi sa come godersi la vita.

"Il saluto per tutti, il rispetto per pochi, il cuore per uno, i piedi in testa da nessuno!"
(Tony Montana)

5 commenti:

  1. Grande Albo, complimenti per la ricostruzione dettagliatissima della serata!

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    1. Grande CORINNABOMBATOMICA. Oltre ad essere un piacere un commento positivo questo vale doppio per la classe QUOTEROSA.
      serata da bissare senza alcun dubbio.
      Questo è l'anno della scimmia :D

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  2. Questo DEAL AMERICAN DREAM non lo conoscevo proprio... figo!
    E sempre bello leggerti Albo, le parole scivolano via sul monitor morbide...
    Un abbraccio...

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    1. Grazie Simò!
      Un complimento così da un blogger del tuo calibro mi fa staccare i piedi da terra... o forse è la dope che ho respirato durante la partita che mi fa quest'effetto... ahahah..

      cmq gioco veramente simpatico da farsi risate serie con tre amici giusti e qualche boccare di bionda schiumata!
      Col Dado sto gioco lo spremeremmo come un mandarino cinese... peccato tutta la distanza che ci divide!
      Ma Modena è vicina e saranno scintille... altro che Funkenschlag! :D

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    2. Per me il Sabato Modenese sarà un po' un casino, ho da seguire il Regional di Xwing per GU ma di sicuro una capata per due chiacchiere, un caffè e magari un giro la faccio... Domenica dovrei essere un pò più agile...

      Ps: ma che calibro e calibro, io vado a chili, un tot al chilo... :)

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